Scarpe tre
di
LILLO
genere
feticismo
Fù pazzesco comunque il risveglio, la mia vicina, e mia donna delle pulizie, verso mezzogiorno, mi tolse la coperta, e mi ritrovai in un lago di escrementi, dal forte odore, e ne ero inebriata.
Lei mi aiutò ad alzarmi e mi accompagnò in bagno, dove con maestria mi lavò per bene, rendendomi candida, come non volevo essere.
Avevo deciso, da puttana qualunque, volevo diventare una puttana particolare, dedita allo scat e oltre.
Iniziai con una dieta particolare, che mi desse sempre la possibilità di evacuare senza difficoltà, e poi misi annunci particolari.
Preparai la mia camera come si doveva, e così,una settimana dopo arrivò il primo cliente.
Una persona sulla sessantina, non particolarmente bello, ne interessante, e come poi scoprirò nel tempo le persone di questo genere sono persone di fatto normali, ma poi diventano speciali.
Ero eccitata e un poco spaventata, tutto, dal rapporto alla godimento sarebbe stato senza precauzioni, arrivò alle dieci come da accordi, lo andai a ricevere al portone in reggicalze calze e tacchi, senza slip o reggiseno, il cuore batteva forte, il pericolo di essere scoperta era molto elevato, aprii, lo presi per mano e salimmo al mio piano, senza parlarci.
Arrivati in casa, lui mi prese e mi baciò, a lungo, hai un buon sapore mi disse, e poi entrammo in camera.
Come richiesto il letto era pronto, lenzuola bianchissime di cotone, linde immacolate, unica precauzione, sul materasso del telo plastificato, mi stesi su di esso, hai fatto quanto ho chiesto mi disse?, io annuii e mi massaggiai il pancino leggermente gonfio, ottimo, mi misi in posizione, aprii le gambe tenendole sollevate appoggiando i tacchi sul lenzuolo e chiusi gli occhi.
Lui si denudò, e iniziò a leccarmi il culetto, non resistetti molto, e inizia ad emettere odori forti, che lo inebriavano, e poi iniziai a lasciare fuoriuscire piccole scariche di materia liquida.
Allora lui si staccò, bene sei pronta mi disse, mi mostrò il suo cazzo, era pazzesco, lo aveva detto dall'inizio, e documentato con foto, e per questo lo avevo accettato, volevo essere dilatata al massimo.
Lo infilo, ma non mi fermerò anche se piangi ok? annuii, lo voglio aggiunsi, lo sai che ti devasterò vero?, fammi quello che vuoi dissi.
Mi afferrò per le gambe e lo introdusse, il mio buco si era aperto per lo stimolo di lasciare fuoriuscire tutto, e fù immediatamente respinto indietro.
Il dolore fù pazzesco, mi sfondò e devastò il culo, me lo ruppe, urlai, ma lui spinse, lo sentii dentro.
Poi iniziò la monta, e ad ogni uscita, perdevo sangue e cioccolata, rispinta dentro dalla nuova introduzione, dolore e piacere, e al culmine del piacere lui mi disse, e ora? lo faccio?, annuii, sapevo che cosa mi stava per fare, ma ne ero convinta, fallo ti prego, lui afferrò il mio pene, e i miei testicoli, e strinse strinse tanto da farmi perdere i sensi.
Volevo che mi facesse perdere la virilità, devastata di culo, e perdere i testicoli.
Rinvenni nel momento che lui mi sborrò dentro, il dolore era tremendo, tesoro mi disse, non ti funzionerà più nulla mi sa, e poi urinò, mi riempì di piscio.
Ero al settimo cielo, poi estrasse il suo cazzone, e un getto di sperma urina e feci innondò il letto.
Ero a pezzi, lui si alzò e se ne andò, lasciandomi dolorante e appagata.
Al mattino dopo il dolore ai testicoli era fortissimo, erano blù e gonfi, la mia vocina mi aiutò a lavarmi, e vista la gravità, mi disse, tesoro, mi sa che sono andati, e chiamò il medico, che una volta arrivato, mi disse, sei pazza, ora li dovremo asportare per forza.
Ci ero riuscta, visto che non volevano asportarmeli, perché la legge non lo consente, mi ero provocata un trauma che richiedesse l'asportazione dei testicoli.
Come controcausa però persi l'uso del pene, il trauma e lo sfondamento anale mi avevano resa impotente, ne fui felice.
Incontrai altre volte quel cliente, che mai mi pagò per il servizio, era da accordi, mi aveva aiutata e giustamente ne ero riconoscente.
Grazie a lui, nel mio culo, poterono entrare cazzi di ogni colore e diametro, tanto, che sono la troia più gettonata di milano.
Lei mi aiutò ad alzarmi e mi accompagnò in bagno, dove con maestria mi lavò per bene, rendendomi candida, come non volevo essere.
Avevo deciso, da puttana qualunque, volevo diventare una puttana particolare, dedita allo scat e oltre.
Iniziai con una dieta particolare, che mi desse sempre la possibilità di evacuare senza difficoltà, e poi misi annunci particolari.
Preparai la mia camera come si doveva, e così,una settimana dopo arrivò il primo cliente.
Una persona sulla sessantina, non particolarmente bello, ne interessante, e come poi scoprirò nel tempo le persone di questo genere sono persone di fatto normali, ma poi diventano speciali.
Ero eccitata e un poco spaventata, tutto, dal rapporto alla godimento sarebbe stato senza precauzioni, arrivò alle dieci come da accordi, lo andai a ricevere al portone in reggicalze calze e tacchi, senza slip o reggiseno, il cuore batteva forte, il pericolo di essere scoperta era molto elevato, aprii, lo presi per mano e salimmo al mio piano, senza parlarci.
Arrivati in casa, lui mi prese e mi baciò, a lungo, hai un buon sapore mi disse, e poi entrammo in camera.
Come richiesto il letto era pronto, lenzuola bianchissime di cotone, linde immacolate, unica precauzione, sul materasso del telo plastificato, mi stesi su di esso, hai fatto quanto ho chiesto mi disse?, io annuii e mi massaggiai il pancino leggermente gonfio, ottimo, mi misi in posizione, aprii le gambe tenendole sollevate appoggiando i tacchi sul lenzuolo e chiusi gli occhi.
Lui si denudò, e iniziò a leccarmi il culetto, non resistetti molto, e inizia ad emettere odori forti, che lo inebriavano, e poi iniziai a lasciare fuoriuscire piccole scariche di materia liquida.
Allora lui si staccò, bene sei pronta mi disse, mi mostrò il suo cazzo, era pazzesco, lo aveva detto dall'inizio, e documentato con foto, e per questo lo avevo accettato, volevo essere dilatata al massimo.
Lo infilo, ma non mi fermerò anche se piangi ok? annuii, lo voglio aggiunsi, lo sai che ti devasterò vero?, fammi quello che vuoi dissi.
Mi afferrò per le gambe e lo introdusse, il mio buco si era aperto per lo stimolo di lasciare fuoriuscire tutto, e fù immediatamente respinto indietro.
Il dolore fù pazzesco, mi sfondò e devastò il culo, me lo ruppe, urlai, ma lui spinse, lo sentii dentro.
Poi iniziò la monta, e ad ogni uscita, perdevo sangue e cioccolata, rispinta dentro dalla nuova introduzione, dolore e piacere, e al culmine del piacere lui mi disse, e ora? lo faccio?, annuii, sapevo che cosa mi stava per fare, ma ne ero convinta, fallo ti prego, lui afferrò il mio pene, e i miei testicoli, e strinse strinse tanto da farmi perdere i sensi.
Volevo che mi facesse perdere la virilità, devastata di culo, e perdere i testicoli.
Rinvenni nel momento che lui mi sborrò dentro, il dolore era tremendo, tesoro mi disse, non ti funzionerà più nulla mi sa, e poi urinò, mi riempì di piscio.
Ero al settimo cielo, poi estrasse il suo cazzone, e un getto di sperma urina e feci innondò il letto.
Ero a pezzi, lui si alzò e se ne andò, lasciandomi dolorante e appagata.
Al mattino dopo il dolore ai testicoli era fortissimo, erano blù e gonfi, la mia vocina mi aiutò a lavarmi, e vista la gravità, mi disse, tesoro, mi sa che sono andati, e chiamò il medico, che una volta arrivato, mi disse, sei pazza, ora li dovremo asportare per forza.
Ci ero riuscta, visto che non volevano asportarmeli, perché la legge non lo consente, mi ero provocata un trauma che richiedesse l'asportazione dei testicoli.
Come controcausa però persi l'uso del pene, il trauma e lo sfondamento anale mi avevano resa impotente, ne fui felice.
Incontrai altre volte quel cliente, che mai mi pagò per il servizio, era da accordi, mi aveva aiutata e giustamente ne ero riconoscente.
Grazie a lui, nel mio culo, poterono entrare cazzi di ogni colore e diametro, tanto, che sono la troia più gettonata di milano.
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