Una vita perfetta
di
LILLO
genere
sentimentali
Mi sono sposato giovane, mia moglie Gabriella di alcuni anni più grande di mè, donno con molteplici esperienze sessuali, amante di uomini adulti, che hanno fatto di lei una vera troia.
Io poche esperienza con il sesso femminile, ma parecchio con quello maschile, sono una trav, e adoro i maschietti.
Ci siamo subito accordate, per essere libere di frequentare chi volevamo, e in più, io potevo vevere da donna in casa, quando lo volevo.
Questo non ci ha impedito di essere una coppia normale, scopavamo regolarmente, io sono passiva e attiva, mi difendo bene, ho un cazzo nella normalità, e seppur attratta dai maschi, non disdegno la femmina.
Mia moglie da sposini, era stupenda, via via che passavano gli anni diventava sempre più bella e desiderabile, e di maschi che le facevano la corte ce n'erano molti, e io avevo delle belle corna, poi, per lavoro ci siamo trasferite in una grande città.
Io iniziai a frequentare una palestra poco lontano da casa, non per avere muscoli, anche nò, avevo allora un fisichino da ragazza, magrissima, lo facevo per rassodare i glutei, per migliorare il bel culetto che già avevo.
Conobbi così Luca, un ragazzo della mia età, ventotto anni, bel fisico, muscoloso il giusto, simpatico, e attraente, poi appena lo vidi nudo sotto la doccia, me ne innamorai.
Così feci in modo di incontrarlo sempre, cambiai i miei orari, e iniziammo una bella amicizia, chiaramente non sospettava della mia omosessualità.
Il caso poi volle, che dopo alcuni mesi, lo trovai in ascensore, rimasi stupita, e scoprii che abitava l'appartamente sotto di noi, ne fuii felice, così avrei potuto incontrarlo più spesso.
Una sera lo invitammo a casa per u dopo cena, quattro chiacchiere, un pò di vino, e così conobbe mia moglie, credo ne sia rimasto folgorato, non le staccava gli occhi di dosso, complice il mini abito che indossava Gabrielle, che ben mostrava il seno e le cosce, credo sia andato a casa a segarsi.
Poi oltre la palestra non siamo più andati, ma un bel giorno le cose cambiarono, io avevo orari diversi da mia moglie, il pomeriggio ero libera, e a casa mi travestivo sempre di più, sia con lei che da sola, uscivo spesso en femme, non ero riconoscibile, sembravo una donna, grazie al mio fisico, e al mio visino, e così andavo per negozi di intimo scarpe ecc, poi un giorno rientrando, mi ritrovo Luca in ascensore, saliamo insieme dai garage, divento rossa in viso, mi ha vista uscire dal nostro box, ed era inevitabile che rimanesse un poco sorpreso.
Appena dentro l'ascensore, Luca mi scruta per bene, accidenti penso, ma no doveva essere al lavoro?, i nostri sguardi si incrociano, mi scruta, mi osserva, e poi capisce, Paolo?, con un filo di voce dico, si però sono Paola, e sorrido.
Poi arriviamo al suo piano, scende e io proseguo, sono spaventata e eccitata allo stesso momento, entro in casa, e vado aposare i miei acquisti in camera, dove nella cabina armadio, da un lato si trovano i miei vestiti da Paola, e dall'altra quelli di Gabriella, i miei pochi maschili, sono in cameretta.
Dopo una ventina di minuti, suonano alla porta, e dallo spioncino vedo Luca, apro, e lo faccio accomodare, lui si avvicina e mi accarezza il viso, sei stupenda mi dice, io o ringrazio, e inizio a sciogliermi, mi prende il braccio, mi fà girare più vote sù mè stessa e mi ammira, indosso un vestitino corto, un paio di autoreggenti, sotto un completino bianco, e ai piedi una decoltè nera tacco dieci, sono finemente truccata.
Mi abbraccia forte forte e poi mi bacia, la sua lingua mi scioglie, chiudi gli occhi.
Poi le sue mani sulle mie natiche, strige, sono sode, godo, poi, una mano passa sul mio cazzo, che sfugge dagli slip, lo afferra, lo sega piano piano, poi si inginocchia, e lo prende in bocca.
Mi tremano le gambe, lui succhia e io vengo nella sua bocca, dove raccoglie tutto il mio caldo sperma, e poi risale e mi bacia, beviamo insieme il mio nettare.
Poco dopo, sono nuda sul letto, con il suo cazzo nel culo, che mi scopa come un pazzo, e mi innonda l'intestino con la sua sborra.
Ci appisoliamo abbracciati, e poi una doccia, ci salutiamo, e da allora siamo amanti.
Mia moglie ne è al corrente ovviamente, e anche se attratta da Luca, evita di farsi fare il filo, sono io che passati alcuni mesi, la convinco a invitarlo a casa una sera che io sono via, e che rientravo sul tardi.
Luca fece il suo dovere, dopo cena, iniziò le avans a Gabriella, che da mio consiglio, indossava reggicalze calze e una conna con spaccolaterale, una camicetta scollata, scarpe con tacco e niente biancheria.
Rientro alle due, sono stata da un'amico, sono ancora piena del suo sperma, e in camera li trovo avvinghiati, lui con il cazzo nel culo di Gabriella, che gode, mi sfilo il vestito, miinfilo sotto di lei e le metto il mio cazzo in figa, e godiamo tutte e trè.
Così, piano piano Luca passa più tempo con noi, fino a trasferirsi da noi, alterna mè a lei, ma vedo che si affezzionano sempre di più, poi un bel giorno, Gabrielaa affronta il nodo figli, vuole essere madre, ma sappiamo da tempo che io sono del tutto sterile, così decidiamo che sia Luca il padre, e così, nasce la nostra prima figlia.
Decidiamo che prenda il cognome di Gabriella, io nel frattempo, stavo prendendo una strada diversa, la mia parte femminile, stava facendo soccombere la parte maschile.
Così mi recai in una clinica svizzera, dove, con un intervento chirurgico, mi sistemarono i testicoli all'interno, e mi eliminarono la sacca, ero liscia, con un bel cazzo duro.
Poi mi licenziai, feci le carte per cambiare nome, e da Paolo, divenni Paola all'anagrafe.
Luca si allontanava sempre più da mè, negli ultimi mesi non avevamo più avuto rapporti sessuali, locapivo, amava Gabriella, così divorziammo, per fare in modo che potessi passare come zia, Gabriella ebbe altri due figli, e così, io divenni la zia Paola.
Mi trasferii a vivere all'appartamento sotto, dove potevo incontrare qualche maschietto ogni tanto, nel frattempo lavoravo come segrtaria in una piccola azienda, dove nessuno sospettava la mia vera natura.
Lì conobbi Aldo, un uomo con alcuni anni più di mè, vedovo da una decina, un fornitore dell'azienda, che piano piano iniziò a farmi il filo, e dopo alcuni mesi accettai di uscire a cena con lui.
Mi preparai per bene, tubino cortissimo, collant, e tacchi, niente intimo, nuda, pronta all'uso, ero spaventata all'idea che sapesse che cosa fossi, ma eccitata di interessare a un maschio.
Devo dire che negli anni mi ero fatta fare un seno stupendo, tette a pera come piacciono ai maschi, e la sera ebbi i suoi occhi incollati al seno.
Ero decisa, ogni tanto lasciavo scivolare il vestito fino a scoprire l'aureola dei capezzoli, e poi lo sistemavo, Aldo deglutiva a fatica, io ero bagnata, e così dopo cena andammo da mè a bere qualcosa.
Appena entrati, sentii le sue mani sui fianchi, e poi mi baciò il collo, mi girai e lo baciai in bocca, fù pazzesco, poi slacciai i suoi pantaloni, e mi infilai in bocca il suo cazzo, e lo feci venire rapidamente bevendo il suo nettare.
Poi, lo feci accomodare in poltrona, sfilai il tubino, e mostrai il mio cazzo duro sotto i collant, rimase inebetito, lo sfilai e iniziai a segarmi, lui mi guardava, io iniziai, sì amore sono una travestita, intanto lo menavo, iniziavo a godere, sono un omosessuale, un frocio, mipiace prenderlo nel culo, ero impazzita, stavo raggiungendo l'orgasmo, dammi della troia ti prego, e così venni copiosamente schizzando il mio sperma per terra.
Aldo rimase muto, mi avvicinai, perdonami dissi, ti ho deluso lo sò, ma non mi sputtanare in ditta nessuno sospetta che sono un maschio, mi accarezzò, e mi baciò, mi prese per mano e andammo in camera.
Di cazzi ne ho presi, tanti, ma il suo mi devastò, al mattino, ci svegliammo nudi e esausti.
Divenni la sua fidanzata, conobbi isuoi figli, li frequentammo per mesi, e poi mi chiese di sposarlo, accettai e convolammo a nozze pochi mesi dopo, intanto i miei nipotini, figli di Gabriella, crescevano, erano passati quasi vent'anni, e sapevano da poco la vera storia famigliare, fù Anna la maggiore un giorno ad affrontarmi, e mifece molte domande, da zia, ad essere l'ex marito della madre, ci passava un abisso.
Risposi a tutte le domande, anche a quelle molto personali, poi mi chiese di vedermi nuda, rimasi un pochino perplessa, ma acconsentii, mi sfilai la gonna, e tolsi la camicetta, e rimasi in intimo e tacchi, mi scrutò, e poi mi slacciò il reggiseno, lo ammirò, e lo palpò, ero in imbarazzo, poi mi abassò le mitandine, e scivolò fuori il mio cazzo senza palle durissimo.
Lo toccò a lungo, troppo a lungo, iniziai a gemere, un attimo dopo Anna era nuda, mi attirò a sè, e si infilò il mio cazzo in figa, e scopammo come pazze.
Mio marito al suo rientro ci trovò avvinghiate e poco dopo la inseminai.
Aldo si sedette e si segò ammirando il nostro amplesso, poi mi stacca daAnna e finii a fare un pompino a mio marito, Anna mi seguì, e lo leccammo in due.
Iniziò così un nuova storia di famiglia.
Io poche esperienza con il sesso femminile, ma parecchio con quello maschile, sono una trav, e adoro i maschietti.
Ci siamo subito accordate, per essere libere di frequentare chi volevamo, e in più, io potevo vevere da donna in casa, quando lo volevo.
Questo non ci ha impedito di essere una coppia normale, scopavamo regolarmente, io sono passiva e attiva, mi difendo bene, ho un cazzo nella normalità, e seppur attratta dai maschi, non disdegno la femmina.
Mia moglie da sposini, era stupenda, via via che passavano gli anni diventava sempre più bella e desiderabile, e di maschi che le facevano la corte ce n'erano molti, e io avevo delle belle corna, poi, per lavoro ci siamo trasferite in una grande città.
Io iniziai a frequentare una palestra poco lontano da casa, non per avere muscoli, anche nò, avevo allora un fisichino da ragazza, magrissima, lo facevo per rassodare i glutei, per migliorare il bel culetto che già avevo.
Conobbi così Luca, un ragazzo della mia età, ventotto anni, bel fisico, muscoloso il giusto, simpatico, e attraente, poi appena lo vidi nudo sotto la doccia, me ne innamorai.
Così feci in modo di incontrarlo sempre, cambiai i miei orari, e iniziammo una bella amicizia, chiaramente non sospettava della mia omosessualità.
Il caso poi volle, che dopo alcuni mesi, lo trovai in ascensore, rimasi stupita, e scoprii che abitava l'appartamente sotto di noi, ne fuii felice, così avrei potuto incontrarlo più spesso.
Una sera lo invitammo a casa per u dopo cena, quattro chiacchiere, un pò di vino, e così conobbe mia moglie, credo ne sia rimasto folgorato, non le staccava gli occhi di dosso, complice il mini abito che indossava Gabrielle, che ben mostrava il seno e le cosce, credo sia andato a casa a segarsi.
Poi oltre la palestra non siamo più andati, ma un bel giorno le cose cambiarono, io avevo orari diversi da mia moglie, il pomeriggio ero libera, e a casa mi travestivo sempre di più, sia con lei che da sola, uscivo spesso en femme, non ero riconoscibile, sembravo una donna, grazie al mio fisico, e al mio visino, e così andavo per negozi di intimo scarpe ecc, poi un giorno rientrando, mi ritrovo Luca in ascensore, saliamo insieme dai garage, divento rossa in viso, mi ha vista uscire dal nostro box, ed era inevitabile che rimanesse un poco sorpreso.
Appena dentro l'ascensore, Luca mi scruta per bene, accidenti penso, ma no doveva essere al lavoro?, i nostri sguardi si incrociano, mi scruta, mi osserva, e poi capisce, Paolo?, con un filo di voce dico, si però sono Paola, e sorrido.
Poi arriviamo al suo piano, scende e io proseguo, sono spaventata e eccitata allo stesso momento, entro in casa, e vado aposare i miei acquisti in camera, dove nella cabina armadio, da un lato si trovano i miei vestiti da Paola, e dall'altra quelli di Gabriella, i miei pochi maschili, sono in cameretta.
Dopo una ventina di minuti, suonano alla porta, e dallo spioncino vedo Luca, apro, e lo faccio accomodare, lui si avvicina e mi accarezza il viso, sei stupenda mi dice, io o ringrazio, e inizio a sciogliermi, mi prende il braccio, mi fà girare più vote sù mè stessa e mi ammira, indosso un vestitino corto, un paio di autoreggenti, sotto un completino bianco, e ai piedi una decoltè nera tacco dieci, sono finemente truccata.
Mi abbraccia forte forte e poi mi bacia, la sua lingua mi scioglie, chiudi gli occhi.
Poi le sue mani sulle mie natiche, strige, sono sode, godo, poi, una mano passa sul mio cazzo, che sfugge dagli slip, lo afferra, lo sega piano piano, poi si inginocchia, e lo prende in bocca.
Mi tremano le gambe, lui succhia e io vengo nella sua bocca, dove raccoglie tutto il mio caldo sperma, e poi risale e mi bacia, beviamo insieme il mio nettare.
Poco dopo, sono nuda sul letto, con il suo cazzo nel culo, che mi scopa come un pazzo, e mi innonda l'intestino con la sua sborra.
Ci appisoliamo abbracciati, e poi una doccia, ci salutiamo, e da allora siamo amanti.
Mia moglie ne è al corrente ovviamente, e anche se attratta da Luca, evita di farsi fare il filo, sono io che passati alcuni mesi, la convinco a invitarlo a casa una sera che io sono via, e che rientravo sul tardi.
Luca fece il suo dovere, dopo cena, iniziò le avans a Gabriella, che da mio consiglio, indossava reggicalze calze e una conna con spaccolaterale, una camicetta scollata, scarpe con tacco e niente biancheria.
Rientro alle due, sono stata da un'amico, sono ancora piena del suo sperma, e in camera li trovo avvinghiati, lui con il cazzo nel culo di Gabriella, che gode, mi sfilo il vestito, miinfilo sotto di lei e le metto il mio cazzo in figa, e godiamo tutte e trè.
Così, piano piano Luca passa più tempo con noi, fino a trasferirsi da noi, alterna mè a lei, ma vedo che si affezzionano sempre di più, poi un bel giorno, Gabrielaa affronta il nodo figli, vuole essere madre, ma sappiamo da tempo che io sono del tutto sterile, così decidiamo che sia Luca il padre, e così, nasce la nostra prima figlia.
Decidiamo che prenda il cognome di Gabriella, io nel frattempo, stavo prendendo una strada diversa, la mia parte femminile, stava facendo soccombere la parte maschile.
Così mi recai in una clinica svizzera, dove, con un intervento chirurgico, mi sistemarono i testicoli all'interno, e mi eliminarono la sacca, ero liscia, con un bel cazzo duro.
Poi mi licenziai, feci le carte per cambiare nome, e da Paolo, divenni Paola all'anagrafe.
Luca si allontanava sempre più da mè, negli ultimi mesi non avevamo più avuto rapporti sessuali, locapivo, amava Gabriella, così divorziammo, per fare in modo che potessi passare come zia, Gabriella ebbe altri due figli, e così, io divenni la zia Paola.
Mi trasferii a vivere all'appartamento sotto, dove potevo incontrare qualche maschietto ogni tanto, nel frattempo lavoravo come segrtaria in una piccola azienda, dove nessuno sospettava la mia vera natura.
Lì conobbi Aldo, un uomo con alcuni anni più di mè, vedovo da una decina, un fornitore dell'azienda, che piano piano iniziò a farmi il filo, e dopo alcuni mesi accettai di uscire a cena con lui.
Mi preparai per bene, tubino cortissimo, collant, e tacchi, niente intimo, nuda, pronta all'uso, ero spaventata all'idea che sapesse che cosa fossi, ma eccitata di interessare a un maschio.
Devo dire che negli anni mi ero fatta fare un seno stupendo, tette a pera come piacciono ai maschi, e la sera ebbi i suoi occhi incollati al seno.
Ero decisa, ogni tanto lasciavo scivolare il vestito fino a scoprire l'aureola dei capezzoli, e poi lo sistemavo, Aldo deglutiva a fatica, io ero bagnata, e così dopo cena andammo da mè a bere qualcosa.
Appena entrati, sentii le sue mani sui fianchi, e poi mi baciò il collo, mi girai e lo baciai in bocca, fù pazzesco, poi slacciai i suoi pantaloni, e mi infilai in bocca il suo cazzo, e lo feci venire rapidamente bevendo il suo nettare.
Poi, lo feci accomodare in poltrona, sfilai il tubino, e mostrai il mio cazzo duro sotto i collant, rimase inebetito, lo sfilai e iniziai a segarmi, lui mi guardava, io iniziai, sì amore sono una travestita, intanto lo menavo, iniziavo a godere, sono un omosessuale, un frocio, mipiace prenderlo nel culo, ero impazzita, stavo raggiungendo l'orgasmo, dammi della troia ti prego, e così venni copiosamente schizzando il mio sperma per terra.
Aldo rimase muto, mi avvicinai, perdonami dissi, ti ho deluso lo sò, ma non mi sputtanare in ditta nessuno sospetta che sono un maschio, mi accarezzò, e mi baciò, mi prese per mano e andammo in camera.
Di cazzi ne ho presi, tanti, ma il suo mi devastò, al mattino, ci svegliammo nudi e esausti.
Divenni la sua fidanzata, conobbi isuoi figli, li frequentammo per mesi, e poi mi chiese di sposarlo, accettai e convolammo a nozze pochi mesi dopo, intanto i miei nipotini, figli di Gabriella, crescevano, erano passati quasi vent'anni, e sapevano da poco la vera storia famigliare, fù Anna la maggiore un giorno ad affrontarmi, e mifece molte domande, da zia, ad essere l'ex marito della madre, ci passava un abisso.
Risposi a tutte le domande, anche a quelle molto personali, poi mi chiese di vedermi nuda, rimasi un pochino perplessa, ma acconsentii, mi sfilai la gonna, e tolsi la camicetta, e rimasi in intimo e tacchi, mi scrutò, e poi mi slacciò il reggiseno, lo ammirò, e lo palpò, ero in imbarazzo, poi mi abassò le mitandine, e scivolò fuori il mio cazzo senza palle durissimo.
Lo toccò a lungo, troppo a lungo, iniziai a gemere, un attimo dopo Anna era nuda, mi attirò a sè, e si infilò il mio cazzo in figa, e scopammo come pazze.
Mio marito al suo rientro ci trovò avvinghiate e poco dopo la inseminai.
Aldo si sedette e si segò ammirando il nostro amplesso, poi mi stacca daAnna e finii a fare un pompino a mio marito, Anna mi seguì, e lo leccammo in due.
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