Tony - cap 3
di
Miss Serena
genere
orge
Un paio di settimane dopo, Miranda mi chiese ospitalità per una decina di giorni, avendo i muratori in casa le era praticamente impossibile rimanere nel suo appartamento ed avendo io molto spazio acconsentii, immaginando e sperando il qualcosa di speciale.
Per alcuni giorni non m'accorsi neanche della sua presenza, visto che usciva presto per rientrare solo per dormire.
Forse per farsi perdonare colpe che non aveva, il sabato Miranda pulì la casa come solo una donna sa fare, andando a fondo anche in quei dettagli che noi uomini non crediamo proprio che esistano.
Subito dopo cena sparì nella stanza che le avevo prestato ,per uscirne dopo un'oretta abbondante, bella come una Venere, fasciata in un elegante abito scuro che le calzava come un guanto.
“Tony per piacere mi chiudi il vestito che non ci riesco ?” mi chiese mostrandomi la schiena nuda.
“Ma come siamo eleganti ! Per me vai a caccia di cazzo !” le risposi ridendo.
“Magari ! A parte gli scherzi esco con due amiche, poi se ci esce qualcosa di buono non lo butto certo via. E tu cosa fai, il lupo solitario ?”
“Guarda stasera non ho proprio voglia di far nulla, quindi Dvd, un po' di musica o una bella lettura e poi a nanna.”
“Libero di rimanertene in casa da solo, ci vediamo domani.” mi disse uscendo di casa sculettando come al solito.
Misi in atto il mio piano di rilassamento totale, vidi un film, utile solo a far trascorrere il tempo , ascoltai un po' di jazz, per poi mettermi a letto ed addormentarmi poco dopo.
Ho sempre avuto un sonno piuttosto 'pesante', e non m'accorsi del ritorno di Miranda, se non quando sentii una mano entrare nel lenzuolo e dirigersi verso il mio pacco. Mi svegliai di colpo e vidi Miranda al mio fianco e due donne ai piedi del letto.
“Cazzo stai facendo ?” dissi irretito.
“Sai la serata è stata un fiasco, così ho detto alle mia amiche”, procedendo a presentarmele, Mara la classica fata bionda, ed una ragazza di colore di nome Susy, “Cosi parlando le ho raccontato che sto con un gay con un bel cazzo, e siccome loro non mi hanno creduto ho deciso di farglielo vedere.”
“Miranda ma sei scema o cos'altro ?”
“Dai non fare l'incazzato, come se fosse la prima volta che finiamo a letto insieme, anzi tu ci sei già !” mi rispose sorridendo e allungando la mano sino al mio buchetto.
Ero non solo arrabbiato, ma anche in imbarazzo davanti alle sue amiche, che però guardavano solo il mio pene, come se per loro contasse solo quello. Ben presto le carezze di Miranda fecero effetto, procurandomi una vistosa erezione, che non passò inosservata alle due ragazze, le quali cominciarono a spogliarsi a vicenda, toccandosi fra di loro.
“Ma non avete mai visto un cazzo in vita vostra ?” dissi loro ironicamente.
“Di questi tempi non così grossi.” mi rispose Mara avvicinandosi “Ma sei proprio sicuro d'essere gay ?”
Non ebbi la forza di risponderle visto che lei iniziò a leccarmi la cappella prima di prendermelo in bocca, lasciandomi senza fiato.
“Dimmi non ti eccitò neanche un po' ?” le fece eco Susy che si era messo vicino a me e si toccava un seno e la passera, mostrandomi quanto fosse lussuriosa.
Così allungai una mano e le spinsi il pollice dentro la fica, scoprendo che era davvero bagnata, e la sua non era affatto una finzione.
“Ma sai usare solo un dito ?” mi disse Susy allargandosi la passera con le mani.
Nel frattempo Miranda m'infilò due dita nel buchetto, facendomi raggiungere il massimo dell'eccitazione, oltre che dell'erezione, e portandomi in estasi. Così misi con forza tre dita dentro la passera di Susy, mentre con l'altra mano spinsi la testa di Mara per farle prendere tutto il mio pene in bocca.
“Cazzo quanto siete troie !” esclamai sentendomi padrone della situazione “Stasera vi scopo tutte e tre !”
“E allora iniziamo !” mi rispose Susy che spostò Mara per mettersi a cavalcioni su di me.
Tenendomi il bastone in mano puntò la cappella verso l'apertura del suo piacere per poi scendere giù di colpo, penetrandosi completamente, mentre Miranda ben sapeva che non mi piaceva scopare le donne, così non smise mai di masturbarmi il buchetto per farmi tenere l'erezione, rendendomi il rapporto più facile. Susy da parte sua doveva avere un gran voglia visto che non impiegò molto a raggiungere l'orgasmo, lasciando il 'posto' a Mara, la quale iniziò subito a cavalcarmi come aveva fatto sino a poco prima la sua amica.
“Senti che bel cazzo ha questo finocchio !” disse Susy a Mara “Per fortuna c'è Miranda che ci ha tirato su la serata !”
“Sii !”urlò Mira “Ci voleva una bella scopata dopo una sera così di merda.”
Ero sconvolto da tanta maialaggine, così allungai un dito che infilai senza alcuna delicatezza nel buchetto di Mara, che gemette per il dolore.
“Ahi così mi fai male stronzo !”
“Taci troia ! Siete tre puttane malate di cazzo e non v'importa nulla di me, volete solo godere come delle cagne, quindi non rompere e vedi di godere in fretta che voglio scopare la più maiala di tutte voi.” dissi lanciando uno sguardo carico d'odio verso Miranda.
Susy iniziò allora a masturbare Mara per farle avere prima l'orgasmo, curiosa di vedere cosa avrei fatto a Miranda. La bionda da parte sua, dopo le prime proteste, gradì il mio dito nel culetto, per venire anche lei con un orgasmo a dir poco fragoroso.
“Ora tocca a te !” dissi a Miranda “Mettiti a pecora perchè voglio esser io a scopare te e non viceversa.”
Lei si tolse quel poco che le era rimasto addosso, prima si mettesi con molta malizia carponi sul letto, ed invitandomi a prenderla allargandosi la passera con le mani.
“Dai bel maschione, fammi vedere come scopi una donna !”
Presi il pene in mano e mi sistemai dietro di lei, poi con molta calma strusciai la cappella sulla sua passera incredibilmente bagnata da suoi umori.
“Allora che aspetti ! T'è forse finita la voglia ?” mi disse sprezzante.
A quel punto non ci vidi più dalla rabbia, tanta sfacciataggine era per me intollerabile e andava punita. In quel momento rividi una scena che avevo vissuto qualche anno prima, quando con un amico avevamo brutalizzato un ragazzo che ci disturbava con le sue avance per nulla gradite. Lo avevamo portato in un vicolo dietro il locale dove a turno lo aveva sodomizzato brutalmente, lasciandolo singhiozzante e umiliato.
Così spostai di poco la cappella e puntai dritto al suo sfintere che violai con tutta la rabbia che avevo addosso.
“Noo ! Che fai così mi fai solo male !” urlò lei per il dolore.
“Stai zitta puttana che non sei altro ! Volevi il cazzo ? Eccolo ! E non provare a toccarti o ti ci ficco una mano dentro questo culo di merda !”
“Tony sei un bastardo !”
“Tu una troia da punire.” le urlai contro dandole due forti manate sulle chiappe “Poi hai il culo tanto largo che non credo di farti poi così male, anche se vorrei spaccarti in due.”
Susy e Mara si erano messe in un angolo del letto, inorridite da tanta ferocia, e non dissero nulla perdendo del tutto la loro arroganza.
Non avendo alcuna stimolazione anale godevo ben poco nel sodomizzare Miranda, e non mi fermai neanche quando vidi alcune lacrime bagnarle il viso.
“Allora troia non fai più la spavalda ?” dissi cercando d'eccitarmi “E voi due puttane non vorreste essere al suo posto ?”
Nessuna delle due mi rispose, ma capendo la situazione Mara si spostò per arrivare a toccarmi il culo, che massaggiò con una certa forza.
“Ti prego perdonaci per quello che abbiamo fatto.” mi disse pentita “Ti supplico di smettere, le stai facendo davvero male, più di quel che merita.”
“Mettimi due dita dentro o non vengo mai più.” le risposi forse stanco di quel ruolo che non era mai stato mio.
Con molta dolcezza Mara fece scivolare due dita nel mio buchetto, dandomi subito una forte scossa d'adrenalina, che mi spinse a fottere con ancor più foga Miranda, ma poco dopo ebbi il mio orgasmo, che le riversai dentro tenendola stretta a me.
Crollai sul letto esausto e vidi le tre donne rapidamente prendere i loro vestiti ed uscire dalla mia stanza, per un po' le sentii parlottare fra loro, poi Mara e Susy lasciarono Miranda sola nella sua camera.
Sapevo d'aver forse esagerato , anche se la provocazione e non era stata da meno, così andai dalla mia ospite per chiederle scusa. La trovai che stava preparando le valigie per andarsene via, e volli tentare una riconciliazione.
“Miranda senti, so che ho sbagliato, ma ho perso la testa, insomma mi siete saltate addosso come tre furie...”
“E tu reagisci così ? Lo sai che m'ha fatto un male cane ? Non potevi semplicemente mandarci via o la fica inizia a piacerti e non vuoi ammetterlo ?”
“Dai non dire cazzate.” le risposi ridendo un po' “Ti ripeto so che ho fatto un errore, quindi se vuoi trova una punizione per me, o qualunque cosa ti faccia sentire bene.”
“Cosa vuoi che te lo metta nel culo ?” mi rispose con un sorriso beffardo “E che gusto ci sarebbe, tanto so che ti piace ! Però forse una soluzione ci sarebbe, diciamo una specie di sorpresa, però devi promettermi che l'accetterai senza fiatare.”
“Basta che non si tratti di violenza pura e semplice.”
“Tranquillo non sono una sadica come te, dammi solo qualche giorno per preparati ciò che meriti. Ora però lasciami sola, voglio dormire e vedere se mi passa il male al culo.”
Tornai nella mia camera felice d'aver fatto pace con lei, ma allo stesso tempo preoccupato per quello che aveva in mente, anche se ero certo che per me non si sarebbe trattato di una passeggiata.
Invito tutti a visitare il mio piccolo blog
http://serenathemiss.wordpress.com/
Per alcuni giorni non m'accorsi neanche della sua presenza, visto che usciva presto per rientrare solo per dormire.
Forse per farsi perdonare colpe che non aveva, il sabato Miranda pulì la casa come solo una donna sa fare, andando a fondo anche in quei dettagli che noi uomini non crediamo proprio che esistano.
Subito dopo cena sparì nella stanza che le avevo prestato ,per uscirne dopo un'oretta abbondante, bella come una Venere, fasciata in un elegante abito scuro che le calzava come un guanto.
“Tony per piacere mi chiudi il vestito che non ci riesco ?” mi chiese mostrandomi la schiena nuda.
“Ma come siamo eleganti ! Per me vai a caccia di cazzo !” le risposi ridendo.
“Magari ! A parte gli scherzi esco con due amiche, poi se ci esce qualcosa di buono non lo butto certo via. E tu cosa fai, il lupo solitario ?”
“Guarda stasera non ho proprio voglia di far nulla, quindi Dvd, un po' di musica o una bella lettura e poi a nanna.”
“Libero di rimanertene in casa da solo, ci vediamo domani.” mi disse uscendo di casa sculettando come al solito.
Misi in atto il mio piano di rilassamento totale, vidi un film, utile solo a far trascorrere il tempo , ascoltai un po' di jazz, per poi mettermi a letto ed addormentarmi poco dopo.
Ho sempre avuto un sonno piuttosto 'pesante', e non m'accorsi del ritorno di Miranda, se non quando sentii una mano entrare nel lenzuolo e dirigersi verso il mio pacco. Mi svegliai di colpo e vidi Miranda al mio fianco e due donne ai piedi del letto.
“Cazzo stai facendo ?” dissi irretito.
“Sai la serata è stata un fiasco, così ho detto alle mia amiche”, procedendo a presentarmele, Mara la classica fata bionda, ed una ragazza di colore di nome Susy, “Cosi parlando le ho raccontato che sto con un gay con un bel cazzo, e siccome loro non mi hanno creduto ho deciso di farglielo vedere.”
“Miranda ma sei scema o cos'altro ?”
“Dai non fare l'incazzato, come se fosse la prima volta che finiamo a letto insieme, anzi tu ci sei già !” mi rispose sorridendo e allungando la mano sino al mio buchetto.
Ero non solo arrabbiato, ma anche in imbarazzo davanti alle sue amiche, che però guardavano solo il mio pene, come se per loro contasse solo quello. Ben presto le carezze di Miranda fecero effetto, procurandomi una vistosa erezione, che non passò inosservata alle due ragazze, le quali cominciarono a spogliarsi a vicenda, toccandosi fra di loro.
“Ma non avete mai visto un cazzo in vita vostra ?” dissi loro ironicamente.
“Di questi tempi non così grossi.” mi rispose Mara avvicinandosi “Ma sei proprio sicuro d'essere gay ?”
Non ebbi la forza di risponderle visto che lei iniziò a leccarmi la cappella prima di prendermelo in bocca, lasciandomi senza fiato.
“Dimmi non ti eccitò neanche un po' ?” le fece eco Susy che si era messo vicino a me e si toccava un seno e la passera, mostrandomi quanto fosse lussuriosa.
Così allungai una mano e le spinsi il pollice dentro la fica, scoprendo che era davvero bagnata, e la sua non era affatto una finzione.
“Ma sai usare solo un dito ?” mi disse Susy allargandosi la passera con le mani.
Nel frattempo Miranda m'infilò due dita nel buchetto, facendomi raggiungere il massimo dell'eccitazione, oltre che dell'erezione, e portandomi in estasi. Così misi con forza tre dita dentro la passera di Susy, mentre con l'altra mano spinsi la testa di Mara per farle prendere tutto il mio pene in bocca.
“Cazzo quanto siete troie !” esclamai sentendomi padrone della situazione “Stasera vi scopo tutte e tre !”
“E allora iniziamo !” mi rispose Susy che spostò Mara per mettersi a cavalcioni su di me.
Tenendomi il bastone in mano puntò la cappella verso l'apertura del suo piacere per poi scendere giù di colpo, penetrandosi completamente, mentre Miranda ben sapeva che non mi piaceva scopare le donne, così non smise mai di masturbarmi il buchetto per farmi tenere l'erezione, rendendomi il rapporto più facile. Susy da parte sua doveva avere un gran voglia visto che non impiegò molto a raggiungere l'orgasmo, lasciando il 'posto' a Mara, la quale iniziò subito a cavalcarmi come aveva fatto sino a poco prima la sua amica.
“Senti che bel cazzo ha questo finocchio !” disse Susy a Mara “Per fortuna c'è Miranda che ci ha tirato su la serata !”
“Sii !”urlò Mira “Ci voleva una bella scopata dopo una sera così di merda.”
Ero sconvolto da tanta maialaggine, così allungai un dito che infilai senza alcuna delicatezza nel buchetto di Mara, che gemette per il dolore.
“Ahi così mi fai male stronzo !”
“Taci troia ! Siete tre puttane malate di cazzo e non v'importa nulla di me, volete solo godere come delle cagne, quindi non rompere e vedi di godere in fretta che voglio scopare la più maiala di tutte voi.” dissi lanciando uno sguardo carico d'odio verso Miranda.
Susy iniziò allora a masturbare Mara per farle avere prima l'orgasmo, curiosa di vedere cosa avrei fatto a Miranda. La bionda da parte sua, dopo le prime proteste, gradì il mio dito nel culetto, per venire anche lei con un orgasmo a dir poco fragoroso.
“Ora tocca a te !” dissi a Miranda “Mettiti a pecora perchè voglio esser io a scopare te e non viceversa.”
Lei si tolse quel poco che le era rimasto addosso, prima si mettesi con molta malizia carponi sul letto, ed invitandomi a prenderla allargandosi la passera con le mani.
“Dai bel maschione, fammi vedere come scopi una donna !”
Presi il pene in mano e mi sistemai dietro di lei, poi con molta calma strusciai la cappella sulla sua passera incredibilmente bagnata da suoi umori.
“Allora che aspetti ! T'è forse finita la voglia ?” mi disse sprezzante.
A quel punto non ci vidi più dalla rabbia, tanta sfacciataggine era per me intollerabile e andava punita. In quel momento rividi una scena che avevo vissuto qualche anno prima, quando con un amico avevamo brutalizzato un ragazzo che ci disturbava con le sue avance per nulla gradite. Lo avevamo portato in un vicolo dietro il locale dove a turno lo aveva sodomizzato brutalmente, lasciandolo singhiozzante e umiliato.
Così spostai di poco la cappella e puntai dritto al suo sfintere che violai con tutta la rabbia che avevo addosso.
“Noo ! Che fai così mi fai solo male !” urlò lei per il dolore.
“Stai zitta puttana che non sei altro ! Volevi il cazzo ? Eccolo ! E non provare a toccarti o ti ci ficco una mano dentro questo culo di merda !”
“Tony sei un bastardo !”
“Tu una troia da punire.” le urlai contro dandole due forti manate sulle chiappe “Poi hai il culo tanto largo che non credo di farti poi così male, anche se vorrei spaccarti in due.”
Susy e Mara si erano messe in un angolo del letto, inorridite da tanta ferocia, e non dissero nulla perdendo del tutto la loro arroganza.
Non avendo alcuna stimolazione anale godevo ben poco nel sodomizzare Miranda, e non mi fermai neanche quando vidi alcune lacrime bagnarle il viso.
“Allora troia non fai più la spavalda ?” dissi cercando d'eccitarmi “E voi due puttane non vorreste essere al suo posto ?”
Nessuna delle due mi rispose, ma capendo la situazione Mara si spostò per arrivare a toccarmi il culo, che massaggiò con una certa forza.
“Ti prego perdonaci per quello che abbiamo fatto.” mi disse pentita “Ti supplico di smettere, le stai facendo davvero male, più di quel che merita.”
“Mettimi due dita dentro o non vengo mai più.” le risposi forse stanco di quel ruolo che non era mai stato mio.
Con molta dolcezza Mara fece scivolare due dita nel mio buchetto, dandomi subito una forte scossa d'adrenalina, che mi spinse a fottere con ancor più foga Miranda, ma poco dopo ebbi il mio orgasmo, che le riversai dentro tenendola stretta a me.
Crollai sul letto esausto e vidi le tre donne rapidamente prendere i loro vestiti ed uscire dalla mia stanza, per un po' le sentii parlottare fra loro, poi Mara e Susy lasciarono Miranda sola nella sua camera.
Sapevo d'aver forse esagerato , anche se la provocazione e non era stata da meno, così andai dalla mia ospite per chiederle scusa. La trovai che stava preparando le valigie per andarsene via, e volli tentare una riconciliazione.
“Miranda senti, so che ho sbagliato, ma ho perso la testa, insomma mi siete saltate addosso come tre furie...”
“E tu reagisci così ? Lo sai che m'ha fatto un male cane ? Non potevi semplicemente mandarci via o la fica inizia a piacerti e non vuoi ammetterlo ?”
“Dai non dire cazzate.” le risposi ridendo un po' “Ti ripeto so che ho fatto un errore, quindi se vuoi trova una punizione per me, o qualunque cosa ti faccia sentire bene.”
“Cosa vuoi che te lo metta nel culo ?” mi rispose con un sorriso beffardo “E che gusto ci sarebbe, tanto so che ti piace ! Però forse una soluzione ci sarebbe, diciamo una specie di sorpresa, però devi promettermi che l'accetterai senza fiatare.”
“Basta che non si tratti di violenza pura e semplice.”
“Tranquillo non sono una sadica come te, dammi solo qualche giorno per preparati ciò che meriti. Ora però lasciami sola, voglio dormire e vedere se mi passa il male al culo.”
Tornai nella mia camera felice d'aver fatto pace con lei, ma allo stesso tempo preoccupato per quello che aveva in mente, anche se ero certo che per me non si sarebbe trattato di una passeggiata.
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