Violata 2- (continua)
di
LanA
genere
etero
Si vive di ormoni, e i miei ormoni, oggi, comandano loro.
Ma in realtà non posso dirglielo, mi limito a sussurrarle parole dolci e mandargli bacetti in vivavoce.
Chi mi guarda passare, penserà che sia pazza.
E sì, lo sono, seguitemi e non ve ne pentirete.
Un'ora di viaggio, e sto già parcheggiando.
Inforco gli occhiali da sole, e inizio a scendere verso la spiaggetta.
Vedo che è affollata, naturisti e guardoni in costume da bagno.
Qualche donna, poche, molti uomini.
Il solito insomma.
Arrivo e tiro fuori una stuoia da ginnastica, di quelle spesse.
Conosco la zona, e bisogna organizzarsi bene.
È pieno di sassi, e il semplice asciugamano non basta.
Mi spoglio completamente, e mi seggo per spruzzarmi un po' di olio solare spry.
Poi mi metto a leggiucchiare, ma più che altro, da sotto gli occhiali, rimiro la fauna maschile.
Ne vedo uno non male, e penso che sarà lui la mia preda.
Lo voglio, quindi mi alzo e vado a bagnarmi.
Ovviamente il mio percorso non è lineare, ma gli passo vicina.
Il mio corpo ondeggia, non sinuoso e sensuale, ma come di chi non riesce a camminare sulle asperità.
Mi chino in avanti, allargo le gambe più della convenienza, come di persona ubriaca.
Anche se non ho bevuto nulla, voglio sembrare impacciata, in quella sassaia che in realtà conosco bene.
Voglio che mi guardi e bene.
Come gli passo vicino, mi chiede se so l'ora.
Capisco che è una scusa, ma ho l'orologio, quindi mi giro verso di lui e gli dico che sono le dieci più o meno.
Lui si alza e mi viene vicino.
Brivido.
CONTINUA ...
Ma in realtà non posso dirglielo, mi limito a sussurrarle parole dolci e mandargli bacetti in vivavoce.
Chi mi guarda passare, penserà che sia pazza.
E sì, lo sono, seguitemi e non ve ne pentirete.
Un'ora di viaggio, e sto già parcheggiando.
Inforco gli occhiali da sole, e inizio a scendere verso la spiaggetta.
Vedo che è affollata, naturisti e guardoni in costume da bagno.
Qualche donna, poche, molti uomini.
Il solito insomma.
Arrivo e tiro fuori una stuoia da ginnastica, di quelle spesse.
Conosco la zona, e bisogna organizzarsi bene.
È pieno di sassi, e il semplice asciugamano non basta.
Mi spoglio completamente, e mi seggo per spruzzarmi un po' di olio solare spry.
Poi mi metto a leggiucchiare, ma più che altro, da sotto gli occhiali, rimiro la fauna maschile.
Ne vedo uno non male, e penso che sarà lui la mia preda.
Lo voglio, quindi mi alzo e vado a bagnarmi.
Ovviamente il mio percorso non è lineare, ma gli passo vicina.
Il mio corpo ondeggia, non sinuoso e sensuale, ma come di chi non riesce a camminare sulle asperità.
Mi chino in avanti, allargo le gambe più della convenienza, come di persona ubriaca.
Anche se non ho bevuto nulla, voglio sembrare impacciata, in quella sassaia che in realtà conosco bene.
Voglio che mi guardi e bene.
Come gli passo vicino, mi chiede se so l'ora.
Capisco che è una scusa, ma ho l'orologio, quindi mi giro verso di lui e gli dico che sono le dieci più o meno.
Lui si alza e mi viene vicino.
Brivido.
CONTINUA ...
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