Sotto ai piedi di Jennifer
di
AlexFree
genere
feticismo
Ciao a tutti, io sono Giovanni e oggi vi racconteró la mia incredibile storia. Tutto inizió quando ero piccolo,vivevo in un orfanotrofio, la mia vita era molto brutta e triste ,nonostante ci fossero tanti altri bambini con cui fare amicizia. Ma un bel giornó vidi delle persone che mi osservavano da una finestra dentro il centro,ed a un certo punto mi dissero di andare fuori, la mia vita quel giorno cambió. Fui adottato da una madre single che viveva con una figlia di pochi anni piu piccola di me, la madre che si chiamava Costanza aveva deciso di adottare un fratellino per la sua figlia, Jennifer. Da quel giorno la mia vita miglioró di gran lunga finlamente avevo una famiglia,o meglio una specie di famiglia,dato che Costanza piu che farmi da mamma mi usava per badare a Jennifer ed ovviamente Jennifer ne approffittava per farmi dei dispetti e trattarmi male. La mia vita per tanti anni fu semplicemente questa, non avevo amici, studiavo da privatista e quindi non avevo contatti con nessuno, badavo tutto il giorno a Jennifer e non potevo fare niente per evitarlo dato che mamma Costanza continuava a farsi gli affari propri non considerandomi e costringendomi a stare tutto il giorno con Jennifer. Tutto fu cosi fino a quando Jennifer incominció a crescere e a fare nuove esperienze, lei era una ragazza molto perfettina e viziata, era molto popolare ed aveva un carattere particolarmente antipatico, io per lei non ero un fratello ero il suo giocattolino, E proprio per il suo carattere il suo comportamento cambió, divento molto piu curiosa sul sesso e molto piu sadica nei ordini.
Oggi è un giorno come un altro, io sto mettendo apposto in casa mentre Jennifer sta tornando da l universita, dopo aver sistemato tutto sento una voce che mi chiama, è Costanza, vuole che vada da lei, ha appena finito la corsa mattutina. “ dai giovanni vieni qui a prendere le scarpe” Costanza vuole che metta apposto le sue scarpe e le sue calze fradice di sudore, le prendo sento che sono molto bagnate vedo anche i suoi piedi nudi un 40 molto ben curato con smalto rosso, porto le scarpe nella scarpiera e metto le calze nella roba da lavare, intanto arriva Jennifer, io la sento arrivare e vado subito ad aprirle, lei entra e mi dice subito” perche ci hai messo cosi tanto? Anche tu oggi proprio no” e si siede sul divano, io mi inginocchio e inizio a toglierli le scarpe come faccio sempre, oggi indossava degli scarponi dt martins e delle calze nere. Le calze erano un po bagnatine sul fondo e Jennifer sdraiandosi, mi dice “ fammi un massagino ai piedi” io inizio a fare il massaggio e anche se il piedino è un po sudato è molto bello toccarlo è morbido e non puzza, mi sono sempre piaciuti i suoi piedini, un bel 37 curatissimo.
Dopo il massaggio è l ora di pranzare quindi io preparo tutto e apparecchio,quando è il momento di mangiare Jennifer e Costanza arrivano e si siedono, Costanza mi ordina subito di andare sotto il tavolo per un massaggino e io senza dire niente ci vado. Sotto il tavolo sento loro chiccherare del piu e del meno, nel mentre io sono seduto a gambe incrociate con un piede di Costanza in mano,massaggiandolo mi accorgo che l altro suo piede si sposta e si appoggia sul mio pene, dopo poco tempo il mio pene diventa duro, non capii bene il perche mi piacesse ma mi sentivo davvero eccitato dopo tutto anche se ho vent anni non sono mai stato fon una ragazza e non mi sono mai masturbato,il suo piede lo vedevo piano piano alzarsi dalla forza del mio pene, ero preoccupato penso che Costanza si sarebbe arrabbiata.Ad un certo punto sento una grande pressione sul pene, Costanza si è appoggiata a me per prendere qualcosa da sopra il tavolo schiacciandomi per un secondo il mebro, comunque sembra non accorgersi della sua presenza. Ad un certo punto senti chiamare il mio nome da Jennifer,” cosetto mettimi la ciabatta che mi è caduta” io faccio per prendere la ciabatta quando dal nulla, Costanza mi spinge con forza la gamba per trattenermi dicemdomi: “ devi farlo ma senza spostarti da qui” sentivo la pressione del suo piede sul mio pene e sforzandomi di prendere la ciabatta la pressione diventava piu forte, alla fine con un po di sofferenza ce la feci. Quest evento mi sconvolse un po, ero abitutato ai massaggi ai piedi ma questi in partcolare mi fece scoprire un nuovo lato di me. Il giorno dopo, dopo la cena , Jennifer mi chaimó in camera sua, era sdraiata sul letto a pancia in su, con il suo pigiamino azzuro ricamato e a piedi nudi,era molto nervosa, io mi avvicinai al suo letto ma lei non disse niente borbottava qualcosa. Poi dal nulla mi disse : mettiti sotto le coperte e vai bene in fondo, io stupito un po della cosa iniziai ad entrare nel suo letto, che per me era sempre stata una zona proibita. Mi infali bene in fondo e mi girai su fianco rivolto verso di lei, io ero vesito con un pantaloncino corto e leggero e una maglietta. Jennifer infiló i piedi sotto spinse con forza i piedi sul mio petto poi mi ordino” togliti la maglietta!” Io esegui, sentivo la sua pelle morbida sulla mia pancia e piedi erano leggermenti freddi, dopo poco inizió a tirarmi dei calcetti, che diventavano sempre piu forti, fino a quando divennero insostenibili. Per fortuna la furia si placó e fu li che il nostro rapporto cambio definitavemente, si fermo con un piedino sul mio naso ed io respiravo dalle sue dita, in quel momento il mio pene iniziava a ingrossarsi fino a quando inizió ad uscire dai panaloncini, toccó per sbaglio un piedino di Jennifer, lei tiró su la pianta e schiacció la piccola parte del mio pene che sbucava, io non ci credevo mi sembrava un sogno ero eccitatissimo fino a quando Jennifer levó un piedino dalla bocca e lo mise sullo stomaco, poi inifló il pede destro dentro i miei pantaloncini e inizió a muoverlo piu lo muoveva e piu spingeva con il piede sinistro, fino a quando inizió a scchiacciarmi con forza il pene, adesso lo aveva ruotato verso destra e le sue dita avano raggiunto le palle, sentivo le sue dita premere mentre con il tallone mi schiacciava e sollecitava la cappella, a tratti era blissimo e a tratti dolorosissimo. Le dita sulle palle iniziavano a fare male per cui per farmi stare zitto mise il piede sinistro per coprirmi la bocca e nel mentre spingere la mia faccia che era bloccata dalla coperta e quindi inerme sopportavo questo momento. Il dolore alla palle diminuiva e anche se la pressione sulla cappella aumentava, aumentava anche il piacere, alla fine Jennifer tolse il piede dalla mia bocca, si giró completamente sul lato destro e prese il pene in mezzo ai piedi, schiacció con forza e a momenti alterni sfregava molto velocemente, fece cosi fino a quando venni, in quel momento Jennifer capii che stavo venendo e aumento la stretta sul pene come a voler trattenere l eiaculzione, alla fine venni copiosamente per la prima volta e rimasi li con il pene tra le splendide piante di Jennifet.
Oggi è un giorno come un altro, io sto mettendo apposto in casa mentre Jennifer sta tornando da l universita, dopo aver sistemato tutto sento una voce che mi chiama, è Costanza, vuole che vada da lei, ha appena finito la corsa mattutina. “ dai giovanni vieni qui a prendere le scarpe” Costanza vuole che metta apposto le sue scarpe e le sue calze fradice di sudore, le prendo sento che sono molto bagnate vedo anche i suoi piedi nudi un 40 molto ben curato con smalto rosso, porto le scarpe nella scarpiera e metto le calze nella roba da lavare, intanto arriva Jennifer, io la sento arrivare e vado subito ad aprirle, lei entra e mi dice subito” perche ci hai messo cosi tanto? Anche tu oggi proprio no” e si siede sul divano, io mi inginocchio e inizio a toglierli le scarpe come faccio sempre, oggi indossava degli scarponi dt martins e delle calze nere. Le calze erano un po bagnatine sul fondo e Jennifer sdraiandosi, mi dice “ fammi un massagino ai piedi” io inizio a fare il massaggio e anche se il piedino è un po sudato è molto bello toccarlo è morbido e non puzza, mi sono sempre piaciuti i suoi piedini, un bel 37 curatissimo.
Dopo il massaggio è l ora di pranzare quindi io preparo tutto e apparecchio,quando è il momento di mangiare Jennifer e Costanza arrivano e si siedono, Costanza mi ordina subito di andare sotto il tavolo per un massaggino e io senza dire niente ci vado. Sotto il tavolo sento loro chiccherare del piu e del meno, nel mentre io sono seduto a gambe incrociate con un piede di Costanza in mano,massaggiandolo mi accorgo che l altro suo piede si sposta e si appoggia sul mio pene, dopo poco tempo il mio pene diventa duro, non capii bene il perche mi piacesse ma mi sentivo davvero eccitato dopo tutto anche se ho vent anni non sono mai stato fon una ragazza e non mi sono mai masturbato,il suo piede lo vedevo piano piano alzarsi dalla forza del mio pene, ero preoccupato penso che Costanza si sarebbe arrabbiata.Ad un certo punto sento una grande pressione sul pene, Costanza si è appoggiata a me per prendere qualcosa da sopra il tavolo schiacciandomi per un secondo il mebro, comunque sembra non accorgersi della sua presenza. Ad un certo punto senti chiamare il mio nome da Jennifer,” cosetto mettimi la ciabatta che mi è caduta” io faccio per prendere la ciabatta quando dal nulla, Costanza mi spinge con forza la gamba per trattenermi dicemdomi: “ devi farlo ma senza spostarti da qui” sentivo la pressione del suo piede sul mio pene e sforzandomi di prendere la ciabatta la pressione diventava piu forte, alla fine con un po di sofferenza ce la feci. Quest evento mi sconvolse un po, ero abitutato ai massaggi ai piedi ma questi in partcolare mi fece scoprire un nuovo lato di me. Il giorno dopo, dopo la cena , Jennifer mi chaimó in camera sua, era sdraiata sul letto a pancia in su, con il suo pigiamino azzuro ricamato e a piedi nudi,era molto nervosa, io mi avvicinai al suo letto ma lei non disse niente borbottava qualcosa. Poi dal nulla mi disse : mettiti sotto le coperte e vai bene in fondo, io stupito un po della cosa iniziai ad entrare nel suo letto, che per me era sempre stata una zona proibita. Mi infali bene in fondo e mi girai su fianco rivolto verso di lei, io ero vesito con un pantaloncino corto e leggero e una maglietta. Jennifer infiló i piedi sotto spinse con forza i piedi sul mio petto poi mi ordino” togliti la maglietta!” Io esegui, sentivo la sua pelle morbida sulla mia pancia e piedi erano leggermenti freddi, dopo poco inizió a tirarmi dei calcetti, che diventavano sempre piu forti, fino a quando divennero insostenibili. Per fortuna la furia si placó e fu li che il nostro rapporto cambio definitavemente, si fermo con un piedino sul mio naso ed io respiravo dalle sue dita, in quel momento il mio pene iniziava a ingrossarsi fino a quando inizió ad uscire dai panaloncini, toccó per sbaglio un piedino di Jennifer, lei tiró su la pianta e schiacció la piccola parte del mio pene che sbucava, io non ci credevo mi sembrava un sogno ero eccitatissimo fino a quando Jennifer levó un piedino dalla bocca e lo mise sullo stomaco, poi inifló il pede destro dentro i miei pantaloncini e inizió a muoverlo piu lo muoveva e piu spingeva con il piede sinistro, fino a quando inizió a scchiacciarmi con forza il pene, adesso lo aveva ruotato verso destra e le sue dita avano raggiunto le palle, sentivo le sue dita premere mentre con il tallone mi schiacciava e sollecitava la cappella, a tratti era blissimo e a tratti dolorosissimo. Le dita sulle palle iniziavano a fare male per cui per farmi stare zitto mise il piede sinistro per coprirmi la bocca e nel mentre spingere la mia faccia che era bloccata dalla coperta e quindi inerme sopportavo questo momento. Il dolore alla palle diminuiva e anche se la pressione sulla cappella aumentava, aumentava anche il piacere, alla fine Jennifer tolse il piede dalla mia bocca, si giró completamente sul lato destro e prese il pene in mezzo ai piedi, schiacció con forza e a momenti alterni sfregava molto velocemente, fece cosi fino a quando venni, in quel momento Jennifer capii che stavo venendo e aumento la stretta sul pene come a voler trattenere l eiaculzione, alla fine venni copiosamente per la prima volta e rimasi li con il pene tra le splendide piante di Jennifet.
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