L'assoluzione
di
Diagoras
genere
comici
- Padre... ho peccato... -
La grata del confessionale, in alluminio traforato, gli impediva di vedere il volto del confessore.
Era entrato in chiesa, una chiesa scarsamente illuminata, austera e praticamente deserta, a parte due donne anziane che pregavano sedute sulle panche di legno, e subito si era diretto verso il confessionale di sinistra.
Aveva intravisto un movimento nell’ombra, e da quello aveva arguito che il prete si accingesse alle confessioni.
E così si era messo in ginocchio di fronte alla grata.
- Padre... ho peccato... -
Un movimento nel confessionale, seguito da uno schiarirsi di voce.
- Padre... -
- Ehm... sì, figliolo... ho sentito... sono qui -
- Padre... ho gravemente peccato, e ho bisogno di confessarmi... -
- E’ un pò tardi figliolo... ero entrato nel confessionale solo per riprendere il breviario... devo dire Messa tra pochi minuti... perché non torni domani... -
- No ! Non posso aspettare ! Devo liberarmi la coscienza... ora... subito... il peccato che ho commesso mi opprime e... e... -
- E va bene figliolo... cerchiamo però di essere concisi al massimo... -
- Grazie Padre, e che Dio gliene renda merito -
Un nuovo movimento nel confessionale, seguito da un lungo e stanco sospiro.
- Allora figliolo... dimmi tutto... -
- Ecco... vede Padre... lei deve sapere che io sono sposato da dodici anni, con una donna brutta, grassa, cattiva, acida e insopportabile... una vera e propria arpia... -
- Non è bello ciò che dici... tua moglie è la tua compagna nella vita... -
- Lo so... ma questa è la verità... è una donna bisbetica e arrogante... la sposai solo perché era ricca sfondata... ed oggi me ne pento... ma allora... -
- Bisognava che tu ci pensassi prima, però... ora è troppo tardi... comunque... vai avanti... che devo dire Messa... -
- Certo Padre... grazie... allora... ieri sera sono andato ad una cena fra colleghi di lavoro... sa, quelle riunioni alle quali non ci si può sottrarre... e a questa cena erano presenti due ragazze, assunte da pochi mesi, e che lavorano nella segreteria generale... -
- Uhm... non credo sia rilevante sapere dove loro lavorino... -
- Ha ragione, Padre... mi scusi se sono prolisso... -
- Non ti preoccupare... e che peccato tu puoi mai aver commesso ad una cena fra colleghi ? Magari qualche pensiero impuro su queste due ragazze... ? -
- No... cioè... i pensieri ci sono anche stati... ma è quello che è accaduto dopo la cena che mi angoscia... -
- Dopo la cena ? -
- Sì... perché le due ragazze, che vivono insieme in un appartamentino in affitto, mi hanno chiesto di accompagnarle a casa con la macchina... -
- Ahi... ora inizio a capire... e immagino che le due in questione non siano brutte e antipatiche come tua moglie... -
- Brutte ? Quelle due ? Sono due pezzi di fi... ehm... mi scusi Padre... a volte ho la tendenza ad avere un linguaggio un pò troppo scurrile... sono splendide... bionde e prorompenti... con le curve al punto giusto... -
- Figliolo ! -
- Mi scusi Padre... è che mi lascio prendere la mano... sono bellissime... e poi sono giovani... -
- Uhm... capisco... sai, a volte il diavolo assume sembianze suadenti e conturbanti... -
- E’ vero padre... verissimo... e questa volta quel diavolaccio non si è risparmiato di certo... due sventole da urlo... due zocc... ehm... due bellezze assolutamente straordinarie... -
- Cerca si moderare il linguaggio, figliolo... siamo in una chiesa, via... insomma... le hai dunque riportate a casa e ... -
- Già... e così mi hanno invitato a salire su da loro... -
- Povero figliolo... ora capisco la tua pena infinita... sei caduto in tentazione... -
- E’ proprio così, Padre. Mi hanno offerto da bere (eravamo tutti già un pò brilli) e poi... poi... -
- Liberati figliolo... alleggerisciti dal peso che ti opprime senza imbarazzi... coraggio... io sono qui per questo... -
- E poi, Padre... sì, insomma... hanno messo della musica... una musica che ha creato una certa atmosfera... e si sono spogliate... -
- Uhm... dunque i tuoi occhi hanno assistito ad uno spogliarello vero e proprio ?... e com’erano... com’erano... ? -
- Prego, Padre ? -
- Volevo dire, figliolo... cioè... immagino che la vista oscena e disgustosa di quei due corpi... -
- Oscena e disgustosa un cavolo padre... mi scusi, ma... ero eccit... ehm... ero arrap... ehm... ero interessato da quelle nudità... -
- Capisco. Rabbrividisco al solo pensiero, ma capisco la tua debolezza... dimmi, figliolo... ma sono rimaste completamente nude ? -
- Sì, nude nude, ma... non vedo che importanza abbia... -
- Bisogna che io conosca i dettagli, figliolo... l’assoluzione di un peccato così grave passa per la conoscenza... devi essere preciso ed accurato nella tua esposizione... -
- Se lo dice lei, Padre... comunque... le due ragazze sono rimaste completamente nude... e poi si sono sedute accanto a me, sul divano... -
- Oh Gesù... non c’è limite alla spudoratezza... quale volgarità... quale maleducazione... -
- Già... e poi mi hanno spogliato in un attimo... le loro mani erano voraci, frenetiche, dannatamente esperte... lei capisce, Padre... sono rimasto vittima di quelle due troi... ehm... delle due colleghe... -
- Eh... vittima... si fa presto a dire vittima... potevi scappare, fuggire, respingerle... se proprio non ti andava di restare lì... -
- Scappare ?... e mica sono matto, Padre... cerchi di capire... tutta quel ben di Dio a mia disposizione... -
- Lascia stare Dio, figliolo... -
- Scusi, Padre... -
- Di nulla... e che la carne sia debole è risaputo, figliolo... -
- Insomma... lei ha capito perfettamente... e non credo sia necessario che io vada avanti... -
- I dettagli, figliolo... i dettagli sono fondamentali... l’assoluzione piena necessita che tu sia preciso ed esaustivo... -
- E’ un pò imbarazzante, Padre... non vorrei farle perdere troppo tempo... lei deve dire Messa... -
- La Messa può aspettare... è più importante la salvezza di un’anima che si è persa nel peccato... -
- Lei è molto buono, Padre... allora, come le dicevo... eravamo nudi, seduti sul divano, e le due ragazze hanno iniziato ad accarezzarmi e a baciarmi... -
- Dove ? Su una guancia ? Sugli occhi ? Ti hanno messo una mano tra i capelli ? -
- Ehm... no... mi baciavano sul... sul... sul coso... -
- Uuuhhhhh... ooohhhhh... e magari con la lingua, eh ? -
- Non ho capito, Padre... -
- No... dicevo... parlavano la nostra lingua, le due ragazze ? -
- Sì... sì... sono italiane... ma non vedo come... -
- Vai avanti, figliolo... -
- Ecco... insomma... mi hanno spompin... ehm... baciato a lungo... ed io godevo come un porc... ehm... come mai mi è accaduto in passato, Padre... -
- E ti credooohhh !!! -
- Prego ? -
- No... stavo recitando il Credo... per preparare l’assoluzione da questo grave e ignobile peccato... e poi che è successo ? -
- Ecco... questa è la parte più difficile... francamente eviterei di... -
- I dettagli, figliolo, i dettagli... ricordiamoci della loro vitale importanza...-
- Va bene, va bene... è lei l’esperto... una delle due si è messa in ginocchio sul tappeto e mi ha chiesto di... -
- Umpf... vai avanti... ma che te le devo strappare di bocca le parole, cazzo... -
- Padre !! -
- Ho solo detto che avresti dovuto scappare come un razzo... -
- Non ho potuto, Padre, ero troppo infoia... ehm... coinvolto dalla situazione... -
- Anch’io... ohhhhhhh... -
- Anche lei, Padre ?? -
- Quando sento di simili peccati, ne rimango coinvolto e soffro assieme al peccatore... ma vai avanti... -
- Ehm... insomma... mi ha chiesto di... come dire...non trovo il termine giusto... ecco... sodomizzarla, Padre... sodomizzarla, ha capito ? -
- Ho capito... mica sono scemo... e tu... uuuhhhhh... immagino l’hai incula... uuuhhh... presa, figliolo, verooohhh ? -
- Sì, Padre... certo... me la sono inchiapp... ehm ... montata... -
- Bravo... bene...uhhhh... ahhhhhh... e com’era ? Stretta... ooohhhh ?? -
- Ma Padre... -
- Devo conoscere i dettagli... mmmmhhhh... -
- No... non era stretta per nulla... tutto l’ufficio se la sbat... ehm... la frequenta... -
- E l’altra ragazzaaahhhh ? -
- No... l’altra non ha voluto darmi il cu... ehm... -
- Brutta stronza... -
- Padre !! -
- No... mi rivolgevo a questa mosca che mi tormentaaahhhh... -
- Ah... ecco... -
- Quindi l’altra... ohhhhh... ha solo assistito alla scena ? -
- Macchè. Mentre io... insomma... facevo quella roba lì... lei si è messa davanti all’amica... ha spalancato le gambe... e si è fatta leccare la fig... ehm... come dire... il davanti...-
- Uhhhhhh... lurida troiona lesbica... ahhhhh.... -
- Padre !! -
- Tranquillo... è sempre con la mosca che me la prendooohhhh... -
- Uhm... credevo che... -
- Su... su ... l’assoluzioneeehhhhhh è vicina... stavi dicendo cheeehhhhh... -
- Niente Padre... abbiamo scop.... ehm... ci siamo accoppiati per quasi tre ore di fila... una vera e propria orgia... erano diaboliche ed insaziabili... -
- Che bucio di culo che hai avuto a beccare due ninfomani... ahhhhh... ohhhhhhh... -
- Padre !! -
- Non ti preoccupare... ohhhhhh.... fa tutto parteeehhhh dell’espiazione del peccato... uhhhhhh... -
- Padre... ma... si sente bene ? -
- Aspetta... mmmhhh.... un attimo ancoraaaahhhhh.... ohhhhhhhhhh... sììhhhhh... ecco... fiuuuuuu... ora sto proprio bene... -
- Mi assolve, Padre ??
- Ti ho già assolto, figliolo. Dovrai dire una decina di Ave Maria...
- Una decina, Padre ??
- Una decina, sì... nove, dieci, undici... dinne quante caz.... quante ti senti di dirne... -
- Va bene, Padre... grazie... mi sento meglio... ora la lascio alla Messa.... -
- Aspetta, figliolo... non avresti per caso un fazzolettino... sai... ho un brutto raffreddore... -
- E no, Padre... mi dispiace... -
- Poco male, figliolo... farò con la tonaca... -
Fine
I racconti dell'Eros - by Diagoras
http://diagorasrodos.blogspot.com/
L'erotismo in parole: racconti erotici, racconti comici, racconti sentimentali. Racconti erotici, hard e soft dalla Grecia. L'unico blog che raccoglie l'intera biblioteca di racconti erotici, di poesie e di sonetti scritti, negli anni, da Diagoras, e aggiornato in tempo reale con le ultimissime produzioni.
La grata del confessionale, in alluminio traforato, gli impediva di vedere il volto del confessore.
Era entrato in chiesa, una chiesa scarsamente illuminata, austera e praticamente deserta, a parte due donne anziane che pregavano sedute sulle panche di legno, e subito si era diretto verso il confessionale di sinistra.
Aveva intravisto un movimento nell’ombra, e da quello aveva arguito che il prete si accingesse alle confessioni.
E così si era messo in ginocchio di fronte alla grata.
- Padre... ho peccato... -
Un movimento nel confessionale, seguito da uno schiarirsi di voce.
- Padre... -
- Ehm... sì, figliolo... ho sentito... sono qui -
- Padre... ho gravemente peccato, e ho bisogno di confessarmi... -
- E’ un pò tardi figliolo... ero entrato nel confessionale solo per riprendere il breviario... devo dire Messa tra pochi minuti... perché non torni domani... -
- No ! Non posso aspettare ! Devo liberarmi la coscienza... ora... subito... il peccato che ho commesso mi opprime e... e... -
- E va bene figliolo... cerchiamo però di essere concisi al massimo... -
- Grazie Padre, e che Dio gliene renda merito -
Un nuovo movimento nel confessionale, seguito da un lungo e stanco sospiro.
- Allora figliolo... dimmi tutto... -
- Ecco... vede Padre... lei deve sapere che io sono sposato da dodici anni, con una donna brutta, grassa, cattiva, acida e insopportabile... una vera e propria arpia... -
- Non è bello ciò che dici... tua moglie è la tua compagna nella vita... -
- Lo so... ma questa è la verità... è una donna bisbetica e arrogante... la sposai solo perché era ricca sfondata... ed oggi me ne pento... ma allora... -
- Bisognava che tu ci pensassi prima, però... ora è troppo tardi... comunque... vai avanti... che devo dire Messa... -
- Certo Padre... grazie... allora... ieri sera sono andato ad una cena fra colleghi di lavoro... sa, quelle riunioni alle quali non ci si può sottrarre... e a questa cena erano presenti due ragazze, assunte da pochi mesi, e che lavorano nella segreteria generale... -
- Uhm... non credo sia rilevante sapere dove loro lavorino... -
- Ha ragione, Padre... mi scusi se sono prolisso... -
- Non ti preoccupare... e che peccato tu puoi mai aver commesso ad una cena fra colleghi ? Magari qualche pensiero impuro su queste due ragazze... ? -
- No... cioè... i pensieri ci sono anche stati... ma è quello che è accaduto dopo la cena che mi angoscia... -
- Dopo la cena ? -
- Sì... perché le due ragazze, che vivono insieme in un appartamentino in affitto, mi hanno chiesto di accompagnarle a casa con la macchina... -
- Ahi... ora inizio a capire... e immagino che le due in questione non siano brutte e antipatiche come tua moglie... -
- Brutte ? Quelle due ? Sono due pezzi di fi... ehm... mi scusi Padre... a volte ho la tendenza ad avere un linguaggio un pò troppo scurrile... sono splendide... bionde e prorompenti... con le curve al punto giusto... -
- Figliolo ! -
- Mi scusi Padre... è che mi lascio prendere la mano... sono bellissime... e poi sono giovani... -
- Uhm... capisco... sai, a volte il diavolo assume sembianze suadenti e conturbanti... -
- E’ vero padre... verissimo... e questa volta quel diavolaccio non si è risparmiato di certo... due sventole da urlo... due zocc... ehm... due bellezze assolutamente straordinarie... -
- Cerca si moderare il linguaggio, figliolo... siamo in una chiesa, via... insomma... le hai dunque riportate a casa e ... -
- Già... e così mi hanno invitato a salire su da loro... -
- Povero figliolo... ora capisco la tua pena infinita... sei caduto in tentazione... -
- E’ proprio così, Padre. Mi hanno offerto da bere (eravamo tutti già un pò brilli) e poi... poi... -
- Liberati figliolo... alleggerisciti dal peso che ti opprime senza imbarazzi... coraggio... io sono qui per questo... -
- E poi, Padre... sì, insomma... hanno messo della musica... una musica che ha creato una certa atmosfera... e si sono spogliate... -
- Uhm... dunque i tuoi occhi hanno assistito ad uno spogliarello vero e proprio ?... e com’erano... com’erano... ? -
- Prego, Padre ? -
- Volevo dire, figliolo... cioè... immagino che la vista oscena e disgustosa di quei due corpi... -
- Oscena e disgustosa un cavolo padre... mi scusi, ma... ero eccit... ehm... ero arrap... ehm... ero interessato da quelle nudità... -
- Capisco. Rabbrividisco al solo pensiero, ma capisco la tua debolezza... dimmi, figliolo... ma sono rimaste completamente nude ? -
- Sì, nude nude, ma... non vedo che importanza abbia... -
- Bisogna che io conosca i dettagli, figliolo... l’assoluzione di un peccato così grave passa per la conoscenza... devi essere preciso ed accurato nella tua esposizione... -
- Se lo dice lei, Padre... comunque... le due ragazze sono rimaste completamente nude... e poi si sono sedute accanto a me, sul divano... -
- Oh Gesù... non c’è limite alla spudoratezza... quale volgarità... quale maleducazione... -
- Già... e poi mi hanno spogliato in un attimo... le loro mani erano voraci, frenetiche, dannatamente esperte... lei capisce, Padre... sono rimasto vittima di quelle due troi... ehm... delle due colleghe... -
- Eh... vittima... si fa presto a dire vittima... potevi scappare, fuggire, respingerle... se proprio non ti andava di restare lì... -
- Scappare ?... e mica sono matto, Padre... cerchi di capire... tutta quel ben di Dio a mia disposizione... -
- Lascia stare Dio, figliolo... -
- Scusi, Padre... -
- Di nulla... e che la carne sia debole è risaputo, figliolo... -
- Insomma... lei ha capito perfettamente... e non credo sia necessario che io vada avanti... -
- I dettagli, figliolo... i dettagli sono fondamentali... l’assoluzione piena necessita che tu sia preciso ed esaustivo... -
- E’ un pò imbarazzante, Padre... non vorrei farle perdere troppo tempo... lei deve dire Messa... -
- La Messa può aspettare... è più importante la salvezza di un’anima che si è persa nel peccato... -
- Lei è molto buono, Padre... allora, come le dicevo... eravamo nudi, seduti sul divano, e le due ragazze hanno iniziato ad accarezzarmi e a baciarmi... -
- Dove ? Su una guancia ? Sugli occhi ? Ti hanno messo una mano tra i capelli ? -
- Ehm... no... mi baciavano sul... sul... sul coso... -
- Uuuhhhhh... ooohhhhh... e magari con la lingua, eh ? -
- Non ho capito, Padre... -
- No... dicevo... parlavano la nostra lingua, le due ragazze ? -
- Sì... sì... sono italiane... ma non vedo come... -
- Vai avanti, figliolo... -
- Ecco... insomma... mi hanno spompin... ehm... baciato a lungo... ed io godevo come un porc... ehm... come mai mi è accaduto in passato, Padre... -
- E ti credooohhh !!! -
- Prego ? -
- No... stavo recitando il Credo... per preparare l’assoluzione da questo grave e ignobile peccato... e poi che è successo ? -
- Ecco... questa è la parte più difficile... francamente eviterei di... -
- I dettagli, figliolo, i dettagli... ricordiamoci della loro vitale importanza...-
- Va bene, va bene... è lei l’esperto... una delle due si è messa in ginocchio sul tappeto e mi ha chiesto di... -
- Umpf... vai avanti... ma che te le devo strappare di bocca le parole, cazzo... -
- Padre !! -
- Ho solo detto che avresti dovuto scappare come un razzo... -
- Non ho potuto, Padre, ero troppo infoia... ehm... coinvolto dalla situazione... -
- Anch’io... ohhhhhhh... -
- Anche lei, Padre ?? -
- Quando sento di simili peccati, ne rimango coinvolto e soffro assieme al peccatore... ma vai avanti... -
- Ehm... insomma... mi ha chiesto di... come dire...non trovo il termine giusto... ecco... sodomizzarla, Padre... sodomizzarla, ha capito ? -
- Ho capito... mica sono scemo... e tu... uuuhhhhh... immagino l’hai incula... uuuhhh... presa, figliolo, verooohhh ? -
- Sì, Padre... certo... me la sono inchiapp... ehm ... montata... -
- Bravo... bene...uhhhh... ahhhhhh... e com’era ? Stretta... ooohhhh ?? -
- Ma Padre... -
- Devo conoscere i dettagli... mmmmhhhh... -
- No... non era stretta per nulla... tutto l’ufficio se la sbat... ehm... la frequenta... -
- E l’altra ragazzaaahhhh ? -
- No... l’altra non ha voluto darmi il cu... ehm... -
- Brutta stronza... -
- Padre !! -
- No... mi rivolgevo a questa mosca che mi tormentaaahhhh... -
- Ah... ecco... -
- Quindi l’altra... ohhhhh... ha solo assistito alla scena ? -
- Macchè. Mentre io... insomma... facevo quella roba lì... lei si è messa davanti all’amica... ha spalancato le gambe... e si è fatta leccare la fig... ehm... come dire... il davanti...-
- Uhhhhhh... lurida troiona lesbica... ahhhhh.... -
- Padre !! -
- Tranquillo... è sempre con la mosca che me la prendooohhhh... -
- Uhm... credevo che... -
- Su... su ... l’assoluzioneeehhhhhh è vicina... stavi dicendo cheeehhhhh... -
- Niente Padre... abbiamo scop.... ehm... ci siamo accoppiati per quasi tre ore di fila... una vera e propria orgia... erano diaboliche ed insaziabili... -
- Che bucio di culo che hai avuto a beccare due ninfomani... ahhhhh... ohhhhhhh... -
- Padre !! -
- Non ti preoccupare... ohhhhhh.... fa tutto parteeehhhh dell’espiazione del peccato... uhhhhhh... -
- Padre... ma... si sente bene ? -
- Aspetta... mmmhhh.... un attimo ancoraaaahhhhh.... ohhhhhhhhhh... sììhhhhh... ecco... fiuuuuuu... ora sto proprio bene... -
- Mi assolve, Padre ??
- Ti ho già assolto, figliolo. Dovrai dire una decina di Ave Maria...
- Una decina, Padre ??
- Una decina, sì... nove, dieci, undici... dinne quante caz.... quante ti senti di dirne... -
- Va bene, Padre... grazie... mi sento meglio... ora la lascio alla Messa.... -
- Aspetta, figliolo... non avresti per caso un fazzolettino... sai... ho un brutto raffreddore... -
- E no, Padre... mi dispiace... -
- Poco male, figliolo... farò con la tonaca... -
Fine
I racconti dell'Eros - by Diagoras
http://diagorasrodos.blogspot.com/
L'erotismo in parole: racconti erotici, racconti comici, racconti sentimentali. Racconti erotici, hard e soft dalla Grecia. L'unico blog che raccoglie l'intera biblioteca di racconti erotici, di poesie e di sonetti scritti, negli anni, da Diagoras, e aggiornato in tempo reale con le ultimissime produzioni.
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