L'equivoco 4 -

di
genere
tradimenti

Tutto era cominciato come un gioco.

Una coppia quasi quarantenne ancora innamorata nonostante un matrimonio che sfiorava i tre lustri e due figli adolescenti di cui occuparsi.

Una vita lavorativa soddisfacente per entrambi in settori diversi che evitava lo stress e la noia di un contatto troppo stretto durante il giorno.

Attività peraltro, che dava soddisfazioni sia professionali che economiche.

La loro vita sessuale era stata sempre alquanto attiva e soddisfacente, piena di complicità e fantasie trasgressive mai messe in pratica ma intensamente vissute durante i loro amplessi.

Lei, una donna non bellissima ma dotata di un fascino magnetico al quale pochi uomini sapevano resistere e lei, dall'eloquio brillante e dalla facile ironia, giocava coi maschi come il gatto col topo atteggiandosi a facile preda salvo poi lasciarli a bocca asciutta e scaricare la carica erotica accumulata tra le braccia del marito che faceva eccitare coi suoi racconti piccanti.

Naturalmente, come ogni coppia, anche per la loro ancorché dotata di fantasia illimitata, era giunta la stanchezza e la noia a letto.

La svolta vi era stata le sera in cui avevano portato i ragazzi dai nonni e loro erano andati al ristorante e poi al piano bar per festeggiare l'anniversario del loro primo incontro finito subito a letto:

-Che troia che eri, farti scopare subito senza sapere niente di me!-

Le aveva detto il marito ridendo e lei di rimando:

-Anche tu però, bel porco a portarti a letto una ingenua fanciulla della quale neanche sapevi ancora il vero nome.

Certo, sapevi già che la davo con una certa facilità visto che avevo finito da poco di scopare col tuo amico!-

Tutto vero, era andata proprio così.

A quel tempo, se trovava qualcuno che le piaceva, non perdeva tempo e si lasciava sfilare le mutandine a tempo di record.

L'incontro con quello che poi sarebbe diventato il marito, aveva però cambiato tutto nelle sue abitudini e già dal momento in cui si erano fidanzati, aveva dato un taglio ai suoi comportamenti libertini concentrandosi però col fidanzato, nella ricerca del massimo piacere non più solo fisico ma anche affettivo.

Con lui aveva scoperto l'amore e la complicità.

Erano passati tanti anni quando, in quel piano bar ridevano a quei ricordi.

Ridevano epperò biascicavano amaro rendendosi conto che la magia di quei momenti era svanita così come era svanita la pulsione che li portava a scopare in ogni situazione incapaci di resistere alla carica erotica che sgorgava da ogni poro della loro pelle.

Erano seduti l'uno di fronte all'altro stringendosi le mani rattristandosi in volto quando dal tavolo accanto al loro, si era alzato un signore sulla cinquantina e l'aveva invitata a ballare un famoso lento di Fausto Papetti.

A quella richiesta lei aveva guardato il marito negli occhi ricevendone l'assenso con una complice stretta delle dita.

Dopo il primo ballo ne era seguito un altro e poi un altro ancora in cui i corpi dei due ballerini divenivano sempre più stretti sotto lo sguardo attento del marito.

-Amore, ho avuto un brivido quando mi ha stretta facendomi sentire qualcosa di duro sulla pancia.

Avrei voluto ritrarmi e metterlo al posto suo invece, mi sono sentita lusingata ed ho risposto alla sua stretta schiacciandogli le tette sul petto.

Poi ho sentito il suo alito nell'orecchio ed un nuovo brivido come di freddo mi aveva scossa tutta.

Lui se ne era accorto e con le mani sul mio culo mi aveva stretta ancora più forte sorridendomi e guardandomi con occhi carichi di lussuria.

Mi ero bagnata e quando mi ha leccata il collo, non ho saputo resistere e mentre con una mano gli ho stretto la schiena, con l'altra, gli ho palpato il pacco.

Amore, avevo già perso la testa quando in un orecchio mi aveva bisbigliato "Sei una donna fantastica! Una di quelle da far godere per una intera notte! Ti voglio.. voglio la tua fica.. te la voglio mangiare e poi riempirtela tutta!"

Amore.. ho fatto una pazzia e senza neanche pensarci gli ho risposto "Anch'io ti voglio.. voglio il tuo cazzo ma.. c'è mio marito.. non posso.. non posso.. ma voglio il tuo cazzo oddio se lo voglio!-

Il marito che l'aveva ascoltata in silenzio stringendole le mani, dopo una lunga pausa le aveva risposto:

-Amore, quante volte abbiamo goduto immaginando situazioni di questo tipo?-

-Tante volte ed è sempre stato bellissimo amore.-

-Ascolta tesoro, se credessi al destino, direi che questo è proprio un suo segno.

Pensa, andare con un altro uomo proprio nel giorno dell'anniversario della nostra prima scopata.. ti piace quel tipo?-

-Si. si mi piace e mi fa tirare la fica in modo pazzesco.. senti anche tu come sono bagnata amore.-

Col la mano tra le cosce della moglie, aveva potuto verificare che il perizoma era davvero completamente inzuppato di umori vaginali.

A quel punto il marito, aprendosi a lei in un sorriso complice di assenso le aveva detto "Vai amore.. vai e godi come piace a te!"

A quel punto, la moglie lo aveva ringraziato e dopo un profondo lingua in bocca, si era alzata ed era andata ad invitare lo sconosciuto per un nuovo ballo dal finale già scritto.

Alla fine di quel ballo, il tavolo del marito era già vuoto e l'uomo senza perdere ulteriore tempo, aveva preso la donna per mano e dopo aver pagato il suo conto, era uscito dal locale.

Il mattino successivo al suo rientro a casa verso mezzogiorno, il marito le aveva fatto trovare la tavola già imbandita per il pranzo compreso una bottiglia di Champagne per festeggiare.

Lei aveva un'aria raggiante e prendendo il marito per mano lo aveva trascinato in camera da letto dove senza neanche spogliarlo, avevano fatto una delle chiavate più memorabili della loro vita.

Durante il pranzo, lei aveva raccontato come aveva trascorso la notte e di come quell'uomo l'avesse fatta godere risvegliando in lei pulsioni che credeva svanite per sempre.

Pensa amore, ero eccitata al punto da volere anche lui al massimo della sua carica di libidine e quando stava per venire la prima volta, rantolando mi aveva detto "Sto per venire.. cosa faccio?" - E io spingendolo tutto dentro di me gli avevo gridato: "Cosa vuoi fare .. sborra.. sborrami dentro e anche se non prendo la pillola chi se ne frega.. questo tuo bel cazzone merita questo e altro.. sborra sborra.. aaaaaa.... come mi fai godere! " Avevano goduto insieme e lui all'idea che avrebbe potuto ingravidarmi, era diventato un vero toro da monta.

Al racconto della moglie, anche lui era tornato lo stallone di un tempo con la sua giumenta e avevano chiavato tutto il pomeriggio e tutta la notte sino all'alba.

Ecco, era cominciata così la loro nuova vita.


scritto il
2022-06-23
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