Segreti di famiglia 9 - Farsi scopare per soldi al Paradise
di
Cuck 2021
genere
incesti
Il club dove Sara era stata introdotta dalla sua ginecologa/amante, era situato in un vecchio casale di tre piani, nascosti da alcuni alberi in mezzo alla campagna.
Un aspetto anonimo ed un po' diroccato circondato da un improbabile muro a secco e con un vasto spazio davanti al portone d'ingresso e tutt'intorno, accessibile da un vecchio cancello arrugginito che, stranamente, aveva una apertura elettrica telecomandata.
Una specie di grosso rudere insomma!
Varcando il portone malconcio di legno tarlato e dall'aspetto alquanto instabile, si accedeva in un piccolo disimpegno tinteggiato di bianco ma poco illuminato con una porta a comando elettrico sopra la quale, una piccola telecamera nascosta alla vista, inquadrava gli avventori.
Altra atmosfera si incontrava varcando la soglia di quella anonima ed un po' inquietante porticina bianca.
L'ambiente nel quale si accedeva, era tondo, illuminato da una tenue luce rossa e chiuso da tendoni in velluto anch'esso rosso ricamato in oro.
Avvicinandosi, un congegno fotoelettrico, spalancava il tendone, aprendo la vista ad un ambiente da mille ed una notte.
In quel preciso istante, in occasione della sua prima visita insieme alla ginecologa, Sara aveva capito il senso di quel nome.."PARADISE" anche se non ve n'era traccia in nessun documento, nessun volantino, nessun manifesto, nessuna brochure, nessuna tessera, nessun numero telefonico o riferimento in rete.
Quel luogo semplicemente non esisteva per il mondo normale.
Quel luogo era solo "PARADISE" un nome trasferito di bocca in bocca da coloro che presentati da soci fidati, se lo tramandavano oralmente: PARADISE!
Un luogo immaginato come certi building del quartiere Kabukicho di Tokio in cui ad ogni piano corrisponde un tipo diverso di sessualità e/o perversione erotica.
Vi sono i classici store per la vendita di oggetti, sale di proiezione, ambienti per incontri tra sconosciuti, glory hole per maschi e femmine.
Camere per sesso a pagamento con prostitute o prostituti.
Punti di ritrovo per soli gai, lesbiche o promiscui.
Ambienti insomma che si possono trovare anche in nord Europa, in America ed in altri posti del mondo ed ora anche in Italia seppure in minore quantità.
Vi sono però ambienti e piani dedicati esclusivamente ad una clientela particolare
Gheishe ovunque!
Piscine per fare nudismo promiscuo o diviso per generi.
E poi piani specializzati per sado/maso e amanti di ogni genere di feticismo e questi sono in particolare gli spazi occupati all'interno del PARADISE.
La ginecologa di Sara, si muoveva con disinvoltura in tutti gli ambienti in quella lussuosissima dimora (Si perché oltre il tendone di velluto rosso, si veniva precipitati in un ambiente di ori e di specchi dal lusso oltre ogni immaginazione) che ad ogni passo appariva sempre più come la casa delle meraviglie dove ogni cosa ed ogni piacere era possibile.
Seppure Sara fosse gravida solo al primo mese, la dottoressa l'aveva fatta spogliare completamente e l'aveva accompagnata in un ambiente dove alcune donne gravide, partecipavano a complicate orge in cui i mariti osservavano senza partecipare alla monta delle loro donne.
In un angolo più appartato e protetto dalla penombra, una signora gravida era avvinghiata in un sessantanove con una giovinetta e da dietro, un giovane stallone se la montava mentre la ragazza sotto li leccava entrambi.
Erano una mamma che lesbicava con la figlia mentre il figlio che l'aveva ingravidata se la chiavava da dietro.
Anche in quel caso, il marito, nonché padre dei due giovani, assisteva masturbandosi.
Mentre Sara guardava rapita quella incredibile scena, la ginecologa era stata avvicinata da due uomini nudi avanti con l'età che le avevano bisbigliato qualcosa all'orecchio.
-Hai fatto subito colpo Sara.-
-Perché?-
-Ho detto a quei due sessantenni che sei sposata e che sei gravida e vorrebbero stare con te.-
-Tu cosa cosa gli hai detto.. cosa ne pensi?
Sono un po' anziani ma mi sembrano piuttosto ben messi con quei cosi tra le gambe e poi lo vedi anche tu, da come sono eccitata me li farei volentieri.-
-Calma, calma Sara.
Ascolta, questi sono tutti milionari, porci e pervertiti.
Questo non è il momento di farlo perché sei eccitata ma è il momento di mettere a frutto il tuo godimento facendoti pagare.
Gli ho solo detto che sei sposata e che sei incinta e subito si sono eccitati e ti hanno offerto diecimila euro per un pompino.
Se poi ti fai anche scopare, sono ventimila euro a testa.
Fossi in te accetterei.
Per adesso va bene così.
Più avanti, a qualche miliardario arrapato, diremo anche che nella tua pancia c'è il frutto di un incesto.
Hai visto quella signora gravida che sta scopando coi figli?
Bene, lei si fa scopare sempre quando è ancora piena e pur non essendo giovane come te prende cinquantamila euro.
Non oso neanche immaginare quanto sarebbero disposti a pagare sapendo chi ti ha ingravidata.-
Soddisfatta e con la fica piena della sborra dei due vecchi, Sara era tornata a casa con quarantamila euro nelle mutande da esibire al marito ed al suocero mentre raccontava di quella prima visita al PARADISE.
segue
Un aspetto anonimo ed un po' diroccato circondato da un improbabile muro a secco e con un vasto spazio davanti al portone d'ingresso e tutt'intorno, accessibile da un vecchio cancello arrugginito che, stranamente, aveva una apertura elettrica telecomandata.
Una specie di grosso rudere insomma!
Varcando il portone malconcio di legno tarlato e dall'aspetto alquanto instabile, si accedeva in un piccolo disimpegno tinteggiato di bianco ma poco illuminato con una porta a comando elettrico sopra la quale, una piccola telecamera nascosta alla vista, inquadrava gli avventori.
Altra atmosfera si incontrava varcando la soglia di quella anonima ed un po' inquietante porticina bianca.
L'ambiente nel quale si accedeva, era tondo, illuminato da una tenue luce rossa e chiuso da tendoni in velluto anch'esso rosso ricamato in oro.
Avvicinandosi, un congegno fotoelettrico, spalancava il tendone, aprendo la vista ad un ambiente da mille ed una notte.
In quel preciso istante, in occasione della sua prima visita insieme alla ginecologa, Sara aveva capito il senso di quel nome.."PARADISE" anche se non ve n'era traccia in nessun documento, nessun volantino, nessun manifesto, nessuna brochure, nessuna tessera, nessun numero telefonico o riferimento in rete.
Quel luogo semplicemente non esisteva per il mondo normale.
Quel luogo era solo "PARADISE" un nome trasferito di bocca in bocca da coloro che presentati da soci fidati, se lo tramandavano oralmente: PARADISE!
Un luogo immaginato come certi building del quartiere Kabukicho di Tokio in cui ad ogni piano corrisponde un tipo diverso di sessualità e/o perversione erotica.
Vi sono i classici store per la vendita di oggetti, sale di proiezione, ambienti per incontri tra sconosciuti, glory hole per maschi e femmine.
Camere per sesso a pagamento con prostitute o prostituti.
Punti di ritrovo per soli gai, lesbiche o promiscui.
Ambienti insomma che si possono trovare anche in nord Europa, in America ed in altri posti del mondo ed ora anche in Italia seppure in minore quantità.
Vi sono però ambienti e piani dedicati esclusivamente ad una clientela particolare
Gheishe ovunque!
Piscine per fare nudismo promiscuo o diviso per generi.
E poi piani specializzati per sado/maso e amanti di ogni genere di feticismo e questi sono in particolare gli spazi occupati all'interno del PARADISE.
La ginecologa di Sara, si muoveva con disinvoltura in tutti gli ambienti in quella lussuosissima dimora (Si perché oltre il tendone di velluto rosso, si veniva precipitati in un ambiente di ori e di specchi dal lusso oltre ogni immaginazione) che ad ogni passo appariva sempre più come la casa delle meraviglie dove ogni cosa ed ogni piacere era possibile.
Seppure Sara fosse gravida solo al primo mese, la dottoressa l'aveva fatta spogliare completamente e l'aveva accompagnata in un ambiente dove alcune donne gravide, partecipavano a complicate orge in cui i mariti osservavano senza partecipare alla monta delle loro donne.
In un angolo più appartato e protetto dalla penombra, una signora gravida era avvinghiata in un sessantanove con una giovinetta e da dietro, un giovane stallone se la montava mentre la ragazza sotto li leccava entrambi.
Erano una mamma che lesbicava con la figlia mentre il figlio che l'aveva ingravidata se la chiavava da dietro.
Anche in quel caso, il marito, nonché padre dei due giovani, assisteva masturbandosi.
Mentre Sara guardava rapita quella incredibile scena, la ginecologa era stata avvicinata da due uomini nudi avanti con l'età che le avevano bisbigliato qualcosa all'orecchio.
-Hai fatto subito colpo Sara.-
-Perché?-
-Ho detto a quei due sessantenni che sei sposata e che sei gravida e vorrebbero stare con te.-
-Tu cosa cosa gli hai detto.. cosa ne pensi?
Sono un po' anziani ma mi sembrano piuttosto ben messi con quei cosi tra le gambe e poi lo vedi anche tu, da come sono eccitata me li farei volentieri.-
-Calma, calma Sara.
Ascolta, questi sono tutti milionari, porci e pervertiti.
Questo non è il momento di farlo perché sei eccitata ma è il momento di mettere a frutto il tuo godimento facendoti pagare.
Gli ho solo detto che sei sposata e che sei incinta e subito si sono eccitati e ti hanno offerto diecimila euro per un pompino.
Se poi ti fai anche scopare, sono ventimila euro a testa.
Fossi in te accetterei.
Per adesso va bene così.
Più avanti, a qualche miliardario arrapato, diremo anche che nella tua pancia c'è il frutto di un incesto.
Hai visto quella signora gravida che sta scopando coi figli?
Bene, lei si fa scopare sempre quando è ancora piena e pur non essendo giovane come te prende cinquantamila euro.
Non oso neanche immaginare quanto sarebbero disposti a pagare sapendo chi ti ha ingravidata.-
Soddisfatta e con la fica piena della sborra dei due vecchi, Sara era tornata a casa con quarantamila euro nelle mutande da esibire al marito ed al suocero mentre raccontava di quella prima visita al PARADISE.
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