Una storia una vita - Scambio di ruoli Pt. 7
di
Numeroprimo encore
genere
dominazione
Mi alzai in piedi mettendomi tra di loro.
- non con le mani. Le vostre bocche, insieme
Silvia aprì prontamente le labbra, come per dimostrare la propria disponibilità. Alice sembrò avere un'idea.
- mi dai un minuto? - chiese alzandosi. Senza risponderle appoggiai il glande sulle labbra della prigioniera che mosse la testa per accogliere il cazzo che le veniva offerto.
- prendilo e succhia solo, non voglio ancora venire.
Silvia mi porto con un paio di colpi all'erezione completa e poi succhiò diligentemente come le era stato ordinato.
- brava la puttanella - dissi a Silvia, che rispose ingoiando il cazzo per quanto potesse prima di rimettersi a succhiare - avrai tanto ancora da raccontare, mi piacciono i racconti.
Alice tornò con una frusta di cuoio lunga un metro circa e due vibratori, tra i quali quello con cui avevo fatto impazzire Silvia all'inizio della sessione.
- questa potrebbe farti comodo - mi disse porgendomi lo staffile - e se per te va bene questi sono per noi due.
- non farla venire, almeno per ora. Tu invece se vuoi puoi farlo
- hai sentito il padrone, troia? Datti da fare, e spera che prima o poi ti permetta un po' di sollievo.
Appena Alice fu in ginocchio uscii dalla bocca di Silvia, e le due ragazze si baciarono tenendo il cazzo tra le loro bocche, iniziando un gioco tra le loro lingue e le labbra che percorreva il mio cazzo in tutta la lunghezza. Sentii il ronzio del vibratore che Alice teneva con una mano, mentre con l'altra teneva la nuca di Silvia. Non durò molto perché Alice si staccò dopo pochi secondi. Mi fissò con una certa incredulità mentre veniva.
- questa cosa é terribile, non sono mai stata così rapida!
- per voi ragazze non é un problema, potete avere quanti orgasmi volete. Ora rimettiti a posto, o non frusterò solo Silvia.
Feci partire una scudisciata sulla schiava che subì il colpo fra le natiche continuando a giocare in solitaria sul mio cazzo. Dovevo averle colpito il perineo con la punta della frusta, causandole un dolore abbastanza forte. Le tirai i capelli per staccarla dal cazzo, che venne subito preso in consegna dalla bocca di Alice.
- ti piace proprio tanto essere una schiava allora...
- mi piace essere tutto quello che vuoi...
- fa male la frustata?
- brucia come l'inferno
- bene.
Lasciai la presa e la sua bocca si mise in cerca di quella della sua amica per avere la sua parte della mia eccitazione. La sollecitazione tra le loro bocche era di intensità minore, ma non riuscii a trattenermi per molto tempo, e lo spettacolo che avevo davanti agli occhi ebbe la meglio sulla mia resistenza, già messa a durissima prova dall'astinenza forzata. Mollai alcuni colpi di frusta a Silvia per cercare di distrarmi, e uno ad ogni orgasmo di Alice che continuava a venire a ripetizione, senza però interrompere il suo lavoro, e quando sentì che stavo per esplodere guidò il mio cazzo nella bocca della schiava. Fu un orgasmo fortissimo con cui inondai la bocca di Silvia, mentre sentivo Alice solleticarmi l'ano con un dito.
- bravo, così si fa - mormorò - riempi per bene quella bocca da puttana.
Continuai a frustare Silvia, più per la frustrazione di dover sospendere il mio piacere che per altro. Vidi alcune lacrime solcarle le guance, mentre altre le luccicavano fra le ciglia. Fermai la frusta
- perché piangi? Ti ho fatto troppo male?
- continua, ti prego.
Aveva ingoiato completamente, e mi stava chiedendo di frustarla ancora
- sta avendo quello che vuole, accontentarla - esclamò Alice, che si era stesa a terra con il vibratore che le martellava fra le cosce - io mi dedico a me per un po'.
Senza spostarmi ripresi a flagellare la schiena di Silvia che subiva immobile la tortura. La sua sofferenza era visibile sul viso ora rigato di lacrime ma non mi eccitava più come prima, ma non volevo dare l'impressione di essere troppo tenero con lei.
- frustala sulle tette, forse ora possiamo darle un po' di piacere.
- credo anche io che se lo meriti...
Adele attese che assestassi un paio di colpi sul petto esposto di Silvia, che sembrò subire maggiormente ma sempre senza lamentarsi, poi gattonò dietro di lei per giocare con il martellatore, e non ci volle molto perché un urlo liberatorio uscisse dalla gola della schiava.
- non pensare che abbiamo finito con te, adesso devi dare spettacolo.
Alice lavorò la figa di Silvia a lungo anche dopo che smisi di colpirla, regalandole un numero imprecisato di orgasmi.
- basta, ti prego, sono sfinita - implorò a un certo punto Silvia, che aveva iniziato a scuotersi in preda a tremori incontrollabili. Alice non era della stessa opinione.
- ancora qualcuno...
- stronza.
- facciamo qualcuno più due...
Quando fu soddisfatta Alice spense l'aggeggio e iniziò a slegare Silvia dalla sedia.
- aiutami a tirarla giù, poi leghiamole le mani dietro la schiena e mettiamola a terra a pancia sotto, ho ancora qualche idea.
Mi alzai per aiutarla, e mentre le bloccavo le mani sulla schiena Alice le legó insieme le caviglie.
- ecco fatto, ora possiamo riposarci un po', poi la tua puttanella farà ancora qualcosa per noi...
Continua
- non con le mani. Le vostre bocche, insieme
Silvia aprì prontamente le labbra, come per dimostrare la propria disponibilità. Alice sembrò avere un'idea.
- mi dai un minuto? - chiese alzandosi. Senza risponderle appoggiai il glande sulle labbra della prigioniera che mosse la testa per accogliere il cazzo che le veniva offerto.
- prendilo e succhia solo, non voglio ancora venire.
Silvia mi porto con un paio di colpi all'erezione completa e poi succhiò diligentemente come le era stato ordinato.
- brava la puttanella - dissi a Silvia, che rispose ingoiando il cazzo per quanto potesse prima di rimettersi a succhiare - avrai tanto ancora da raccontare, mi piacciono i racconti.
Alice tornò con una frusta di cuoio lunga un metro circa e due vibratori, tra i quali quello con cui avevo fatto impazzire Silvia all'inizio della sessione.
- questa potrebbe farti comodo - mi disse porgendomi lo staffile - e se per te va bene questi sono per noi due.
- non farla venire, almeno per ora. Tu invece se vuoi puoi farlo
- hai sentito il padrone, troia? Datti da fare, e spera che prima o poi ti permetta un po' di sollievo.
Appena Alice fu in ginocchio uscii dalla bocca di Silvia, e le due ragazze si baciarono tenendo il cazzo tra le loro bocche, iniziando un gioco tra le loro lingue e le labbra che percorreva il mio cazzo in tutta la lunghezza. Sentii il ronzio del vibratore che Alice teneva con una mano, mentre con l'altra teneva la nuca di Silvia. Non durò molto perché Alice si staccò dopo pochi secondi. Mi fissò con una certa incredulità mentre veniva.
- questa cosa é terribile, non sono mai stata così rapida!
- per voi ragazze non é un problema, potete avere quanti orgasmi volete. Ora rimettiti a posto, o non frusterò solo Silvia.
Feci partire una scudisciata sulla schiava che subì il colpo fra le natiche continuando a giocare in solitaria sul mio cazzo. Dovevo averle colpito il perineo con la punta della frusta, causandole un dolore abbastanza forte. Le tirai i capelli per staccarla dal cazzo, che venne subito preso in consegna dalla bocca di Alice.
- ti piace proprio tanto essere una schiava allora...
- mi piace essere tutto quello che vuoi...
- fa male la frustata?
- brucia come l'inferno
- bene.
Lasciai la presa e la sua bocca si mise in cerca di quella della sua amica per avere la sua parte della mia eccitazione. La sollecitazione tra le loro bocche era di intensità minore, ma non riuscii a trattenermi per molto tempo, e lo spettacolo che avevo davanti agli occhi ebbe la meglio sulla mia resistenza, già messa a durissima prova dall'astinenza forzata. Mollai alcuni colpi di frusta a Silvia per cercare di distrarmi, e uno ad ogni orgasmo di Alice che continuava a venire a ripetizione, senza però interrompere il suo lavoro, e quando sentì che stavo per esplodere guidò il mio cazzo nella bocca della schiava. Fu un orgasmo fortissimo con cui inondai la bocca di Silvia, mentre sentivo Alice solleticarmi l'ano con un dito.
- bravo, così si fa - mormorò - riempi per bene quella bocca da puttana.
Continuai a frustare Silvia, più per la frustrazione di dover sospendere il mio piacere che per altro. Vidi alcune lacrime solcarle le guance, mentre altre le luccicavano fra le ciglia. Fermai la frusta
- perché piangi? Ti ho fatto troppo male?
- continua, ti prego.
Aveva ingoiato completamente, e mi stava chiedendo di frustarla ancora
- sta avendo quello che vuole, accontentarla - esclamò Alice, che si era stesa a terra con il vibratore che le martellava fra le cosce - io mi dedico a me per un po'.
Senza spostarmi ripresi a flagellare la schiena di Silvia che subiva immobile la tortura. La sua sofferenza era visibile sul viso ora rigato di lacrime ma non mi eccitava più come prima, ma non volevo dare l'impressione di essere troppo tenero con lei.
- frustala sulle tette, forse ora possiamo darle un po' di piacere.
- credo anche io che se lo meriti...
Adele attese che assestassi un paio di colpi sul petto esposto di Silvia, che sembrò subire maggiormente ma sempre senza lamentarsi, poi gattonò dietro di lei per giocare con il martellatore, e non ci volle molto perché un urlo liberatorio uscisse dalla gola della schiava.
- non pensare che abbiamo finito con te, adesso devi dare spettacolo.
Alice lavorò la figa di Silvia a lungo anche dopo che smisi di colpirla, regalandole un numero imprecisato di orgasmi.
- basta, ti prego, sono sfinita - implorò a un certo punto Silvia, che aveva iniziato a scuotersi in preda a tremori incontrollabili. Alice non era della stessa opinione.
- ancora qualcuno...
- stronza.
- facciamo qualcuno più due...
Quando fu soddisfatta Alice spense l'aggeggio e iniziò a slegare Silvia dalla sedia.
- aiutami a tirarla giù, poi leghiamole le mani dietro la schiena e mettiamola a terra a pancia sotto, ho ancora qualche idea.
Mi alzai per aiutarla, e mentre le bloccavo le mani sulla schiena Alice le legó insieme le caviglie.
- ecco fatto, ora possiamo riposarci un po', poi la tua puttanella farà ancora qualcosa per noi...
Continua
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