Avventure diverse -19- (continua)
di
LanA
genere
orge
In un attimo mi fiondai sul suo corpo, mi misi in ginocchio davanti alle sue gambe e mi fiondai sulla sua figa castana.
La sentii sospirare, segno che anche per lei questa mia azione era migliore del parlare di suo padre.
Così affondai il colpo, in un attimo passai dal leccarle il clitoride alle labbra fresche di doccia, mentre il mio pollice giocava col suo bottoncino.
Con la lingua le allargai le labbra esterne e già sentivo un cambio di sapore dall'acqua al suo sapore leggermente acidulo.
La ragazza si era bagnata in un attimo, vuoi vedere che un fine settimana con me e la sistemo per la vita?
Mi piaceva stare nella posizione che avevo assunto, ai piedi della mia vittima in mezzo alle sue gambe.
Le dava una posizione di superiorità presunta, anche perché il gioco lo conducevo comunque io, ma allo stesso tempo credeva di avere la possibilità di condurre un gioco in cui invece era solo il mio giocattolo.
E credetemi ne valeva la pena.
Poi pensai che quel mio stare carponi avrebbe favorito Fabio, con cui volevo farmi una scopata memorabile.
Mi piaceva pensare a questo, l'indomani avrei rifatto lo stesso gioco con lui presente, e forse, anzi certamente, avrei fatto in modo che pure Luisa potesse ricevere lo stesso trattamento.
Continuavo a giocare con le sue labbra, e a forzare quelle interne con la punta della lingua, mentre con le dita giocavo col suo ventre e con il clitoride oramai eretto.
Ogni tanto prendevo un po' di umori dalla sua figa e li depositavo sul clito per renderlo umido e scivoloso.
Lei si contorceva dal desiderio e mugolava forse strizzandosi i capezzoli con le mani.
Io la guardavo e mi piaceva osservare cosa stavo facendo a quel corpo.
Decisi che dovevo aumentare la dose di piacere, così le infili due dita nella figa bollente e fradicia della mia saliva e dei suoi umori.
Poi a tradimento le forzai il culo.
CONTINUA ...
La sentii sospirare, segno che anche per lei questa mia azione era migliore del parlare di suo padre.
Così affondai il colpo, in un attimo passai dal leccarle il clitoride alle labbra fresche di doccia, mentre il mio pollice giocava col suo bottoncino.
Con la lingua le allargai le labbra esterne e già sentivo un cambio di sapore dall'acqua al suo sapore leggermente acidulo.
La ragazza si era bagnata in un attimo, vuoi vedere che un fine settimana con me e la sistemo per la vita?
Mi piaceva stare nella posizione che avevo assunto, ai piedi della mia vittima in mezzo alle sue gambe.
Le dava una posizione di superiorità presunta, anche perché il gioco lo conducevo comunque io, ma allo stesso tempo credeva di avere la possibilità di condurre un gioco in cui invece era solo il mio giocattolo.
E credetemi ne valeva la pena.
Poi pensai che quel mio stare carponi avrebbe favorito Fabio, con cui volevo farmi una scopata memorabile.
Mi piaceva pensare a questo, l'indomani avrei rifatto lo stesso gioco con lui presente, e forse, anzi certamente, avrei fatto in modo che pure Luisa potesse ricevere lo stesso trattamento.
Continuavo a giocare con le sue labbra, e a forzare quelle interne con la punta della lingua, mentre con le dita giocavo col suo ventre e con il clitoride oramai eretto.
Ogni tanto prendevo un po' di umori dalla sua figa e li depositavo sul clito per renderlo umido e scivoloso.
Lei si contorceva dal desiderio e mugolava forse strizzandosi i capezzoli con le mani.
Io la guardavo e mi piaceva osservare cosa stavo facendo a quel corpo.
Decisi che dovevo aumentare la dose di piacere, così le infili due dita nella figa bollente e fradicia della mia saliva e dei suoi umori.
Poi a tradimento le forzai il culo.
CONTINUA ...
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Cagna 1/2racconto sucessivo
Lucia alla partita di calcio 2/4
Commenti dei lettori al racconto erotico