Confessione in famiglia
di
LILLO
genere
incesti
HO AVUTO IL CORAGGIO UNA SERA DI DICHIARARE AI MIEI GENITORI, DI ESSERE GAY, ERO GIOVANISSIMO, E GIUSTAMENTE, HANNO CERCATO DI AIUTARMI IN OGNI MODO.
Per prima cosa, mi hanno portato da uno psicologo, vista l'età, e il contesto dove vivevo, e dopo alcuni mesi, la diagnosi, fù che ero sulla buona strada per essere omosessuale, e che era meglio, assecondare la mia natura, seguendomi, e aiutandomi.
L a presero bene, e come dei buoni genitori, mi aiutarono, parlandomi, e chiedendomi cosa volessifare.
Iniziai indossando intimo di mamma, che mi lasciò a disposizione, mamma è minuta, e fortunatamente abbiamo la stessa taglia, iniziai così, a indossare i suoi slip, e poi i suoi reggiseni, e andavo per casa mostrandomi a papà e mamma.
Poi iniziarono ad acquistarmi dei vestiti da signorina, e le prime scarpe col tacco, e mi lasciai crescere i capelli, e dopo un anno cira, con l'ausilio del trucco, insegnatomi da mamma divenni una bella ragazza.
Intanto crescevo, e in casa non c'erano tabù, vedevo mamma nuda, anzi spesso come due amiche chiacchieravamo nude nel lettone, le accarezzavo i seni, e spesso le toccavo la figa, dicendole, che l'avrei voluta avere anche io, lei mi accarezzava, e stringeva il mio cazzetto, e mi insegnò a masturbarmi.
Cosi spesso lo facevo in loro presenza, ammiravo papà, aveva un cazzo notevole, e me lo lasciava toccare, divertito mi diceva che stavo diventando una bella donna.
Passarono alcuni anni, e iio non avevo ancora avuto esperienze dirette con uomini, e così, una sera chiesi a mamma se papà, poteva sverginarmi.
Rimasero basiti, papà disse che non era il caso, che era meglio se avessi avuto esperienze al difuori della famiglia, ma io insistetti, ero pronta, e volevo lui.
Mamma accettò, Piero, è meglio che la inizi tù, sei dolce, sei suo padre non le farai mai del male, e così lui accettò.
La sera dopo mi preparò mamma, reggiseno reggicalze, calze, slip, e tacchi, un buon trucco, pesante, come volevo io, un trucca da donna, possibilmente da troia, e mamma mi rese una vera troietta.
Andai in salotto, dove appena papà mi vide, rimase sorpreso, il rossetto rosso fuoco, gli occhi truccati, lo sconvolsero.
Lo presi per mano, e andammo in camera, tutto era pronto, mamma accese la videocamera, volevo che quel momento rimanesse impresso, lo avremmo rivisto negli anni.
Aiutai papà a spogliarsi, era eccitatissimo, il cazzo era un palo di carne, lo succhiai per bene, era il mio primo cazzo, mamma mi aveva spiegato cosa e come farlo, e papà si godette il mio primo pompino, mi vebe in bocca e io bevvi tutto.
Poi toccò a mè, mi sistemò per bene einiziò a leccarmi e succhiarmi il cazzetto, e insisteva sul buchetto, dilatandolo con la lingua e le dita.
Passò un'oretta, ero pronta, sborravo dal cazzetto come una fontana, lui i sollevò le gambe, mamma ci filmava, si unse il cazzo con della crema, e appoggiò la cappella al mio ano.
Sei pronta disse, sicura?, se entro non si torna indietro, ti deflorerò, ti renderò donna, ti romperò il culo, farà male, urla se vuoi, io non mi fermerò, annuii col capo, chiusi gli ochhi e lo incitai.
Un attimo dopo la sua cappella entrò in mè, sentii uno schiocco, mi aveva sverginata, sentii dolore e bruciore, urlai, lui mi baciò e spinse, spinse e spinse.
Entrò tutto, svenni per un attimo, sanguinavo, rivido poi la scena e mi colpì moltissimo vedere scivolare il cazzo di papà in mè.
Iniziò a scoparmi lentamente, lo baciavo, mentre piangevo, cominciavo a sentire piacere, lo pregavo di continuare, e lo ringraziavo per avermi deflorata.
Mivenne dentro, e rimanemmo abbracciati a lungo, poi mamma fece spostare papà, e iniziò a farmi un pompini, il mio cazzo era duro, si era finalmente risvegliato, e così venni trà le labbra di mamma.
Nei mesi successivi, divenni la puttana di papà, come mi chiamava lui, sempre a disposizione, e poi conobbi Antonio.
Lo frequentai alcuni mesi, e ppi lo presentai ai miei, come il mio ragazzo, lo accettarono di buon grado, e spesso rimaneva a dormire da mè, o dio a scopare più che dormire, e un sabato sera, che a cena si era bevuto un pò troppo, decidemmo di invitare i miei in camera mia.
Inutile dire che Antonio scopò mamma e papà, e io papà e Antonio, fù una notte pazzesca, culminata, con mè e mamma, le venni in figa.
Antonio vive da noi, nel letto con mamma, e io e papà siamo coppia fissa, Antonio si è riscoperto amante delle donne, poco male, papà, è diventato a sua volta trav e frocio, spesso invitiamo altri maschi nel nostro letto, e ci si diverte.
Mamma a breve paRTORIRà IL MIO FRATELLINO AVUTO DA aNTONIO, NON VEDO L'ORA DI ABBRACCIARLO.
A volte Antonio entra nel mio letto, e mi feconda a mia volta, mi piacerebbe dargli un figlio mio.
Per prima cosa, mi hanno portato da uno psicologo, vista l'età, e il contesto dove vivevo, e dopo alcuni mesi, la diagnosi, fù che ero sulla buona strada per essere omosessuale, e che era meglio, assecondare la mia natura, seguendomi, e aiutandomi.
L a presero bene, e come dei buoni genitori, mi aiutarono, parlandomi, e chiedendomi cosa volessifare.
Iniziai indossando intimo di mamma, che mi lasciò a disposizione, mamma è minuta, e fortunatamente abbiamo la stessa taglia, iniziai così, a indossare i suoi slip, e poi i suoi reggiseni, e andavo per casa mostrandomi a papà e mamma.
Poi iniziarono ad acquistarmi dei vestiti da signorina, e le prime scarpe col tacco, e mi lasciai crescere i capelli, e dopo un anno cira, con l'ausilio del trucco, insegnatomi da mamma divenni una bella ragazza.
Intanto crescevo, e in casa non c'erano tabù, vedevo mamma nuda, anzi spesso come due amiche chiacchieravamo nude nel lettone, le accarezzavo i seni, e spesso le toccavo la figa, dicendole, che l'avrei voluta avere anche io, lei mi accarezzava, e stringeva il mio cazzetto, e mi insegnò a masturbarmi.
Cosi spesso lo facevo in loro presenza, ammiravo papà, aveva un cazzo notevole, e me lo lasciava toccare, divertito mi diceva che stavo diventando una bella donna.
Passarono alcuni anni, e iio non avevo ancora avuto esperienze dirette con uomini, e così, una sera chiesi a mamma se papà, poteva sverginarmi.
Rimasero basiti, papà disse che non era il caso, che era meglio se avessi avuto esperienze al difuori della famiglia, ma io insistetti, ero pronta, e volevo lui.
Mamma accettò, Piero, è meglio che la inizi tù, sei dolce, sei suo padre non le farai mai del male, e così lui accettò.
La sera dopo mi preparò mamma, reggiseno reggicalze, calze, slip, e tacchi, un buon trucco, pesante, come volevo io, un trucca da donna, possibilmente da troia, e mamma mi rese una vera troietta.
Andai in salotto, dove appena papà mi vide, rimase sorpreso, il rossetto rosso fuoco, gli occhi truccati, lo sconvolsero.
Lo presi per mano, e andammo in camera, tutto era pronto, mamma accese la videocamera, volevo che quel momento rimanesse impresso, lo avremmo rivisto negli anni.
Aiutai papà a spogliarsi, era eccitatissimo, il cazzo era un palo di carne, lo succhiai per bene, era il mio primo cazzo, mamma mi aveva spiegato cosa e come farlo, e papà si godette il mio primo pompino, mi vebe in bocca e io bevvi tutto.
Poi toccò a mè, mi sistemò per bene einiziò a leccarmi e succhiarmi il cazzetto, e insisteva sul buchetto, dilatandolo con la lingua e le dita.
Passò un'oretta, ero pronta, sborravo dal cazzetto come una fontana, lui i sollevò le gambe, mamma ci filmava, si unse il cazzo con della crema, e appoggiò la cappella al mio ano.
Sei pronta disse, sicura?, se entro non si torna indietro, ti deflorerò, ti renderò donna, ti romperò il culo, farà male, urla se vuoi, io non mi fermerò, annuii col capo, chiusi gli ochhi e lo incitai.
Un attimo dopo la sua cappella entrò in mè, sentii uno schiocco, mi aveva sverginata, sentii dolore e bruciore, urlai, lui mi baciò e spinse, spinse e spinse.
Entrò tutto, svenni per un attimo, sanguinavo, rivido poi la scena e mi colpì moltissimo vedere scivolare il cazzo di papà in mè.
Iniziò a scoparmi lentamente, lo baciavo, mentre piangevo, cominciavo a sentire piacere, lo pregavo di continuare, e lo ringraziavo per avermi deflorata.
Mivenne dentro, e rimanemmo abbracciati a lungo, poi mamma fece spostare papà, e iniziò a farmi un pompini, il mio cazzo era duro, si era finalmente risvegliato, e così venni trà le labbra di mamma.
Nei mesi successivi, divenni la puttana di papà, come mi chiamava lui, sempre a disposizione, e poi conobbi Antonio.
Lo frequentai alcuni mesi, e ppi lo presentai ai miei, come il mio ragazzo, lo accettarono di buon grado, e spesso rimaneva a dormire da mè, o dio a scopare più che dormire, e un sabato sera, che a cena si era bevuto un pò troppo, decidemmo di invitare i miei in camera mia.
Inutile dire che Antonio scopò mamma e papà, e io papà e Antonio, fù una notte pazzesca, culminata, con mè e mamma, le venni in figa.
Antonio vive da noi, nel letto con mamma, e io e papà siamo coppia fissa, Antonio si è riscoperto amante delle donne, poco male, papà, è diventato a sua volta trav e frocio, spesso invitiamo altri maschi nel nostro letto, e ci si diverte.
Mamma a breve paRTORIRà IL MIO FRATELLINO AVUTO DA aNTONIO, NON VEDO L'ORA DI ABBRACCIARLO.
A volte Antonio entra nel mio letto, e mi feconda a mia volta, mi piacerebbe dargli un figlio mio.
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