Una Famiglia "Perversa" [Fine]

di
genere
incesti

Questa è la continuazione del racconto Una famiglia "perversa", che purtroppo è stato pubblicato troncato a metà per limite di caratteri.
Vi invito a cercarlo per poter godere a pieno di quanto segue.
Dunque, eravamo rimasti con quella troia di mia madre che me lo stava per succhiare
in cucina...

La troia invece di allargare l'elastico dei miei pantaloncini li ha semplicemente afferrati e strattonati in giù fino alle mie caviglie, creando un effetto a molla che ha fatto sì che il mio bastone, sospinto dalla tensione accumulata dal gonfio corpo cavernoso, le venisse catapultato direttamente in faccia; colpendola più precisamente proprio sotto il naso. Non ho idea del se fosse una cosa voluta da lei (un'altra delle sue provocazioni per eccitarmi ancor di più) o se fosse stato solo un buffo incidente. Fatto sta che per un attimo ridemmo entrambi. Ed anzi, si è messa a ridere anche Susy, ricordandoci così per un attimo della sua presenza. Lei era lì, seduta a non più di un metro da noi; ma mia madre non se ne curava.
Ormai a questo punto si sarà capito, ma lo preciso comunque: a casa nostra il sesso è sempre stato visto solo come un'attività come tante altre. Un modo che hanno i grandi di giocare. Così è spiegato a Susy e così fu' spiegato a suo tempo a me e a Mary quando guardavamo i nostri genitori farlo. Fatto sta che mia madre ha spalancato le sue fameliche fauci e ha avvolto la mia asta rosea con le sue labbra. Ha iniziato a farmi uno di quei pompini che solo lei sa fare. Lei è una maestra! La sua testa si muoveva autonomamente avanti e indietro e nel mentre la mia cappella veniva accarezzata in tutte le direzioni dalla sua lingua che con un movimento circolare creava un mulinello di acqua densissima dentro la sua bocca rovente.
Morivo dalla voglia di afferrarle quella cazzo di testa e manovrarla a mio piacimento per scoparle la faccia. Ma ho resistito, e ho piantato le mani sui miei fianchi scegliendo di far condurre a lei i giochi. Sapevo che in fondo era la decisione giusta; lei è troia quanto basta da sapere come far godere al meglio un uomo. Non pensavo a molte cose mentre ascoltavo i gorgoglii e tutta quella gamma di suoni osceni che fuoriuscivano dalla bocca di mia madre. Una cosa però sì... ricordo di aver pensato E cazzo se avevo ragione!
Intanto i suoi affondi si sono fatti sempre più profondi ed i suoni che emetteva si erano fatti in un certo senso più gutturali. Al contrario di mia sorella, forse ancora un po’ troppo inesperta, nostra madre aveva un ottimo controllo del proprio riflesso faringeo. Io mi alterno dal fissare il soffitto per l'estasi e l'osservare in basso l'ottimo lavoro che quella bella pantera stava svolgendo, e noto che nel mentre con la mano destra lei si stava anche sditalinando. Dall'alto intravedevo oltre i suoi ingombranti seni la manina smuovere con fare elegante le sue belle dita impreziosite da uno smalto colorato, strofinando per tutti i sensi quella carnosa delizia tra le gambe. Credo che mia madre adori succhiare cazzi. Forse gli piace addirittura al pari del fottere. Ci ha sempre messo passione, dedizione, e probabilmente c'è anche naturalmente portata.
Ad un certo punto, verso i momenti finali della sua "performance" c'era così tanta saliva che alcuni rivoli avevano iniziato a colarle lungo il mento, riversandosi sulle mattonelle della cucina.
"Mamma mamma! Stai bagnando tutto per terra! Stai facendo un casino!" Esclama Susy, evidentemente più attenta a quello che stavamo facendo idi quanto noi pensassimo.
Mia madre... anzi, nostra madre a quel punto rigurgitò fuori il mio cazzo pulsante e ci sputò sopra un grumo di saliva che le era rimasto in bocca, per poi voltare il collo in direzione di sua figlia e dire sorridendo con aria innocente (mentre ancora un filo di bava le colava dalla bocca) "Va tutto bene Bimba mia, poi tanto la mamma passa lo straccio".
Senza attendere una risposta da sua figlia, che non arrivò mai, mia madre si rimette a lavoro. Alterna l'infilarsi il mio cazzo in gola forzandosi quasi al vomito con lo strusciarselo o picchiettarselo in faccia, impiastricciandosi tutta.
Alcuni amici mi prendono in giro facendo battute su mia madre, che è milf e secondo loro è anche troia. Beh, io fingo di prendermela, ma loro non hanno la più pallida idea di quanto abbiano ragione. Mentre guardavo quella puttana assatanata picchiarsi il viso usando il mio cazzo come un manganello, mentre mi fissava negli occhi e si divertiva come una poppante a far gorgogliare bollicine di saliva tra le labbra; proprio mentre guardavo questo spettacolo grottesco ho pensato:
di
scritto il
2022-03-21
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