Dark river country
di
Vandal
genere
poesie
Oh mio Signore, prendi quest'anima
stendimi sul fondo del fiume.
Il diavolo è venuto a portarmi a casa,
stendimi sul fondo ... sul fondo del fiume.
(cit. The river)
Dark Country revenge
Soffia la polvere in questo deserto.
Apro gli occhi contro un cielo che sembra fatto di ruggine liquida.
Sento freddo nelle mie ossa, un brivido mi percorre:
quale cosa ho mai fatto per finire sul fondo di un fiume morto?
Vedo volteggiare corvi, in alto, con le loro strida
In cerchio.
Uno di loro plana nella mia direzione, si appollaia su una ramo sporgente.
Una musica mi suona nella testa, una serie di note cadenzate, un lamento di un vecchio indiano.
Muovo le mani, distendo le braccia, rumori di legno secco.
Polvere, mentre mi alzo dal mio giaciglio.
Teschi sbiancati semisepolti nella sabbia rossa
Il corvo sposta la testa di lato ma non sembra voler fuggire
Con fatica sollevo le mie ossa e la polvere mi scrollo di dosso.
Un vento strano ha preso a spirare, scivola sinuoso come una serpe, tocca le ossa nel fiume morto
Stendimi sul fiume coperto di ossa, prendimi l’anima Signore Oscuro.
Lasciami ballare dal ramo di un albero, portami la donna che io ho amato
Dico al corvo “Tu resta qui” mentre io avanzo nella sabbia rovente
Soffia la polvere in questo deserto
Sotto un cielo fatto di ruggine
Un lamento mi sfiora l’anima e mi sospinge verso un tetro futuro.
Piange una donna in lontananza
Florido seno in allattamento.
Lei sorride verso il tramonto
I cavaliere che dal fronte ritorna
Stanco e impolverato lui scende
E abbraccia la donna che tanto ha amato
E dopo un lungo e ristoratore bagno
La soddisfazione di un abbraccio a lungo negato
Dopo mesi in trincee di fango
A vedere i compagni immersi nel sangue
Dopo mesi di assurda violenza
La tregua a lungo agognata
Ora a casa tra le sue braccia
Corpi nudi a lungo sognati
L’amore si consuma feroce
Alla luce dell’ultimo sole
Due anime fuse in una sola
E al fine, quando il rosso si addormenta
Finalmente l’uomo si appaga del giusto premio
Ma, ahimè, triste canzone, sciacalli in arrivo alla luce del mattino
Giungono crudeli e fanno scempio
Oh mio Signore, prendi quest'anima
stendimi sul fondo del fiume.
Il diavolo è venuto a portarmi a casa,
stendimi sul fondo ... sul fondo del fiume.
Ora sono giunto ad una baracca, quattro cavalli stanno in riposo
Le loro urla riempiono il giorno e le mie orecchie sanguinano dolore
Ombra oscura in cielo levato, il diavolo comincia il suo lamento
Portami anime via con te
Dalla forca il becchino canta
I miei passi sollevano mulinelli di polvere
Le Colt fuori dal fodero
Iniziano il loro lamento funebre
Oh mi Lord portami via
In quel fiume secco da dove mi hai chiamato
Lascia che il mio amore dorma insieme a me..
((Umilmente chiedo scusa se ho preso spunto da The river di Blu Saraceno e ci ho fatto una mia visione irreale di..boh, qualche cosa))
stendimi sul fondo del fiume.
Il diavolo è venuto a portarmi a casa,
stendimi sul fondo ... sul fondo del fiume.
(cit. The river)
Dark Country revenge
Soffia la polvere in questo deserto.
Apro gli occhi contro un cielo che sembra fatto di ruggine liquida.
Sento freddo nelle mie ossa, un brivido mi percorre:
quale cosa ho mai fatto per finire sul fondo di un fiume morto?
Vedo volteggiare corvi, in alto, con le loro strida
In cerchio.
Uno di loro plana nella mia direzione, si appollaia su una ramo sporgente.
Una musica mi suona nella testa, una serie di note cadenzate, un lamento di un vecchio indiano.
Muovo le mani, distendo le braccia, rumori di legno secco.
Polvere, mentre mi alzo dal mio giaciglio.
Teschi sbiancati semisepolti nella sabbia rossa
Il corvo sposta la testa di lato ma non sembra voler fuggire
Con fatica sollevo le mie ossa e la polvere mi scrollo di dosso.
Un vento strano ha preso a spirare, scivola sinuoso come una serpe, tocca le ossa nel fiume morto
Stendimi sul fiume coperto di ossa, prendimi l’anima Signore Oscuro.
Lasciami ballare dal ramo di un albero, portami la donna che io ho amato
Dico al corvo “Tu resta qui” mentre io avanzo nella sabbia rovente
Soffia la polvere in questo deserto
Sotto un cielo fatto di ruggine
Un lamento mi sfiora l’anima e mi sospinge verso un tetro futuro.
Piange una donna in lontananza
Florido seno in allattamento.
Lei sorride verso il tramonto
I cavaliere che dal fronte ritorna
Stanco e impolverato lui scende
E abbraccia la donna che tanto ha amato
E dopo un lungo e ristoratore bagno
La soddisfazione di un abbraccio a lungo negato
Dopo mesi in trincee di fango
A vedere i compagni immersi nel sangue
Dopo mesi di assurda violenza
La tregua a lungo agognata
Ora a casa tra le sue braccia
Corpi nudi a lungo sognati
L’amore si consuma feroce
Alla luce dell’ultimo sole
Due anime fuse in una sola
E al fine, quando il rosso si addormenta
Finalmente l’uomo si appaga del giusto premio
Ma, ahimè, triste canzone, sciacalli in arrivo alla luce del mattino
Giungono crudeli e fanno scempio
Oh mio Signore, prendi quest'anima
stendimi sul fondo del fiume.
Il diavolo è venuto a portarmi a casa,
stendimi sul fondo ... sul fondo del fiume.
Ora sono giunto ad una baracca, quattro cavalli stanno in riposo
Le loro urla riempiono il giorno e le mie orecchie sanguinano dolore
Ombra oscura in cielo levato, il diavolo comincia il suo lamento
Portami anime via con te
Dalla forca il becchino canta
I miei passi sollevano mulinelli di polvere
Le Colt fuori dal fodero
Iniziano il loro lamento funebre
Oh mi Lord portami via
In quel fiume secco da dove mi hai chiamato
Lascia che il mio amore dorma insieme a me..
((Umilmente chiedo scusa se ho preso spunto da The river di Blu Saraceno e ci ho fatto una mia visione irreale di..boh, qualche cosa))
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