La petineuse
di
Adelina69
genere
masturbazione
Indosso una lunga camicia da notte di cotone trasparente, è ricamata, sul davanti sbottonata, sotto sono nuda.
Mi guardo allo specchio, sono seduta sullo sgabello imbottito, di fronte alla mia petineuse di fianco al lettone.
Vedo la mia immagine riflessa, con la spazzola nera, sto lisciando i lunghi capelli biondi, con una mano mi sfioro capezzoli turgidi in cima al grosso seno, scendo in basso lungo il ventre rotondo, fino alla fessura, adornata da un piccolo ciuffo biondo.
Mi tocco un pochino, sfioro il grillettino, infilo un dito nella fica, con un altro cerco il buchetto del sedere, lo sfioro, poi lo introduco lentamente, apro bene le cosce, con il pollice in un buco e il medio dentro l’altro, inizio a muovere la mano, un dentro e fuori alternato, mi inizio a lubrificare.
La mano che tiene impugnata la spazzola, ora si è avvicinata a quella che sta trafficando con le mie zone del piacere, entrambe l’afferrano nella parte setolosa, appoggiano il grosso manico di legno nero sull’imboccatura del sedere.
Con una leggera spinta inizia a farsi strada, prima un poco, sembra resistere all’introduzione, poi di colpo cede, e il manico entra tutto dentro fino in fondo.
Non riesco a trattenere un gemito, misto di dolore e di piacere, resto per qualche istante ferma, poi lo muovo piano, prima di un movimento circolare, poi quando sento che la cavità anale si sta adattando all’introduzione, inizio a farlo scorrere, prima piano, poi sempre più veloce.
La bombatura del manico, quando sta per uscire mi fa rabbrividire, cerco quel punto esatto, e quando il buco si è adattato, inizio a farlo entrare e uscire, tutto dentro e tutto fuori, con colpi sempre più veloci.
Con l’altra mano inizio a sfregarmi il grilletto, la vagina ha iniziato a pulsare,mi fisso nello specchio mi vedo mentre sto godendo, tra poco inizierò a grondare, un fiotto di liquido caldo mi schizza fuori dalla vagina, che meraviglia l’orgasmo anale.
Mi guardo allo specchio, sono seduta sullo sgabello imbottito, di fronte alla mia petineuse di fianco al lettone.
Vedo la mia immagine riflessa, con la spazzola nera, sto lisciando i lunghi capelli biondi, con una mano mi sfioro capezzoli turgidi in cima al grosso seno, scendo in basso lungo il ventre rotondo, fino alla fessura, adornata da un piccolo ciuffo biondo.
Mi tocco un pochino, sfioro il grillettino, infilo un dito nella fica, con un altro cerco il buchetto del sedere, lo sfioro, poi lo introduco lentamente, apro bene le cosce, con il pollice in un buco e il medio dentro l’altro, inizio a muovere la mano, un dentro e fuori alternato, mi inizio a lubrificare.
La mano che tiene impugnata la spazzola, ora si è avvicinata a quella che sta trafficando con le mie zone del piacere, entrambe l’afferrano nella parte setolosa, appoggiano il grosso manico di legno nero sull’imboccatura del sedere.
Con una leggera spinta inizia a farsi strada, prima un poco, sembra resistere all’introduzione, poi di colpo cede, e il manico entra tutto dentro fino in fondo.
Non riesco a trattenere un gemito, misto di dolore e di piacere, resto per qualche istante ferma, poi lo muovo piano, prima di un movimento circolare, poi quando sento che la cavità anale si sta adattando all’introduzione, inizio a farlo scorrere, prima piano, poi sempre più veloce.
La bombatura del manico, quando sta per uscire mi fa rabbrividire, cerco quel punto esatto, e quando il buco si è adattato, inizio a farlo entrare e uscire, tutto dentro e tutto fuori, con colpi sempre più veloci.
Con l’altra mano inizio a sfregarmi il grilletto, la vagina ha iniziato a pulsare,mi fisso nello specchio mi vedo mentre sto godendo, tra poco inizierò a grondare, un fiotto di liquido caldo mi schizza fuori dalla vagina, che meraviglia l’orgasmo anale.
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