Solo un altra fantasia
di
J.P.V.
genere
etero
Solo un altra fantasia!
Solo un altra fantasia, il mio cervello si diverte, e senza neanche vederti, ti ha cercata tra la gente, ti ha trovata, ti ha voluto, ti ha posseduto! Perché forse, ci ha creduto, o piuttosto, sperato.
Una fantasia, che accarezzando il cuore fa fremere la mia pelle, chiudo gli occhi, e mi accendo di desiderio, sono in mezzo alla gente, perso tra mille pensieri, dove man mano incalza frettolosa l’ idea di te, la voglia di te, che mi scioglie il sangue e si trasforma in un erezione stretta trai vestiti. Cambio passo alla mia camminata, in un misto di imbarazzo ed eccitazione, tu ti insinui nei miei sensi, torturandomi di piacere, accelero il passo, la stoffa tesa che mi sfrega mi da quasi sollievo, vorrei fosse la tua mano, anche li in mezzo alla gente, mi accontenterei della tortura di una tua carezza, un oscena palpata che mi darebbe l’estasi! Sono fermo sotto un albero, a vivere la mia fantasia, la mia mano appoggiata alla corteccia di un albero, quasi vorrebbe strapparla via, come vorrebbe stringere le tue carni, mentre tu continui a stringere il mio sesso che pulsa, come non posso stringerlo io! Distintamente posso sentire tutte le dita della tua mano sulla mia erezione, le unghie sulla stoffa, il movimento quasi impercettibile, che camufferesti nel nostro abbraccio. Ti stringo a me e sento il tuo respiro sul mio collo, la ta bocca in un caldo bacio mi fa fremere di piacere, vorrei esplodere mentre le mie pulsazioni sono a mille! Apro gli occhi, e per fortuna nessuno è vicino a me, cerco di allontanare quella fantasia, quell’orgasmo represso, ma mentre il mio respiro rallenta, posso sentire il tuo, che penetra nella mia pelle. Sei solo un altra fantasia, sei sola la fantasia, sei quella fantasia!
Solo un altra fantasia, il mio cervello si diverte, e senza neanche vederti, ti ha cercata tra la gente, ti ha trovata, ti ha voluto, ti ha posseduto! Perché forse, ci ha creduto, o piuttosto, sperato.
Una fantasia, che accarezzando il cuore fa fremere la mia pelle, chiudo gli occhi, e mi accendo di desiderio, sono in mezzo alla gente, perso tra mille pensieri, dove man mano incalza frettolosa l’ idea di te, la voglia di te, che mi scioglie il sangue e si trasforma in un erezione stretta trai vestiti. Cambio passo alla mia camminata, in un misto di imbarazzo ed eccitazione, tu ti insinui nei miei sensi, torturandomi di piacere, accelero il passo, la stoffa tesa che mi sfrega mi da quasi sollievo, vorrei fosse la tua mano, anche li in mezzo alla gente, mi accontenterei della tortura di una tua carezza, un oscena palpata che mi darebbe l’estasi! Sono fermo sotto un albero, a vivere la mia fantasia, la mia mano appoggiata alla corteccia di un albero, quasi vorrebbe strapparla via, come vorrebbe stringere le tue carni, mentre tu continui a stringere il mio sesso che pulsa, come non posso stringerlo io! Distintamente posso sentire tutte le dita della tua mano sulla mia erezione, le unghie sulla stoffa, il movimento quasi impercettibile, che camufferesti nel nostro abbraccio. Ti stringo a me e sento il tuo respiro sul mio collo, la ta bocca in un caldo bacio mi fa fremere di piacere, vorrei esplodere mentre le mie pulsazioni sono a mille! Apro gli occhi, e per fortuna nessuno è vicino a me, cerco di allontanare quella fantasia, quell’orgasmo represso, ma mentre il mio respiro rallenta, posso sentire il tuo, che penetra nella mia pelle. Sei solo un altra fantasia, sei sola la fantasia, sei quella fantasia!
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