Sogno di mezza estate
di
Gloria1951
genere
sentimentali
Come poter in fondo negare quanto in determinate situazioni possa risultare anche molto intrigante il fatto di generare l'attenzione di un anonimo osservatore pronto ad esprimere il proprio consenso attraverso sguardi di eloquente compiacimento.
Quando ciò accade ecco allora emergere dall’occulto inusuali fantasie atte a rendere possibile il surreale evolversi nella mente di condizioni diversamente inimmaginabili nella realtà.........................:
.....mentre l’epidermide, ancora inumidita dai detriti della sabbia mista a salsedine, rimane integralmente esposta alle arroventate lingue dei raggi solari, mitigate solamente dalla tiepida carezza del vento, prende corpo dal profondo del mare la mitologica sensazione di essere osservata da quel Poseidone che tanto penare aveva già procurato all’eroe di odissea memoria.
Il presuntuoso desiderio di venire tramutata in una Afrodite accresce la voglia di poter essere venerata come una dea, incurante di quella grinzosità senile del dio degli abissi che, irresistibilmente attratto dalle sinuose nudità, esposte senza inibizione alcuna, si avvicina ansioso di poter beneficiare del dono paradisiaco.
Solo il rifrangersi dell’acqua sulla deserta battigia accompagna l’avvinghiarsi dei corpi uniti nello spasmodico amplesso, e mentre il sole lentamente incomincia a calare, sull’orizzonte sempre più infuocato dai sensi, ecco finalmente giungere al culmine la passione, inforcata e riempita di schiuma fluente, come le candide onde del mare, urlando senza alcun ritegno l’eco gemente di un orgasmo immmaginato come fosse realmente divino.
Quando ciò accade ecco allora emergere dall’occulto inusuali fantasie atte a rendere possibile il surreale evolversi nella mente di condizioni diversamente inimmaginabili nella realtà.........................:
.....mentre l’epidermide, ancora inumidita dai detriti della sabbia mista a salsedine, rimane integralmente esposta alle arroventate lingue dei raggi solari, mitigate solamente dalla tiepida carezza del vento, prende corpo dal profondo del mare la mitologica sensazione di essere osservata da quel Poseidone che tanto penare aveva già procurato all’eroe di odissea memoria.
Il presuntuoso desiderio di venire tramutata in una Afrodite accresce la voglia di poter essere venerata come una dea, incurante di quella grinzosità senile del dio degli abissi che, irresistibilmente attratto dalle sinuose nudità, esposte senza inibizione alcuna, si avvicina ansioso di poter beneficiare del dono paradisiaco.
Solo il rifrangersi dell’acqua sulla deserta battigia accompagna l’avvinghiarsi dei corpi uniti nello spasmodico amplesso, e mentre il sole lentamente incomincia a calare, sull’orizzonte sempre più infuocato dai sensi, ecco finalmente giungere al culmine la passione, inforcata e riempita di schiuma fluente, come le candide onde del mare, urlando senza alcun ritegno l’eco gemente di un orgasmo immmaginato come fosse realmente divino.
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