Il mio secondo lavoro

di
genere
gay

Lavoro da tanti anni a Milano, e rientro solo il venerdì, e a volte non sempre, la famiglia è abituata, i figli sono grandi, e mia moglie ha la sua vita sessuale e di amici, da quando e piombata nel mio appartamento a Milano e mi ha sorpresa, intenta a gustarmi un bel cazzone, diciamo che non l'ha presa benissimo, e quindi sono dieci anni circa, che non la scopo, nulla di grave, sono interessata ad altro.
Quindi dolo le sei, divento Paola, sia in privato che in pubblico, ho le mie amicizie, che nel tempo alcune sono diventate dei clienti, sì, ho iniziato per gioco, qualcuno mi ha fatto dei regalini, e alcuni mi hanno dato dei soldi, senza chiedere nulla, tieni mi hanno detto, comprati qualcosa di carina per la prossima volta, e così, ho iniziato a pubblicare su incontri di escort ecc.
Ho avuto un buon successo, e così, per comodità, e per non dare troppo scandalo, ho affittato a ore una stanza in uno di quegli alberghetti intorno alla stazione centrale, uno in particolare mi aveva attirata, stavo passando a piedi era un pomeriggio, stavo recandomi in un ufficio lì vicino, e passando ho visto sulla porta una signora anziana, simpatica, mi ha salutato appena le sono passata vicino, ho ricambiato, e mi sono fermata un attimo, con la scusa di chiederle l'indirizzo, e lei gentilmente mi ha fatto entrare, lo chiediamo a mio marito lui conosce tutte le strade venga.
Una volta dentro la guardo meglio, è anziana una meridionale, l'ambiente è decisamente demodè, vecchio ma ben tenuto, e poi arriva il marito, il classico papa di una volta, allora capisco, lei doveva essere una prostituta e con l'età ora governava l'hotel a ore.
Il marito mi spiega dove andare, e prima di uscire, chiedo, se dovessi aver bisogno di una camera per alcune ore, cosa devo fare, mi ha guardato, e ridendo lei mi ha detto se deve portare la sua amante mi chiami e mi dica quando, e se mi servisse per più tempo?, lei mi guarda e mi dice, i casi sono due, o la trombi tutti i giorni, o la camera ti serve per farti trombare signorina, e ride, la guardo, tanto vale giocare a carte scoperte, la seconda dico.
Bene sicuramente alla sera, se vuoi dalle 8 alle 2 di mattina 100, se la prende più sere possiamo vedere poi, trè sere la settimana dico io, mi guarda, vieni, e mi porta a visitare trè stanze, scegli quella che vuoi, e la tua roba la metti nell'armadio in casa mia se ti và ok, accetto, lascio una caparra e decidiamo per la settimana dopo.
Durante la settimana porto delle mie cose, me le fa mettere a posto, mi dà la chiave, e organizzo con i nuovi clienti, e inizio, la mia carriera di prostituta.
Ormai Olga, la proprietaria mi conosce bene sono passati alcuni anni, di maschi ne ha isti passare dalla mia stanza, e siamo amiche, a volte rimango a mangiare da loro, e poi ormai, per loro sono Paola, e così, una sera di un paio di anni fa, durante una cenetta tra mè, lei e suo marito, mi fanno una proposta.
Senti Paola, ti interesserebbe lavorare per noi un paio di sere alla settimana tipo venerdì e sabato pomeriggio notte?, noi abbiamo contatti con portieri di alberghi qui vicino, che spesso devono trovare escort per i clienti, e spesso dormono qui stranieri che cercano compagnia, noi potremmo organizzarele due serate ti và?.
Li guardo, però, battere per un protettore non male, e quanto dico?, ti assicuriamo una media di 5 o 6 clienti magari al sabato col pomeriggio di più, il tempo lo decidi tù, le presyazioni pure devo saperle prima chiaramente, e chiediamo 80, 50 ti rimangono.
Non male però, ok dico io, allora la camera rimane mia per tutta la settimana e vi pago solo 4 giorni ok? ok mi dicono, e così, due sere dopo, il mio primo cliente da marchettara affiliata varca la soglia, ha già pagato a donna Olga, io sono pronta, come richiesto dal cliente, parrucca nera, intimo nero reggicalze calze e tacchi, sono stesa sul letto, lui sale si mette in modo che il cazzo entra nella mia bocca, io stringo il cuscino, e lui mi scopa in bocca, mi monta infila il cazzo in gola, e poco dopo mi innonda bevo, per l'ingoio e la scopata senza preservativo si paga un extra salato, poi afferra il mio cazzo, lo succhia, e sborro in bocca a lui, se la gusa si rialza e se ne và.
passata una mezz'ora, Olga sale in camera, preparati, devo legarti, c'è un porco che vuole violentarti legata, mi prepara a pancia sotto, mi mette del gel, e mi dice, tranquilla fuori ci sono io, e così, il secondo cliente entra si denuda , mi sale sopra e mi scopa con violenza, e mi riempie di sperma, e così passo la serata a scopare normalmente con gente normale.
Paasati alcuni mesi, devo dire che guadagnavo bene, tanto che le sere come escort crebbero alla loro dipendenza, e un bel giorno mi dissero, senti se ti và, potremmo filmare alcuni incontri se il cliente è d'accordo, lo farà gratis, tu prenderai il doppio, ci sono alcuni clienti che acquisterebbero i video ci stai?, accettai, era bello vedersi succhiare o prendere cazzi, e poi col tempo, accettai delle gang band, con tanto di regista e attori, in case o ville.
Ormai ero una prostituta a tutti gli effetti, dilatata il giusto, così lasciai il lavoro e mi dedicai alla prostituzione.
Il giorno che mi licenziai, mi recai dal mio capo, indossando, camicetta bianca scollata, reggiseno nero, che appariva da sotto il fine tessuto, una gonna con spacco, reggicalze e calze nere, scarpe di vernice nera decolté, ben truccata ero stupenda, avevo 50 anni non ero giovanissima, e una volta nel suo uffici mi chiese chi ero e cosa volessi, gli diedi la lettera di licenziamento, rimase a bocca aperta, tu? mi disse, Paolo?, mi alzai, lo raggiunsi, mi sedetti sull'angolo della scrivania aprii le gambe, e sfilai il mio cazzo, dagli slip, si sono io e ora se ti và, eccoti il mio indirizzo chiamami, mi sei sempre piaciuto Gianni.
Due sere dopo Gianni era nel mio letto intento a trapanare il mio culo, e a riempirmi di sperma.
Ora ho quasi settant'anni, e faccio ancora marchette a casa mia, poche è vero, ma sono quasi tutti giovanissimi, che apprezzano una vecchia checca come mè, ora sono in internet sui telefonini di ragazzotti che si divertona a scoparmi.
di
scritto il
2020-04-18
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