Mia figlia Angela 3/5
di
LanA
genere
esibizionismo
Vidi l’anteprima del video di mia figlia, chiaramente era lei sul terrazzo di casa.
Quando vidi la sua anteprima aveva la felpa rossa aperta, e mostrava il suo giovane seno.
No, non potevano esserci dubbi, mia figlia si mostrava in quella chat.
Lasciai cadere il tablet sul letto, mentre un brivido di paura mi scuoteva.
Non so cosa mi prese, ma volli verificare se fosse tutto vero.
Mi avvicinai paurosa alla finestra di camera, guardai giù e la vidi.
Era sul terrazzo di casa che dava sul retro delle villette a schiera dove abitavamo, e dove ci conoscevamo tutti da sempre.
La stronza aveva slacciata completamente la felpa, e si mostrava in cam palpandosi la sua seconda di seno, ed emettendo dei gridolini e versi che io ascoltavo dal mio piano rialzato, anche con la finestra chiusa.
La prima cosa che pensai, fu che mia figlia era completamente scema, o al limite divenuta tale.
Stetti a guardarla per un tempo indefinito, la vidi abbassarsi i leggings e mostrare il suo sederino tondo.
Sotto non portava intimo.
Era completamente fuori di testa, pensai.
Ma in realtà io ero fuori di testa, non sapevo che pensare, la testa girava a vuoto.
La vidi tirarsi su i leggings, sedersi sulla panca davanti al tavolino, allargare le gambe e toccarsi il seno.
Poi si toccò il cavallo dei leggings, dimenarsi e dicendo frasi oscene, indirizzate alla cam.
Ero allibita.
Mi ritirai sul letto, seduta sul suo bordo, la vestaglia aperta.
Guardai il tablet, lo presi in mano e decisi di fargliela pagare.
Entrai col mio nickname "sexy_mom" e mi connessi nella chat di Jennifer.
Lei era jennifer, era il suo secondo nome all'anagrafe.
La guardai, si muoveva in modo decisamente sexy, con gridolini e frasi a mezza bocca.
Faceva la smorfiosa, tette al vento, si guardava attorno con i suoi grandi occhioni azzurri e il visino ancora da bimba incorniciato dai lunghi capelli biondi.
Pensai che dimostrasse meno di venti anni di età.
Guardai gli utenti connessi, che in quel momento erano più di cinquemila, e facevano un gran casino.
D’un tratto avvicinò il suo visino d'angelo alla cam, e un boato da stadio di messaggi inondò il rullo.
CONTINUA ...
Quando vidi la sua anteprima aveva la felpa rossa aperta, e mostrava il suo giovane seno.
No, non potevano esserci dubbi, mia figlia si mostrava in quella chat.
Lasciai cadere il tablet sul letto, mentre un brivido di paura mi scuoteva.
Non so cosa mi prese, ma volli verificare se fosse tutto vero.
Mi avvicinai paurosa alla finestra di camera, guardai giù e la vidi.
Era sul terrazzo di casa che dava sul retro delle villette a schiera dove abitavamo, e dove ci conoscevamo tutti da sempre.
La stronza aveva slacciata completamente la felpa, e si mostrava in cam palpandosi la sua seconda di seno, ed emettendo dei gridolini e versi che io ascoltavo dal mio piano rialzato, anche con la finestra chiusa.
La prima cosa che pensai, fu che mia figlia era completamente scema, o al limite divenuta tale.
Stetti a guardarla per un tempo indefinito, la vidi abbassarsi i leggings e mostrare il suo sederino tondo.
Sotto non portava intimo.
Era completamente fuori di testa, pensai.
Ma in realtà io ero fuori di testa, non sapevo che pensare, la testa girava a vuoto.
La vidi tirarsi su i leggings, sedersi sulla panca davanti al tavolino, allargare le gambe e toccarsi il seno.
Poi si toccò il cavallo dei leggings, dimenarsi e dicendo frasi oscene, indirizzate alla cam.
Ero allibita.
Mi ritirai sul letto, seduta sul suo bordo, la vestaglia aperta.
Guardai il tablet, lo presi in mano e decisi di fargliela pagare.
Entrai col mio nickname "sexy_mom" e mi connessi nella chat di Jennifer.
Lei era jennifer, era il suo secondo nome all'anagrafe.
La guardai, si muoveva in modo decisamente sexy, con gridolini e frasi a mezza bocca.
Faceva la smorfiosa, tette al vento, si guardava attorno con i suoi grandi occhioni azzurri e il visino ancora da bimba incorniciato dai lunghi capelli biondi.
Pensai che dimostrasse meno di venti anni di età.
Guardai gli utenti connessi, che in quel momento erano più di cinquemila, e facevano un gran casino.
D’un tratto avvicinò il suo visino d'angelo alla cam, e un boato da stadio di messaggi inondò il rullo.
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