Rieducazione

di
genere
dominazione

Carla si era risvegliata e per un attimo aveva pensato che tutto quello che le era successo fosse solo un incubo purtroppo il bruciore all’inguine la puzza di piscio e le manette l’avevano riportata alla realtà e le parole di suo marito erano macigni scoppio a piangere era sola nuda e al buio, il rumore delle chiavi che aprivano la porta furono come una coltellata cosa mi faranno ora, erano la dott.sa e Carlos, la dott.sa le diede una occhiata
“puzzi come una scrofa Carlos prendila dobbiamo farle dar una lavata e una sistemata “
Carlos la sollevò di perso se la mise sulla spalla come un sacco di patate.
sulla porta c’era scritto sala visite 3 entrarono ad aspettarli c’erano le ragazze Carlos portò Carla alla doccia la mise giù e con voce dura gli disse di collaborare senza storie o le avrebbe spezzato le gambe, Carla era terrorizzata non oppose nessuna resistenza gli tolse le manette e aggancio con dei moschettoni i bracciale ad una catena che pendeva dal soffitto, Carla era quasi in punta di piedi nella doccia
“ ragazze”
“ si dott.sa (risposero in coro) ora vi spogliate e la lavate per bene ovunque dentro e fuori “
le ragazze si tolsero il camice sotto erano nude portavano entrambe due anelli d’oro ai capezzoli un anello al clito con agganciati altri due anelli e un lucchetto, tutti d’oro, chiudeva loro chiudeva loro la figa erano ormai 5 giorni che non scopavano era loro concesso solo di fare pompini leccare fighe o farsela leccare erano arriva tardi al lavoro per tre volte di fila e la dott.sa le aveva punite erano le sue cocche ma sul lavoro non c’erano scuse che potessero tenere e per le ragazze essere in astinenza da 5 giorni era una tortura.
piccola nota le ragazze erano le figlie della nipote della caposala rimaste orfane da piccole erano state affidate a lei che le aveva cresciute secondo i suoi canoni di perversione le aveva sverginate lei stessa sia nella figa che nel culo e quando furono maggiorenni aveva chiesto alla dott.sa se poteva assumerle le aveva accettato alla condizione di poterne usufruire a suo piacimento per la caposala non c’erano problemi, da allora erano diventate le cocche della dott.sa ogni tanto ne approfittavano ma sapevano farsi perdonare
“ Dott.sa io dovrei andare devo preparare la numero 15 alla spedizione la caposala mi sta aspettando”
“ vai pure Carlos ma mandami Rosa dovrebbe essere tornata dalla maternità”
“subito Dott.sa ci vediamo domani purtroppo stasera non ci sono ho il compleanno di mia moglie”
“ divertiti “
“ ragazze venite qui visto che avete fatto un buon lavoro con la depilazione della puttanella vi abbuono i 5 giorni che vi rimangono di punizione ma un altro ritardo e vi scortico il culo a cinghiate e vi chiudo per un mese “
“ non succederà più lo promettiamo “ la dott.sa toglie loro i lucchetti e li aggancia all’anello sul clito
“ rimettetevi gli anelli ai buchi della fighetta” le ragazze sganciano gli anelli e li metto nei buchi in cui c’era il lucchetto e vanno a lavare Carla la lavano per bene ovunque anche dentro il culo e nella figa i denti dietro le orecchie non era mai stata così pulita, la asciugano la sganciano dalla catena e la fanno mettere a pancia in giù su un lettino da massaggiatore con la faccia i un buco la bloccano con diverse cinghie non può più muoversi una delle ragazze prende un rasoio elettrico e comincia a raderle i capelli Carla li vede cadere davanti ai suoi occhi vorrebbe gridare ma ha capito che se lo facesse farebbe solo incazzare la dott.sa può solo piangere, hanno finito ma non è totalmente rasata le hanno lasciato una cerchi di circa 15 cm di diametro di capelli le hanno fatto una treccia che le infermiere e le infermieri usano per trascinare le pazienti.
“ brave ragazze se stasera farete un buon lavoro passerete la notte con me contente?”
“possiamo avere un anticipo abbiamo tanta voglia la preghiamo dott.sa”
la dott.sa si sfila il camice indossa un reggiseno a balconcino di pizzo nero e un perizoma che trattiene a fatica un cazzo floscio di circa 20 cm con un diametro di 3 cm, e si la dott.sa è nata maschietto ma fin dalla tenera età ha sempre preferito vestirsi da ragazza e avendo la fortuna di avere una famiglia di larghe vedute non gli hanno mai esso i paletti anzi l’hanno sempre aiutata a diventare quella che è ora una strafiga con un cazzo sadica e senza alcuna morale, la dott.sa si risiede allarga le gambe
“ tutto vostro “ le ragazze non se lo fanno ripetere incominciano a fare un pompino a due si passa il cazzo da bocca a bocca il cazzo raggiunge la sua forma ideale 30 cm di lunghezza e 5 di diametro una delle ragazze bruciando sul tempo l’altra si punta il cazzo al culo l’altra per vendetta si mette davanti a lei le appoggia le mani sulle spalle e la spinge giù il cazzo le entra tutto i colpo la ragazza apre la bocca per gridare ma non esce nessun rumore, la dott.sa che si era fatta sino ad ora sollazzare dalle ragazze lasciandole libertà di movimento prende l’iniziativa si alza con la ragazza sul cazzo la appoggia a pecora alla scrivania e comincia a incularla con forza (la dott.sa non ha un fisico mascolino anzi a parte il cazzo è una donna fatta e finita ma palestra le hanno dato una certa forza) sa che e sta facendo male e questo la eccita ancora di più l’altra ragazza i mette a pecora a fianco della sorella e con le mani si apre le chiappe in attesa, le ragazze si baciano la dott.sa esce dalla ragazza i cazzo gli lascia il buco dilatato e incula con violenza l’altra che geme di dolore e di piacere va avanti così per un po’ passando da un culetto all’altro le ragazze nonostante il dolore hanno orgasmi a raffica sino a quando la dott.sa non le fa mettere inginocchio le ragazze ripulisco il cazzo che dopo essere stato nei loro culetti non è molto pulito prendendosi una sborrata in bocca che ingoiano avide compresa presa la pisciata che segue. Carla dalla sua posizione ancora legata al lettino, ha potuto solo sentire i lamenti e le grida di piacere e il terrore che prova è ha livelli inimmaginabili.
“ bene ragazze spero che vi sia bastato abbiamo un lavoro da fare fatevi una doccia e restate nude “
le ragazze si inginocchiano e le baciano i piedi con devozione e vanno a farsi la doccia.
bussano alla porta
“ avanti “
“ buongiorno dott.sa mi ha fatto chiamare”
“ si Rosa come stai tutto bene dopo il parto?”
“ a parte le emorroidi che mi sento una vacca da mungere le cacche mia madre e mia suocera che rompono il cazzo dalla mattina alla sera va tutto bene dott.sa “
“ nervosetta”
“ mi scusi dott.sa “ Rosa abbraccia la dott.sa e la bacia “ tuo figlio è bellissimo non ti ringrazierò mai abbastanza se vuoi un giorno lo posso portare così lo conosci”
la dott.sa e Rosa sono amanti da anni e la messa incinta perché il marito di Rosa dopo anni non ci era riuscito
“ ci sarà tempo … tuo marito sospetta qualcosa”
“ è maschio porterà il suo nome è felice ma un giorno dirò a mio figlio chi è suo padre non quel coglione di mio marito” fa una pausa “ dott.sa mi sono mancate le tue visite” con la mano le accarezza il cazzo
“ sta buona non ora ho appena rotto il culetto alle ragazze “ le ragazze che si stavano asciugando si girano e mostrano i loro buchi ancora dilatati “ poi stasera abbiamo da lavorare prepara la puttanella stasera la marchiamo ma non preoccuparti dopo io e le ragazze ci renderemo cura di te”
Rosa e le ragazze hanno rimesso Carla sulla poltrona da ginecologo le cinghie le bloccano qualsiasi movimento le hanno messo in bocca un morso come quello da cavalli di gomma morbida le ragazze sono nude Rosa indossa ancora il camice sembra imbarazzata ha preso qualche kilo non si piace così soprattutto a confronto delle ragazze, al suo arrivo la dott.sa è accompagnata dalla caposala che spinge un carrello coperto da un telo rosso indossava un corsetto di pelle rossa mostrava delle piccole tette con capezzoli enormi grandi quanto un pollice e una figa rasata con delle grandi labbra scure quasi nere, la dott.sa nuda, Carla vide per la prima volta il cazzo che le pendeva in mezzo alle gambe e due palle grosse e pelose era perfettamente depilata tranne le palle le andava così.
“ bene incominciamo Rosa sai cosa fare “ Rosa prese dal carrello un laccio emostatico e una siringa già pronta Carla cominciava ad agitarsi la dottoressa si mise vicino a lei e comincio a accarezzarla con dolcezza
“ tranquilla non ti farà male serve per farti sopportare meglio quello che stiamo per farti non voglio che ti venga un colpo”
fatta l’endovenosa la caposala con un pennarello disegna quattro punti sulle grandi labbra della figa di Carla alle ragazze vengono dati i marchi sembrano dei grossi cacciaviti collegati alla corrente la punta è a forma di stella la dottoressa guidano le ragazze tra le gambe di Carla accendono i marchi che poco dopo diventano incandescenti con le mani sopra quelle delle ragazze fanno il primo marchio si sente solo la voce della dottoressa
“ uno due tre togliete “ guarda il lavoro fatto “ brave o fate da sole gli altri tre”
Carla subisce gli altri marchi suda vorrebbe gridare ma il morso e il dolore acuto non lo permette le mani stringono con forza le barre della poltrona, le ragazze hanno finito la caposala mette del gel sulle bruciature che aiuterà la cicatrizzazione, Carla pensa bene è tutto finito chiude gli occhi sta ancora ansimando quando una fitta di dolore e odore di carne bruciata la colpisce sul monte di venere spalanca gli occhi la dott.sa la sta marchiando di nuovo le ha marchiato “proprietà di alice de sade” la caposala le ragazze e Rosa guardano il marchio è perfetto, nella sua mente Carla sta pregando dio fa che sia finita ti prego non voglio più vorrebbe gridarlo ma non può, le mettono un asciugamano sugli occhi la dottoressa le sussurra
“tranquilla rilassati abbiamo fatto” il cuore e il respiro si placano nella sua mente risuonano ancora le parole abbiamo fatto, una bugia, la caposala e Rosa la marchiano sulle tette un cuore attorno ai capezzoli, non resiste più sviene, le donne guardano il loro lavoro sono contente la marchiatura è andata bene i segni sono puliti senza sbavature, purtroppo per Carla non è finita la dottoressa le fa un ultimo marchio il numero 23 sulla parte alta del braccio quando riprenderà i sensi non esisterà più Carla ma solo numero 23, e per lei la dott.sa ha tante idee.
la caposala porta 23 nella sua cella la numero 23 passerà la notte con lei per evitare problemi, le ragazze e Rosa passano la notte con la dott.sa, Rosa che ha ancora il latte viene scopata e inculata a turno dalla dott.sa e dalle ragazze con grossi strap on e mentre una la scopa le altre due succhiano il latte dalle sue tette la dott.sa le sborra diverse volte nella figa
“ guarda che così mi rimetti incinta non voglio un altro figlio”
“ ai avuto un maschietto per la tuo marito ora voglio una bambina per me “
Continua

per commenti e consigli don.jerez1963@gmail.com
scritto il
2022-04-19
4 . 2 K
visite
1
voti
valutazione
2
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Rieducazione

racconto sucessivo

Rieducazione cap 2 a
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.