Il percorso di Marina, mamma e troia -28-
di
LanA
genere
bisex
Marina uscì dal bagno.
Aveva indossato una specie di sottoveste.
Una spallina era caduta, ed un seno era scoperto, il capezzolo già in erezione.
Nel momento in cui Marina realizzò quale sarebbe stato il suo posto nel letto, cioè nel mezzo, mi venne in mente il prosciutto...
Marina era il prosciutto nel mezzo al panino.
Si distese sotto il lenzuolo, a pancia in su, con gli occhi chiusi, era pronta, voleva essere coccolata.
Fu Jessica a prendere l'iniziativa.
Le scostò i capelli e iniziò a baciarla sul collo.
Io le baciavo il seno.
In quel momento Marina mi disse in un secondo tempo, stava realizzando forse il suo sogno più grande.
Essere al centro delle attenzioni, essere immensamente desiderata e desiderare.
Marina era ferma immobile, si stava godendo intensamente quei momenti.
Jessica scese con la sua lingua anche lei sul seno di Marina, ora due bocche stavano leccando le sue tettine.
Marina iniziava ad ansimare profondamente.
Io con la mano le stringevo il seno sinistro, lo massaggiavo, prima delicatamente, poi più intensamente.
La sua eccitazione si stava innalzando.
Ad un certo punto Marina si girò e mi diede le spalle.
Fu un momento magico, leccava i seni di Jessica con una dolcezza inaspettata.
Decisi di lasciarle fare, mi misi sul bordo del letto in modalità spettatore.
Il lenzuolo era volato via, e vedere quei due corpi avvinghiati e eccitati, mi faceva provare un piacere inatteso e sconosciuto.
Le mani sapienti di Jessica stavano iniziando a frugare sulle mutandine di Marina, che erano evidentemente già molto bagnate.
Il dito passava sugli slip, e Marina stava per partire con la sua ormai solita danza del piacere.
Ma il bello sarebbe ancora dovuto arrivare, chissà come si sarebbe comportata quando avesse scoperto.......la vera Jessica.
Marina continuava a leccare le tette, mentre Jessica aveva tolto l'intimo di Marina che aveva prontamente divaricato le gambe e con un dito la stava sgrillettando, che scena!!!
Marina sembrava essere passiva, si limitava a succhiare quei bei seni duri, si stava preparando per quella sua innata propensione... all'orgasmo.
Jessica, anche se una professionista, non era insensibile a quelle attenzioni, e qualcosa si stava muovendo nei suoi slip.
Con una mossa repentina, Jessica si girò dando la schiena a Marina, che con le mani le continuava a toccarle il seno.
Ora una mano di Marina scendeva sulla schiena fino al sedere di Jessica, che aveva le gambe ben serrate.
Ma quella mano voleva toccare il suo sesso, e quando la mano ebbe la meglio....
Marina per un attimo si ritrasse, si girò verso di me, e con uno sguardo misto fra lo sbigottito e la sorpresa, mi mandò un bacio.
Era fatta, pensai, mentre non potevo non toccarmi alla vista della scena.
CONTINUA ...
Aveva indossato una specie di sottoveste.
Una spallina era caduta, ed un seno era scoperto, il capezzolo già in erezione.
Nel momento in cui Marina realizzò quale sarebbe stato il suo posto nel letto, cioè nel mezzo, mi venne in mente il prosciutto...
Marina era il prosciutto nel mezzo al panino.
Si distese sotto il lenzuolo, a pancia in su, con gli occhi chiusi, era pronta, voleva essere coccolata.
Fu Jessica a prendere l'iniziativa.
Le scostò i capelli e iniziò a baciarla sul collo.
Io le baciavo il seno.
In quel momento Marina mi disse in un secondo tempo, stava realizzando forse il suo sogno più grande.
Essere al centro delle attenzioni, essere immensamente desiderata e desiderare.
Marina era ferma immobile, si stava godendo intensamente quei momenti.
Jessica scese con la sua lingua anche lei sul seno di Marina, ora due bocche stavano leccando le sue tettine.
Marina iniziava ad ansimare profondamente.
Io con la mano le stringevo il seno sinistro, lo massaggiavo, prima delicatamente, poi più intensamente.
La sua eccitazione si stava innalzando.
Ad un certo punto Marina si girò e mi diede le spalle.
Fu un momento magico, leccava i seni di Jessica con una dolcezza inaspettata.
Decisi di lasciarle fare, mi misi sul bordo del letto in modalità spettatore.
Il lenzuolo era volato via, e vedere quei due corpi avvinghiati e eccitati, mi faceva provare un piacere inatteso e sconosciuto.
Le mani sapienti di Jessica stavano iniziando a frugare sulle mutandine di Marina, che erano evidentemente già molto bagnate.
Il dito passava sugli slip, e Marina stava per partire con la sua ormai solita danza del piacere.
Ma il bello sarebbe ancora dovuto arrivare, chissà come si sarebbe comportata quando avesse scoperto.......la vera Jessica.
Marina continuava a leccare le tette, mentre Jessica aveva tolto l'intimo di Marina che aveva prontamente divaricato le gambe e con un dito la stava sgrillettando, che scena!!!
Marina sembrava essere passiva, si limitava a succhiare quei bei seni duri, si stava preparando per quella sua innata propensione... all'orgasmo.
Jessica, anche se una professionista, non era insensibile a quelle attenzioni, e qualcosa si stava muovendo nei suoi slip.
Con una mossa repentina, Jessica si girò dando la schiena a Marina, che con le mani le continuava a toccarle il seno.
Ora una mano di Marina scendeva sulla schiena fino al sedere di Jessica, che aveva le gambe ben serrate.
Ma quella mano voleva toccare il suo sesso, e quando la mano ebbe la meglio....
Marina per un attimo si ritrasse, si girò verso di me, e con uno sguardo misto fra lo sbigottito e la sorpresa, mi mandò un bacio.
Era fatta, pensai, mentre non potevo non toccarmi alla vista della scena.
CONTINUA ...
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