Sandra e la fichetta da non profanare -13- (finale)
di
LanA
genere
prime esperienze
Usa la merda come lubrificante, disse Mario.
Mi alzai, girai Laura per metterla nella posizione migliore col buco a contatto col mio cazzo, la penetrai e presi a sbatterla per bene.
La tenevo per i fianchi e con la spinta del peso del mio corpo la penetravo.
Sei un inculatore nato, diceva Mario e Laura gridava è vero, è vero.
Facevo prendere luce al cazzo e lo rimettevo dentro.
Il passaggio attraverso lo sfintere ero molto stimolante e il ripeterlo la faceva gridare di piacere.
Ad un certo punto non riuscii più a trattenermi e gridai sborrandola nel culo.
Era quello che intendevo fare.
Fu un piacere estremo, urlai e mi dimenai mentre il mio sperma trovava la strada per uscire.
Mi stesi un po' per riprendere fiato, poi andai a lavarmi.
Quando tornai trovai Mario che aveva di nuovo messo due dita in culo alla moglie.
Presi una bibita e bevetti, guardando le manovre anali dei due, poi tornai a casa.
Nel salutarmi Mario mi disse ”la prossima volta io nella figa e tu nel culo”.
Il giorno dopo raccontai tutto a Sandra, mentre nel pomeriggio stavamo andando verso la villetta degli amici.
All'inizio si dimostrò scettica, ma quando le feci notare le dimensioni del cazzo di Mario fu costretta a darmi ragione.
Con un cazzone così, ammise, non può certo metterlo nel culo a Laura, glielo romperebbe.
Al mattino ero già andato a inculare la donna e avevo organizzato con gli amici per i turni pomeridiani e serali.
Arrivati ci spogliammo e cominciammo subito a limonare, poi le leccai a lungo il buchetto riempendolo di saliva, infine le misi due dita in culo, come mi aveva insegnato Mario.
Solo a quel punto cominciai a titillarle la fichetta, a leccarla per bene e messomi in piedi dietro di lei la penetrai nel culo che a quel punto era pronto.
Nel frattempo, era arrivato Francesco, per aprire Laura e trombarla nel posteriore.
Benché privo di esperienza, seguì a menadito le mie istruzioni e raccomandazioni, e tutto filò liscio.
Quando arrivò dal lavoro Mario, trovò le due coppie in azione.
Stavamo inculandola come forsennati, ed esclamò “bene, bravi ragazzi, mettetelo nel culo”.
Effettivamente stava maturando in me la convinzione che il culo sia meglio della fica, per le ragioni esposte da Mario.
Pensai anche che se non hai a disposizione una ragazza puoi sempre inculare un ragazzino.
La pineta e la spiaggia nudista era piena di ragazzi pronti a prenderlo in culo, dei pussy boy, ragazzi figa, come dicono gli americani.
Arrivarono anche Antonio e Nora, che si misero a fare un 69.
Dopo un po' si guardarono attorno e Antonio le parlò in un orecchio poi le cominciò a leccare il culetto.
Così, Nora fu sverginata dal cazzo di Antonio.
Le sverginò nell'ano e la inculò come un bel culo di ragazza merita.
Dopo due ore di inculate ci riposammo e mangiammo con gusto la merenda che Mario aveva preparato.
Laura era raggiante, disse che si sentiva più distesa dopo aver preso un cazzo in culo da ragazzi instancabili come eravamo noi.
Anche Mario era contento, un po' per la felicità di Laura un po' perché vedeva applicate le sue teorie.
La moglie si avvicinò a lui e prese in bocca la sua grossa cappella, sapeva come fare per farla stare tutta in bocca.
Poi lui la mise alla pecorina e le arò la fica col suo grosso arnese, mentre Francesco le riempiva la bocca col suo cazzo sempre dritto.
A quella vista io e Sandra facemmo un 69 selvaggio e Antonio a Nora continuarono nel loro rapporto anale che sembrava non dovesse mai finire.
La sera tornai per controllare che anche l'inculata serale fosse andata a buon fine.
Arrivò purtroppo il giorno della partenza di Sandra.
Le assicurai mille volte che non l'avrei tradita né tanto meno dimenticata.
Le dissi poi che i rapporti con Laura erano un servizio che facevo ad una amica desiderosa di provare nuove emozioni.
FINE
Mi alzai, girai Laura per metterla nella posizione migliore col buco a contatto col mio cazzo, la penetrai e presi a sbatterla per bene.
La tenevo per i fianchi e con la spinta del peso del mio corpo la penetravo.
Sei un inculatore nato, diceva Mario e Laura gridava è vero, è vero.
Facevo prendere luce al cazzo e lo rimettevo dentro.
Il passaggio attraverso lo sfintere ero molto stimolante e il ripeterlo la faceva gridare di piacere.
Ad un certo punto non riuscii più a trattenermi e gridai sborrandola nel culo.
Era quello che intendevo fare.
Fu un piacere estremo, urlai e mi dimenai mentre il mio sperma trovava la strada per uscire.
Mi stesi un po' per riprendere fiato, poi andai a lavarmi.
Quando tornai trovai Mario che aveva di nuovo messo due dita in culo alla moglie.
Presi una bibita e bevetti, guardando le manovre anali dei due, poi tornai a casa.
Nel salutarmi Mario mi disse ”la prossima volta io nella figa e tu nel culo”.
Il giorno dopo raccontai tutto a Sandra, mentre nel pomeriggio stavamo andando verso la villetta degli amici.
All'inizio si dimostrò scettica, ma quando le feci notare le dimensioni del cazzo di Mario fu costretta a darmi ragione.
Con un cazzone così, ammise, non può certo metterlo nel culo a Laura, glielo romperebbe.
Al mattino ero già andato a inculare la donna e avevo organizzato con gli amici per i turni pomeridiani e serali.
Arrivati ci spogliammo e cominciammo subito a limonare, poi le leccai a lungo il buchetto riempendolo di saliva, infine le misi due dita in culo, come mi aveva insegnato Mario.
Solo a quel punto cominciai a titillarle la fichetta, a leccarla per bene e messomi in piedi dietro di lei la penetrai nel culo che a quel punto era pronto.
Nel frattempo, era arrivato Francesco, per aprire Laura e trombarla nel posteriore.
Benché privo di esperienza, seguì a menadito le mie istruzioni e raccomandazioni, e tutto filò liscio.
Quando arrivò dal lavoro Mario, trovò le due coppie in azione.
Stavamo inculandola come forsennati, ed esclamò “bene, bravi ragazzi, mettetelo nel culo”.
Effettivamente stava maturando in me la convinzione che il culo sia meglio della fica, per le ragioni esposte da Mario.
Pensai anche che se non hai a disposizione una ragazza puoi sempre inculare un ragazzino.
La pineta e la spiaggia nudista era piena di ragazzi pronti a prenderlo in culo, dei pussy boy, ragazzi figa, come dicono gli americani.
Arrivarono anche Antonio e Nora, che si misero a fare un 69.
Dopo un po' si guardarono attorno e Antonio le parlò in un orecchio poi le cominciò a leccare il culetto.
Così, Nora fu sverginata dal cazzo di Antonio.
Le sverginò nell'ano e la inculò come un bel culo di ragazza merita.
Dopo due ore di inculate ci riposammo e mangiammo con gusto la merenda che Mario aveva preparato.
Laura era raggiante, disse che si sentiva più distesa dopo aver preso un cazzo in culo da ragazzi instancabili come eravamo noi.
Anche Mario era contento, un po' per la felicità di Laura un po' perché vedeva applicate le sue teorie.
La moglie si avvicinò a lui e prese in bocca la sua grossa cappella, sapeva come fare per farla stare tutta in bocca.
Poi lui la mise alla pecorina e le arò la fica col suo grosso arnese, mentre Francesco le riempiva la bocca col suo cazzo sempre dritto.
A quella vista io e Sandra facemmo un 69 selvaggio e Antonio a Nora continuarono nel loro rapporto anale che sembrava non dovesse mai finire.
La sera tornai per controllare che anche l'inculata serale fosse andata a buon fine.
Arrivò purtroppo il giorno della partenza di Sandra.
Le assicurai mille volte che non l'avrei tradita né tanto meno dimenticata.
Le dissi poi che i rapporti con Laura erano un servizio che facevo ad una amica desiderosa di provare nuove emozioni.
FINE
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