Strappo alla regola
di
GiusyP.
genere
dominazione
In realtà oggi non ci saremmo dovuti vedere ne tantomeno scopare ma si vede che ne avevi voglia nonostante avessimo fatto un patto. Comunque con mia grande soddisfazione ho indossato anche oggi i miei stivali, sempre loro immancabili. Tu come sempre ti stai allenando quindi mi metto sul letto a guardarti, le gambe sono ovviamente aperte così che anche tu puoi sbirciarmi con la figa in bella vista, i seni fuori anche loro a tua disposizione come tutta me, del resto io sono solo il tuo oggetto per il tuo piacere. ho preso alcuni dei miei giochini, non me l'hai chiesto ma non si sa mai, quindi ho il mio solito grosso cazzo finto, quello doppio che sembra essere diventato il tuo preferito e il frustino. Ho il cellulare in mano, mentre tu finisci gli esercizi posso fare quello che voglio così gioco un po'. Vorremmo cominciare con i nostri piaceri e infatti mi chiedi di toccarmi, lo faccio insersisco due dita dentro la figa e mi fotto come da tuo ordine, ma a quanto pare oggi non era destino, una telefonata di lavoro e tu hai improvvisamente pochissimo tempo. Finisci in fretta e furia le tue serie di esercizi, io sono pronta a rivestirmi ed andarmene ma hai voglia di usarmi comunque anche se velocemente. Mi fai mettere a quattro zampe, eseguo il mio culo è alto e a tua disposizione e inizi a frustarmi. Vuoi farmi diventare la pelle rossa come piace a te ed essendoci poco tempo concentri tutti i tuoi colpi subito. Sono tanti, io conto da brava schiava, ringrazio per le attenzioni che mi dai anche se faccio molta fatica a sopportare tutte quelle frustate una dietro l'altra senza nessuna pausa. Obbedisco non posso di sicuro deludere il mio Padrone, stringo i denti respiro a fatica ma incasso ogni singolo colpo. Quando sei soddisfatto e il mio culo è segnato dalle frustate e sufficientemente rosso mi fai girare, sono sempre in ginocchio ma con il busto eretto, è il turno del mio seno. Sollevo appena un seno alla volta in modo da esporre i capezzoli sono lovo che vuoi frustare e punire, anche qui le serie di colpi sono lunghe, ho i capezzoli grandi e gonfi sono particolarmente sensibili e così anche qui la sofferenza è tanta, ma è quello che ti piace vedermi soffrire e subire da te. E' arrivato il tuorno della mia figa, mi siedo appoggiando la schiena ai cuscini apro le game e con le mani tengo allargate le grandi labbra della fica, la tengo esposta così che tu possa colpire il centro con il frustino. Ad ogni colpo che subisco devo ribadire cosa sono e di chi sono, ovviamente conto e io sono il tuo oggetto, la tua vacca, come ti piace chiamarmi ultimamente, la tua puttana, la tua prostituta, per tutta la durata della serie specifico per bene quale sia il mio ruolo e questo ovviamente ti rende orogoglioso e ti fa indurire il cazzo, è questo quello che conta, che io riesca a soddisfare il cazzo del mio Padrone. Mi faai prendere il cazzo doppio, lo lecco e succhio lo bagno con la mia saliva e poi mi penetro, la figa per prima il culo per secondo fino a che entrambe sono pieni per bene, spingo fino in fondo e mi fotto eseguendo i tuoi ordini. In questi ultimi giorni hai deciso che la mia figa deve essere allargata, dici che le puttane come me devono avere la fica completamente allargata, così mi fai prendere anche l'altro mio cazzo finto, lo succhio un po' e poi me lo infili dentro, anche se con un po' di fatica riesci a spingerlo dentro e per un po' mi muovi tutti e due i miei giochini, vuoi stuzzicarmi velocemente per farmi godere in modo veloce e non è che serva molto a dirla tutta. Quando senti le pareti della mi figa completamente sbavate tiri fuori uno dei birilli e infili il tuo cazzo, c'è poco tempo così mi sbatti velocemente non ho nemmeno il tempo di respirare o di accorgermi e sentire il male e il piacere che provo stando completamente riempita dal tuo membro e dai miei falli finti. Non abbiamo tempo così esci velocemente e mi chiedi di schizzare, eseguo io sono qua solo per esaudire ogni tuo desiderio, schizzo sull'asciugamano preparato per questo e lecco come sempre. Mi metto seduta distendendo le gambe anche oggi vuoi sborrare sui miei stivali che poi come sempre pulirò leccando e ingoiando tutto. Anche oggi spero di averti servito a dovere, grazie Padrone.
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