Evoluzione di una pratica estrema 11 (segue)
di
LanA
genere
fisting
Dora grugnì, i petali rossi luccicanti della sua rosetta anale erano perfettamente disposti a forma di bocciolo di rosa. Il bocciolo più grande e più bello che avessi mai visto nella vita reale, disposto proprio attorno alla sua ampia apertura circolare.
D’improvviso violenti zampilli di piscio schizzarono rumorosamente sull'asciugamano e sul divano sotto di noi.
"Dio mio!" gridò Dora.
"Santo cielo," mormorai, mentre le sue viscere finalmente si ritiravano, e il buco che si chiudeva di nuovo.
Dora si voltò a guardarmi, ovviamente ancora infervorata.
"Cosa mi stai facendo?" chiese. "E’ fottutamente fantastico!"
Risposi che la mia mano lubrificata si trovava ben conficcata nel suo culo e che l’altra lavorava pian piano la sua figa. Questa combinazione di interventi faceva letteralmente impazzire Dora, che si era lasciata completamente andare e rilassata, permettendo al suo anello anale di trasformarsi in un fantastico bocciolo di rosa.
"Dora, quello che ho visto era il bocciolo di rosa più fantastico ed eccitante che abbia mai visto!"
Sorrise con orgoglio e vidi nei suoi occhi la determinazione a farmi piacere ad ogni costo.
"Davvero? Voglio che tu lo renda ancora più grande. Insegnami a spingere fuori il bocciolo di rosa completamente. Sfondami il buco fino a provocarmi il prolasso!" urlò Dora senza ritegno.
Le sorrisi spingendo quattro delle mie dita nel suo culo: Senza incontrare alcuna resistenza il suo buco me le inghiottì facilmente fino alle nocche.
“Allora vuoi che prosegua?" chiesi, conoscendo già la risposta.
Dora spinse il viso dentro al cuscino, inarcando la schiena e dimenando il suo culo davanti ai miei occhi.
"Ho bisogno che non la smetta mai" disse Dora disperatamente.
"Quando mi penetri nel culo per pietà, fistami con il pugno anche in figa. Fammi squirtare di nuovo sul divano e metterti fottutamente in ammollo."
Ho ritirato le mie dita versando altro lubrificante sul suo culo e all’interno della figa, spargendolo ovunque.
Ho messo la mia mano di nuovo a forma di becco d'anatra e ho affondato le mie dita nelle sue viscere di seta.
Il suo culo inghiottì il mio braccio fino al polso come se niente fosse.
Lo sfintere era completamente aperto e sapevo che era pronta per una sfida ancora più grande.
CONTINUA ...
D’improvviso violenti zampilli di piscio schizzarono rumorosamente sull'asciugamano e sul divano sotto di noi.
"Dio mio!" gridò Dora.
"Santo cielo," mormorai, mentre le sue viscere finalmente si ritiravano, e il buco che si chiudeva di nuovo.
Dora si voltò a guardarmi, ovviamente ancora infervorata.
"Cosa mi stai facendo?" chiese. "E’ fottutamente fantastico!"
Risposi che la mia mano lubrificata si trovava ben conficcata nel suo culo e che l’altra lavorava pian piano la sua figa. Questa combinazione di interventi faceva letteralmente impazzire Dora, che si era lasciata completamente andare e rilassata, permettendo al suo anello anale di trasformarsi in un fantastico bocciolo di rosa.
"Dora, quello che ho visto era il bocciolo di rosa più fantastico ed eccitante che abbia mai visto!"
Sorrise con orgoglio e vidi nei suoi occhi la determinazione a farmi piacere ad ogni costo.
"Davvero? Voglio che tu lo renda ancora più grande. Insegnami a spingere fuori il bocciolo di rosa completamente. Sfondami il buco fino a provocarmi il prolasso!" urlò Dora senza ritegno.
Le sorrisi spingendo quattro delle mie dita nel suo culo: Senza incontrare alcuna resistenza il suo buco me le inghiottì facilmente fino alle nocche.
“Allora vuoi che prosegua?" chiesi, conoscendo già la risposta.
Dora spinse il viso dentro al cuscino, inarcando la schiena e dimenando il suo culo davanti ai miei occhi.
"Ho bisogno che non la smetta mai" disse Dora disperatamente.
"Quando mi penetri nel culo per pietà, fistami con il pugno anche in figa. Fammi squirtare di nuovo sul divano e metterti fottutamente in ammollo."
Ho ritirato le mie dita versando altro lubrificante sul suo culo e all’interno della figa, spargendolo ovunque.
Ho messo la mia mano di nuovo a forma di becco d'anatra e ho affondato le mie dita nelle sue viscere di seta.
Il suo culo inghiottì il mio braccio fino al polso come se niente fosse.
Lo sfintere era completamente aperto e sapevo che era pronta per una sfida ancora più grande.
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