La Scommessa- parte prima
di
Kyknox
genere
tradimenti
Carlo non credeva ai suoi occhi, pensava che stesse sognando e che fra poco si sarebbe svegliato tra le braccia di sua moglie, continuava ad affondare imperterrito i colpi nella figa di suor Lisette che gemeva di piacere, da quanto non scopava quella troia e ora stava trovando la pace dei sensi.
Tutto era iniziato circa un mese prima quando la nostra protagonista entrò di fretta nel primo bar a disposizione ordino un caffè e subito dopo la vera ragione per cui è entrata, la chiave del bagno, dopo una notte passata in ospedale ad assistere una consorella malata ora stava tornando in convento, quando si accorse di un bisogno impellente che non poteva essere rimandato. La sventurata non sapeva che quel porco del titolare Mario avesse piazzato una telecamera nascosta proprio nel bagno delle donne e che più tardi si sarebbe goduto lo spettacolo in tutta tranquillità. Solo che questa volta c’era una variabile strana tanto è vero che volle interpellare i suoi amici più stretti. Mario aveva visionato più volte il video ed era sicuro di non avere le traveggole ma volle chiamare comunque i suoi amici per averne la conferma.
Dopo aver visionato il video insieme convennero che quella variabile era veramente insolita non era mai capitato di immaginare una suora cosi. Il video era chiaro c’era suor Lisette che entrava di fretta al cesso tirava su la tonaca abbassava le mutande da santa e a favore di camera si vedeva l’insolito tatuaggio spuntare fuori dalla folta peluria della religiosa solo che non si capiva cosa fosse, l’immagine era sfocata.
E qui scatta la scommessa di Carlo “Ragazzi non solo scoprirò cosa raffigura il tatuaggio ma me la faccio scommettiamo un prosecco?” scattano le risa dei suoi amici “Non un prosecchino ma un milioncino” disse Mario che intendeva 500 euro “Ci sto” disse Carlo tra lo scherno generale dei suoi amici “Ahaha voglio proprio vedere come farai a rintracciarla” disse uno di loro. Carlo sorrise sotto i baffi quegli stolti non sapevano che lui era già un pezzo avanti, la conosceva bene.
I suoi amici ignoravano un aspetto, la moglie di Carlo era ricoverata in ospedale, poverina aveva dovuto togliere una ciste proprio li, si avete capito bene alla passera e indovinate chi era la sua compagna di camera? Una vecchia suora che veniva assistita a turno dalle consorelle tra cui proprio suor Lisette, quindi Carlo la conosceva bene almeno di vista.
La sera stessa va in visita alla moglie, e la fortuna volle che a far la notte alla vecchia suora fosse proprio Lisette ora lui non doveva altro che entrare in sintonia con quest’ultima per lui non era difficile era una vecchia lince sapeva il fatto suo. Con un banale pretesto inizio a chiacchierarci e non si fermo più, addirittura fece lui la notte alla moglie, dicendogli che si sentiva solo a casa senza di lei ma la realtà era ben altra, doveva scoprire i punti deboli della giovane suora a tutti i costi.
Lisette era lusingata dalle attenzioni di quel giovane uomo di trentasei anni, tra l’altro molto piacente e cadette nella sua trappola, in generale provava grande piacere a parlare con quello sconosciuto e neanche lei sapeva come mai fini con lo sbottonarsi e raccontargli particolari che aveva sempre taciuto.
Quella notte fu una lunga confessione, in corridoio mentre le due pazienti dormivano, Lisette si sfogo con Carlo, gli racconto del suo passato da spogliarellista dell’uso di stupefacenti della vita dissoluta che conduceva priva di essere salvata da un prete che la convinse a disintossicarsi ed ad entrare in convento.
“Ora quella vita non mi manca” disse “C’è solo una cosa di non riesco a fare a meno” lo guardo intensamente negli occhi,poi aggiunse “la mamba, la neve, riusciresti a procurarmene un po’” disse quasi supplicando “Certamente, ogni tuo desiderio è ordine” rispose Carlo. “Naturalmente non ho i soldi per pagartela” “Tranquilla sono sicuro troveremo un accordo” rispose sogghignando Carlo
Tutto era iniziato circa un mese prima quando la nostra protagonista entrò di fretta nel primo bar a disposizione ordino un caffè e subito dopo la vera ragione per cui è entrata, la chiave del bagno, dopo una notte passata in ospedale ad assistere una consorella malata ora stava tornando in convento, quando si accorse di un bisogno impellente che non poteva essere rimandato. La sventurata non sapeva che quel porco del titolare Mario avesse piazzato una telecamera nascosta proprio nel bagno delle donne e che più tardi si sarebbe goduto lo spettacolo in tutta tranquillità. Solo che questa volta c’era una variabile strana tanto è vero che volle interpellare i suoi amici più stretti. Mario aveva visionato più volte il video ed era sicuro di non avere le traveggole ma volle chiamare comunque i suoi amici per averne la conferma.
Dopo aver visionato il video insieme convennero che quella variabile era veramente insolita non era mai capitato di immaginare una suora cosi. Il video era chiaro c’era suor Lisette che entrava di fretta al cesso tirava su la tonaca abbassava le mutande da santa e a favore di camera si vedeva l’insolito tatuaggio spuntare fuori dalla folta peluria della religiosa solo che non si capiva cosa fosse, l’immagine era sfocata.
E qui scatta la scommessa di Carlo “Ragazzi non solo scoprirò cosa raffigura il tatuaggio ma me la faccio scommettiamo un prosecco?” scattano le risa dei suoi amici “Non un prosecchino ma un milioncino” disse Mario che intendeva 500 euro “Ci sto” disse Carlo tra lo scherno generale dei suoi amici “Ahaha voglio proprio vedere come farai a rintracciarla” disse uno di loro. Carlo sorrise sotto i baffi quegli stolti non sapevano che lui era già un pezzo avanti, la conosceva bene.
I suoi amici ignoravano un aspetto, la moglie di Carlo era ricoverata in ospedale, poverina aveva dovuto togliere una ciste proprio li, si avete capito bene alla passera e indovinate chi era la sua compagna di camera? Una vecchia suora che veniva assistita a turno dalle consorelle tra cui proprio suor Lisette, quindi Carlo la conosceva bene almeno di vista.
La sera stessa va in visita alla moglie, e la fortuna volle che a far la notte alla vecchia suora fosse proprio Lisette ora lui non doveva altro che entrare in sintonia con quest’ultima per lui non era difficile era una vecchia lince sapeva il fatto suo. Con un banale pretesto inizio a chiacchierarci e non si fermo più, addirittura fece lui la notte alla moglie, dicendogli che si sentiva solo a casa senza di lei ma la realtà era ben altra, doveva scoprire i punti deboli della giovane suora a tutti i costi.
Lisette era lusingata dalle attenzioni di quel giovane uomo di trentasei anni, tra l’altro molto piacente e cadette nella sua trappola, in generale provava grande piacere a parlare con quello sconosciuto e neanche lei sapeva come mai fini con lo sbottonarsi e raccontargli particolari che aveva sempre taciuto.
Quella notte fu una lunga confessione, in corridoio mentre le due pazienti dormivano, Lisette si sfogo con Carlo, gli racconto del suo passato da spogliarellista dell’uso di stupefacenti della vita dissoluta che conduceva priva di essere salvata da un prete che la convinse a disintossicarsi ed ad entrare in convento.
“Ora quella vita non mi manca” disse “C’è solo una cosa di non riesco a fare a meno” lo guardo intensamente negli occhi,poi aggiunse “la mamba, la neve, riusciresti a procurarmene un po’” disse quasi supplicando “Certamente, ogni tuo desiderio è ordine” rispose Carlo. “Naturalmente non ho i soldi per pagartela” “Tranquilla sono sicuro troveremo un accordo” rispose sogghignando Carlo
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