Sottomessa per sempre

di
genere
sadomaso

Terzo episodio. Erano le 16 quando arrivammo nello studio del dottore, lui era il mio padrone da alcuni giorni e mi aveva scopato 3 volte. Buongiorno dottore. Oh caterina, come va? Benissimo dottore. Hai fatto le cure? Certo dottore. Come sapete mentivo. Le presento il mio compagno. Molto piacere, piacere dottore. Tra l'altro adesso si occuperà lui di me e pertanto gli dovrebbe spiegare un po' di cose. Senz'altro, intanto tu spogliati. Cosa mi devo togliere dottore? Devo farti una visita accuratissima e pertanto ho bisogno che tu sia completamente nuda. Rossa come un peperone per la vergogna mi tolsi tutto e rimasi imbarazzatissima nuda come un verme. Mi fece distendere a pancia in giù. Haii. Non è niente ti ho solo infilato il termometro nel retto. Giovanotto, lei non deve avere pietà della sua compagna. So bene che le cure sono fastidiose ma devono essere seguite alla lettera. Se lo fa potrebbe avere ulteriori miglioramenti e quindi potremmo togliere un'iniezione, potremmo togliere un clistere, se non le fa bene potrebbe avere un peggioramento e potrebbe avere la necessità di aggiungere un'iniezione, un clistere o potrebbe avere la necessità di fare una dieta. Avere pietà significa non volerla bene. Per quanto riguarda il clistere 2 litri di acqua molto saponata a cui da domani aggiungiamo una fiala di purgante. Lo dovrà trattenere per mezz'ora. Il giovedì, dovete venire per la flebo, quindi non potrà fare il clistere. L'indomani 2 clisteri, consecutivi. Gli fai il primo, nemmeno il tempo di alzarsi dal water le fai il secondo, 3 litri e 2 fiale di purgante. Lei ti implorera', gridera', piangerà, non per impietosirti, ma perché avrà dolore. Lasciala piangere, non deve andare in bagno prima di un'ora. Non avere nessuna pietà di lei. Nel senso buono, s'intende. Detto questo cominciò la visita. Il dottore palpo' ogni centimetro della mia pelle, mi ausculto' il torace, si soffermo' parecchi minuti sul seno, palpandolo, stringendolo e strizzando i capezzoli che mi fece gridare di dolore e mi vennero le lacrime agli occhi. Infilò le mani nella mia vagina, facendo un'accurata ispezione, provocando i molto fastidio e imbarazzo. Poi m'infilo' un dito in culo. Ahi, ahi, ahi dottore, mi fa male mi fa male. Incurante delle mie proteste andò avanti finché non ebbe finito. La sera tornati a casa il mio padrone preparò le 2 iniezioni. Domani padrone, domani, cominciamo domani. Dopo un secondo ero di traverso sulle sue gambe con le mutande abbassate. Aaaahhhh, il primo ago era entrato nella nautica destra facendomi un male cane. Dopo un altro minuto stessa sorte toccò a quella sinistra. Il mio supplizio era cominciato.
scritto il
2022-05-15
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