Puttana da strada - Due
di
LILLO
genere
gay
Ali', il tunisino che mi ha nella sua squadra di prostitute, dopo un paio di settimane, mi carica in auto, e mi porta a casa sua, dove, trovo la moglie, e la madre, e una schiera di ragazzini, mi presenta alla famiglia, e mi invita a cena.
Nel frattempo chiacchiero con la madre, che parla molto bene l'italiano, e mi spiega, che è stata lei la prima della famiglia a prostituirsi appena arrivata nel nostro paese, il marito, padre di Alì, era un ubriacone nullafacente, e così, lei batteva per la fmiglia, poi Alì è cresciuto, e si è sposato, e la moglie ha fatto la stessa trafila, e batte tutt'ora, non in strada, ma richiesta, è una donna molto grassa, cosa che i Tunisini amano, e quindi, quando fanno feste con più maschi, la moglie di Alì, è pronta, figa e culo dice la suocera, è sfondata, una troia schifosa mi dice, poi mi accarezza, per fortuna ci sei tù ora e sorrider, non capisco.
Capirò più tardi, la madre di Alì mi accompagna in camera da letto, mi aiuta a denudaRMI, RIMANGO IN REGGICALZE E TACCHI, mi cosparge il corpo di profumo, e mi introduce una crema nel culetto, sarai la sua seconda moglie Paola, e mi accarezza il viso, sei stupenda e dolce, e mi lascia sola.
Poco dopo entra Alì, chiedo spiegazioni, e lui per risposta mi dà due sonori ceffoni, sei una donna, io il tuo uomo da oggi, stai zitta e subisci, e apre la vestaglia, è nudo, etrà le gambe vedo una mazzadi carne penzolare, è mostruoso e stupendo allo stesso tempo.
Succhia puttana urla, e io mi precipito a succhiare, fatico ma cerco di ingoiarne più che posso, e lui ne è felice, poi mi riempie di sperma e io ci annego quasi, ma bevo tutto.
Poi mi gira, a pecora, e appoggia il cazzo che non accenna a smollarsi, mi afferra per i fianchi, e mi impala.
Svengo sia dal piacere che dal dolore, forte e pungente, e una volta ripresami, Alì mi monta con maestria, mi sfonda e mi costringe a gridare il mio piacere.
Poi mi lascia esausta nel letto,mi ha definotivamente rotto il culo, mi fuoriesce un rivolo di sangue, e poco dopo, lui lascia la stanza, e subito quella che diverrà mia suocera si precipita ad aiutarmi e a tamponarmi.
Non uscirò da quella casa per una settimana, rimarrò a disposizione di Alì notte e giorno, poi, la sera prima di tornare a casa, Alì mi detta le sue condizioni che accetto da subito.
Mi recherò a casa, tempo una settimana, mi liocenzio dal lavoro, e porto tutti i miei indumenti e scarpe a casa di Alì, che sposerò pochi mesi dopo, e instaurerò un bellissimo rapporto con mia suocera, che scoperò trà l'altro più volte, donna focosa, ritornerò sulla strada poco dopo la luna di miele.
Nel frattempo chiacchiero con la madre, che parla molto bene l'italiano, e mi spiega, che è stata lei la prima della famiglia a prostituirsi appena arrivata nel nostro paese, il marito, padre di Alì, era un ubriacone nullafacente, e così, lei batteva per la fmiglia, poi Alì è cresciuto, e si è sposato, e la moglie ha fatto la stessa trafila, e batte tutt'ora, non in strada, ma richiesta, è una donna molto grassa, cosa che i Tunisini amano, e quindi, quando fanno feste con più maschi, la moglie di Alì, è pronta, figa e culo dice la suocera, è sfondata, una troia schifosa mi dice, poi mi accarezza, per fortuna ci sei tù ora e sorrider, non capisco.
Capirò più tardi, la madre di Alì mi accompagna in camera da letto, mi aiuta a denudaRMI, RIMANGO IN REGGICALZE E TACCHI, mi cosparge il corpo di profumo, e mi introduce una crema nel culetto, sarai la sua seconda moglie Paola, e mi accarezza il viso, sei stupenda e dolce, e mi lascia sola.
Poco dopo entra Alì, chiedo spiegazioni, e lui per risposta mi dà due sonori ceffoni, sei una donna, io il tuo uomo da oggi, stai zitta e subisci, e apre la vestaglia, è nudo, etrà le gambe vedo una mazzadi carne penzolare, è mostruoso e stupendo allo stesso tempo.
Succhia puttana urla, e io mi precipito a succhiare, fatico ma cerco di ingoiarne più che posso, e lui ne è felice, poi mi riempie di sperma e io ci annego quasi, ma bevo tutto.
Poi mi gira, a pecora, e appoggia il cazzo che non accenna a smollarsi, mi afferra per i fianchi, e mi impala.
Svengo sia dal piacere che dal dolore, forte e pungente, e una volta ripresami, Alì mi monta con maestria, mi sfonda e mi costringe a gridare il mio piacere.
Poi mi lascia esausta nel letto,mi ha definotivamente rotto il culo, mi fuoriesce un rivolo di sangue, e poco dopo, lui lascia la stanza, e subito quella che diverrà mia suocera si precipita ad aiutarmi e a tamponarmi.
Non uscirò da quella casa per una settimana, rimarrò a disposizione di Alì notte e giorno, poi, la sera prima di tornare a casa, Alì mi detta le sue condizioni che accetto da subito.
Mi recherò a casa, tempo una settimana, mi liocenzio dal lavoro, e porto tutti i miei indumenti e scarpe a casa di Alì, che sposerò pochi mesi dopo, e instaurerò un bellissimo rapporto con mia suocera, che scoperò trà l'altro più volte, donna focosa, ritornerò sulla strada poco dopo la luna di miele.
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