Amore di luce

di
genere
poesie

Ti rendi conto di quanto sia bello poter dare i baci, le carezze, gli abbracci e fare l’amore solo quando non li puoi avere più….
La mia storia inizia 4 anni fa, esattamente alle 08:24 del 05/05/2017.
Dopo un lungo ed estenuante turno di notte, con uscita un ora dopo per un ritardo di una collega… hai solo voglia di correre veloce per tornare a casa, devi ancora fare due cosette prima di andare a dormire..
Il traffico è intenso, mamme che portano i figli a scuola, gente isterica che è in ritardo per andare al lavoro, e chissà quanti come me che escono dal lavoro per tornare a casa a riposare…. Sono molto stanca, alzo il volume della radio e apro il finestrino per fare entrare aria fresca per tenermi sveglia… mi sembra che la strada si stia allungando… e non finisce più, provo anche a canticchiare per non addormentarmi…..poi… in realtà non so bene cosa sia successo….un dolore straziante alla testa, sento la gente parlare ma non sono in grado di aprire gli occhi….. urli, il suono di un ambulanza….. la voce di un uomo “ bisogna chiamare i parenti, non c’è più nulla da fare per lei”… ma di chi stanno parlando??
Così senza sapere esattamente come, mi trovo catapultata in una nuova realtà, sono li che mi muovo in mezzo agli altri ma nessuno percepisce la mia presenza, mi muovo quasi ondeggiando sospesa nell’aria e non riesco a percepire nella pelle nessuna sensazione, ne caldo, ne freddo…vago senza metà alla ricerca di capire cosa devo fare… prima o poi qualcuno mi dirà qualcosa…
Ripercorro le strade che faccio normalmente (o facevo?) per andare a fare la spesa, al lavoro, la palestra, tutto è esattamente uguale a sempre, sono io che sono diversa….. pronto, qualcuno può vedermi?? Non riesco neanche a piangere… le lacrime non mi escono più.
Mi siedo davanti alla porta di casa su una panchina, e aspetto di vedere il mio compagno uscire… eccolo “ ciao, amore!! Gli corro incontro e provo ad abbracciarlo, le mia braccia però non riescono ad afferrarlo e gli scivolano via….come se afferrassi il vuoto… il suo profumo così buono, i suoi capelli mossi che vorrei tanto accarezzare…. Il suo sguardo così triste… cammina con le mani in tasca senza cambiare espressione… sono qui accanto a te, riuscirò a farmi sentire…..
Arrivato al lavoro, i colleghi si avvicinano a lui gli danno la mano, delle pacche sulla spalla… riesco a sentire cosa dicono “ ci spiace tanto per lei, aveva ancora tante cose da fare e dare” LEI… ma sono io?? Adesso realizzo cosa mi è successo vorrei urlare, piangere, non è giusto non mi avete dato il tempo di fare alcune cose, di dire a tutti quello che pensavo di loro, di poterlo abbracciare e amare per l’ultima volta….
Sto seduta li per terra nel suo studio mentre lo guardo lavorare, ogni tanto mi alzo per provare a toccarlo, sento il suo profumo entrare dentro di me, vorrei accarezzarlo, le sue labbra così carnose, come mi piacerebbe rimorderle, sentire la sua lingua che accarezza la mia.. le sue mani, le immagino accarezzarmi il corpo, i seni e poi scivolare sulle cosce….. adesso non ti darei il tempo di pensare ti salirei in braccio e i nostri corpi uniti in un unico e profondo amplesso…
No, anche se ti tocco non mi senti…. Ormai è sera tardi, ti stai spogliando per farti la doccia, sei nudo davanti a me….. oh sei così bello… eri mio, adesso non riesco nemmeno a sfiorarti…. L’acqua è calda ti metti sotto la doccia immobile, le tue lacrime si uniscono, sono davanti a te, vorrei leccarti in ogni punto del tuo corpo, ti bacerei il tuo viso, poi le mani poi il tuo torace, poi senza indugiare arriverei li, adori quando ti lecco, ti accarezzerei il pene con i miei seni, facendolo scorrere tra di loro, poi leccarlo dolcemente, prima il glande e poi il resto, sfiorarti……come vorrei essere penetrata da te per l’ultima volta…. Sono disperata….. mi concentro pensando a noi e a cosa ti farei, e ad un tratto riesco a percepire la sua pelle…… amore sei così caldo!! E a lui contemporaneamente si orripila la pelle… come se avesse sentito dell’aria fresca sfiorarlo……. Ho bisogno di fare l’amore con lui, almeno una volta… qualcuno mi sente, qualcuno mi aiuta…… di notte mi sdraio vicino a lui e lo guardo, mentre dorme….. lo accarezzo, vorrei amarlo, vorrei, vorrei, vorrei sai quante cose vorrei…. gli parlo dolcemente nell’orecchio e ho la sensazione di sentire i suoi pensieri, sono di nuovo riusciva a percepire la sua pelle e anche lui deve avere percepito il mio soffio freddo, perché si è coperto con il lenzuolo.
Ogni sera così…. Sto capendo che se gli parlo posso entrare nei suoi pensieri… così ogni notte mi avvicino a lui, e gli racconto come vorrei amarlo, andando nella descrizione dei piccoli particolare, e lui inizia a sognare quello che sto dicendo… anche io provo piacere nell’immaginare il sogno.
Sei voglioso, il corpo freme amore, passione… sono accanto a te, ti sfilo la t-shirt che indossi e i tuoi slip, ti voglio nudo, mi ungo le mani con il tuo olio preferito e inizio a massaggiarti il torace la pancia le spalle, poi mi chino su di te e le mie labbra, si appoggiano sulle tue, la lingua disegna le tue labbra e si insinua nella tua bocca, si sfiorano e si pennellano tra di loro, i miei seni sono davanti a te, me li accarezzi tutti e due insieme, ogni mano un seno, fai scorrere i miei capezzoli turgidi e caldi tra le dita, lasci la mia bocca e chini la testa in avanti per leccarmeli, il tuo respiro si fa intenso, il tuo pene richiede attenzioni…. Tranquillo arrivo….poi scendo su di lui… oggetto di ricordi piacevoli, momenti profondi… lo afferrò tra le mani e lo faccio scorrere dolcemente, la mia mano inizia scoprirti il glande e lo passo sui miei seni, sui i miei capezzoli… che pulsano, anche il clitoride pulsa e freme, e la mia vulva umida, lo brama. Penetro il tuo glande nella mia bocca e lo lecco con la lingua, tutto intorno, cercando di insinuarmi nel tuo meato, sento il sapore del tuo nettare… ormai lui è teso, rigido, voglioso…..mi avvicino e mi sfioro le grandi labbra, poi tu diventi attivo mi sdrai sulla schiena, ti metti in ginocchio davanti a me e lentamente mi penetri.. lo sai che mi piace così dolcemente, poi lo sfili e lo ripenetri e mi sollevi le gambe facendotele appoggiare sulle spalle, il bacino sollevato, le tue mani che lo accompagnano tenendomi dalle natiche, lo sento dentro, entri e esci e mi comprimi contro a te…. Inarco la schiena dal piacere, anche tu stai ansimando e mi urli di continuare…. Sento la tua pelle calda, e tu orripili al mio sfrusciare fresco, nel momento in cui i nostri corpi rimangono uniti da uno strepitoso orgasmo…
… così tutte le notti.. ti bramo… so che mi percepisci nei tuoi sogni… come veri….. vorrei solo poterti amare davvero, ancora una volta, davvero… ecco cosa vorrei!!!
…”ora sentiva di non esserle semplicemente vicino, ma non sapeva dove egli finisse e le iniziasse; cit. Tolstoj L.”
di
scritto il
2021-09-16
9 7 4
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Il Rodeo

racconto sucessivo

Un viaggio in auto
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.