Napoli nel mio cuore
di
Juan Alberto
genere
zoofilia
Napoli nel mio cuore:
Moltissimi anni fa abitavo a Napoli, (io sono dal Cile), e percorrevo i vicoli su i quartieri spagnoli facendo lavoretti vari come pittura, riparazione di antenne Tv,
istallazione di allarme CCTV, e cosi via, in modo che avevo l'oportunitá di entrare nelle case ed apartamenti dei napoletani, ero molto conosciuto da loro i
quali mi chiamavano regolarmente per qualche lavoro da fare.
Un giorno ci ha chiamato una donna, lei abitava da sola e ce aveva almeno sette cani, di momento la parola zoofilia per me non era neanche conosciuta,
cosiche nemmeno mi sfioró il pensiero sul fatto, lei voleva la riparazione dei balconi e finestre vari, fecimo un acordo sul quanto tempo e soldi ci volevano
ed incominciamo il giorno dopo.
In totale dovebamo lavorare per due settimane da lei, i primi giorni trascorrono senza novitá e gli avanzamenti nei lavori erano discreti, i cani si erano abituati
a noi e non ci davano nessun fastidio, a mezzogiorno scendevamo a mangiare un panino di prosciuto crudo e mozzarella, ma la seconda settimana il mio compagno
dovete salire a Roma per rinnovare il suo passaporto ed io rimassi da solo a lavorare, ero deciso a non scendere per guadagnare piú tempo sul lavoro e cosi mi
portai una merenda leggera, mentre mi trovavo a mangiare, tutto ad un tratto ascoltai dei mugolii che venivano dall'interno del apartamento, pensai che forse la
signora che sempre circolava solo con la sua vestaglia, fosse caduta e se avesse fatto male ... mi avvicinai e cercai di guardare all'interno, fuori c'era il sole fortissimo
che faceva luccicare tutto, dentro era poco illuminato quindi non riuscivo a vedere bene, non volevo nemmeno essere chiamato guardone, ma rimassi di stucco quando
vidi alla signora a quattro zampe con il suo cane, un alano bianco che li chiavava il suo cazzo enorme nella fichetta stretta e biondina, li per li non ho saputo come reagire,
ma non ce la facevo a staccare lo sguardo ... non mi sembrava per niente una cosa repugnante ... si vedeva che lei godeva ed anche il cane sembrava sodisfatto ...
non facevano male a nessuno e quindi mi girai per andermene ... sfortunatamente mi cadete un giravite e la signora subito mi chiamó per nome "Giovanni siete voi" ...
mi affaciai e dissi ... "scusate tanto signora ma pensai vi avevate fatto del male" ... vado fuori e ne parliamo dopo ... se volete perche io non ho visto niente ... mi rispossi
"va bene ne reparleremmo".
Fini la giornata e andai dalla signora per poi andarmene a casa, la signora mi chiese cosa era sucesso perche non ero andato a fare colazione come al solito,
li raccontai che el mio amico era andato a Roma per fatti suoi ed io non avevo voluto scendere per continuare con il lavoro, no era sucesso niente cosiche
poteva essere calma e tranquilla, mi chiese "hai visto tutto ?", io rispossi che ciascuno di noi é risponsabile dalla vita propria e nessuno deve essere in grado
di inmiscuirse nei fatti degli altri. La rassicurai che tutto estava bene e che ero felice per lei che riusciva a godersi la vita come lei voleva e piaceva, inoltre che la
scena che mi ha regalato non era bella ma bellissima.
Me ne andai e mai piú siamo tornati sul fatto, fini i lavori ed oltre allo accordato mi trovai con una generosa somma aggiunta.
Moltissimi anni fa abitavo a Napoli, (io sono dal Cile), e percorrevo i vicoli su i quartieri spagnoli facendo lavoretti vari come pittura, riparazione di antenne Tv,
istallazione di allarme CCTV, e cosi via, in modo che avevo l'oportunitá di entrare nelle case ed apartamenti dei napoletani, ero molto conosciuto da loro i
quali mi chiamavano regolarmente per qualche lavoro da fare.
Un giorno ci ha chiamato una donna, lei abitava da sola e ce aveva almeno sette cani, di momento la parola zoofilia per me non era neanche conosciuta,
cosiche nemmeno mi sfioró il pensiero sul fatto, lei voleva la riparazione dei balconi e finestre vari, fecimo un acordo sul quanto tempo e soldi ci volevano
ed incominciamo il giorno dopo.
In totale dovebamo lavorare per due settimane da lei, i primi giorni trascorrono senza novitá e gli avanzamenti nei lavori erano discreti, i cani si erano abituati
a noi e non ci davano nessun fastidio, a mezzogiorno scendevamo a mangiare un panino di prosciuto crudo e mozzarella, ma la seconda settimana il mio compagno
dovete salire a Roma per rinnovare il suo passaporto ed io rimassi da solo a lavorare, ero deciso a non scendere per guadagnare piú tempo sul lavoro e cosi mi
portai una merenda leggera, mentre mi trovavo a mangiare, tutto ad un tratto ascoltai dei mugolii che venivano dall'interno del apartamento, pensai che forse la
signora che sempre circolava solo con la sua vestaglia, fosse caduta e se avesse fatto male ... mi avvicinai e cercai di guardare all'interno, fuori c'era il sole fortissimo
che faceva luccicare tutto, dentro era poco illuminato quindi non riuscivo a vedere bene, non volevo nemmeno essere chiamato guardone, ma rimassi di stucco quando
vidi alla signora a quattro zampe con il suo cane, un alano bianco che li chiavava il suo cazzo enorme nella fichetta stretta e biondina, li per li non ho saputo come reagire,
ma non ce la facevo a staccare lo sguardo ... non mi sembrava per niente una cosa repugnante ... si vedeva che lei godeva ed anche il cane sembrava sodisfatto ...
non facevano male a nessuno e quindi mi girai per andermene ... sfortunatamente mi cadete un giravite e la signora subito mi chiamó per nome "Giovanni siete voi" ...
mi affaciai e dissi ... "scusate tanto signora ma pensai vi avevate fatto del male" ... vado fuori e ne parliamo dopo ... se volete perche io non ho visto niente ... mi rispossi
"va bene ne reparleremmo".
Fini la giornata e andai dalla signora per poi andarmene a casa, la signora mi chiese cosa era sucesso perche non ero andato a fare colazione come al solito,
li raccontai che el mio amico era andato a Roma per fatti suoi ed io non avevo voluto scendere per continuare con il lavoro, no era sucesso niente cosiche
poteva essere calma e tranquilla, mi chiese "hai visto tutto ?", io rispossi che ciascuno di noi é risponsabile dalla vita propria e nessuno deve essere in grado
di inmiscuirse nei fatti degli altri. La rassicurai che tutto estava bene e che ero felice per lei che riusciva a godersi la vita come lei voleva e piaceva, inoltre che la
scena che mi ha regalato non era bella ma bellissima.
Me ne andai e mai piú siamo tornati sul fatto, fini i lavori ed oltre allo accordato mi trovai con una generosa somma aggiunta.
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