Cecilia 5/5

di
genere
etero

Ormai era diverso tempo che Cecilia spadroneggiava per tutte le feste più intime della Milano Vip.
Per assecondare Alberto si era già cambiata il colore dei capelli diverse volte. Rossa, mora, castana era comunque sempre molto bella ma lui si stufava subito. Spesso ultimamente aveva dovuto accompagnare qualche amico di Alberto ad eventi, cene o congressi. Sentiva scivolare via il suo primato di 'regina delle feste'.
Diverse 'nuove' ragazze avevano fatto ingresso nel 'suo' mondo. Giovani, carine, disinibite e molto porche. In particolare due, Olga e Carolina, una bionda occhi azzurri ed una mora occhi scuri, una della rep. Ceca ed una Cubana. Entrambe erano più di 175 cm, gambe lunghissime, culo alto e tondo ed esibivano una 4^ piena e soda. Giravano sempre con Alberto che le sfoggiava come nuovi gioielli.
All'ultima festa si erano dedicate al proprietario della villa, dopo aver un po' lesbicato tra loro, con un doppio pompino da infarto, leccandosi dal viso tutto lo sperma che lui gli aveva riversato e poi baciandosi appassionatamente.
Lei invece aveva avuto a che fare con uno che, per gusto personale, l'aveva frustata su culo, figa e tette, e le aveva colato la cera bollente su schiena e capezzoli.
Si era sentita così umiliata che aveva persino richiamato il suo ex marito, che poi ex non era, non avevano mai divorziato.

La festa in piscina di oggi pomeriggio è in una villa vicino a Monza.
Alberto era venuto insieme a John, un suo collega inglese in Italia per un convegno, e accompagnato dalla due nuove ragazze. Come sempre ultimamente.
Cecilia doveva venire con Luca. Così aveva deciso.
Microbikini a coprire con difficoltà capezzoli e patata, culi in mostra e olio solare ovunque. Le ragazze, sdraiate come foche al sole, lasciavano poco all'immaginazione.
Olga e Carolina si spalmavano l'abbronzante l'un l'altra con fare molto provocante, senza tralasciare nemmeno le poche zone coperte dai piccoli lembi di stoffa. Intorno a loro si avvicinarono diversi uomini, tutti visibilmente eccitati, con il bicchiere in mano e l'uccello duro. Le due non solo non si preoccuparono, ma aumentarono le effusioni iniziando a toccarsi, baciarsi masturbarsi reciprocamente.
Tirarono i lacci dei costumi e portarono alla luce del sole, e agli occhi degl'invitati, le tette e le fighe bianche, incorniciate dal segno dell'abbronzatura.
Uno alla volta a loro si unirono diversi uomini, dando il via così ad un immensa orgia. Chi toccava, chi scopava, chi veniva sbocchinato e chi lo prendeva nel culo. Godevano tutti in un bagno di umori, olio e sudore.
Alberto, adagiato sulla sdraio a poca distanza da loro, tirò fuori dai pantaloncini il suo grosso cazzo e segandosi compiaciuto.
Cecilia, poco distante, fece per avvicinarsi a lui, ma la fermò!
A - "Ferma! Tu da ora finché non riparte, ti occuperai di John. Lo accompagerai al congresso e ci farai fare bella figura.
Non pensare più alla festa. Ci sono le 'bimbe' che hanno preso in mano la situazione!"
Cecilia ammutolita si vide scappare di mano 'il suo mondo'.
Sentiva crollare il pavimento sotto i piedi. Era messa in disparte, abbandonata, sorpassata dalle ultime arrivate.
La 'Regina' era stata detronizzata!
Sdraiata tra Alberto, che aveva occhi e fava solo per Olga e Cate, e John, che sembrava più un disadattato che un avvocato, avrebbe voluto piangere, ma la sua classe e il suo portamento non glielo permettevano.
Olga si destreggiava bene tra un'inculata e un doppio pompino. Caterina non era da meno. Una doppia penetrazione e un cazzo in bocca mentre un'altro paio di invitati se lo menavano in attesa di prendersi il loro spazio.
Le ragazze godevano! Godevano tanto! Le piaceva sentirsi penetrate. Sentirsi desiderate. Sapere che si masturbavano per loro. Che tutti pendevano dallo loro labbra.
Erano bagnatissime di sperma e dei loro umori che uscivano copiosi da ogni loro buco.
Alberto vide Gaia a bagno in piscina e la chiamò. Lei, sorriso stampato, si avvicinò, si inginocchiò davanti a lui, si slacciò il reggiseno, e strusciandole le tette sul membro, iniziò a leccarlo e ciucciarlo.
Cecilia si sentiva sempre più umiliata. Con finta non curanza si alzò e andò a riempirsi il bicchiere. Il primo di champagne, poi molti di whisky.
Nel frattempo Gaia, tolto anche il perizoma, era saltata sul palo di Alberto, che, mani dietro la testa, non si era spostato di un millimetro sulla sua sdraia. Lei con le mani appoggiate sul petto di Alberto saliva e scendeva bagnando colu suo succo il cazzo e le palle.
A fianco a loro Olga e Carolina, coperte da capo a piedi di sperma, avevano appena fatto venire anche l'ultimo uccello e, prima di andare alla doccia, si baciavano scambiandosi i sapori delle varie sborrate.
Mentre Cecilia continuava a bere, Alberto si alzò, fece appoggiare le mani e le ginocchia di Gaia sulla sdraia e, facendole inarcare per bene la schiena, le lubrificò bene il buco del culo e senza troppi preamboli glielo spinse in fondo.
Gaia strinse I pugni sull'asciugamano, sobbalzando in avanti, ma, volendosi godere bene tutti quei centimetri di carne, spinse subito indietro il bacino.
Cecilia sapeva bene che Alberto era al corrente di quanto le piaceva il cazzo. Non era ninfomane, ma essere l'oggetto del desiderio di uomini è donne, sapere di avere il comando della situazione, soddisfare il suo esibizionismo era fondamentale per lei.
Ora lui le aveva tolto tutto solo perché si era stufato? Aveva trovato di meglio? Per dispetto?
Mah! Lei però stava male e l'alcool non riusciva ad attenuare il dolore.
Mentre Alberto riempiva pompando il suo palo nel culo di una Gaia urlate di piacere, Cecilia si appartò e chiamo nuovamente Stefano.
Stefano, suo marito che non aveva mai smesso di amarla, la sentì sbronza e disperata e, senza non poca difficoltà la convinse dopo un po di tempo, a prendere i suoi abiti e uscire dalla villa.
Dopo 30 minuti la fece salire in macchina e, senza neanche passare da casa, partì per Saint Moritz, dove passarono un mese tra relax, shopping e spa.
Lui si prese cura di lei. Fu molto premuroso ed una volta tornati alla loro casa ricominciano piano piano la loro vita lasciata prima del 'salto'.
Stefano sapeva che avrebbe dovuto sopportare i sui sbalzi di umore e il suo esibizionismo.
Lei, d'altra parte, sapeva di dover essere grata a suo marito che le concedeva la possibilità, e promise a se stessa che, anche se per indole e per sua natura avrebbe continuato a vestirsi in modo sexy e provocante, -"potranno anche vedere le mie autoreggenti, i miei perizomi o il mio seno, ma Cecilia non la dà più!!!"



Dedicato a B. e M.

maxborns4u@gmail.com
scritto il
2021-12-08
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