Una storia una vita

di
genere
dominazione

Le mie mattine, così come le mie giornate, sono spesso molto simili una all'altra da un anno a questa parte. Da quando ho dato una svolta radicale alla mia vita. Mi alzo molto prima di Silvia, la mia compagna. Non mi manca molto la vita precedente, almeno non del tutto. Certo, alcune cose si...Ma non si può avere tutto, si paga sempre, se ne vale la pena. Siamo una razza sognatrice, anche senza volte i sogni sono pericolosi da realizzare. Un tale disse "attento a quello che sogni, perché lo otterrai". Ovvio che ci vuole tanta fatica, e trovare sulla propria strada le persone giuste. Alle volte ne basta una, di persone giuste, ma prima ne incontri molte sbagliate. In realtà prima di Silvia non avevo nemmeno pensato che potesse esistere qualcuno in grado di accompagnarmi in un percorso come quello che segretamente tracciavo mentalmente da tantissimo tempo, senza poi avere il coraggio di compiere il primo passo. Silvia era una ragazza splendida in tutti i sensi, e non mi era sembrato vero che scegliesse me, un ragazzo normalmente bello senza ritenermi irresistibile, una cultura e un' intelligenza discrete. Lei mi sembrava di un'altra categoria, e anche se avevo avuto le mie conquiste eccellenti, nessuna arrivava al suo livello. Eppure era stata lei a cercarmi, a combinare i primi incontri. Ero arrivato a pensare che qualcuno mi avesse confezionato uno scherzo di cui lei fosse complice, e invece lei era davvero attratta da me, e continuai per mesi a camminare sulle uova, temendo di svegliarmi un giorno e scoprire che era stato un sogno, o che prima o poi arrivasse a capire che il ragazzo splendido che lei mi descriveva fosse qualcun altro. Fino al giorno in cui mi chiese se non avessi mai pensato ad andare a vivere con lei. E per due anni vivemmo insieme una storia stupenda, in una casa stupenda in un posto stupendo, e andando in vacanza in altri posti stupendi. Era ricca di famiglia, e aveva case in posti che avevo solo sentito nominare, ma non ostentava le sue possibilità, ne si comportava come una viziata figlia di papà. Usava i suoi soldi generosamente ma senza far sentire gli altri inferiori. Io con un certo orgoglio avevo cercato di pagare la mia parte, e lei aveva sempre fatto in modo di non farmi pesare la differenza di portafogli, dicendomi che era solo questione di essere nata da un padre con qualche possibilità in più se lei poteva spendere qualcosa in più. In verità lei era anche un fenomeno nel suo lavoro, e le sue collaborazioni con istituti esteri le bastavano a non intaccare minimamente i soldi dei suoi. Certo, aveva potuto studiare nelle scuole migliori, specializzarsi e farsi conoscere all'estero, ma molta della sua fortuna se l'era costruita da sola. Sessualmente c'era una gran sintonia, e non aveva mai detto no a nessun gioco. Insomma, una storia perfetta. E dopo il tempo che avevamo passato insieme, presi il coraggio a piene mani, e durante una cena finalmente decisi che potevo chiederle di essere la metà mancante del mio sogno.
- mi sembra molto strano amore...è una cosa che non avevo mai pensato. Non solo che tu potessi voler fare una cosa del genere. Ma che qualcuno volesse decidere una cosa del genere per la propria vita
- forse hai ragione Silvia...lo so, è una pazzia. Ed è una cosa che non ho mai confessato a nessuno, ho creduto che tu potessi capire
- La capisco, solo che è davvero una cosa fuori dalla mia idea di vita di coppia. Cioè, lo è stata fino ad ora
- È davvero strana come proposta
- Abbiamo sempre fatto di tutto. Ma hai pensato a quanto cambierebbe tra di noi? Niente sarebbe più come ora, non so quanto potrebbe durare
- Hai paura di stancarti? Di non vedermi più come ora?
- più che di stancarmi io amore, penso che potresti finire per odiarmi
- perché pensi questo? Sono io che te lo sto chiedendo! Io bacio dove cammini, e ti sarei solo grato se decidessi di accettare
- Ok, ormai me l'hai detto. Devo pensarci e lo farò, molto seriamente. Ora finiamo la serata come Dio comanda, e non parliamone più fino a che non avrò pesato la cosa e considerato tutte le possibili conseguenze

Non menzionai la cosa per un mese, fino a quando Silvia decise di rivelarmi la sua decisione
- come ti avevo detto, volevo pensare seriamente a tutte le sfaccettature di quello che mettere in pratica la tua proposta avrebbe comportato. Ma la prima cosa che ho messo sul piatto della bilancia è che tu ci terresti davvero tanto, e ti sei tenuto il segreto per te fino a quella sera. Sono molto onorata si essere stata la persona che hai scelto per parlarne. E ti amo da morire
- anche io Silvia. Non ti avrei chiesto una cosa del genere altrimenti
- lo so amore, e ringrazio il cielo di averti conosciuto. Mi rendo conto che sarà molto difficile per me, non è un ruolo in cui mi sono mai vista, anche se tu dici che mi calza perfettamente. Non lo so, mi sono sempre vista come una romanticona sbarazzina, persino imbranata...
- saresti perfetta, altro che imbranata
- vedremo
- quindi è un si?
- te l'ho detto, se vuoi farlo davvero, almeno proviamo
- ti adoro
- chissà per quanto tempo ancora lo penserai
- se vorrai tu, per sempre
- se dovessi cambiare idea potremo riparlarne. Sappi che non vorrei mai forzare una situazione in cui non vorresti più stare. Intanto iniziamo, e fra un po' capiremo se vuoi continuare. Ok?
- Io sono più che sicuro, stai tranquilla. E sarà un modo per amarti di più.
- va bene, non devi convincermi. Ho detto che proviamo
- quando cominciamo?
- premetto che non so da dove iniziare, quindi dovrai spiegarmi tutto tu
- ok, non preoccuparti.
- ci serviranno delle cose, immagino
- beh, si. Io ho una lista, e se vuoi aggiungiamo cose che potrebbero fare comodo a te. Vuoi che la vediamo insieme?
- certo, tira fuori. Però intanto spogliati. Voglio vederti nudo
- subito
Mi spogliai davanti a lei e mi sedetti accanto a lei, accendendo il portatile sul tavolino per mostrarle gli oggetti che secondo sarebbero serviti. Lei sorrise spesso con sorpresa alla vista degli articoli in lista, annuendo sempre e facendo domande
- ho voluto che fossi nudo perché volevo giudicare la tua eccitazione. Non ti è sceso un attimo, te ne rendi conto?
Un po' imbarazzato annuii
- va bene, ordina subito tutto, e quando avremo i pezzi base inizieremo questa follia
- sei sicura?
- ormai sei in ballo, caro mio
- mi stai rendendo felice, non immagini quanto
- vedremo quanto durerà questa felicità
- io spero che non sia tu a stancarti presto di me
- non metti in conto che potrei prenderci gusto ad avere uno schiavo a disposizione 24 ore su 24? Attento a quello che sogni, perché il tuo sogno potrebbe diventare il mio. Ricorda, inizierà tutto quando avremo qui i primi oggetti
scritto il
2022-03-14
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