Paola in Africa 1/2
di
LanA
genere
orge
Paola, la babysitter per padri, e la gran bevitrice di sborra, la scorsa estate ha accompagnato il marito in un safari fotografico in Africa, e non ha perso l'occasione per apprezzare le qualità di un gran numero di
uomini di colore.
La prima tappa è stata in Congo, a Dolisi e Eetuombi e poi in Chad.
Appena giunti in albergo, Paola ha subito adocchiato il facchino, un ragazzo dalla pelle color ebano e un fisico da vera statua.
Ha fatto un cenno al marito, che ha invitato il ragazzo a portare le valigie in camera.
La stanza era veramente ampia, con una magnifica veduta sulla piscina e sul paesaggio circostante.
Quello che interessava di più alla signora, era il lettone matrimoniale, di dimensioni veramente fuori del normale.
Il marito si è rivolto al facchino, gli ha dato la mancia per il servizio svolto, e lo ha pregato di portare qualche cosa di fresco da bere, mentre la moglie si sarebbe rinfrescata.
Paola si è precipitata nella doccia, e si è data una veloce lavata.
Quando ha sentito bussare alla porta, è uscita dalla doccia nuda ed ha aperto al ragazzo.
Questi era sicuramente abituato a scene del genere, da molto tempo ormai il turismo sessuale di donne arrapate che cercavano ragazzi extra dotati era attivo nel Paese, ma molto di rado aveva trovato una donna così giovane e bella.
Si è sfilato i vestiti in un battibaleno, ha preso in braccio Paola e l'ha letteralmente sbattuta sul letto.
Poi ha avvicinato il cazzo, che già stava indurendosi, alla bocca della donna, che lo ha afferrato con due mani ed ha iniziato a segarlo.
Il marito, come al solito, ha preso la macchina fotografica e iniziato a scattare le foto.
Paola, nonostante l'abitudine a prendere in bocca cazzi di ogni dimensione, ha avuto difficoltà a far entrare in bocca la cappella.
Ha dovuto limitarsi a leccarla, succhiare le palle, scorrere l'asta con la lingua mentre il giovane le rovistava la figa con due dita e la faceva bagnare in modo incredibile.
Quindi il facchino l'ha fatta sdraiare, e con molta lentezza ha cominciato a penetrarla, facendola gemere di piacere e di dolore.
Quando il cazzo è stato tutto dentro, Paola ha iniziato a muovere il bacino per facilitare la penetrazione, mentre l'uomo le metteva le mani sotto il culo per facilitare l'amplesso.
Per oltre un quarto d'ora, il ragazzo l'ha pompata facendole raggiungere tre orgasmi.
Quando poi stava per venire, ha chiesto se dovesse uscire.
Paola, golosa di sborra, gli ha detto di mettere il cazzo davanti alla bocca per bere la sua linfa.
La sborra che è uscita era molto copiosa, ma non a spruzzi come piace a Paola.
Era un flusso interminabile, come una crema che le ha imbrattato tutto il viso.
Dal mattino dopo, il marito ha iniziato il suo tour fotografico, ma Paola è rimasta in albergo ripetendo sempre lo stesso rituale.
Dopo colazione si presentava in piscina con un bikini poco più grande di un francobollo e si faceva portare qualche cosa da un giovane inserviente.
Dopo essersi crogiolata un poco al sole, invitava il ragazzo in camera, si spogliava nuda e permetteva all'uomo di farle tutto quello che voleva.
La prima volta che è stata inculata da un cazzo di quelle dimensioni ha avuto paura e dolore, ma ben presto si è adattata, ed entro la fine della settimana i ragazzi la penetravano sempre due per volta, con doppie penetrazioni che duravano anche un'ora.
A volte il marito arrivava mentre era ancora impegnata, e non perdeva l'occasione per immortalare le troia con due cazzoni in figa e culo.
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