La voglia da soddisfare 2
di
yuba
genere
etero
“Pronto!!”
“Ciao Mauro sono io”,
“ ciao bimba, sbaglio o sento che la tua voce è un po' giù!!”
“ Si in effetti sono un pò giù e ho bisogno di te”
Mauro è un mio carissimo amico, un amico speciale che ho conosciuto alle medie inferiori e da allora tempo ne è trascorso tanto, un amico con il quale ho una connessione fortissima, io so quando lui ha bisogno di me e lui sa quando sono io ad essere in crisi.
Non ho mai capito perché si sia creato questo legame così forte, di profonda fiducia e di confidenza.. lui sa di miei segreti che a nessun’altro ho mai raccontato e io anche l’ho raccolto con il cucchiaio diverse volte a seguito di profonde delusioni.
Ai tempi delle medie era spesso bullizzato perché aveva un atteggiamento effemminato ma che io sappia effemminato non è, anche se poco mi importa, lui è speciale e basta.
Sono sicura, anche perché ne ho avuto la conferma che se ti dà un consiglio , in genere è sincero e senza secondi fini, a differenza di consigli di amiche che sembra che ti vogliano fregare dandoti sempre dei consigli che poi se li metti in pratica va tutto a schifio…
Mauro è stato il mio testimone di nozze e io la sua… io ero molto perplessa del suo matrimonio perché sua moglie non mi sembrava adatta a lui. Il tutto finì dopo 4 anni… troppo diversi e lei troppo gelosa… anche nei miei confronti provava gelosia…. Inutile spiegarle che ci sentivamo come fratello e sorella e che se avessimo voluto accoppiarci, tempo per farlo c’era stato.
Anche Mauro era perplesso del mio e in questi lunghi anni, mi ha consolata diverse volte, cercandomi di farmi capire che dovevo iniziare a volermi bene che non si può passare una intera esistenza sempre totalmente annullandosi.
Sapeva dei problemi sessuali che avevamo, e soprattutto dell’incapacità di “LUI” come ho spiegato nel racconto precedente così chiamerò il mio ex marito, di provare a trovare soluzioni per soddisfare anche me.
Sapeva dei miei sogni erotici, e sapeva di come mi soddisfavo con la masturbazione (anche se devo dire la verità proprio nei particolari non sono mai andata, per paura di turbarlo e di perderlo).
Anche se masturbarmi mi provocava forti pulsioni e intensi orgasmi, avevo voglia di qualcosa di più, e decisi proprio di parlarne con Mauro per un consiglio.
“Mauro, ho bisogno di un consiglio di un uomo, ti prego ci vediamo ??”
Dopo una sonora risata, “ bimba ma che cosa cavolo stai architettando?? Ho paura di quello che mi vuoi chiedere, le studi di notte e poi le fai di giorno.. non puoi anticiparmi qualcosa??
“ prometti che non ridi e non mi prendi in giro.. prometti!!” “Ma smettila e spara”..
“ voglio che vai in un negozietto di quelli per single come me che hanno bisogno di toys per aiutarsi a divertirsi, me ne compri uno??”,
lui rispose “ lo sapevo che non dovevo chiedertelo, ma poi lo sai usare??”
“Volevo comprarlo via internet ma poi ho paura che i miei figli lo intercettino e aprano il pacchetto, per quanto riguarda l’uso mi insegni poi tu”..
“ io?? Caso mai leggiamo le istruzioni insieme, a partire da dove si inseriscono le batterie… se si inseriscono le batterie!!….. disse lui” “ dai ci vediamo domani e ti porto il tuo giochetto.
La serata è passata veloce fantasticando sul giochetto; mi immaginavo sdraiata sul letto, ad accarezzarmi vogliosamente i seni, i miei capezzoli turgidi e caldi, la mia mano calda scendere sul mio monte ed incominciare a massaggiarmi le grandi labbra, poi gli indici delle mie mani iniziare a percorrere lo spazio tra le grandi e piccole labbra, arrivare fino al meato delle vulva e risalire sul clitoride, accarezzarlo, strofinarlo e premerlo… la voglia di penetrarmi aumentare, e poi iniziare a giocare con il mio nuovo lui.
Farlo scorrere sui capezzoli, poi scendere sul clitoride, farlo vibrare, sentire la vulva bagnarsi e avere un desiderio di infilarlo dentro e premere…
calma...non subito, devi resistere, devi impazzire…… lentamente provare a penetrarsi con la punta, mentre il tuo indice continua a strofinarti il clitoride, turgido e voglioso, poi risalire di nuovo e strofinarlo sul clitoride e così per alcune volte fino a raggiungere il massimo del desiderio, e infine penetrarmi, lasciarlo vibrare dentro di me, e premerlo… premerlo fino a impazzire.
La serata successiva Mauro è arrivato puntuale, appena ho aperto la porta, lui era li in piedi con la mia scatola in mano. Sono rimasta un attimo a guardarlo, era diverso. I suoi capelli sempre tenuti molto corti, erano invece mossi e allungati e gli incorniciavano il viso, aveva messo gli occhiali che risaltavano i suoi bellissimi occhi verdi e la montatura lo faceva sembrava un professore, un filosofo.
“ Che figo che sei” gli ho detto. Mauro dopo avermi sorriso è entrato dentro casa. L'ho abbraccito forte, e lui ha ricambiato il mio abbraccio. Una stretta forte, calorosa, intensa….. non ho mai sentito nessuna emozione ad abbracciarlo, invece questa sera un forte brivido mi ha attraversato la schiena.
Sapeva di buono, di ammorbidente….
L'ho invitato a sedere sul divano, ho preparato un caffè e dopo averlo servito accompagnato da una manciata di paste di meliga, mi sono seduta sul divano accanto a lui.
Ero curiosa di aprire la confezione quasi avessi ricevuto un gioiello di lusso.
Mauro mi guardava in maniera strana, indossavo un abito tipo sottoveste nero, che evidenziava la mia femminilità nei punti giusti. Dapprima mi sono accovacciata davanti a lui e poi per essere più comoda ho allungato le mie gambe sulle sue…. Dopo aver aperto il pacchetto arrossii alla vista di questo finto membro, ma la cosa che mi imbarazzava di più era Mauro che mi guardava, senza togliermi gli occhi di dosso.
“non ti offeso vero?, Mauro ti prego, dimmelo”. Lui senza rispondermi ha posato il suo dito indice sulle labbra come indicarmi di stare in silenzio, ha preso la scatola, il membro e lo ha riposto all’interno di essa, poi ha afferrato le mia mani e le ha intrecciate con le sue, gli occhi fissi dentro i miei.
Stavo guardandolo e pensavo che non mi ero mai accorta di quanto fosse bello.
Ha iniziato ad accarezzarmi le spalle, e con la sua mano mi ha fatto scendere la spallina dell’abito, scoprendo uno dei miei seni, non indossavo reggiseno per essere più comoda. La sua mano tremava , ha spinto anche l’altra spallina e in un attimo i miei seni nudi erano davanti a lui, i miei capezzoli turgidi e scuri erano pronti per essere accarezzati, e in quel momento preciso era proprio quello che volevo.
Invece le sue carezze hanno incominciato dai miei piedi, dapprima a massaggiare un dito alla volta , poi il dorso del piede, e poi i malleoli, poi è salito dolcemente sulle caviglie e poi su per le cosce, sentivo la pelle orripilarsi sotto il suo tatto, non pensavo a nulla, e tutto era così naturale. Ha afferrato il mio vestito ormai arrotolato in vita e me lo ha sfilato da sotto, adesso il mio corpo era praticamente nudo, indossavo soltanto un perizoma di pizzo nero.
Mi ha sdraiata sul divano e la sua bocca, ha incominciato vogliosamente a succhiarmi i capezzoli, in maniera alternata prima uno e poi l’altro, la mia voglia stava aumentando e gli ho tolto la camicia. Le mie mani hanno iniziato ad accarezzarlo, poi si sono posate sulla patta del pantalone, e si sono messe a pennelare il vero membro sentendolo irrigidire sotto ad esse, la sua bocca si è posata sulla mia e le nostre lingue si sono avvinghiate tra di loro, sentivo la sua saliva nella mia bocca e la risucchiavo.
Il suo membro puntava sul pantalone, ho infilato la mano dentro la zip e l'ho afferrato. La mia mano scorreva su e giù scoprendo il suo glande, sentivo lui che gemeva e sudava, ha fatto uno scatto e si è spogliato nudo. La sua mano intanto stava già accarezzando la mia vulva, ha preso il mio gioco e ha iniziato a farmelo scorrere sulle grandi e sulle piccole, labbra, sull’ano poi è ritornato su fermandosi sul clitoride, le vibrazioni hanno iniziato a farmi pulsare sotto di essere, volevo il suo pene dentro di me era così tanto tempo che non sentivo un pene sprofondare nella mia vagina.
Lui si è avvicinato con la sua bocca alla mia vulva, la sua lingua ha iniziato voracemente a leccarmi il clitoride, a succhiarlo, a premerlo e mentre urlavo dal piacere, mi ha penetrato con il membro finto facendolo scorrere dentro e fuori mentre la sua bocca mi divorava la vulva al ritmo del vibratore.
Ho iniziato ad urlare e il mio corpo è stato tramortito da una orgasmo che non provavo più da tempo…….. il membro finto è stato inondato del mio liquido abbondante, Mauro ha sfilato il gioco e si è messo a leccarmi per non perdere neanche un goccio di me.
Ancora tramortita mi sono alzata, volevo rendergli il piacere che avevo avuto io . L'ho fatto sdraiare e ho preso il suo pene tra il mio seno, tenevo con le mie mani i seni stretti, incastrando il suo membro tra di loro e andando su e giù scoprivo il suo glande; Mauro ansimava, poi con la lingua cercavo di penetrare nel suo meato, scorrevo con la lingua su tutto il glande, poi l'ho preso in bocca spingendolo più giù che potevo, e stringevo con le labbra per poi farle scorrere ancora su e giù. Mauro stava urlando e ansimando, ha provato a spingere via la mia testa ma non volevo perdermi nulla di lui. E' venuto in bocca, poi mi sono accovacciata su di lui, e ho iniziato ad accarezzargli i testicoli, il suo pene bagnato ha reagito subito alle mie attenzioni nel giro di poco era di nuovo pronto a giocare con me, l'ho afferrato con la mano e l'ho fatto scorrere sulla mia vulva che si trovava davanti a lui, poi mi sono auto penetrata con il suo pene lentamente per non perdermi nessun centimetro di lui, lo sentivo tutto dentro di me.
Seduta su di lui, ho iniziato a cavalcarlo, lo stringevo dentro, poi lo facevo leggermente uscire, per poi ripremerlo dentro, Mauro ha sollevato la testa e mi ha succiato i capezzoli, mi ha morso, e mi ha leccato, e io premevo, facevo dei movimenti oscillatori con il bacino…la mia mano gli afferrava i testicoli tenendoli stretti e sentendoli irrigidire…….. lo possedevo ero io che comandavo il gioco….. volevo sentirlo urlare, volevo sentirmi gridare nell’orecchio scopami, fammi del male…
Il suo corpo era sudato, come il mio……… un unico respiro ed un unico gemito….
Si è sdraiato accanto a me, i nostri corpi caldi sono rimasti avvinghiati… Mauro mi ha chiesto: “ ti è piaciuto il nuovo gioco che hai comprato??” gli ho risposto “ mai fatto un acquisto migliore”
“Ciao Mauro sono io”,
“ ciao bimba, sbaglio o sento che la tua voce è un po' giù!!”
“ Si in effetti sono un pò giù e ho bisogno di te”
Mauro è un mio carissimo amico, un amico speciale che ho conosciuto alle medie inferiori e da allora tempo ne è trascorso tanto, un amico con il quale ho una connessione fortissima, io so quando lui ha bisogno di me e lui sa quando sono io ad essere in crisi.
Non ho mai capito perché si sia creato questo legame così forte, di profonda fiducia e di confidenza.. lui sa di miei segreti che a nessun’altro ho mai raccontato e io anche l’ho raccolto con il cucchiaio diverse volte a seguito di profonde delusioni.
Ai tempi delle medie era spesso bullizzato perché aveva un atteggiamento effemminato ma che io sappia effemminato non è, anche se poco mi importa, lui è speciale e basta.
Sono sicura, anche perché ne ho avuto la conferma che se ti dà un consiglio , in genere è sincero e senza secondi fini, a differenza di consigli di amiche che sembra che ti vogliano fregare dandoti sempre dei consigli che poi se li metti in pratica va tutto a schifio…
Mauro è stato il mio testimone di nozze e io la sua… io ero molto perplessa del suo matrimonio perché sua moglie non mi sembrava adatta a lui. Il tutto finì dopo 4 anni… troppo diversi e lei troppo gelosa… anche nei miei confronti provava gelosia…. Inutile spiegarle che ci sentivamo come fratello e sorella e che se avessimo voluto accoppiarci, tempo per farlo c’era stato.
Anche Mauro era perplesso del mio e in questi lunghi anni, mi ha consolata diverse volte, cercandomi di farmi capire che dovevo iniziare a volermi bene che non si può passare una intera esistenza sempre totalmente annullandosi.
Sapeva dei problemi sessuali che avevamo, e soprattutto dell’incapacità di “LUI” come ho spiegato nel racconto precedente così chiamerò il mio ex marito, di provare a trovare soluzioni per soddisfare anche me.
Sapeva dei miei sogni erotici, e sapeva di come mi soddisfavo con la masturbazione (anche se devo dire la verità proprio nei particolari non sono mai andata, per paura di turbarlo e di perderlo).
Anche se masturbarmi mi provocava forti pulsioni e intensi orgasmi, avevo voglia di qualcosa di più, e decisi proprio di parlarne con Mauro per un consiglio.
“Mauro, ho bisogno di un consiglio di un uomo, ti prego ci vediamo ??”
Dopo una sonora risata, “ bimba ma che cosa cavolo stai architettando?? Ho paura di quello che mi vuoi chiedere, le studi di notte e poi le fai di giorno.. non puoi anticiparmi qualcosa??
“ prometti che non ridi e non mi prendi in giro.. prometti!!” “Ma smettila e spara”..
“ voglio che vai in un negozietto di quelli per single come me che hanno bisogno di toys per aiutarsi a divertirsi, me ne compri uno??”,
lui rispose “ lo sapevo che non dovevo chiedertelo, ma poi lo sai usare??”
“Volevo comprarlo via internet ma poi ho paura che i miei figli lo intercettino e aprano il pacchetto, per quanto riguarda l’uso mi insegni poi tu”..
“ io?? Caso mai leggiamo le istruzioni insieme, a partire da dove si inseriscono le batterie… se si inseriscono le batterie!!….. disse lui” “ dai ci vediamo domani e ti porto il tuo giochetto.
La serata è passata veloce fantasticando sul giochetto; mi immaginavo sdraiata sul letto, ad accarezzarmi vogliosamente i seni, i miei capezzoli turgidi e caldi, la mia mano calda scendere sul mio monte ed incominciare a massaggiarmi le grandi labbra, poi gli indici delle mie mani iniziare a percorrere lo spazio tra le grandi e piccole labbra, arrivare fino al meato delle vulva e risalire sul clitoride, accarezzarlo, strofinarlo e premerlo… la voglia di penetrarmi aumentare, e poi iniziare a giocare con il mio nuovo lui.
Farlo scorrere sui capezzoli, poi scendere sul clitoride, farlo vibrare, sentire la vulva bagnarsi e avere un desiderio di infilarlo dentro e premere…
calma...non subito, devi resistere, devi impazzire…… lentamente provare a penetrarsi con la punta, mentre il tuo indice continua a strofinarti il clitoride, turgido e voglioso, poi risalire di nuovo e strofinarlo sul clitoride e così per alcune volte fino a raggiungere il massimo del desiderio, e infine penetrarmi, lasciarlo vibrare dentro di me, e premerlo… premerlo fino a impazzire.
La serata successiva Mauro è arrivato puntuale, appena ho aperto la porta, lui era li in piedi con la mia scatola in mano. Sono rimasta un attimo a guardarlo, era diverso. I suoi capelli sempre tenuti molto corti, erano invece mossi e allungati e gli incorniciavano il viso, aveva messo gli occhiali che risaltavano i suoi bellissimi occhi verdi e la montatura lo faceva sembrava un professore, un filosofo.
“ Che figo che sei” gli ho detto. Mauro dopo avermi sorriso è entrato dentro casa. L'ho abbraccito forte, e lui ha ricambiato il mio abbraccio. Una stretta forte, calorosa, intensa….. non ho mai sentito nessuna emozione ad abbracciarlo, invece questa sera un forte brivido mi ha attraversato la schiena.
Sapeva di buono, di ammorbidente….
L'ho invitato a sedere sul divano, ho preparato un caffè e dopo averlo servito accompagnato da una manciata di paste di meliga, mi sono seduta sul divano accanto a lui.
Ero curiosa di aprire la confezione quasi avessi ricevuto un gioiello di lusso.
Mauro mi guardava in maniera strana, indossavo un abito tipo sottoveste nero, che evidenziava la mia femminilità nei punti giusti. Dapprima mi sono accovacciata davanti a lui e poi per essere più comoda ho allungato le mie gambe sulle sue…. Dopo aver aperto il pacchetto arrossii alla vista di questo finto membro, ma la cosa che mi imbarazzava di più era Mauro che mi guardava, senza togliermi gli occhi di dosso.
“non ti offeso vero?, Mauro ti prego, dimmelo”. Lui senza rispondermi ha posato il suo dito indice sulle labbra come indicarmi di stare in silenzio, ha preso la scatola, il membro e lo ha riposto all’interno di essa, poi ha afferrato le mia mani e le ha intrecciate con le sue, gli occhi fissi dentro i miei.
Stavo guardandolo e pensavo che non mi ero mai accorta di quanto fosse bello.
Ha iniziato ad accarezzarmi le spalle, e con la sua mano mi ha fatto scendere la spallina dell’abito, scoprendo uno dei miei seni, non indossavo reggiseno per essere più comoda. La sua mano tremava , ha spinto anche l’altra spallina e in un attimo i miei seni nudi erano davanti a lui, i miei capezzoli turgidi e scuri erano pronti per essere accarezzati, e in quel momento preciso era proprio quello che volevo.
Invece le sue carezze hanno incominciato dai miei piedi, dapprima a massaggiare un dito alla volta , poi il dorso del piede, e poi i malleoli, poi è salito dolcemente sulle caviglie e poi su per le cosce, sentivo la pelle orripilarsi sotto il suo tatto, non pensavo a nulla, e tutto era così naturale. Ha afferrato il mio vestito ormai arrotolato in vita e me lo ha sfilato da sotto, adesso il mio corpo era praticamente nudo, indossavo soltanto un perizoma di pizzo nero.
Mi ha sdraiata sul divano e la sua bocca, ha incominciato vogliosamente a succhiarmi i capezzoli, in maniera alternata prima uno e poi l’altro, la mia voglia stava aumentando e gli ho tolto la camicia. Le mie mani hanno iniziato ad accarezzarlo, poi si sono posate sulla patta del pantalone, e si sono messe a pennelare il vero membro sentendolo irrigidire sotto ad esse, la sua bocca si è posata sulla mia e le nostre lingue si sono avvinghiate tra di loro, sentivo la sua saliva nella mia bocca e la risucchiavo.
Il suo membro puntava sul pantalone, ho infilato la mano dentro la zip e l'ho afferrato. La mia mano scorreva su e giù scoprendo il suo glande, sentivo lui che gemeva e sudava, ha fatto uno scatto e si è spogliato nudo. La sua mano intanto stava già accarezzando la mia vulva, ha preso il mio gioco e ha iniziato a farmelo scorrere sulle grandi e sulle piccole, labbra, sull’ano poi è ritornato su fermandosi sul clitoride, le vibrazioni hanno iniziato a farmi pulsare sotto di essere, volevo il suo pene dentro di me era così tanto tempo che non sentivo un pene sprofondare nella mia vagina.
Lui si è avvicinato con la sua bocca alla mia vulva, la sua lingua ha iniziato voracemente a leccarmi il clitoride, a succhiarlo, a premerlo e mentre urlavo dal piacere, mi ha penetrato con il membro finto facendolo scorrere dentro e fuori mentre la sua bocca mi divorava la vulva al ritmo del vibratore.
Ho iniziato ad urlare e il mio corpo è stato tramortito da una orgasmo che non provavo più da tempo…….. il membro finto è stato inondato del mio liquido abbondante, Mauro ha sfilato il gioco e si è messo a leccarmi per non perdere neanche un goccio di me.
Ancora tramortita mi sono alzata, volevo rendergli il piacere che avevo avuto io . L'ho fatto sdraiare e ho preso il suo pene tra il mio seno, tenevo con le mie mani i seni stretti, incastrando il suo membro tra di loro e andando su e giù scoprivo il suo glande; Mauro ansimava, poi con la lingua cercavo di penetrare nel suo meato, scorrevo con la lingua su tutto il glande, poi l'ho preso in bocca spingendolo più giù che potevo, e stringevo con le labbra per poi farle scorrere ancora su e giù. Mauro stava urlando e ansimando, ha provato a spingere via la mia testa ma non volevo perdermi nulla di lui. E' venuto in bocca, poi mi sono accovacciata su di lui, e ho iniziato ad accarezzargli i testicoli, il suo pene bagnato ha reagito subito alle mie attenzioni nel giro di poco era di nuovo pronto a giocare con me, l'ho afferrato con la mano e l'ho fatto scorrere sulla mia vulva che si trovava davanti a lui, poi mi sono auto penetrata con il suo pene lentamente per non perdermi nessun centimetro di lui, lo sentivo tutto dentro di me.
Seduta su di lui, ho iniziato a cavalcarlo, lo stringevo dentro, poi lo facevo leggermente uscire, per poi ripremerlo dentro, Mauro ha sollevato la testa e mi ha succiato i capezzoli, mi ha morso, e mi ha leccato, e io premevo, facevo dei movimenti oscillatori con il bacino…la mia mano gli afferrava i testicoli tenendoli stretti e sentendoli irrigidire…….. lo possedevo ero io che comandavo il gioco….. volevo sentirlo urlare, volevo sentirmi gridare nell’orecchio scopami, fammi del male…
Il suo corpo era sudato, come il mio……… un unico respiro ed un unico gemito….
Si è sdraiato accanto a me, i nostri corpi caldi sono rimasti avvinghiati… Mauro mi ha chiesto: “ ti è piaciuto il nuovo gioco che hai comprato??” gli ho risposto “ mai fatto un acquisto migliore”
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