Sottomessa per sempre

Quattordicesimo episodio. Come detto il clistere che dovevo fare ogni mattina non era doloroso ma molto fastidioso. Venivo riempita da 5 litri di acqua non saponata a cui era aggiunto un po' di medicinale che disinfettava lo stomaco e l'intestino dall'interno. Piena come un uovo dovevo così restare per 6 ore. Non avevo dolori ma un senso di malessere generale mi durava anche di notte. Mi liberavo verso le 14:30 e mi riassettavo verso le 4 del mattino, ma dopo poche ore ero con lo stomaco pieno d'acqua e tutta scombussolata. Il lavoro non mi aiutava, stare piegata a lavare i pavimenti o sulla scala non era certo il massimo per una donna con lo stomaco gonfio come quello di una gestante. Provai a chiedere al padrone di essere esentata almeno nelle ore in cui ero piena d'acqua. Potete immaginare la risposta. Anzi non mi fece mancare qualche alzataccia alle 3 e qualche notte in bianco. Dopo una quindicina di giorni la svolta. Era stata stata trovata una terapia sperimentale che avrebbe potuto guarirmi completamente. Consisteva in 7 iniezioni molto dolorose da subire in varie parti del corpo. Pur spaventata dal dolore accettai. Il giorno stabilito ero nello studio del dottore, ero nuda, tremavo per il freddo ma soprattutto per la paura. Aaaaaaahhhhhh, il primo ago fu piantato nel capezzolo destro, aaaahhhh il secondo in quello sinistro, il terzo attorno all'aureola destra, quindi in quella sinistra. Quinto e sesto andarono nelle piante dei piedi. Il settimo fu il più terribile. Ieaaaaaaaahhhhhhh, Ieaaaaaaaahhhhhhh, l'ago fu affondato all'interno della vagina che ricevette l'ultimo medicina. Subito mi fu fatto un prelievo. Ero ancora nuda e piangevo quando 2 ore dopo il dottore rientrò. La sua faccia non lasciava presagire nulla di buono, invece, caterina sei guarita. Cominciai a piangere di gioia. Finalmente era finita.