Il primo controllo medico
di
TATO
genere
incesti
La prima cosa che fece mamma , dopo che mi aveva scoperta a casa, mentre mi scopavano, dopo i logici chiarimenti, fù portarmi dal nostro medico.
Era sabato mattina, chiese precedentemente alla nostra dottoressa un'appuntamento discreto, senza segretaria, e senza altre persone che attendessero di entrare, intimo diciamo, e visto che Carla, la dottoressa era anche amica di famiglia, non disse di nò.
Così si presentammo alle dieci come convenuto, entrammo e Carla disse, cosa c'è di tanto urgente per il nostro ometto, ha fatto indigestione, o altro, disse ridendo, mamma immediatamente aggiunse, indigestione, giusta parole, e sul fatto del maschietto ho i miei dubbi.
Carla rimase seria, cosa è successo di così tanto grave, mamma con tranquillità disse, sai Carla, ho sempre creduto di aver partorito un maschio, ma pochi giorni fa, ho sorpreso la signorina, mentre si prendeva nel culetto 20 centimetrii di cazzo, indossando la mia lingerie, e da quanto mi ha detto non era la prima volta, la signorina qui presente, è da parecchio che scopa, al contrario, però, lo prende non lo dà.
Carla rimase stupita, tu? scherzi disse a mia madre, scherzo rispose visitalo, e vedrai, mi disse, spogliati Paolo, e mettiti sul lettino, mi spogliai, ero un pochino imbarazzata, mi misi stesa, aprii le gambe le misi sui supporti ginecologici, e rimasi in attesa.
Carla si mise i guanti, prese del gel e iniziò la visita, ispezionò il mio ano, la reazione del mio pene ecc, e poi si sedette, guardò mamma e disse, amica mia, tuo figlio, ha un ano che potrebbe essere una vagina, credimi, è da parecchio, che prende cazzi, e non tanto piccoli, ha il muscolo rettale rilassato da quanti ne ha presi, di buono, ha erezioni come si devono avere alla sua età.
Poi mi guarda e mi chiede, ma tù, troietta, ti fai venire dentro?, lo chiese a bruciapelo, la guardai, ero eccitata, il cazzo era durissimo, mi aveva toccata il culetto, si risposi, sempre e da tutti, anche più di uno per volta, e la bevo, adoro succhiare il cazzo e bere lo sperma, gelo in sala.
Dunque disse Carla, io non posso dare consigli, sei minorenne, indirizzò lo sguardo a mamma, se e dico se, dovessi lasciar continuare la cosa, e credimi, non vedo come potresti fermarla, se dovesse continuare, ti consiglierei di seguirla, darle consigli, di usare il più possibile preservativi, e se dovesse incontrare, farlo a casa vostra, in modo che tu possa capire con chi fa certe cose.
Credimi, disse Carla a mamma, lo so che è giovane, troppo per questa situazione, ma mi sembra di capire, e credimi, lì dentro non mente, la signorina non è da pochi giorni che lo fa, è almeno un paio d'anni, e essendo stata giovanissima, senza dubbio, chi l'ha sverginata era un adulto, e lo ha fatto bene, con pazienza, senza rovinarla, anzi abituandola, ma credimi, lì, ne sono passati molti e diversi.
Mamma mi guardò, la porterò da uno psicologo e poi vedremo, consigliami, cosa devo fare?, tesoro disse Carla, lo psicologo è indispensabile, ma solo per accompagnarla allo step successivo, non per riportarla indietro, credimi, la sua strada è segnata, un consiglio? parlane con tuo marito, e aiuta tua figlia, ormai non è più un figlio a seguire il nuovo corso, inizia acambiarle il guardaroba intimo, e accettate che per casa sia una ragazzina, poi prosegui con abiti e calzature, e affronta la cosa, con chi si vede, e con chì fa sesso, chiunque sia, se ha il coraggio, fallo venire a casa, e lasci che continuino la loro relazione, altrimenti appena tua figlia ne avrà il bisogno, finirà nel letto di chissà chi con il rischio di malattie pericolose, poi si alzò, abbracciò mamma e le disse, ma dai non è la cosa peggiore, credimi, poi si avvicinò a mè, ok piccola, la prossima volta ti voglio visitare in intimo di pizzo con una bella gonna ok?, e divertiti ma attenta.
Mi rivesto e con mamma mi incammino per casa, è silenziosa, la prendo sotto braccio, e la guardo, scusami mamma, scusami d'avvero, non volevo che lo scoprissi, non ora almeno, perdonami, si ferma mi abbraccia, tranquilla tesoro, lo affronteremo insieme.
La sera stessa mamma lo disse a papà, il mio papà è una persona stupenda, con difficoltà, chiaramente capì e metabolizzò quanto successomi, inizia quasi subito il percorso psicologico, che durò circa trè mesi, e alla fina, il verdetto fù, suo figlio, è omosessuale, uno dei casi, nemmeno pochi trà l'altro di precocità omosessuale, e direi irreversibile, di solito i casi che mi si pongono, sono diciamo, embrionali, all'inizio, vostro figlio, è avanzato, sono anni che ha rapporti sessuali consenzienti, e da dove prova piacere, consigli?, lasciate che continui, e seguitelo, un ulteriore consiglio, è che la consideriate una figlia, e auguri.
Una volta a casa mamma, la più decisa e la più diretta poco dopo cena davanti a papà mi disse, ok tesoro, non dobbiamo farne una tragedia, ti aiuteremo se è questo quello che vuoi.
E così i giorni seguenti furono una nuova scoperta per mè, mamma rincasò con diversi pacchi, e me li fece aprire in camera mia, vi trovai reggiseni, slip, vestitini, calze , collant autoreggenti reggicalze ecc, e poi nei giorni a seguire scarpe con tacchi vertiginosi, più adatte a donne che ragazzine, ma visto, che hai bruciato le tappe mi disse, sarai donna.
Ma erano alcuni mesi ormai che non avevo rapporti sessuali, e anche se ero riuscita a fare qualche fuga, dove in cantina lui mi aveva scopata, era comunque palese, che no avrei potuto continuare così, e u bel giorno mamma mi disse, ascolta Paola, io non posso impedirti di incontrarlo, sia lui che chi altri, ma per ora preferirei non incontrarlo, e non voglio che vai da lui, se ti và, domani pomeriggio, per qualche ora esco, invitalo, in camera tua, e stai attenta ok?,
Telefonai al mio amore, e ci accordammo per il giorno dopo, e così, alle trè, andai ad aprigli, in reggicalze calze e tacchi, lo baciai, e lo accompagnai in camera mia, dove ripetemmo la scena che mi fece scoprire, anche se sapevo che lei non sarebbe stata lì presente.
Passai un paio d'ore stupende, mi feci scopare più volte, e mi feci riempire perbene, e poi, una volta che se ne fù andato, mi coricai nuda nel letto.
Mamma mi trovò lì mezza addormentata, e le raccontai tutto, era imbarazzata, e poi aggiunsi, mamma, così non và, ti ringrazio, ma la tua presenza mi manca, lo so che non sei d'accordo, lui è grande per mè, ma ti voglio vicina, mi abbracciò e si mise a piangere.
Il venerdì pomeriggio alle trè, lui entrò, fù mamma ad accoglierlo, lo invitò in sala, gli offrì da bere nell'imbarazzo logico, e poi io li raggiunsi, entrai in sala, indossando un paio di autoreggenti rosse, sandali neri tacco 10, un babydoll rosso, truccata e con rossetto, e il mio cazzetto turgido in mostra.
M i sedetti sulle gambe del mio uomo, lo bacia, e dissi, hai visto amore, che mamma stupenda ho?, lui accennò un sì con la testa, certamente lo eccitava, mia mamma era stupenda, e che tette aveva, ora vieni, dissi, ho voglia del to cazzone, lo baciai, e lo condussi in camera.
Una volta nudo, gli presi in bocca il cazzone, e iniziai a succhiarlo, era enorme e stupendo, ero eccitata, e ad un tratto chiamai mamma, lei si presentò alla porta, la scena era la stessa io a pecora e lui intento a infilarmi il cazzo, tienimi la mano ti prego, lei si sedette al mio fianco, mi accarezzò, lo guardò in viso, mi raccomando è mia figlia, trattala bene, lui spinse e entrò, tutto di colpo, siiiii dissi, montami amore.
Mi scopò per una buona mezz'ora, dandomi ripetuti orgasmi, ogni tanto guardavo mamma, e le dicevo, è stupendo mamma, è grosso e duro mi stà squartando, lo amo lo amoooo, e poi chiudevo gli occhi, e poi mi venne dentro, e mi godetti il suo sperma.
Poi come una vera coppia, ci lavammo, e passammo in cucina a bere un tè, con mamma che chiacchierava con lui e con mè, e poi un saluto e rimanemmo io e lei, mi guardò e mi disse, lo ami? lo sai che è sposato vero e che non è giovane, si lo so mamma, ma lo amo e sono sua, e poi, da domani, riprenderò a incontrare i suoi amici, lui ne ha bisogno; lei mi guardò a bocca aperta, ma allora ti sei prostituita vero? si dissi lui ha veramente bisogno.
Il lunedì pomeroggio ricevetti il mio primo cliente, in presenza di mia madrre.
Era sabato mattina, chiese precedentemente alla nostra dottoressa un'appuntamento discreto, senza segretaria, e senza altre persone che attendessero di entrare, intimo diciamo, e visto che Carla, la dottoressa era anche amica di famiglia, non disse di nò.
Così si presentammo alle dieci come convenuto, entrammo e Carla disse, cosa c'è di tanto urgente per il nostro ometto, ha fatto indigestione, o altro, disse ridendo, mamma immediatamente aggiunse, indigestione, giusta parole, e sul fatto del maschietto ho i miei dubbi.
Carla rimase seria, cosa è successo di così tanto grave, mamma con tranquillità disse, sai Carla, ho sempre creduto di aver partorito un maschio, ma pochi giorni fa, ho sorpreso la signorina, mentre si prendeva nel culetto 20 centimetrii di cazzo, indossando la mia lingerie, e da quanto mi ha detto non era la prima volta, la signorina qui presente, è da parecchio che scopa, al contrario, però, lo prende non lo dà.
Carla rimase stupita, tu? scherzi disse a mia madre, scherzo rispose visitalo, e vedrai, mi disse, spogliati Paolo, e mettiti sul lettino, mi spogliai, ero un pochino imbarazzata, mi misi stesa, aprii le gambe le misi sui supporti ginecologici, e rimasi in attesa.
Carla si mise i guanti, prese del gel e iniziò la visita, ispezionò il mio ano, la reazione del mio pene ecc, e poi si sedette, guardò mamma e disse, amica mia, tuo figlio, ha un ano che potrebbe essere una vagina, credimi, è da parecchio, che prende cazzi, e non tanto piccoli, ha il muscolo rettale rilassato da quanti ne ha presi, di buono, ha erezioni come si devono avere alla sua età.
Poi mi guarda e mi chiede, ma tù, troietta, ti fai venire dentro?, lo chiese a bruciapelo, la guardai, ero eccitata, il cazzo era durissimo, mi aveva toccata il culetto, si risposi, sempre e da tutti, anche più di uno per volta, e la bevo, adoro succhiare il cazzo e bere lo sperma, gelo in sala.
Dunque disse Carla, io non posso dare consigli, sei minorenne, indirizzò lo sguardo a mamma, se e dico se, dovessi lasciar continuare la cosa, e credimi, non vedo come potresti fermarla, se dovesse continuare, ti consiglierei di seguirla, darle consigli, di usare il più possibile preservativi, e se dovesse incontrare, farlo a casa vostra, in modo che tu possa capire con chi fa certe cose.
Credimi, disse Carla a mamma, lo so che è giovane, troppo per questa situazione, ma mi sembra di capire, e credimi, lì dentro non mente, la signorina non è da pochi giorni che lo fa, è almeno un paio d'anni, e essendo stata giovanissima, senza dubbio, chi l'ha sverginata era un adulto, e lo ha fatto bene, con pazienza, senza rovinarla, anzi abituandola, ma credimi, lì, ne sono passati molti e diversi.
Mamma mi guardò, la porterò da uno psicologo e poi vedremo, consigliami, cosa devo fare?, tesoro disse Carla, lo psicologo è indispensabile, ma solo per accompagnarla allo step successivo, non per riportarla indietro, credimi, la sua strada è segnata, un consiglio? parlane con tuo marito, e aiuta tua figlia, ormai non è più un figlio a seguire il nuovo corso, inizia acambiarle il guardaroba intimo, e accettate che per casa sia una ragazzina, poi prosegui con abiti e calzature, e affronta la cosa, con chi si vede, e con chì fa sesso, chiunque sia, se ha il coraggio, fallo venire a casa, e lasci che continuino la loro relazione, altrimenti appena tua figlia ne avrà il bisogno, finirà nel letto di chissà chi con il rischio di malattie pericolose, poi si alzò, abbracciò mamma e le disse, ma dai non è la cosa peggiore, credimi, poi si avvicinò a mè, ok piccola, la prossima volta ti voglio visitare in intimo di pizzo con una bella gonna ok?, e divertiti ma attenta.
Mi rivesto e con mamma mi incammino per casa, è silenziosa, la prendo sotto braccio, e la guardo, scusami mamma, scusami d'avvero, non volevo che lo scoprissi, non ora almeno, perdonami, si ferma mi abbraccia, tranquilla tesoro, lo affronteremo insieme.
La sera stessa mamma lo disse a papà, il mio papà è una persona stupenda, con difficoltà, chiaramente capì e metabolizzò quanto successomi, inizia quasi subito il percorso psicologico, che durò circa trè mesi, e alla fina, il verdetto fù, suo figlio, è omosessuale, uno dei casi, nemmeno pochi trà l'altro di precocità omosessuale, e direi irreversibile, di solito i casi che mi si pongono, sono diciamo, embrionali, all'inizio, vostro figlio, è avanzato, sono anni che ha rapporti sessuali consenzienti, e da dove prova piacere, consigli?, lasciate che continui, e seguitelo, un ulteriore consiglio, è che la consideriate una figlia, e auguri.
Una volta a casa mamma, la più decisa e la più diretta poco dopo cena davanti a papà mi disse, ok tesoro, non dobbiamo farne una tragedia, ti aiuteremo se è questo quello che vuoi.
E così i giorni seguenti furono una nuova scoperta per mè, mamma rincasò con diversi pacchi, e me li fece aprire in camera mia, vi trovai reggiseni, slip, vestitini, calze , collant autoreggenti reggicalze ecc, e poi nei giorni a seguire scarpe con tacchi vertiginosi, più adatte a donne che ragazzine, ma visto, che hai bruciato le tappe mi disse, sarai donna.
Ma erano alcuni mesi ormai che non avevo rapporti sessuali, e anche se ero riuscita a fare qualche fuga, dove in cantina lui mi aveva scopata, era comunque palese, che no avrei potuto continuare così, e u bel giorno mamma mi disse, ascolta Paola, io non posso impedirti di incontrarlo, sia lui che chi altri, ma per ora preferirei non incontrarlo, e non voglio che vai da lui, se ti và, domani pomeriggio, per qualche ora esco, invitalo, in camera tua, e stai attenta ok?,
Telefonai al mio amore, e ci accordammo per il giorno dopo, e così, alle trè, andai ad aprigli, in reggicalze calze e tacchi, lo baciai, e lo accompagnai in camera mia, dove ripetemmo la scena che mi fece scoprire, anche se sapevo che lei non sarebbe stata lì presente.
Passai un paio d'ore stupende, mi feci scopare più volte, e mi feci riempire perbene, e poi, una volta che se ne fù andato, mi coricai nuda nel letto.
Mamma mi trovò lì mezza addormentata, e le raccontai tutto, era imbarazzata, e poi aggiunsi, mamma, così non và, ti ringrazio, ma la tua presenza mi manca, lo so che non sei d'accordo, lui è grande per mè, ma ti voglio vicina, mi abbracciò e si mise a piangere.
Il venerdì pomeriggio alle trè, lui entrò, fù mamma ad accoglierlo, lo invitò in sala, gli offrì da bere nell'imbarazzo logico, e poi io li raggiunsi, entrai in sala, indossando un paio di autoreggenti rosse, sandali neri tacco 10, un babydoll rosso, truccata e con rossetto, e il mio cazzetto turgido in mostra.
M i sedetti sulle gambe del mio uomo, lo bacia, e dissi, hai visto amore, che mamma stupenda ho?, lui accennò un sì con la testa, certamente lo eccitava, mia mamma era stupenda, e che tette aveva, ora vieni, dissi, ho voglia del to cazzone, lo baciai, e lo condussi in camera.
Una volta nudo, gli presi in bocca il cazzone, e iniziai a succhiarlo, era enorme e stupendo, ero eccitata, e ad un tratto chiamai mamma, lei si presentò alla porta, la scena era la stessa io a pecora e lui intento a infilarmi il cazzo, tienimi la mano ti prego, lei si sedette al mio fianco, mi accarezzò, lo guardò in viso, mi raccomando è mia figlia, trattala bene, lui spinse e entrò, tutto di colpo, siiiii dissi, montami amore.
Mi scopò per una buona mezz'ora, dandomi ripetuti orgasmi, ogni tanto guardavo mamma, e le dicevo, è stupendo mamma, è grosso e duro mi stà squartando, lo amo lo amoooo, e poi chiudevo gli occhi, e poi mi venne dentro, e mi godetti il suo sperma.
Poi come una vera coppia, ci lavammo, e passammo in cucina a bere un tè, con mamma che chiacchierava con lui e con mè, e poi un saluto e rimanemmo io e lei, mi guardò e mi disse, lo ami? lo sai che è sposato vero e che non è giovane, si lo so mamma, ma lo amo e sono sua, e poi, da domani, riprenderò a incontrare i suoi amici, lui ne ha bisogno; lei mi guardò a bocca aperta, ma allora ti sei prostituita vero? si dissi lui ha veramente bisogno.
Il lunedì pomeroggio ricevetti il mio primo cliente, in presenza di mia madrre.
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