Sotto ai piedi di Jennifer p.2
di
AlexFree
genere
feticismo
Sono sdraiato sul mio letto e ripenso ancora all altra notte, essere venuto sui piedi di Jennifer è stata una cosa fantastica, chi se lo sarebbe mai aspettato che mi facesse una cosa del genere. Penso di essermi innamorato, non tanto di Jennifer ma dei suoi piedini, vorrei stare con loro per ore ore senza smettere mai. Comunque anche questa giornata è finita, spero che domani riusciró ad avvicinarmi ai suoi piedini, sono due giorni che non me li fa toccare, è anche vero che è stata molto impegnata ma non sicuro che domani sará la volta buona.
Il giorno dopo, mi sveglio vado in cucina a sistemare e a preparare la colazione come faccio poi ogni mattina,dopo poco arriva Costanza, entra sbadigliando “ ciao sgorbietto, fammi un caffettino” io mi metto subito a prepararlo, nel mentre che lo preparo mi dice “ sai Jenny mi ha detto che l altra sera hai dormito con lei”. Io deglustico e non dico nulla, “ mi ha detto che gli hai scaldato i piedi tutta la notte, che bravo cagnolino che sei diventato”, io dissi soltanto “ grazie mille”. Poi prese un biscottino e se lo mise nella ciabatta, precisamente tra il tallone e la ciabatta, questo senza che io la vedessi. Dopo entra anche Jennifer con le sue ciabattine rosa, si siede e ordina subito la colazione. Mentre la colazione giungeva al termine Costanza riprese il discorso di prima” sai Jenny , pensavo che magari una sera di queste il cosetto potrebbe dormire con me”,Jenny disse” vediamo, e comunque perche lo vorresti?” Lei rispose” sai che le mie coperte non mi scaldano bene i piedini” ( ovviamente era una bugia, aveva cosi tanti soldi che poteva prendersi tutte le coperte che voleva). Io comunque rimasi sorpreso e un po spaventato, non so quanto mi andasse di stare sotto i piedi di Costanza per tutta la notte, non che fossero brutti solo che non mi andava perche non erano belli come quelli di Jennifer. Un rumore dal nulla mi riporto alla realtá, era un crunch come quello di un biscotto che si rompeva e Costanza mi disse “ cosetto mi sa che ho pestato un biscotto vieni a pulire” mi misi sotto il tavolo e vidi che il biscotto sbriciolato era sotto il suo tallone, impallidi, lei mi disse” dai puliscimelo veloce e con la lingua”, io un po schifato lo feci”. Prima mangiai le briciole da dentro la ciabatta, poi leccai il tallone per togliere le briciole rimaste. Costanza mi ringrazio con un carezza sui capelli e cosi terminó la colazione, diciamo che l inizio non era dei migliori.
Al pomeriggio era un po tutto noiso, Jennifer era in universitá e Costanza a correre, passai davanti ai bagnine vidi il cesto della roba sporca con in cima le calzette di Jennifer, presi le calze e le annusai con forza era come essere in paradiso, non era puzzolenti ma avevano l odore dei piedini profumati, un botto mi fece riprendere conoscenza, era la porta d ingresso, Costanza era tornata dalla corsa ed era molto sudata e arrabbiata. Non mi disse il perche, io dopo averla accolta e dopo avergli tolto le scarpe gli dissi che avevo fatto tutto quello che mi aveva chiesto mentre era via, stette zitta. Ad un certo punto mentre ero fermo in ginocchio davanti a lei, lei con un piede mi prese la parte dietro la testa tirandomi verso di lei e l altro invece me lo piazzó in faccia, avevo la sua pianta calzata sudaticcia che mi copriva bocca e naso, l odore dei suoi piedi era abbastanza forte e non mi piaceva molto, fatto sta che mi costrunse a stare cosi per un po di munuti finoba quando si stancó e se ne andó, ma nel mentre che si avviava di scatto si giró e mi disse “ preparati per sta sera ce la serata madre e figlia”
Io preoccupato dell avvenire dissi solo “ okay”
Il giorno dopo, mi sveglio vado in cucina a sistemare e a preparare la colazione come faccio poi ogni mattina,dopo poco arriva Costanza, entra sbadigliando “ ciao sgorbietto, fammi un caffettino” io mi metto subito a prepararlo, nel mentre che lo preparo mi dice “ sai Jenny mi ha detto che l altra sera hai dormito con lei”. Io deglustico e non dico nulla, “ mi ha detto che gli hai scaldato i piedi tutta la notte, che bravo cagnolino che sei diventato”, io dissi soltanto “ grazie mille”. Poi prese un biscottino e se lo mise nella ciabatta, precisamente tra il tallone e la ciabatta, questo senza che io la vedessi. Dopo entra anche Jennifer con le sue ciabattine rosa, si siede e ordina subito la colazione. Mentre la colazione giungeva al termine Costanza riprese il discorso di prima” sai Jenny , pensavo che magari una sera di queste il cosetto potrebbe dormire con me”,Jenny disse” vediamo, e comunque perche lo vorresti?” Lei rispose” sai che le mie coperte non mi scaldano bene i piedini” ( ovviamente era una bugia, aveva cosi tanti soldi che poteva prendersi tutte le coperte che voleva). Io comunque rimasi sorpreso e un po spaventato, non so quanto mi andasse di stare sotto i piedi di Costanza per tutta la notte, non che fossero brutti solo che non mi andava perche non erano belli come quelli di Jennifer. Un rumore dal nulla mi riporto alla realtá, era un crunch come quello di un biscotto che si rompeva e Costanza mi disse “ cosetto mi sa che ho pestato un biscotto vieni a pulire” mi misi sotto il tavolo e vidi che il biscotto sbriciolato era sotto il suo tallone, impallidi, lei mi disse” dai puliscimelo veloce e con la lingua”, io un po schifato lo feci”. Prima mangiai le briciole da dentro la ciabatta, poi leccai il tallone per togliere le briciole rimaste. Costanza mi ringrazio con un carezza sui capelli e cosi terminó la colazione, diciamo che l inizio non era dei migliori.
Al pomeriggio era un po tutto noiso, Jennifer era in universitá e Costanza a correre, passai davanti ai bagnine vidi il cesto della roba sporca con in cima le calzette di Jennifer, presi le calze e le annusai con forza era come essere in paradiso, non era puzzolenti ma avevano l odore dei piedini profumati, un botto mi fece riprendere conoscenza, era la porta d ingresso, Costanza era tornata dalla corsa ed era molto sudata e arrabbiata. Non mi disse il perche, io dopo averla accolta e dopo avergli tolto le scarpe gli dissi che avevo fatto tutto quello che mi aveva chiesto mentre era via, stette zitta. Ad un certo punto mentre ero fermo in ginocchio davanti a lei, lei con un piede mi prese la parte dietro la testa tirandomi verso di lei e l altro invece me lo piazzó in faccia, avevo la sua pianta calzata sudaticcia che mi copriva bocca e naso, l odore dei suoi piedi era abbastanza forte e non mi piaceva molto, fatto sta che mi costrunse a stare cosi per un po di munuti finoba quando si stancó e se ne andó, ma nel mentre che si avviava di scatto si giró e mi disse “ preparati per sta sera ce la serata madre e figlia”
Io preoccupato dell avvenire dissi solo “ okay”
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