Weekend di passione
di
Numeroprimo encore
genere
sadomaso
Carlo guidò l'auto sulle strade della Liguria, sul quale il GPS lo guidava senza possibilità di errore. Quando entrammo nel vialetto di ghiaia spense la radio e mi appoggiò una mano sulla gamba.
- sei sicura Federica?
- dovresti essere tu quello sicuro. Hai qualche ripensamento?
- no...
Era chiaro che l'idea di quel weekend, all'inizio così eccitante ora lo preoccupava. Lo avevo avvisato che la fantasia a volte é meglio lasciarle nel mondo delle idee.
- ora dovrei spogliarmi, poi dovresti legarmi le mani, vero?
- già. Ma se non vuoi possiamo sempre tornare indietro.
- ti ho già detto che ero d'accordo fin da quando mi hai fatto vedere il sito di questo posto. É la tua fantasia, ho voluto accontentarti - dissi sfilandomi la felpa e appoggiandomi sullo schienale per sollevare il culo dal sedile e abbassare i jeans sotto cui ero nuda - gli hai mandato le mie foto, e la lista di quello che possono fare, e potrai persino scoparti qualche altra ragazza, cosa che non mi va del tutto bene, perché io non sarò lì esattamente per divertirmi, ma ho acconsentito anche su quello. Hai deciso tutto tu, dicendo che era l'unico modo per farmi perdonare, e ho accettato tutto. Mi sono preparata, soprattutto mentalmente, a questa prova, che comunque mi lascerà dei segni. Dentro intendo.
- Non sarà troppo?
- non lo so! Ma se è questa la prova a cui devo sottopormi ci passerò dentro come a una tempesta, e poi ci riprenderemo la nostra vita.
- non sarà più come prima...
- È vero, ma sono pronta a tutto, e questo è il tutto che mi hai chiesto. Se pensi che ci sia un altro modo gira la macchina e mi rivestirò. Non sono io a dover decidere ora, amore.
Aveva scoperto una mia avventura. Una sola notte, durante un viaggio di lavoro, e per un mese lui si era trasferito in albergo, a meditare sul da farsi. Quando non speravo più di sentirlo, se non per essere avvisata che sarebbe passato a prendere le sue cose, mi aveva chiamato per vederci, dicendomi che non voleva vivere senza di me, ma che avrebbe pensato a qualcosa per vendicarsi
- per esempio vuoi farti una scopata con la tua ex e io dovrei fare finta di nulla? Banale ma capisco...
- no, pensavo a una cosa a cui ho pensato in questi giorni. A te piace il sadomaso, per cui potrebbe essere un'occasione per esplorare i tuoi confini
- quello potremmo farlo regolarmente, non ti ho mai nascosto le mie simpatie per essere legata e maltrattata...
- Non sarebbe nemmeno così semplice, anche se potrei pensare di introdurre certe pratiche.
- allora cosa?
- non qui, dopo.
- finita la cena scelse un locale sul lago, e ci sedemmo ad un tavolo esterno. Tiró fuori il tablet e mi mostrò il sito di una specie di club, una villa in effetti, con vari servizi. Incluso il soggiorno gratuito per chi metteva a disposizione della villa una persona, maschio o femmina che fosse.
- quindi vuoi che io mi faccia usare perché tu passi un weekend di lusso?
- l'idea di base è quella. E pensavo appunto, tra le varie opzioni, a quella di fornirti come slave.
- cioè non sarei la tua schiava ma quella di chiunque volesse usarmi in quel weekend? E tu che vantaggio ne avresti?
- potrei guardarti torturata, oppure lasciarti a loro e divertirmi con qualche altra ragazza
- Ah. E dopo questo, colpo di spugna e ripartiamo da zero o quasi?
- o quasi.
- posso pensarci?
- certo.
Finimmo la serata, ma ero convinta a dire di sì
Continua
-
- sei sicura Federica?
- dovresti essere tu quello sicuro. Hai qualche ripensamento?
- no...
Era chiaro che l'idea di quel weekend, all'inizio così eccitante ora lo preoccupava. Lo avevo avvisato che la fantasia a volte é meglio lasciarle nel mondo delle idee.
- ora dovrei spogliarmi, poi dovresti legarmi le mani, vero?
- già. Ma se non vuoi possiamo sempre tornare indietro.
- ti ho già detto che ero d'accordo fin da quando mi hai fatto vedere il sito di questo posto. É la tua fantasia, ho voluto accontentarti - dissi sfilandomi la felpa e appoggiandomi sullo schienale per sollevare il culo dal sedile e abbassare i jeans sotto cui ero nuda - gli hai mandato le mie foto, e la lista di quello che possono fare, e potrai persino scoparti qualche altra ragazza, cosa che non mi va del tutto bene, perché io non sarò lì esattamente per divertirmi, ma ho acconsentito anche su quello. Hai deciso tutto tu, dicendo che era l'unico modo per farmi perdonare, e ho accettato tutto. Mi sono preparata, soprattutto mentalmente, a questa prova, che comunque mi lascerà dei segni. Dentro intendo.
- Non sarà troppo?
- non lo so! Ma se è questa la prova a cui devo sottopormi ci passerò dentro come a una tempesta, e poi ci riprenderemo la nostra vita.
- non sarà più come prima...
- È vero, ma sono pronta a tutto, e questo è il tutto che mi hai chiesto. Se pensi che ci sia un altro modo gira la macchina e mi rivestirò. Non sono io a dover decidere ora, amore.
Aveva scoperto una mia avventura. Una sola notte, durante un viaggio di lavoro, e per un mese lui si era trasferito in albergo, a meditare sul da farsi. Quando non speravo più di sentirlo, se non per essere avvisata che sarebbe passato a prendere le sue cose, mi aveva chiamato per vederci, dicendomi che non voleva vivere senza di me, ma che avrebbe pensato a qualcosa per vendicarsi
- per esempio vuoi farti una scopata con la tua ex e io dovrei fare finta di nulla? Banale ma capisco...
- no, pensavo a una cosa a cui ho pensato in questi giorni. A te piace il sadomaso, per cui potrebbe essere un'occasione per esplorare i tuoi confini
- quello potremmo farlo regolarmente, non ti ho mai nascosto le mie simpatie per essere legata e maltrattata...
- Non sarebbe nemmeno così semplice, anche se potrei pensare di introdurre certe pratiche.
- allora cosa?
- non qui, dopo.
- finita la cena scelse un locale sul lago, e ci sedemmo ad un tavolo esterno. Tiró fuori il tablet e mi mostrò il sito di una specie di club, una villa in effetti, con vari servizi. Incluso il soggiorno gratuito per chi metteva a disposizione della villa una persona, maschio o femmina che fosse.
- quindi vuoi che io mi faccia usare perché tu passi un weekend di lusso?
- l'idea di base è quella. E pensavo appunto, tra le varie opzioni, a quella di fornirti come slave.
- cioè non sarei la tua schiava ma quella di chiunque volesse usarmi in quel weekend? E tu che vantaggio ne avresti?
- potrei guardarti torturata, oppure lasciarti a loro e divertirmi con qualche altra ragazza
- Ah. E dopo questo, colpo di spugna e ripartiamo da zero o quasi?
- o quasi.
- posso pensarci?
- certo.
Finimmo la serata, ma ero convinta a dire di sì
Continua
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