Il percorso di Marina, mamma e troia -6-
di
LanA
genere
bisex
Il suo seno, piccino, forse neppure una seconda, ma con dei bellissimi capezzoli rosso scuro, molto pronunciati.
Duri. Come li avrei succhiati volentieri...!
L'atmosfera si fa sempre più calda, ora la mano apre tutta la cerniera fino al fondo, si sfila il vestito, ora è sola con l'intimo, le gambe strette, quasi a voler trattenere la sua voglia di godere.
Si lascia cadere sul letto, che spettacolo....
Le sue mani scendono fino all'inguine, scosta piano le gambe, le divarica, anche le mutandine sono della serie del reggiseno, aperte in prossimità della sua fighetta.
Ansima sempre più forte, si vede che si sta trattenendo, io sono in un bagno di sudore, e ho i pantaloni gonfi come poche volte mi era capitato.
Le sue dita si appoggiano delicatamente sul suo sesso, e che sorpresa, chissà perché avevo immaginato la sua fighettina piccola e minuta come il suo corpicino, invece NO.
Aveva le labbra grandi, molto grandi.
Erano gonfie e umide.
Le dilata dolcemente alla ricerca del clitoride che è anch'esso di proporzioni fuori dal comune, già scappucciato.
Bastano pochi secondi, e Marina comincia a gemere di piacere.
Con una mano la tiene aperta e con l'altra si strofina freneticamente il suo nocciolo dell'amore.
Ora con un dito si scava all'interno, lentamente, poi 2 dita e sempre più velocemente.
I suoi umori si riversano sul lenzuolo, e in maniera sistematica inizia a dire a voce alta godo.....godo.....godo......godo....GODO !
Non nego che non fu facile trattenermi immobile davanti a cotanta troiaggine, ma questi erano i patti.
Marina è sudata, stravolta dal piacere, si alza dal letto, viene davanti alla poltroncina, sto per toccarla, vorrei baciarla, sfiorarla, scoparla.
“ fermo, stai fermo, apri la bocca”
Mi mise le sue dita bagnate dal suo umore in bocca, e le succhiai avidamente.
Marina si avviò verso il bagno, e io rimasi solo con i miei pensieri.
“ vedi Federico, mi spiace averti lasciato con la voglia, ma se vorrai avremo tempo per poter godere insieme.
Però ricorda....sempre alle mie condizioni!
Piuttosto, fra 2 giorni torna Matteo e quindi sarà per me più difficile poter trovare tempi liberi, quindi se sei d'accordo domani pomeriggio potremmo rivederci?! “
“ ma certo che SI, stesso posto stessa ora?”
“ si, ma vorrei che tu domani ti procurassi alcune cose: stasera ti faccio l'elenco, e nel messaggio della buonanotte ti scriverò l'elenco dettagliato dell'occorrente.
Uscimmo dall'hotel, e con la mia macchina andammo verso casa, la lasciai a 500metri, voleva fare una passeggiata, voleva riprendersi.
Io me ne tornai in negozio per la chiusura serale, in confusione, mille pensieri, ma con la consapevolezza che mi sarei potuto divertire con Marina, in fondo era una vera Troia con la T maiuscola.
La sera, dopo aver cenato, rimango in attesa del suo messaggio con “ la lista della spesa”.
Il messaggio tardava ad arrivare, e nel frattempo mi addormentai.
Spengo sempre il telefono alla sera, e meno male.
CONTINUA ...
Duri. Come li avrei succhiati volentieri...!
L'atmosfera si fa sempre più calda, ora la mano apre tutta la cerniera fino al fondo, si sfila il vestito, ora è sola con l'intimo, le gambe strette, quasi a voler trattenere la sua voglia di godere.
Si lascia cadere sul letto, che spettacolo....
Le sue mani scendono fino all'inguine, scosta piano le gambe, le divarica, anche le mutandine sono della serie del reggiseno, aperte in prossimità della sua fighetta.
Ansima sempre più forte, si vede che si sta trattenendo, io sono in un bagno di sudore, e ho i pantaloni gonfi come poche volte mi era capitato.
Le sue dita si appoggiano delicatamente sul suo sesso, e che sorpresa, chissà perché avevo immaginato la sua fighettina piccola e minuta come il suo corpicino, invece NO.
Aveva le labbra grandi, molto grandi.
Erano gonfie e umide.
Le dilata dolcemente alla ricerca del clitoride che è anch'esso di proporzioni fuori dal comune, già scappucciato.
Bastano pochi secondi, e Marina comincia a gemere di piacere.
Con una mano la tiene aperta e con l'altra si strofina freneticamente il suo nocciolo dell'amore.
Ora con un dito si scava all'interno, lentamente, poi 2 dita e sempre più velocemente.
I suoi umori si riversano sul lenzuolo, e in maniera sistematica inizia a dire a voce alta godo.....godo.....godo......godo....GODO !
Non nego che non fu facile trattenermi immobile davanti a cotanta troiaggine, ma questi erano i patti.
Marina è sudata, stravolta dal piacere, si alza dal letto, viene davanti alla poltroncina, sto per toccarla, vorrei baciarla, sfiorarla, scoparla.
“ fermo, stai fermo, apri la bocca”
Mi mise le sue dita bagnate dal suo umore in bocca, e le succhiai avidamente.
Marina si avviò verso il bagno, e io rimasi solo con i miei pensieri.
“ vedi Federico, mi spiace averti lasciato con la voglia, ma se vorrai avremo tempo per poter godere insieme.
Però ricorda....sempre alle mie condizioni!
Piuttosto, fra 2 giorni torna Matteo e quindi sarà per me più difficile poter trovare tempi liberi, quindi se sei d'accordo domani pomeriggio potremmo rivederci?! “
“ ma certo che SI, stesso posto stessa ora?”
“ si, ma vorrei che tu domani ti procurassi alcune cose: stasera ti faccio l'elenco, e nel messaggio della buonanotte ti scriverò l'elenco dettagliato dell'occorrente.
Uscimmo dall'hotel, e con la mia macchina andammo verso casa, la lasciai a 500metri, voleva fare una passeggiata, voleva riprendersi.
Io me ne tornai in negozio per la chiusura serale, in confusione, mille pensieri, ma con la consapevolezza che mi sarei potuto divertire con Marina, in fondo era una vera Troia con la T maiuscola.
La sera, dopo aver cenato, rimango in attesa del suo messaggio con “ la lista della spesa”.
Il messaggio tardava ad arrivare, e nel frattempo mi addormentai.
Spengo sempre il telefono alla sera, e meno male.
CONTINUA ...
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