Come un alito di vento
di
J.P.V.
genere
sentimentali
Un alito di vento
Sei stata un alito di vento, fugace come una stella cadente, eterna come un sorriso. Hai accarezzato il mio viso, come brezza marina in una sera d’estate, causando quel brivido, che si rifiuta di cessare sul mio corpo. A tratti pungente, come l’aria che d’inverno porta con se i primi fiocchi di neve, un turbinio di sensazioni che sanno lasciarmi senza parole, col fiato lungo e il desiderio che arde nel cuore. Che affascinante il vento, cosi fisico, e cosi astratto allo stesso tempo, proprio come te, che hai passato le dita tra i miei capelli, e baciato dolcemente le labbra incredule, da cui, non un filo di fiato è uscito, mentre quell’istante, e stato piu eccitante di una notte d’amore. Sei quell’alito di vento, che ogni giorno continuo a respirare nei miei ricordi, con il cuore in tempesta, e un nubifragio di eros nella mia testa, dove far l’amore una e un altra volta, sarebbe la parte più pudica di quei pensieri. Come una tempesta sei andata via, si, ma una tempesta di sabbia, che per quanto tu non vuoi, ti assale da ogni direzione e ti costringe a chiudere gli occhi per non farti ancora più male. Un battito di ciglia, e quando riapri gli occhi non ci sei più, mi resta un pugno di sabbia, che si dissolve nel vento. Quel tuo alito di vento, che a volte mi riporta in una notte d’estate, altre volte in una fredda e buia sera d’inverno, è inutile, riesco ad amare anche la tua assenza, che mi permette di viaggiare con la mia malinconia! E lo aspetterò quel vento, che forse mi porterà via, o forse no, perché lui, il vento, vive nella sua libertà, consapevole che nessuno potrà intrappolarlo, ed io continuerò a cercare ogni momento possibile, per « sentire » il tuo alito sulla mia pelle.
Sei stata un alito di vento, fugace come una stella cadente, eterna come un sorriso. Hai accarezzato il mio viso, come brezza marina in una sera d’estate, causando quel brivido, che si rifiuta di cessare sul mio corpo. A tratti pungente, come l’aria che d’inverno porta con se i primi fiocchi di neve, un turbinio di sensazioni che sanno lasciarmi senza parole, col fiato lungo e il desiderio che arde nel cuore. Che affascinante il vento, cosi fisico, e cosi astratto allo stesso tempo, proprio come te, che hai passato le dita tra i miei capelli, e baciato dolcemente le labbra incredule, da cui, non un filo di fiato è uscito, mentre quell’istante, e stato piu eccitante di una notte d’amore. Sei quell’alito di vento, che ogni giorno continuo a respirare nei miei ricordi, con il cuore in tempesta, e un nubifragio di eros nella mia testa, dove far l’amore una e un altra volta, sarebbe la parte più pudica di quei pensieri. Come una tempesta sei andata via, si, ma una tempesta di sabbia, che per quanto tu non vuoi, ti assale da ogni direzione e ti costringe a chiudere gli occhi per non farti ancora più male. Un battito di ciglia, e quando riapri gli occhi non ci sei più, mi resta un pugno di sabbia, che si dissolve nel vento. Quel tuo alito di vento, che a volte mi riporta in una notte d’estate, altre volte in una fredda e buia sera d’inverno, è inutile, riesco ad amare anche la tua assenza, che mi permette di viaggiare con la mia malinconia! E lo aspetterò quel vento, che forse mi porterà via, o forse no, perché lui, il vento, vive nella sua libertà, consapevole che nessuno potrà intrappolarlo, ed io continuerò a cercare ogni momento possibile, per « sentire » il tuo alito sulla mia pelle.
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