Il regalo di compleanno di Bruno (1/2)
di
LanA
genere
fisting
Episodio 1/2
Bruno sembrava diverso da tutti gli altri ragazzi con cui ho avuto a che fare. Fiducioso, sfacciato e molto ben informato per tutto quando trattava di conversazioni sul sesso. Ci siamo incontrati online e abbiamo iniziato a conoscerci abbastanza bene.
L'ultima volta che ci siamo incontrati abbiamo scopato per tutto il fine settimana. Quella volta per non lasciare la stanza siamo ricorsi allo stratagemma di ordinare una pizza da asporto.
Dopo quella domenica notte Bruno mi ha lasciata dolorante e profondamente soddisfatta.
Sabato era il mio compleanno e l'unico regalo che volevo era di prendere un pugno dentro i miei buchi affamati.
In questi ultimi tempi ho usato dildo neri, rosa, bianchi, a doppia estremità, lunghi, larghi, enormi. Ho anche preso i cazzi più grandi e grossi che potessi trovare, ma bramavo ancora l'unica cosa che in questo periodo dovevo ancora spuntare dalla lista. Essere fistata nei due buchi.
La maggior parte dei ragazzi ne parlano, ma quando si tratta di venire al dunque … si impauriscono. Alcuni sono troppo focosi e mi spaventano per le conseguenze che ne potrei avere. Altri invece iniziano e poi desistono preoccupati che mi possano rompere o squartare o qualcosa del genere.
Ad ogni modo la mia anima bruciava ancora per questa brama e Bruno mi promise di accontentarmi per il mio compleanno.
Ve lo dico, avevo davvero intenzione di godermi appieno il mio regalo.
Il giorno del mio compleanno Bruno è arrivato a casa mia e l’ho fatto entrare senza esitazione. Bruno è un bel ragazzo, spesso va in spiaggia, che dista a tre minuti dal suo appartamento. Porta lunghi capelli biondi, ha occhi azzurri e pelle sempre abbronzata. Fisicamente è molto in forma e il suo corpo è scultoreo e forte. Pratica regolarmente surf e yoga e il suo fisico lo dimostra.
L’ho fatto entrare e lui mi ha consegnato una bottiglia di champagne per dopo. Lui mi conosce e sa come il vino mi toglie le inibizioni e aveva necessità che io fossi carina e rilassata per potermi donare il famoso, agognato regalo.
Mi avvolse con le braccia stringendomi e chiuse la porta dietro di noi mentre entravamo in cucina. Erano le tre del pomeriggio e Bruno aveva già tolto il tappo della bottiglia di champagne.
La mia figa era già infuocata dalla mattina. Ogni parte di me lo voleva e lo desiderava. Volevo essere riempita, usata.
A dire il vero la sera avevo già scopato con il mio ragazzo ma non eravamo arrivati al clou con il giochino da me prediletto. Questo era successo quando già dormivo e ad occhi chiusi mi ha penetrata. È stato sesso sfuggente, che non entra nell’anima.
Quella mattina mi sono alzata, sono uscita e ho fatto la mia quotidiana passeggiata sulla spiaggia, poi mi sono diretta verso il piccolo praticello erboso dove mi siedo e guardo le onde che rotolano sulla spiaggia. Era la giusta preparazione per la successiva sessione di yoga prima di tornare a casa.
Ma quel giorno ho faticato a concentrarmi. La mia figa continuava a farsi sentire, voleva qualcosa. Decisi quindi di smettere con lo yoga e tornare a casa ed usare il dildo più grasso che ho per calmarmi i bollori.
È un dildo nero lungo circa una trentina di centimetri, e con suppergiù lo stesso diametro, di colore marrone. Non è morbido come un vero cazzo, ma per ora devo accontentarmi con questo attrezzo posticcio.
Lentamente l'ho fatto scivolare dentro di me, lavorando contemporaneamente il mio clitoride. Lo spingevo a fondo per superare le mie labbra e inserirlo nel nido bagnatissimo che mi ritrovavo in mezzo alle gambe.
Mi sono poi sdraiata con le gambe spalancate fino al suo arrivo e ho giocato con il grande dildo nei due miei due buchi, lavorando contemporaneamente il mio clitoride.
La sensazione e soprattutto il pensiero di quello che sarebbe successo all’arrivo di Bruno mi fecero esplodere nel primo orgasmo della giornata.
Venni con un gran getto di succo che spruzzò sul letto mentre l'orgasmo mi attraversava il corpo come un ciclone lasciandomi una scia di eccitazione euforica.
Mancavano ancora 20 minuti prima dell'arrivo di Bruno, non riuscivo a stare ferma, sono quindi andata al piano superiore e sul bidet mi sono divertita a penetrarmi con me mani.
Il lubrificante naturale che colava dalla mia figa mi ha facilitata. Riuscivo a penetrarmi agevolmente sia in figa che nel culo, aspettando il suo arrivo.
Ma chiaramente non mi bastava, desideravo di più, desideravo ardentemente Bruno e il suo pugno.
Poi finalmente suonò il campanello, era Bruno.
“È bello vederti, sono già così eccitata. È tutto il giorno che ti desidero. Non riesco proprio resistere” gli confidai appenda entrato.
"Hai portato il mio regalo?" ho chiesto.
Bruno sorrise. Aveva visto che ero eccitata e avevo bisogno di un cazzo e mi disse. “Sei in grado di aspettare fino a questa notte?”
La mia figa ebbe un'improvvisa ondata di piacere e sentii che il mio succo iniziava a scorrere lungo la mia gamba. Non vedevo l'ora di iniziare il trattamento promesso.
Ho versato un drink a Bruno e ho riempito di nuovo il mio bicchiere. Ero pronta a essere semplice e sincera. Poi mi sono seduta a guardarlo mentre mi raccontava della sua giornata, ma in verità tutto quello a cui riuscivo a pensare era che mi buttasse sul letto e mi fottesse senza ritegno come aveva fatto l'ultima volta che ci siamo incontrati.
Ho preso la sua mano nella mia immaginandola dentro di me. Non volevo nient'altro.
“Bruno mi sono fottuta da sola con le mani oggi. Voglio il mio regalo e lo voglio ora. Per favore, dammelo, per favore fistami i miei avidi buchi” lo implorai.
Sollevai la gonna e gli mostrai la mia figa nuda e perfettamente rasata. Poteva vedere i rigagnoli dei miei succhi che colavano sulle mie gambe. Ero pronta per lui e spalancai le gambe per farlo vedere.
"È così bella la tua figa, mia cara" disse Bruno, ben sapendo cosa volessi, ma sono sicura che voleva farmi penare per ottenerlo.
"Ah Elena è ancora presto, c'è tempo dopo per questo, godiamoci questo momento" mi sussurrò con un’espressione diabolica.
... contina con episodio 2/2
Bruno sembrava diverso da tutti gli altri ragazzi con cui ho avuto a che fare. Fiducioso, sfacciato e molto ben informato per tutto quando trattava di conversazioni sul sesso. Ci siamo incontrati online e abbiamo iniziato a conoscerci abbastanza bene.
L'ultima volta che ci siamo incontrati abbiamo scopato per tutto il fine settimana. Quella volta per non lasciare la stanza siamo ricorsi allo stratagemma di ordinare una pizza da asporto.
Dopo quella domenica notte Bruno mi ha lasciata dolorante e profondamente soddisfatta.
Sabato era il mio compleanno e l'unico regalo che volevo era di prendere un pugno dentro i miei buchi affamati.
In questi ultimi tempi ho usato dildo neri, rosa, bianchi, a doppia estremità, lunghi, larghi, enormi. Ho anche preso i cazzi più grandi e grossi che potessi trovare, ma bramavo ancora l'unica cosa che in questo periodo dovevo ancora spuntare dalla lista. Essere fistata nei due buchi.
La maggior parte dei ragazzi ne parlano, ma quando si tratta di venire al dunque … si impauriscono. Alcuni sono troppo focosi e mi spaventano per le conseguenze che ne potrei avere. Altri invece iniziano e poi desistono preoccupati che mi possano rompere o squartare o qualcosa del genere.
Ad ogni modo la mia anima bruciava ancora per questa brama e Bruno mi promise di accontentarmi per il mio compleanno.
Ve lo dico, avevo davvero intenzione di godermi appieno il mio regalo.
Il giorno del mio compleanno Bruno è arrivato a casa mia e l’ho fatto entrare senza esitazione. Bruno è un bel ragazzo, spesso va in spiaggia, che dista a tre minuti dal suo appartamento. Porta lunghi capelli biondi, ha occhi azzurri e pelle sempre abbronzata. Fisicamente è molto in forma e il suo corpo è scultoreo e forte. Pratica regolarmente surf e yoga e il suo fisico lo dimostra.
L’ho fatto entrare e lui mi ha consegnato una bottiglia di champagne per dopo. Lui mi conosce e sa come il vino mi toglie le inibizioni e aveva necessità che io fossi carina e rilassata per potermi donare il famoso, agognato regalo.
Mi avvolse con le braccia stringendomi e chiuse la porta dietro di noi mentre entravamo in cucina. Erano le tre del pomeriggio e Bruno aveva già tolto il tappo della bottiglia di champagne.
La mia figa era già infuocata dalla mattina. Ogni parte di me lo voleva e lo desiderava. Volevo essere riempita, usata.
A dire il vero la sera avevo già scopato con il mio ragazzo ma non eravamo arrivati al clou con il giochino da me prediletto. Questo era successo quando già dormivo e ad occhi chiusi mi ha penetrata. È stato sesso sfuggente, che non entra nell’anima.
Quella mattina mi sono alzata, sono uscita e ho fatto la mia quotidiana passeggiata sulla spiaggia, poi mi sono diretta verso il piccolo praticello erboso dove mi siedo e guardo le onde che rotolano sulla spiaggia. Era la giusta preparazione per la successiva sessione di yoga prima di tornare a casa.
Ma quel giorno ho faticato a concentrarmi. La mia figa continuava a farsi sentire, voleva qualcosa. Decisi quindi di smettere con lo yoga e tornare a casa ed usare il dildo più grasso che ho per calmarmi i bollori.
È un dildo nero lungo circa una trentina di centimetri, e con suppergiù lo stesso diametro, di colore marrone. Non è morbido come un vero cazzo, ma per ora devo accontentarmi con questo attrezzo posticcio.
Lentamente l'ho fatto scivolare dentro di me, lavorando contemporaneamente il mio clitoride. Lo spingevo a fondo per superare le mie labbra e inserirlo nel nido bagnatissimo che mi ritrovavo in mezzo alle gambe.
Mi sono poi sdraiata con le gambe spalancate fino al suo arrivo e ho giocato con il grande dildo nei due miei due buchi, lavorando contemporaneamente il mio clitoride.
La sensazione e soprattutto il pensiero di quello che sarebbe successo all’arrivo di Bruno mi fecero esplodere nel primo orgasmo della giornata.
Venni con un gran getto di succo che spruzzò sul letto mentre l'orgasmo mi attraversava il corpo come un ciclone lasciandomi una scia di eccitazione euforica.
Mancavano ancora 20 minuti prima dell'arrivo di Bruno, non riuscivo a stare ferma, sono quindi andata al piano superiore e sul bidet mi sono divertita a penetrarmi con me mani.
Il lubrificante naturale che colava dalla mia figa mi ha facilitata. Riuscivo a penetrarmi agevolmente sia in figa che nel culo, aspettando il suo arrivo.
Ma chiaramente non mi bastava, desideravo di più, desideravo ardentemente Bruno e il suo pugno.
Poi finalmente suonò il campanello, era Bruno.
“È bello vederti, sono già così eccitata. È tutto il giorno che ti desidero. Non riesco proprio resistere” gli confidai appenda entrato.
"Hai portato il mio regalo?" ho chiesto.
Bruno sorrise. Aveva visto che ero eccitata e avevo bisogno di un cazzo e mi disse. “Sei in grado di aspettare fino a questa notte?”
La mia figa ebbe un'improvvisa ondata di piacere e sentii che il mio succo iniziava a scorrere lungo la mia gamba. Non vedevo l'ora di iniziare il trattamento promesso.
Ho versato un drink a Bruno e ho riempito di nuovo il mio bicchiere. Ero pronta a essere semplice e sincera. Poi mi sono seduta a guardarlo mentre mi raccontava della sua giornata, ma in verità tutto quello a cui riuscivo a pensare era che mi buttasse sul letto e mi fottesse senza ritegno come aveva fatto l'ultima volta che ci siamo incontrati.
Ho preso la sua mano nella mia immaginandola dentro di me. Non volevo nient'altro.
“Bruno mi sono fottuta da sola con le mani oggi. Voglio il mio regalo e lo voglio ora. Per favore, dammelo, per favore fistami i miei avidi buchi” lo implorai.
Sollevai la gonna e gli mostrai la mia figa nuda e perfettamente rasata. Poteva vedere i rigagnoli dei miei succhi che colavano sulle mie gambe. Ero pronta per lui e spalancai le gambe per farlo vedere.
"È così bella la tua figa, mia cara" disse Bruno, ben sapendo cosa volessi, ma sono sicura che voleva farmi penare per ottenerlo.
"Ah Elena è ancora presto, c'è tempo dopo per questo, godiamoci questo momento" mi sussurrò con un’espressione diabolica.
... contina con episodio 2/2
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