« Butt plug » Il miglior gioiello da regalare
di
J.P.V.
genere
etero
“Butt plug” il miglior gioiello da regalare
Il mio regalo inaspettato la colse di sorpresa, uscivamo insieme da poco e stavamo scoprendo man mano i nostri gusti sessuali. Diciamo che il tavolino di un bar facendo aperitivo, non era il luogo più consono dove regalare un “butt plug” ma l’idea mi eccitava troppo, stavo pregustando la sua sorpresa a tirar fuori dal pacchetto un un plug anale in acciaio, con brillante blu sulla base. Sorpresa che non tardo ad arrivare, la sua espressione dapprima fu imbarazzata e stupita, poi incredula è scioccata. Dopo aver nascosto prontamente il giochino di nuovo nella sua scatoletta, inizio a farmi un sacco di domande sul perché quell’oggetto, ma soprattutto il perché avessi scelto proprio quel posto. Le risposi che adoravo usare quel sex toy,
e che avrei voluto che lei lo avesse indossato subito. Dopo la sorpresa iniziale il suo sguardo di complicità lasciava trapelare un intrigante eccitazione, quasi come un ordine mi disse di seguirla in bagno e che avrebbe avuto bisogno di una mano per indossare il suo nuovo gioiello.
Accettare quel invito non poteva che far salire a mille la mia eccitazione, in un batter d’ occhio ci ritrovammo nell antibagno avvinghiati come ragazzini in discoteca. E mentre le nostre lingue si intrecciavano al gusto dello spritz appena bevuto, le mie mani iniziarono a rovistare frettolose sotto il suo vestitino, le mie dita si muovevano tra le sue cosce, mentre le nostre voglie salivano sempre di più.
Sparimmo nel bagno presi dalla foga, come due adolescenti, ma non era quello il motivo per cui eravamo andati li, o meglio, le feci tirare fuori il plug, mentre da dietro le baciavo il collo, e la mia mano che armeggiava con il tanga iniziava a bagnarsi dei suoi umori. Lei si chinò e si appoggiò alla porta, mentre io prima del giochino, volli aggiungere la lingua per sentire meglio la sua oscena eccitazione! E mentre le dita accarezzavano il clitoride, con la lingua cercavo di raccogliere tutti i suoi umori, girando con la punta prima sulle labbra e poi intorno all’ano, una volta inumidito bene iniziai a infilare il plug delicatamente, il tutto mentre tenevo da un lato il filo del tanga, perché per quanto sarei rimasto li per ore, non si poteva. Una volta inserito comodamente, cercammo di ricomporci, anche se era un impresa impossibile, la feci uscire dal bagno e ci incamminammo al tavolo, vederla sculettare e sapendo cosa nascondeva quel vestitino, mi faceva pulsare sempre di più l’ erezione che cercavo di non far notare. Ci guardavamo intorno impazziti dalla voglia e allo stesso tempo dalla paura che qualcuno si accorgesse di tutto, restammo ancora pochi minuti, finché uno sguardo mise fine a quella tortura auto inflitta, e senza dire nulla andammo via verso la nostra macchina, impazienti di giungere a casa a far esplodere i nostri sensi. Per fortuna il tragitto era breve, e meno di dieci minuti eravamo già a casa mia, tra palpatine e semafori rossi, la sua mano che giocava con la mia erezione da sopra i pantaloni! Il divano diventò la nostra metà, neanche in camera da letto riuscimmo ad arrivare, lei si spogliò in pochi secondi, e mise in mostra il suo gioiello blu per me! A me basto’ aprire la zip per tirare fuori il mio cazzo duro, che non aspettava altro che la sua bocca, e mentre la sua lingua mi dava un po di sollievo, la mia mano cercava il suo culo, e con le dita muovevo il plug in movimenti lenti ma piacevoli a giudicare dai suoi gemiti. La sua lingua sapeva come farmi impazzire, ma per non far durare troppo poco il gioco, decisi di dedicarmi a lei, volevo farla godere, e mentre continuavo a muovere il plug nel suo culo, con l’ altra mano accarezzavo il clitoride sempre più deciso, il suo orgasmo stava per arrivare, sentivo il suo respiro veloce, avvicinai la lingua a leccare intorno al giochino, e subito dopo il suo piacere esplose tra gemiti e spasmi incontrollati! Lo spettacolo del suo orgasmo richiamo’ il mio, e mentre la guardavo riprender fiato, mi masturbavo velocemente, dovevo venire, darle il mio orgasmo, strusciai la cappella sulla sua figa bagnata finche non esplose tutto il mio piacere sul suo culo, sulla schiena, subito dopo persi le forze e mi accasciai accanto a lei, il regalo aveva funzionato!
Il mio regalo inaspettato la colse di sorpresa, uscivamo insieme da poco e stavamo scoprendo man mano i nostri gusti sessuali. Diciamo che il tavolino di un bar facendo aperitivo, non era il luogo più consono dove regalare un “butt plug” ma l’idea mi eccitava troppo, stavo pregustando la sua sorpresa a tirar fuori dal pacchetto un un plug anale in acciaio, con brillante blu sulla base. Sorpresa che non tardo ad arrivare, la sua espressione dapprima fu imbarazzata e stupita, poi incredula è scioccata. Dopo aver nascosto prontamente il giochino di nuovo nella sua scatoletta, inizio a farmi un sacco di domande sul perché quell’oggetto, ma soprattutto il perché avessi scelto proprio quel posto. Le risposi che adoravo usare quel sex toy,
e che avrei voluto che lei lo avesse indossato subito. Dopo la sorpresa iniziale il suo sguardo di complicità lasciava trapelare un intrigante eccitazione, quasi come un ordine mi disse di seguirla in bagno e che avrebbe avuto bisogno di una mano per indossare il suo nuovo gioiello.
Accettare quel invito non poteva che far salire a mille la mia eccitazione, in un batter d’ occhio ci ritrovammo nell antibagno avvinghiati come ragazzini in discoteca. E mentre le nostre lingue si intrecciavano al gusto dello spritz appena bevuto, le mie mani iniziarono a rovistare frettolose sotto il suo vestitino, le mie dita si muovevano tra le sue cosce, mentre le nostre voglie salivano sempre di più.
Sparimmo nel bagno presi dalla foga, come due adolescenti, ma non era quello il motivo per cui eravamo andati li, o meglio, le feci tirare fuori il plug, mentre da dietro le baciavo il collo, e la mia mano che armeggiava con il tanga iniziava a bagnarsi dei suoi umori. Lei si chinò e si appoggiò alla porta, mentre io prima del giochino, volli aggiungere la lingua per sentire meglio la sua oscena eccitazione! E mentre le dita accarezzavano il clitoride, con la lingua cercavo di raccogliere tutti i suoi umori, girando con la punta prima sulle labbra e poi intorno all’ano, una volta inumidito bene iniziai a infilare il plug delicatamente, il tutto mentre tenevo da un lato il filo del tanga, perché per quanto sarei rimasto li per ore, non si poteva. Una volta inserito comodamente, cercammo di ricomporci, anche se era un impresa impossibile, la feci uscire dal bagno e ci incamminammo al tavolo, vederla sculettare e sapendo cosa nascondeva quel vestitino, mi faceva pulsare sempre di più l’ erezione che cercavo di non far notare. Ci guardavamo intorno impazziti dalla voglia e allo stesso tempo dalla paura che qualcuno si accorgesse di tutto, restammo ancora pochi minuti, finché uno sguardo mise fine a quella tortura auto inflitta, e senza dire nulla andammo via verso la nostra macchina, impazienti di giungere a casa a far esplodere i nostri sensi. Per fortuna il tragitto era breve, e meno di dieci minuti eravamo già a casa mia, tra palpatine e semafori rossi, la sua mano che giocava con la mia erezione da sopra i pantaloni! Il divano diventò la nostra metà, neanche in camera da letto riuscimmo ad arrivare, lei si spogliò in pochi secondi, e mise in mostra il suo gioiello blu per me! A me basto’ aprire la zip per tirare fuori il mio cazzo duro, che non aspettava altro che la sua bocca, e mentre la sua lingua mi dava un po di sollievo, la mia mano cercava il suo culo, e con le dita muovevo il plug in movimenti lenti ma piacevoli a giudicare dai suoi gemiti. La sua lingua sapeva come farmi impazzire, ma per non far durare troppo poco il gioco, decisi di dedicarmi a lei, volevo farla godere, e mentre continuavo a muovere il plug nel suo culo, con l’ altra mano accarezzavo il clitoride sempre più deciso, il suo orgasmo stava per arrivare, sentivo il suo respiro veloce, avvicinai la lingua a leccare intorno al giochino, e subito dopo il suo piacere esplose tra gemiti e spasmi incontrollati! Lo spettacolo del suo orgasmo richiamo’ il mio, e mentre la guardavo riprender fiato, mi masturbavo velocemente, dovevo venire, darle il mio orgasmo, strusciai la cappella sulla sua figa bagnata finche non esplose tutto il mio piacere sul suo culo, sulla schiena, subito dopo persi le forze e mi accasciai accanto a lei, il regalo aveva funzionato!
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