Prime esperienze di un frocetto part.8

di
genere
gay

La scuola in seminario iniziò uguale alla prova dei tre giorni, solo il frate che passò dal mio letto la sera era diverso, ma fece le stesse cose, un approccio normale chiedendomi come stavo, le mie impressioni ecc.. e prima di andarsene anche lui fece in modo vedessi bene il pisellone semiduro e scappellato sotto la tonaca, quando fu sicuro che lo stavo guardando mi lascio dicendomi che sarebbe tornato appena spente le luci. Avevo riconfermato che ero un frocetto disponibile. Fu penombra e tornarono nei cameroni, non curanti degli altri ragazzi magari ancora svegli si distribuirono uno per uno nelle varie cuccette e si fecero tutti spompinare da noi, non esistevano profilattici, leccavi e succhiavi e tenevi la sborrata in bocca che subito dopo mandavi giù, se il pompino era lungo capitava che il frate iniziava a toccarci un pò il culetto e a me piaceva tantissimo ancor più se mentre succhiavo mi scopava con un dito, mugolavo dal piacere. Le camerate erano di circa una trentina di letti, solo nella nostra contai una dozzina di frati all'opera, non so le altre, La sera dopo con calma mentre parlavamo mi spiegò come erano abituati, mi disse che ieri come prima sera loro erano tutti particolarmente vogliosi e bisognosi di sborrare, ma cha in futuro saremmo sempre stati noi a decidere se riceverlo in bocca o nel culetto, mi spiegò che non potevamo scegliere l'amante, non volevano si formassero coppie o amicizie morbose che potevano creare complicanze, intendeva innamoramenti o gelosie, qualsiasi frate voglioso poteva liberamente girare di notte e approfittare di chi non riusciva a dormire o di chi li aspettava di proposito, bastava dormire col culetto scoperto e un frate si sarebbe preoccupato di chiedere se era per voglia di cazzo o solo un caso, non ci sarebbe mai stata nessuna costrizione o violenza rischiavano di essere trasferiti in qualche convento isolato. Cosi facendo però gli dissi, un frate può farsi sempre lo stesso culetto, al proposito mi disse che dovevano cambiare periodicamente le camerate, anche perchè sennò venivano sempre preferite le camerate dei più giovani, gli chiesi se era possibile sapere quante volte lo faceva, sorridendomi bonario mi disse che dipendeva sempre dalla voglia di noi ragazzi, agli inizi dell'anno scolastico mi disse che la media era una notte si e una no, dopo invece la media s'abbassava e almeno nel culetto diventava di due volte a settimana, rispettavano sempre chi non voleva farlo, mi racconto che tanti almeno in bocca lo provavano e alcuni anche nel culetto senza più volerlo dopo, alcuni erano soddisfatti anche solo di una volta al mese. Voi invece che frequenza avete gli chiesi con coraggio, mi disse che loro essendo di un ordine poverello era privati di tanti altri piaceri, non bevevano ne fumavano, era parchi anche nel mangiare e questo accompagnato al fatto che erano molto laboriosi li teneva tutti in forma fisica perfetta e quindi molto virili, e calcolando che cambiamo "amichetto" quasi tutte le volte, di media perdiamo un po di sonno ogni due notti non di più, non abbiamo preclusioni, se uno è in grado d'alzarsi tutte le mattine alle 5 e mezza e lavorare dopo aver pregato può darvi amore tutte le notti dipende solo da voi ragazzi. Trovai il coraggio di chiedergli una cosa che mi frullava in testa da tempo, possono due di voi venire da uno solo di noi, è proibito come è proibito far sesso tra voi ragazzi, poi sappiamo che capita e spesso si finge di non vedere, l'eccezione è stata la vostra prova, dovevamo sapere in una sola sera la vostra indole e abbiamo esagerato venendo in tre con uno solo di voi. Al proposito mi disse di avermi visto quella sera, gli piacevo fisicamente e mi si voleva fare, ma era con un altro, poi aggiunse che sperava di trovarmi col culo scoperto la notte stessa e gli dissi di si che lo avrei aspettato impaziente e ne fu contento. La notte ormai dormivo ma era chiaro il mio segnale, senti togliermi gli slip e ungermi il canale tra le chiappe, non vedevo l'ora di provare il cazzone ciucciato la sera prima, avevamo un plaid da mettere sotto che ufficialmente serviva per chi si faceva pipi a letto, di fatto lo usavamo per farci scopare a pecora indipendentemente se sborravamo o meno e per le sborrate dei frati che colando poi dal buchino avrebbero macchiato i materassi. Presi due cuscini uno sopra l'altro e il plaid, ormai crescendo sborravo sempre più spesso, mi scopò bene, grugni come fa il maiale mentre mi sborrava dentro e in silenzio se ne andò, mi stavo smanettando anchio l'uccello per sborrare, OPS... mi entrò deciso e veloce un altro cazzo, più grosso "scusami se non ho messo l'unguento, sono arrivato un attimo dopo e ti stava già scopando un altro" mi disse il mio frate, "non ci è vietato scoparvi dopo un altro, a volte ci mettiamo d'accordo ma il primo che arriva ha sempre la precedenza, sei un bel bocconcino e non mi avrebbe ceduto il posto, potevi mettermelo in bocca mentre aspettavi mi sarebbe piaciuto tantissimo gli dissi, e comunque potete opporvi al secondo rapporto" no continua scopami forte che sborro, gli bisbigliai e finì per riempirmi la pancia di sborra, un clistere e dovetti correre in bagno tenendomi un dito nel culetto. La situazione di dover stare in attesa tutte le notti, sì, perchè almeno all'inizio io ed altri frocetti volevamo il cazzo tutte le notti, mi metteva in eccitazione, dopo un attimo che aspettavo toglievo da subito gli slip e poi ne approfittavo per preparare già unto il buchino, avevamo un vasetto di unguento che tenevamo nel comodino e se l'attesa era lunga iniziavo anche a masturbarmi, tante volte mi arrivò il cazzo del frate che già ero super eccitato e molte volte era più di uno, in più i frati sospettavano che ragazzi grandi girassero anche loro a scoparci, io sentivo entrarmi diverse tipologie di cazzo però capire di chi era mi era difficile, riconoscevo qualcuno solo se nell'amplesso mi bisbigliavano qualcosa, un po il pelo, i pelosoni erano sicuramente tutti frati ma alcuni erano glabri anche tra loro, le stesse mani alcune che lavoravo negli orti erano grosse e rugose altre delicate e gentili degli impiegati o dei professori, mi ero fatto l'idea che i primi due erano sempre frati i susseguenti no, anche perchè passava un po di tempo, noi si restava in attesa col culetto per aria perchè dopo il primo maschio sempre doloroso gli altri erano tutti piacevoli.. Il mio timore comunque non era che mi scopasse anche qualche ragazzo ma di rimanerne senza maschione quando ormai lo "aspettavo", cioè che non bastassero i cazzi, non sarei riuscito più ad addormentarmi, mi rassicurarono che facevano doppietta nello stesso culo solo dopo che erano almeno stati soddisfatti tutti, quindi se capitava che ne prendevo più di uno significava che erano tanti i fraticelli vogliosi, me ne rallegrai pensando che nei prossimi anni sarebbero arrivati nuovi culetti e noi avremmo perso appeal. Dormivamo nel fondo delle camerate in modo che non si disturbasse troppo il sonno degli altri ragazzi, spesso alzandomi di notte a far pipi o a lavarmi il culetto sborrato, m'accorgevo che tanti si masturbavano nelle cuccette, era vietata la pornografia e i rapporti tra di noi, però a me ed ad altri dispiaceva che questi irriducibili ragazzi etero si masturbassero anche solo per poter prendere sonno, e confesso che rischiando moltissimo iniziai a segare e a volte succhiare qualche giovane cazzo che stava per sborrare, solo però se si mostrava da sotto le coperte, in fin dei conti pompini ai frati non ne facevamo quasi più, capitava solo raramente che qualche frate rimasto senza un culetto da scopare girasse per vedere se qualcuno almeno lo succhiava e io un bel cazzone grosso di un maturo non lo rifiutavo mai, a volte dormivo perchè quella notte non mi ero reso disponibile e me lo infilavano in bocca nel sonno, ben sapendo che ci "stavo" sempre. Ero insomma uno dei migliori di notte e anche di giorno, infatti a scuola andavo bene, lo stesso insegnante che di notte incontravo di giorno era integerrimo e noi alunni tutti soddisfatti sessualmente eravamo concentrati solo nello studio, non ci perdevamo come sarebbe successo nella scuola mista e statale a pensare alla compagna fica vicina di banco o alle puttane raffigurate sui giornaletti e ancor meno c'erano i bulli a prenderci in giro. L'unica cosa mi dispiaceva dover sempre essere vestito in modo consono, braccialetti collanine anelli era vietati, vietati i capelli lunghi, i vestiti attillati, proprio io che sapendo d'aver un culetto femminile mi piaceva mostrarlo. Per fortuna nel weekend appagavo il mio esibizionismo, al mio amico piaceva vedermi sculettare e vedere i maschi guardarmi, iniziò tutto quando sapendo della mia passione per i cavalli, incominciò tutti i sabato pomeriggio a portarmi a cavalcare in un maneggio, lui stava alle staccionate come farebbe un padre che guarda il figlio, e dopo al ritorno mentre in macchina gli succhiavo il cazzo mi diceva di non aver mai distolto lo sguardo dal mio culetto fasciato dai pantaloni elasticizzati da cavallerizzo, giorni dopo mi disse che oltre al mio culetto aveva osservato spesso che il cazzo dell'istruttore s'ingrossava quando mi aiutava a salire e scendere dal cavallo, non lo dissi ma avevo notato anchio il bel pacco dell'istruttore sotto i pantaloni attillati, a volte lo aveva talmente "disegnato" che vedevo se era scappellato o meno, ero certo che non mettesse le mutande, comunque il frocetto che era in me senza il moroso ci avrebbe già provato. Lo osservava da un pò e mi disse che era sicuro che all'istruttore piacevo, erano discorsi che gli indurivano il cazzo e gli dissi" davvero pensi che gli piaccio e che si eccita per il mio culettto? è un bell'uomo chissà quante donne avrà" mi rispose avrà sessant'anni se non di più e tutte le donne che ha saranno vecchie come lui per questo lo attizzi, mi disse sicuro. Vuoi che gli faccio un pompino? Si eccitò ulteriormente e mi disse che mi voleva scopare! era settimane che lo succhiavo solamente, abbasso il sedile dell'auto mi calai insieme leggins e mutandine e mi misi a cagnetta e gli dissi " dai scopami prima che lo faccia il cazzo dell'istruttore" mi infilo deciso il cazzo molto duro, cavalcandomi con forza come poche volte, mi disse "ci devi stare, ma voglio vedere tutto, prima gli sculetti davanti e se non prende lui l'iniziativa lo tocchi tu, voglio vederti mentre lo prendi in bocca" e se non sborra o non gli basta e vuol farmi il culo? Non penso, sei giovane e tuo padre non è lontano e poi vi dovreste spogliare non rischierà così tanto mi disse. Intanto che fantasticava mi scopava forte e poi mi disse "questo bel culo gli e lo darai un altra volta" mentre mi scaricava dentro la sborra di una settimana, mi ripeteva sempre di avere, ed aspettare solo me il sabato per godere e gli credevo, ci baciammo in bocca duellando con lingue e saliva.
Il sabato successivo non vedevo l'ora di provarci con l'istruttore, finsi col mio moroso richiedendogli se proprio lo desiderava? e finsi anche un pò di insicurezza, ma ero una troietta che sapeva il fatto suo. Avevamo acquistato un pantalone sempre elasticizzato per andare a cavallo però bianco invece dei soliti marroni o neri che mettevo, infatti il cazzo all'istruttore lo si notava molto nel pantalone bianco, sotto indossai un perizoma che mi stava tra le chiappe, per lasciare ben disegnato il culetto sodo. La lezione scorreva normalmente, gli sculettavo spesso davanti e mi mise tante volte le mani sul culo, o per salire e scendere da cavallo o per correggermi la postura in sella, mi sembrava di vedergli anche il cazzo sempre più eccitato, una volta scendendo per non cadere mi attaccai al suo cazzo duro, ma non osava! a mezza lezione mi avvicinai alla staccionata e il mio amico/padre mi disse che secondo lui era "cotto", lo aveva visto che mentre ero di spalle si toccava continuamente il pene, e scattò il piano b, lui andò a nascondersi nel box delle selle che sapevamo inutilizzato fino a sera e io tornai dall'istruttore a dirgli che mio padre aveva avuto un urgenza e sarebbe tornato solo finita la lezione, ok mi disse risali in sella, gli dissi che volevo abbeverare un attimo il cavallo e aggiunsi di avere un po il culo indolenzito, proprio qua tra le chiappe, per un maschione normale sarebbe bastato per capire che ci stavo, lui invece probabilmente molto professionale non mi diede spago, eppure lo vedevo gonfio e duro tra le gambe, fosse entrata adesso una donna per iscrivere la figlia sarebbe scappata gridando al maniaco, tirai il cavallo dentro nel corridoio tra i box, speravo cosi di dar spettacolo al mio moroso, mentre il cavallo beveva presi la spugna inzuppata d'acqua e sbadatamente inzuppai l'istruttore, in un attimo dal pantalone bagnato risaltò la verga dura, "ohh mi scusi mi perdoni" e asciugandolo con lo straccio mi inginocchiai e prima che reagisse gli sbottonai il pantalone, che stai facendo! a metà frase già lo avevo per metà in bocca, ohh siiìì succhiaa puttanella!...aveva un bel cazzo proporzionato, non tozzo come tanti frati o lungo e sottile come il moroso, era a forma di missile dalla punta si ingrossava sempre più, i migliori cazzi da prendere nel culo secondo me, si rasava, aveva peli corti sul pube e le palle lisce, un cazzo scuro, marrone e resistente, mi diceva di succhiare ma capi subito che non era tipo da sborrare per un pompino o una sega, mi alzai per abbassarmi i pantaloni per far eccitare di più il mio guardone nascosto e gli chiesi se mi voleva scopare il culo facendomi sentire solo da lui, mi disse, è un ora che ce lo duro e se non era per tuo padre te lo avrei appoggiato almeno per vedere se eri un frocetto che ci stava, lo sospettavo ma non ne ero sicuro, rischio la galera con voi ma se vi appoggio il cazzo tra le chiappe e non reagite vuol dire che non aspettate altro, ora spogliati e siediti su quella sella americana che è sul cavalletto che chiudo il portone e ti raggiungo. Osservo la tenda verde che chiude il box dove nascosto il mio amico e la vedo leggermente aperta vuol dire che riesce a vedere, ed ora che è chiuso il portone c'è anche penombra e potrà scostarla ancora un po di più e godersi lo spettacolo'. Sono a cavalcioni della sella col solo perizoma e mi si siede dietro anche lui nudo, penso mi voglia piegato col busto in avanti invece mi vuole dritto come si cavalca, ecco bravo schiena dritta e leggero movimento al passo mi dice, ho la cappella spinta sul buco, ecco bravo continua il movimento asseconda il dondolio dell'animale mi sussurra e spostato il filo del perizoma mi entra lentamente in culo, sei elastico di buco ne hai presi parecchi mi dice, spero che il moroso non senta o che non sia geloso, ora da bravo aumenta l'andatura e fai l'uno due del trotto, ecco così leggero alzamento e caduta sul mio cazzo, sei una brava troietta molto calda!... Poi mi abbraccia da dietro mi strizza le tettine eccitate e galoppiamo, io che al galoppo non ho ancora imparato,, ho il cazzo duro che mi spunta dal perizoma ma ho le mani serrate sul pomolo della sella, mi dà spinte poderose quando sborra e mi spingerebbe giù dalla sella, ci vorrebbe davvero il cavallo e mi abbraccerei al collo dell'animale finché non finisce, gli chiedo se un giorno lo faremo mai veramente sul cavallo e mi dice che alle prossime cavalcate usciamo e mi porta in un bosco isolato che conosce, dove mi scoperà ancora così, toglierà la sella e metterà una coperta sulla schiena dell'animale e saremo nudi sul cavallo, non potrai cadere perchè avrai il mio cazzo sempre nel culo, mi faccio indicare un po' il posto perché penso che il mio moroso vorrà venire ad assistere. Mi ero scordato del moroso guardone quando ormai l'istruttore si sta rivestendo, "aspetta non metterlo via lo voglio ancora in bocca" gli sussurro, che troietta, mi dice, la prima volta mi sembravi una ragazzina, belle labbra femminili e ti vedevo anche le tettine sotto la maglietta poi ho capito che eri un frocetto con gli ormoni sbagliati, e che il papà non ti lascia solo perchè sicuramente ti hanno già beccato con qualche cazzone infilato nel culo, to succhialo puliscimi anche le palle!. Gli torna il cazzo duro e deciso mi vuole scopare di nuovo, mettiti come le cagnette su quella paglia, mi da uno sculaccione e scostato il filo del perizoma su una chiappa mi mette un dito tutto nel culo per accertarsi fosse ancora scivoloso, mi piacciono i culetti piccoli dove si vede il buco senza allargarvi le chiappe mi dice voglioso, è seduto quasi sulla mia schiena e mi monta, abbiamo culi e palle in direzione del box dov'è nascosto il mio amico, se sulla sella potevo non digli di aver scopato gli avrei detto che lo aveva solo appoggiato sul buco, qui invece non potevo negare, il cazzo dell'istruttore mi entrava nel culo fino alle palle ed era ben in vista, in piu, mi usciva, aspettava si richiudesse il buchino per poi rimettermelo ancora tutto dentro in profondità gli piaceva deflorare culetti chiusi, finche mi sborrò dentro ed anche questo il mio amico lo vide . Tornando a casa in auto mi cambio carino in legging e profumato con i miei braccialetti e penso che andiamo in camporella, invece non è eccitato, mi confessa di essersi masturbato più volte e non essendo eccitato mi risulta essere anche un pò geloso e seccato perchè mi ha visto dagli facilmente il culo e mi rimprovera, "non dovevi lasciarti scopare, ma solo il pompino, eravamo d'accordo dovevi fare solo quello" cerco di giustificarmi "si però dovevo sculettare e fargli vedere il culo nudo, perchè così ti eccitavi! e poi pensi che dopo non me lo si voglia fare? gli gridai arrabbiato. come se in certi momenti con un maschione eccitato si può scegliere cosa fare, pensai. Mi venne anche da piangere, insomma litighiamo per la prima volta, io son deluso pensavo mi avrebbe concesso ad altri maschi oltre al sogno dell'orgia nel cineporno ancora irrealizzabile per la mia giovane età, provo a toccargli il cazzo sperando si finisca nel far sesso tra di noi, addirittura mi insulta! penso che se sapesse a quanti dò il culo in seminario impazzirebbe, finisce che mi molla a bordo strada, sgomma e se ne và offeso perchè gli ho detto che dovrebbe farselo succhiare di meno e scoparmi di più. Potrei aspettare, son sicuro tornerebbe a cercarmi ma orgoglioso mi incammino e arrivo ad un grande autogrill ho sete ma non ho soldi, vado in bagno per far pipi e risciacquarmi un pò, Oddio! è pieno di maschioni, in quasi tutti gli urinatoi a muro ci sono camionisti in canottiera pelosi e tatuati, forse dovevo andare nel bagno delle ragazze li come frocetto sono fuori posto, ci sono energumeni che pisciando alla parete mettono in mostra i grossi cazzi e io che sbadatamente abbassando i leggings lascio vedere il perizoma maculato (regalo di lui) tra le chiappe, vedo cazzi diventare grossi e duri e il mio rimpicciolirsi dall'emozione, ho vicino un energumeno che mi vede guardargli troppo l'uccello, mi prende la mano e se la mette sulla verga bollente, a capito che sono un frocetto, non riuscendo più a far pipi appena si libera un cesso entro e chiudo a chiavistello, poi mi siedo sul water come fanno le femmine, cosi in tranquillità riesco a pisciare e finisce di uscirmi la sborra dal culetto, quando esco i camionisti sono ancora tutti li intenti a fingere di pisciare o lavarsi le mani, mi risciacquo anch'io le mani sporgendomi troppo col culetto per bere un pò d'acqua e pensano che li provoco, mentre mi asciugo col phon a parete parlano tra loro, c'è chi vorrebbe portarmi dentro al cesso e chi in cabina per scoparmi, i cessi puzzano optano per la cabina, però quello grosso di prima vuole almeno subito un pompino, passato un angolo mi fa mettere in ginocchio e ci provo ma più della cappella nella bocca non mi entra lo posso leccare, s'avvicinano gli altri altrettanto dotati ma più normali, alcuni sanno di pipì e sudore ma non importa, con bocca e mani qualcuno sborra e se và, ne bevo alcuni e altri mi schizzano in viso, ma altri restano eccitati e vorrebbero farmi il culetto ma li è un luogo pubblico non si può e poi sono tanti non posso starci con tutti, esco con un maschione per parte che mi strizza un gluteo e con le dita si litigano il mio ano voglioso da sopra i leggings e altri che ci seguono vogliosi e ci dirigiamo verso i loro camion parcheggiati, qualcuno dice di avere un materasso e mi vogliono issare su un cassone che cosi non ci disturberà nessuno, bella idea, penso che finalmente mi toglierò la voglia di avere tanti maschioni arrapati tutti assieme, quando sento suonare con insistenza un clacson, è il mio moroso che mi chiama! gli darebbero un pugno per mandarlo via e potermi scopare, ma appena gli dico che è il mio papà che è venuto a prendermi mi lasciano andare, ci salutiamo con dispiacere, ma ormai conosco il posto dove fermano i camion per il weekend. Il moroso non è più arrabbiato era da parecchio che girava il piazzale senza vedermi, mi chiese cosa stavo facevo con i camionisti, volevo dirgli niente di male sono senza soldi e avendo sete volevano darmi una cocacola, ma lo tocco tra le gambe ed ha l'uccello duro mentre mi dice di averli visti toccarmi il culo con insistenza all'uscita dei bagni, e allora per eccitarlo questa volta gli racconto la verità dopo aver fatto pace con un intenso bacio al sapore della sborra di quei bestioni.....di proposito non metto ne nomi ne indicazioni di località o persone per evitare che qualcuno si riconosca, ditemi se stufo, se invece piaccio ancora continuerò.
scritto il
2022-04-08
6 . 4 K
visite
7
voti
valutazione
7.3
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.