Strada Segnata

di
genere
dominazione



Capitolo 1
Strada Segnata



M - "Il covid ha rovinato".
S - "seeee, perché prima invece mi trombavi spesso, vero? Mi facevi raggiungere orgasmi in serie con quel cazzetto che ti ritrovi tra le gambe, vero? E poi hai fatto il vacino! Ora oltre a essere piccolo non ti tira più!"
Silvia e Mario ormai non avevano più rapporti da 4/5 mesi. Dopo il vacino a Mario non veniva più duro. Silvia aveva provato con lingerie sexy anche molto spinte, con spogliarelli e quant'altro, ma l'unica volta che aveva avuto un piccolo (molto piccolo) sussulto è quando provando a farlo rizzare succhiandoglielo, gli aveva messo un dito nel culo. Per un piccolissimo attimo aveva accennato ad alzarsi. Poi basta.
Anche il lavoro di Mario ne aveva risentito. Si occupava di tubature per una ditta che collaborava con il comune. Il suo collega, di qualche anno più vecchio di lui lo aveva già salvato il culo un paio di volte. Aveva rimediato prontamente a dei suoi errori prime che il titolare se ne accorgesse. Lo avrebbero licenziato in tronco! Errori che avrebbero compromesso il progetto e compromesso la credibilità della ditta.
K - "ho rimediato un'altra volta. Mi hai rotto. Non voglio più rischiare mio collo per te!
M - " scusa Karl, ma ho problemi grossi"
K - "Il grosso te lo do io se devo rimediare ancora. Nel paese da dove vengo io certi errori vengono puniti in modo esemplare."
Karl, 1 metro e 85 cm di nervosismo, veniva dall'est. Era Lituano, brusco nei modi ma conosceva bene il suo lavoro. Facevano sempre squadra insieme e spesso, per quadagnare qualcosa in più, facevano straordinario il sabato.
Quel giorno Mario aveva concluso poco per tutto il giorno.
Karl andò su tutte le furie.
Lo attaccò al muro dello spogliatoio - "ora mi dici cos'hai! Non posso fare tutto io! O parli o ti appiccico a questo muro."
Mario piangendo gli raccontò del suo problema, che non scopava da 5 mesi, non veniva da 5 mesi, che non gli veniva duro, quindi bisticci, pensieri e tanti tentativi per soluzioni tutte inutili.
K -" "Sembri la mia compagna, si lamenta e piange senza mai prendere una decisione o trovare una soluzione. Però mi succhia bene il cazzo! Tu? Come li fai i pompini?"
Mise la mano destra sulla testa di Mario spingendolo verso terra. Lui cercò di divicolarsi, ma prima un colpo alla bocca dello stomaco e poi un schiaffo sul viso, lo fecero cadere in ginocchio.
Karl si slacciò i pantaloni ed estrasse il suo membro. Una 20 di cm, discreta circonferenza e bello duro. Pur non essendo super dotato il suo uccello era almeno il doppio di quello di Mario...quando ancora gli tirava.
K - "apri la bocca! Se non hai ancora capito qual è il tuo ruolo te lo spiego io!"
Impaurito Mario aprì la bocca e il cazzo gli scivolò dentro.
Karl gli afferrò a due mani la testa e cominciò a scoparlo in bocca.
Per qualche secondo Mario rimase immobile, impaurito e sconvolto, ma subito Karl lo incalzò -" succhia! Forza! Fammi sentire come ti piace succhiarmelo, o giuro che te lo pianto in gola e ti soffoco! Afferralo e segalo.
Iniziò a pomparlo, leccarlo e menarlo come avrebbe piaciuto facessero a lui....se avesse avuto un cazzo normale. Aveva sognato mille volte di farsi fare un pompino così, ed ora che si trovava quel membro in bocca sapeva esattamente cosa fare.
K - "uhh! Sei bravo. Impari in fretta."
Con una mano lo segava, con l'altra gli massaggiava le palle mentre succhiava e pompava su e giù quel bel pezzo di carne.
Improvvisamente lo senti gonfiarsi ulteriormente.
Karl gli bloccò testa e pulsando scaricò dentro la sua bocca tutto il suo seme.
Mario quasi soffocava. Parte dello sperma colò dalle sue labbra, ma due o tre bloccate dovette ingoiarlo.
Il forte odore che emanava era acre e intenso, ma anche piacevole. L'odore era il profumo di sesso che lui da molto tempo non aveva più fatto ne tantomeno sentito.


Dedicato e su richiesta di S e M.

maxborns4u@gmail.com













scritto il
2021-11-29
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