Una nipote vista solo in foto.

di
genere
etero

Mia moglie tempo fa mi fece vedere una foto di una ragazzina che era sua nipote, figlia di suo fratello da tempo abitante in Canada e mi disse che presto sarebbe venuta un pò da noi a Roma. Annuii a quanto scoltai ma col tempo me ne dimenticai. Un giorno però, mentre svolgevo il mio lavoro di rappresentante, mi arriva una telefonata di mia moglie per avvisarmi che per tutta la giornata sarebbe stata in giro per Roma con Paoletta, sua nipote, perciò ci saremmo rivisti dopo cena. Al termine della giornata me ne andai in pizzeria e risolsi la cena, poi, giunt a casa, sfinito dal lavoro che mi aveva privato di energie e caricato tremendamente di sonno, mi misi a letto, convinto di attendere mia moglie laura com Paola, guardando la televisione ma poco dopo crollai in un sonno ristoratore. Giunte le tre del mattino vengo svegliato dal bisogno di fare pipì e, data un'occhiata a Laura che dormiva profondamente, mi avvio al bagno e, uscito poi da lì, vengo incuriosito ad andare a vedere la mia nipote, convinto di trovarmi difronte ad una bambina ma, quando entro in camera sua, trovandoci in piena estate, mi trovo difronte ad una ragazzona ben formata, seminuda, con delle cosce chilometriche ed un culo da favola, tondo e muscoloso, insomma: una gran fica! Ripresomi dallo stupore, esco dalla sua camera e vado a riprendere il sonno ma la sua immagine prevaleva nei miei pensieri e non riuscii più a dormire, così cercai uno sfogo nel passare una mano sul culo di Laura e poi abbassai il suo slippino appoggiandole il cazzo sull'ano per poi infilarlo tra le sua cosce ben tornite e sorsi su e giù fino a quasi venirmene, così rapidamente strinsi il cazzo con due dito e corsi di nuovo al bagno dove scaricai nel water una lunga sborrata che imbrattò tutto. Scaricai l'acqua e , dopo aver dato una sbirciatina a Paola seminuda, me ne andai a dormire. Al mattino trovai un biglietto di Laura che diceva di occuparmi di Paola perchè lei lavorava al mattino, era Medico all'Ospedale S.Spirito. Alle dieci sentii Paola alzarsi così corsi da lei e rimasi allibito nel vederla con i solo slippini ed una maglietta che risaltava i seni ben fatti e prosperosi. Lei mi abbracciò ed io non potei fare a meno di notare che mi aveva baciato agli angoli della bocca stringendomi e puntando i seni schiacciandoli al mio torace. Facemmo colazione insieme poi andammo un poco in giro con la macchina per Roma. Tornati a casa preparai io il pranzo e dopo arrivò Laura e ci mettemmo a pranzare. Il pomeriggio andammo a rinfrescarci al mare ed al mattino dopo però, Paola disse di sentirsi male ed aveva la gola arrossata. Laura la controllò e m'incaricò di acquistare in farmacia il necessario per curare la nipotina. Tornai poi a casa e trovai un appunto dove Laura mi spiegava che dovevo fare delle iniezioni a Paola per due volte al giorno ed allora informai la nipotina che mostrò subito un'antipatia per le iniezioni ma la assicurai che avevo la mano leggera e non avrebbe sentito nulla. Dopo brontolii, sbuffi e gran fatica da parte mia per farla stendere a pancia sotto e scoprirle il culetto alla sua apparizione mi diede una scossa da farmi saltare col cazzo che premeva sui pantaloni ed era ben evidente. La feci stendere bene, poi massaggiai a lungo col cotone sulla natica e, quando le infilai l'ago, lei non fece una mossa e non storse le labbra non avendo sentito alcun dolore. Io ero incantato dal suo bel culo e glielo massaggiai a lungo, beandomi della sua pelle elastica, soda e glielo agguantavo per "fare circolare bene il farmaco sotto la pelle"! Vidi che lei notava l'erezione che era trattenuta dalla patta con quasi i bottoni saltanti dalle asole e rise vedendomi col viso arrossato dall'eccitazione. Quel giorno laura lo passò interamente all'Ospedale per emergenze continue ed allora mi misi a metà pomeriggio a preparare la puntura per Paola ed andai in camera sua dove la trovai completamente nuda con i seni dai capezzoli eretti ed il pube foltissimo col pelo biondo rossiccio, lei è una rossa naturale, e notai benissimo che le labbra luccicavano perchè intrise di umori. Forse si era masturbata infatti notai anche le occhiaie. La feci rigirare a pancia sotto e, zac, le feci l'iniezione senza proteste e lamenti da lei. Quando presi il tutto per andarmene a metterlo a posto, Paola mi chiamò e mi disse che effetto mi faceva il vederla seminuda. Ingoiai saliva e mi strozzai un poco e, a piccoli colpi di tosse, le dissi che ero abituato a vedere donne nude a cominciare da mia moglie laura e lei allora si mise a gambe larghe, dicendomi che le sarebbe piaciuto avere la sua prima esperienza sessuale con me ed io andai subito fuori dalla stanza e misi a posto l'occorrente per le punture, poi, uscendo dal bagno mi troc Paola completamente nuda che mi abbraccia e mi prende per mano, guidandomi sul lettone in camera mia e mi dice che non devo dire nulla ma devo invece farle tutto ed insegnarle come farmi godere da lei. A quel punto non ci capisco più nulla, la stringo ai fianchi e scendo con le mani al suo bel culo che accarezzo avidamente, poi la prendo in braccio e la stendo su letto e vado a leccarle la fighina che già sbrodola di umori e, dopo avere roteato su me stesso in modo da trovarmi col cazzo davanti alla sua bocca e la figa davanti alla mia, le spiego che quel gioco si chiama "fare un sessantanove" e lei comprende subito il significato ed inizia a succhiarmi il cazzo con foga. Mi rigiro nuovamente e, dopo averle appoggiato il glande alla fichetta, vado a penetrarla lentamente, dolcemente, scorrendo con delicatezza e, solo quando ssento che il cazzo ha incontrato l'imene, ovvero la sua verginità, allora le dò un colpo deciso e lei urla dal dolore che subito però le si tramuta in piacere e mi abbraccia baciandomi in bocca, pregandomi di scoparla con passione, con potenza ma quando sento che lei ha già goduto molto, allora godo pure io ma nella sua bocca dove scarico un fiume di sborra. La stringo poi a me e stò quasi per penetrarla di nuovo ma sento l'ascensore fermarsi al nostro piano e, intuendo che potrebbe essere Laura in arrivo, prendo al volo i miei vestiti e mi chiudo nel bagno, lasciando Paola ad osservarmi stupita per il mio correre via da lì. Anche lei corre poi in camera sua e Laura va subito a vedere come andava la sua febbre già domata dalle due prime iniezioni. io esco dal bagno e vado a baciare Laura, rimango a fare compagnia a Paola e Laura prepara la cena per tutti.
scritto il
2020-01-14
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