Il muretto 1/3
di
LanA
genere
saffico
Questo è il nostro muretto.
Ci siamo conosciute sedute lì sopra, ci siamo messe insieme lì sul muretto.
Ci siamo parlate a lungo delle nostre fantasie, sedute sul muretto.
E ora siamo lì come ogni sera e poi notte, a baciarsi ed amoreggiare tra noi, aspettando clienti e polli da spennare.
Sono seduta sul muretto con le cosce aperte, ma nessuno può vedere il mio frutto, dato che in mezzo a quelle cosce ci sei tu.
In piedi mi baci appassionatamente, mentre le mie mani cercano la tua pelle.
Sono sul tuo culo, ti alzano la già corta minigonna stile scozzese.
Ti prendo le natiche con le mani e le allargo.
Il tuo buco del culo è esposto, ma a te piace così.
Sentire il fresco della sera che stuzzica l'interno tra le natiche ti piace, come pure ti fa impazzire l'idea che tutti i passanti possano guardare la tua oscena voglia.
E questo tuo impazzire lo sento nella mia bocca, dove la tua lingua cerca la mia con frenetica attività.
Invece, io stacco la bocca per un attimo da te, stacco anche una mano dalla tua coscia.
Ma a te non importa, perché già sai cosa voglio fare.
E infatti mi infilo tre dita in bocca e le succhio, le lecco, le insalivo per bene.
Poi le stesse dita le infilo nella tua di bocca.
Quindi ricomincio a limonare con la tua bocca.
Ora ti sto succhiando la lingua, mentre le tre dita iniziano un lento su e giù nel solco della tua pesca.
CONTINUA ...
Ci siamo conosciute sedute lì sopra, ci siamo messe insieme lì sul muretto.
Ci siamo parlate a lungo delle nostre fantasie, sedute sul muretto.
E ora siamo lì come ogni sera e poi notte, a baciarsi ed amoreggiare tra noi, aspettando clienti e polli da spennare.
Sono seduta sul muretto con le cosce aperte, ma nessuno può vedere il mio frutto, dato che in mezzo a quelle cosce ci sei tu.
In piedi mi baci appassionatamente, mentre le mie mani cercano la tua pelle.
Sono sul tuo culo, ti alzano la già corta minigonna stile scozzese.
Ti prendo le natiche con le mani e le allargo.
Il tuo buco del culo è esposto, ma a te piace così.
Sentire il fresco della sera che stuzzica l'interno tra le natiche ti piace, come pure ti fa impazzire l'idea che tutti i passanti possano guardare la tua oscena voglia.
E questo tuo impazzire lo sento nella mia bocca, dove la tua lingua cerca la mia con frenetica attività.
Invece, io stacco la bocca per un attimo da te, stacco anche una mano dalla tua coscia.
Ma a te non importa, perché già sai cosa voglio fare.
E infatti mi infilo tre dita in bocca e le succhio, le lecco, le insalivo per bene.
Poi le stesse dita le infilo nella tua di bocca.
Quindi ricomincio a limonare con la tua bocca.
Ora ti sto succhiando la lingua, mentre le tre dita iniziano un lento su e giù nel solco della tua pesca.
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