Il Monolocale di mia cugina 2
di
AlexFree
genere
feticismo
È mattina presto, sento mia cugina uscire per andare in universitá, io quel giorno non avevo lezione, ed ero molto curioso di quello che co stava di la in camera sua. Vado in camera sua e trovo diverse paia di scarpe: da ginnastica basse, stivali, dr martin alte e altri tipi.decido di prendere quei stivali grossi che ogni tanto le ragazze mettono anche d estate, inizio ad annusarli e subito mi innamoro dell odore, sono cosi eccitato che ci metto anche il cazzo dentro e continuo a muovermi fino a venire. Appena venuto, mi rendo conto di quello che ho fatto e rimetto le scarpe apposto. Durante la mattinata mi immaginavo Anna camminare con quei stivali e mi perdo in questi pensieri, cosi vado in bagno per farmi la doccia, in bagno trovo le sue infadito, colto da altra eccitazione decido di leccarli, mentre leccavo le infradito, vidi davanti a me il cesto della roba sporca e dentro c erano le calze di Anna di ieri. Le presi e le utilizzai come preservativo venedoci dentro e le rimisi apposto. Io continuai a fare la doccia, ero veramente contento di fare quest esperienza e speravo dentro di me che in qualche modo potessi avvicinarmi ai piedi di Anna ma apparte il divano non vennero tante idee.
Anna torna dall università, entra a casa sbattendo la porta, lascia le scarpe in ingresso e va in bagno, io vedo le scarpe delle all star nere e non resisto inizio ad annusarle e con una scusa le sposto in camera sua, lei esce dal bagno e io gli faccio notare dove ho messo le sue scarpe, lei mi ringrazia senza guardarmi neanche negl occhi. Per pranzo ho preparato qualcosa io, lei arriva a tavola e inizia subito a mangiare mentre guarda il telefono. Durante il pranzo a un certo punto mi cade la forchetta sotto il tavolo e vado a raccoglierla, è proprio vicina ai suoi piedi nudi, appena la prendo un suo piedino mi si piazza sotto il naso e io rimango imbambolato, ma dopo poco rinvengo e torno a sedermi, Anna sembrava non essersi accorta di nulla. Finito di mangiare Anna si rimette subito sul divano, io soarecchio e la raggiungo, prima di sedermi con lei mi chiede la copertina, io in quel momento aveva gia il cazzo duro. Prendo la coperta gliela do e mi siedo nel solito angolino, lei come ieri sistemandosi mi tocca il pene, io portavo dei pantaloncini corti della tuta. Anna continua a muoversi e io gemo sempre di piu, cerco di fare finita di niente ma penso si vedesse e si sentisse quanto sono eccitato. A un certo punto noto che si è addormentata, Anna è girata sul lato sinistro e il suo piede destro è appoggiato di traverso sul mio membro durissimo, a quel punto decido di farlo, lo tiro fuori e lo metto in mezzo alle sue piante, il piede destro mi schiaccia il cazzo contro il piede sinistro e per un po rimango fermo a godermi il momento, poi dal nulla i piedi di Anna iniziarono a muoversi piano. In quel momento ero in paradiso non volevo che quel momento finisse, il mio pene era cosi duro che riusciva un po ad alzare il piede destro di Anna ,ero davvero eccitatissimo, solo che dal nulla il tempo si fermó, io vidi tutta la seguente situazione a rallentatore. Sentii il telefono di Anna squillare,Anna aprii gli occhi, spostó il suo peso verso i piedi per alzarsi ma facendolo, prima strinse i piedi tra loro con il mio pene in mezzo, poi fece peso solo sul destro per darsi la spinta per alzarsi. Io imbarazzatissimo me lo misi nei pantaloni e feci finta di niente, Anna rispose alla telefonata che duró poco, io feci per alzarmi ma lei con un calcetto al petto mi rimise a sedere. Chiuse la chiamata e si risdraió mettendosi come prima, allungando i piedi girati sul lato sinistro. Mi disse: continua pure il massaggio. Io le risposi: massaggio? E lei: si quello che mi stavi facendo. Io allora feci finta di fare un massaggio anche se non capii come aveva fatto a confondere il mio pene con un massaggio. Dopo poco mi fermó.dicendo: rifallo come prima!. Io allora capii e cosi tirai fuori il mio pene infilandolo tra le piante di Anna che intanto faceva finta di dormire. Appena lo rimisi li mi rieccitai tantissimo e il mio membro diventó di nuovo duro anche piu di prima, lei muoveva leggermente i piedini e mi faceva ansimare a bassa voce, poi all improvviso schiacció il mio pene con entrambi i piedi premendo con molta forza le piante tra di loro. Dicendomi: allora mettiamo in chiaro una cosa, non puoi fare quello che ti pare e mettermi questo coso in mezzo ai piedi quando vuoi, perche se no io prima te lo schiacció fino a fartelo diventare viola e poi passo alle palle, hai capito?. Io eccitatissimo e anche dolorante potei rispondere solo con un mugugno di approvazione e lei allentó la presa ma poi inizió a muovere le piante unite avanti e indietro e dal nulla mi fece un footjob, io dopo pochissimo stavo gia per esplodere e infatti venni copiosamente su i suoi piedi. Lei si alzo e mi disse: questo invece succederá se rispetti i miei ordini, dopo aver detto cosi se ne andó. Io rimasi sul divano incredulo di quello che fosse appena successo.
Anna torna dall università, entra a casa sbattendo la porta, lascia le scarpe in ingresso e va in bagno, io vedo le scarpe delle all star nere e non resisto inizio ad annusarle e con una scusa le sposto in camera sua, lei esce dal bagno e io gli faccio notare dove ho messo le sue scarpe, lei mi ringrazia senza guardarmi neanche negl occhi. Per pranzo ho preparato qualcosa io, lei arriva a tavola e inizia subito a mangiare mentre guarda il telefono. Durante il pranzo a un certo punto mi cade la forchetta sotto il tavolo e vado a raccoglierla, è proprio vicina ai suoi piedi nudi, appena la prendo un suo piedino mi si piazza sotto il naso e io rimango imbambolato, ma dopo poco rinvengo e torno a sedermi, Anna sembrava non essersi accorta di nulla. Finito di mangiare Anna si rimette subito sul divano, io soarecchio e la raggiungo, prima di sedermi con lei mi chiede la copertina, io in quel momento aveva gia il cazzo duro. Prendo la coperta gliela do e mi siedo nel solito angolino, lei come ieri sistemandosi mi tocca il pene, io portavo dei pantaloncini corti della tuta. Anna continua a muoversi e io gemo sempre di piu, cerco di fare finita di niente ma penso si vedesse e si sentisse quanto sono eccitato. A un certo punto noto che si è addormentata, Anna è girata sul lato sinistro e il suo piede destro è appoggiato di traverso sul mio membro durissimo, a quel punto decido di farlo, lo tiro fuori e lo metto in mezzo alle sue piante, il piede destro mi schiaccia il cazzo contro il piede sinistro e per un po rimango fermo a godermi il momento, poi dal nulla i piedi di Anna iniziarono a muoversi piano. In quel momento ero in paradiso non volevo che quel momento finisse, il mio pene era cosi duro che riusciva un po ad alzare il piede destro di Anna ,ero davvero eccitatissimo, solo che dal nulla il tempo si fermó, io vidi tutta la seguente situazione a rallentatore. Sentii il telefono di Anna squillare,Anna aprii gli occhi, spostó il suo peso verso i piedi per alzarsi ma facendolo, prima strinse i piedi tra loro con il mio pene in mezzo, poi fece peso solo sul destro per darsi la spinta per alzarsi. Io imbarazzatissimo me lo misi nei pantaloni e feci finta di niente, Anna rispose alla telefonata che duró poco, io feci per alzarmi ma lei con un calcetto al petto mi rimise a sedere. Chiuse la chiamata e si risdraió mettendosi come prima, allungando i piedi girati sul lato sinistro. Mi disse: continua pure il massaggio. Io le risposi: massaggio? E lei: si quello che mi stavi facendo. Io allora feci finta di fare un massaggio anche se non capii come aveva fatto a confondere il mio pene con un massaggio. Dopo poco mi fermó.dicendo: rifallo come prima!. Io allora capii e cosi tirai fuori il mio pene infilandolo tra le piante di Anna che intanto faceva finta di dormire. Appena lo rimisi li mi rieccitai tantissimo e il mio membro diventó di nuovo duro anche piu di prima, lei muoveva leggermente i piedini e mi faceva ansimare a bassa voce, poi all improvviso schiacció il mio pene con entrambi i piedi premendo con molta forza le piante tra di loro. Dicendomi: allora mettiamo in chiaro una cosa, non puoi fare quello che ti pare e mettermi questo coso in mezzo ai piedi quando vuoi, perche se no io prima te lo schiacció fino a fartelo diventare viola e poi passo alle palle, hai capito?. Io eccitatissimo e anche dolorante potei rispondere solo con un mugugno di approvazione e lei allentó la presa ma poi inizió a muovere le piante unite avanti e indietro e dal nulla mi fece un footjob, io dopo pochissimo stavo gia per esplodere e infatti venni copiosamente su i suoi piedi. Lei si alzo e mi disse: questo invece succederá se rispetti i miei ordini, dopo aver detto cosi se ne andó. Io rimasi sul divano incredulo di quello che fosse appena successo.
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