Rieducazione cap 1 b
di
jerez1963
genere
dominazione
bussano alla porta
“ avanti “
“ buongiorno dott.sa mi ha fatto chiamare”
“ si Rosa come stai tutto bene dopo il parto?”
“ a parte le emorroidi che mi sento una vacca da mungere le cacche mia madre e mia suocera che rompono il cazzo dalla mattina alla sera va tutto bene dott.sa “
“ nervosetta”
“ mi scusi dott.sa “ Rosa abbraccia la dott.sa e la bacia “ tuo figlio è bellissimo non ti ringrazierò mai abbastanza se vuoi un giorno lo posso portare così lo conosci”
la dott.sa e Rosa sono amanti da anni e la messa incinta perché il marito di Rosa dopo anni non ci era riuscito
“ ci sarà tempo … tuo marito sospetta qualcosa”
“ è maschio porterà il suo nome è felice ma un giorno dirò a mio figlio chi è suo padre non quel coglione di mio marito” fa una pausa “ dott.sa mi sono mancate le tue visite” con la mano le accarezza il cazzo
“ sta buona non ora ho appena rotto il culetto alle ragazze “ le ragazze che si stavano asciugando si girano e mostrano i loro buchi ancora dilatati “ poi stasera abbiamo da lavorare prepara la puttanella stasera la marchiamo ma non preoccuparti dopo io e le ragazze ci renderemo cura di te”
Rosa e le ragazze hanno rimesso Carla sulla poltrona da ginecologo le cinghie le bloccano qualsiasi movimento le hanno messo in bocca un morso come quello da cavalli di gomma morbida le ragazze sono nude Rosa indossa ancora il camice sembra imbarazzata ha preso qualche kilo non si piace così soprattutto a confronto delle ragazze, al suo arrivo la dott.sa è accompagnata dalla caposala che spinge un carrello coperto da un telo rosso indossava un corsetto di pelle rossa mostrava delle piccole tette con capezzoli enormi grandi quanto un pollice e una figa rasata con delle grandi labbra scure quasi nere, la dott.sa nuda, Carla vide per la prima volta il cazzo che le pendeva in mezzo alle gambe e due palle grosse e pelose era perfettamente depilata tranne le palle le andava così.
“ bene incominciamo Rosa sai cosa fare “ Rosa prese dal carrello un laccio emostatico e una siringa già pronta Carla cominciava ad agitarsi la dottoressa si mise vicino a lei e comincio a accarezzarla con dolcezza
“ tranquilla non ti farà male serve per farti sopportare meglio quello che stiamo per farti non voglio che ti venga un colpo”
fatta l’endovenosa la caposala con un pennarello disegna quattro punti sulle grandi labbra della figa di Carla alle ragazze vengono dati i marchi sembrano dei grossi cacciaviti collegati alla corrente la punta è a forma di stella la dottoressa guidano le ragazze tra le gambe di Carla accendono i marchi che poco dopo diventano incandescenti con le mani sopra quelle delle ragazze fanno il primo marchio si sente solo la voce della dottoressa
“ uno due tre togliete “ guarda il lavoro fatto “ brave o fate da sole gli altri tre”
Carla subisce gli altri marchi suda vorrebbe gridare ma il morso e il dolore acuto non lo permette le mani stringono con forza le barre della poltrona, le ragazze hanno finito la caposala mette del gel sulle bruciature che aiuterà la cicatrizzazione, Carla pensa bene è tutto finito chiude gli occhi sta ancora ansimando quando una fitta di dolore e odore di carne bruciata la colpisce sul monte di venere spalanca gli occhi la dott.sa la sta marchiando di nuovo le ha marchiato “proprietà di alice de sade” la caposala le ragazze e Rosa guardano il marchio è perfetto, nella sua mente Carla sta pregando dio fa che sia finita ti prego non voglio più vorrebbe gridarlo ma non può, le mettono un asciugamano sugli occhi la dottoressa le sussurra
“tranquilla rilassati abbiamo fatto” il cuore e il respiro si placano nella sua mente risuonano ancora le parole abbiamo fatto, una bugia, la caposala e Rosa la marchiano sulle tette un cuore attorno ai capezzoli, non resiste più sviene, le donne guardano il loro lavoro sono contente la marchiatura è andata bene i segni sono puliti senza sbavature, purtroppo per Carla non è finita la dottoressa le fa un ultimo marchio il numero 23 sulla parte alta del braccio quando riprenderà i sensi non esisterà più Carla ma solo numero 23, e per lei la dott.sa ha tante idee.
la caposala porta 23 nella sua cella la numero 23 passerà la notte con lei per evitare problemi, le ragazze e Rosa passano la notte con la dott.sa, Rosa che ha ancora il latte viene scopata e inculata a turno dalla dott.sa e dalle ragazze con grossi strap on e mentre una la scopa le altre due succhiano il latte dalle sue tette la dott.sa le sborra diverse volte nella figa
“ guarda che così mi rimetti incinta non voglio un altro figlio”
“ ai avuto un maschietto per la tuo marito ora voglio una bambina per me “
Continua
“ avanti “
“ buongiorno dott.sa mi ha fatto chiamare”
“ si Rosa come stai tutto bene dopo il parto?”
“ a parte le emorroidi che mi sento una vacca da mungere le cacche mia madre e mia suocera che rompono il cazzo dalla mattina alla sera va tutto bene dott.sa “
“ nervosetta”
“ mi scusi dott.sa “ Rosa abbraccia la dott.sa e la bacia “ tuo figlio è bellissimo non ti ringrazierò mai abbastanza se vuoi un giorno lo posso portare così lo conosci”
la dott.sa e Rosa sono amanti da anni e la messa incinta perché il marito di Rosa dopo anni non ci era riuscito
“ ci sarà tempo … tuo marito sospetta qualcosa”
“ è maschio porterà il suo nome è felice ma un giorno dirò a mio figlio chi è suo padre non quel coglione di mio marito” fa una pausa “ dott.sa mi sono mancate le tue visite” con la mano le accarezza il cazzo
“ sta buona non ora ho appena rotto il culetto alle ragazze “ le ragazze che si stavano asciugando si girano e mostrano i loro buchi ancora dilatati “ poi stasera abbiamo da lavorare prepara la puttanella stasera la marchiamo ma non preoccuparti dopo io e le ragazze ci renderemo cura di te”
Rosa e le ragazze hanno rimesso Carla sulla poltrona da ginecologo le cinghie le bloccano qualsiasi movimento le hanno messo in bocca un morso come quello da cavalli di gomma morbida le ragazze sono nude Rosa indossa ancora il camice sembra imbarazzata ha preso qualche kilo non si piace così soprattutto a confronto delle ragazze, al suo arrivo la dott.sa è accompagnata dalla caposala che spinge un carrello coperto da un telo rosso indossava un corsetto di pelle rossa mostrava delle piccole tette con capezzoli enormi grandi quanto un pollice e una figa rasata con delle grandi labbra scure quasi nere, la dott.sa nuda, Carla vide per la prima volta il cazzo che le pendeva in mezzo alle gambe e due palle grosse e pelose era perfettamente depilata tranne le palle le andava così.
“ bene incominciamo Rosa sai cosa fare “ Rosa prese dal carrello un laccio emostatico e una siringa già pronta Carla cominciava ad agitarsi la dottoressa si mise vicino a lei e comincio a accarezzarla con dolcezza
“ tranquilla non ti farà male serve per farti sopportare meglio quello che stiamo per farti non voglio che ti venga un colpo”
fatta l’endovenosa la caposala con un pennarello disegna quattro punti sulle grandi labbra della figa di Carla alle ragazze vengono dati i marchi sembrano dei grossi cacciaviti collegati alla corrente la punta è a forma di stella la dottoressa guidano le ragazze tra le gambe di Carla accendono i marchi che poco dopo diventano incandescenti con le mani sopra quelle delle ragazze fanno il primo marchio si sente solo la voce della dottoressa
“ uno due tre togliete “ guarda il lavoro fatto “ brave o fate da sole gli altri tre”
Carla subisce gli altri marchi suda vorrebbe gridare ma il morso e il dolore acuto non lo permette le mani stringono con forza le barre della poltrona, le ragazze hanno finito la caposala mette del gel sulle bruciature che aiuterà la cicatrizzazione, Carla pensa bene è tutto finito chiude gli occhi sta ancora ansimando quando una fitta di dolore e odore di carne bruciata la colpisce sul monte di venere spalanca gli occhi la dott.sa la sta marchiando di nuovo le ha marchiato “proprietà di alice de sade” la caposala le ragazze e Rosa guardano il marchio è perfetto, nella sua mente Carla sta pregando dio fa che sia finita ti prego non voglio più vorrebbe gridarlo ma non può, le mettono un asciugamano sugli occhi la dottoressa le sussurra
“tranquilla rilassati abbiamo fatto” il cuore e il respiro si placano nella sua mente risuonano ancora le parole abbiamo fatto, una bugia, la caposala e Rosa la marchiano sulle tette un cuore attorno ai capezzoli, non resiste più sviene, le donne guardano il loro lavoro sono contente la marchiatura è andata bene i segni sono puliti senza sbavature, purtroppo per Carla non è finita la dottoressa le fa un ultimo marchio il numero 23 sulla parte alta del braccio quando riprenderà i sensi non esisterà più Carla ma solo numero 23, e per lei la dott.sa ha tante idee.
la caposala porta 23 nella sua cella la numero 23 passerà la notte con lei per evitare problemi, le ragazze e Rosa passano la notte con la dott.sa, Rosa che ha ancora il latte viene scopata e inculata a turno dalla dott.sa e dalle ragazze con grossi strap on e mentre una la scopa le altre due succhiano il latte dalle sue tette la dott.sa le sborra diverse volte nella figa
“ guarda che così mi rimetti incinta non voglio un altro figlio”
“ ai avuto un maschietto per la tuo marito ora voglio una bambina per me “
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