Piccolo Manuale della perfetta Mistress - 1a parte
di
Miss Serena
genere
dominazione
Premessa
Dopo aver letto per decenni di donne che si scoprono slave al primo scapaccione, o di uomini che si vorrebbero sottomettere andando oltre logica umana, ho deciso di scrivere questo piccolo "Manuale della perfetta Mistress" per fare un po' di chiarezza su cos'è realmente il Bdsm, e quali sono le sue imprescindibili regole di base.
Sia chiaro che per approfondire in modo completo il Bdsm dovrei scrivere alcuni libri, e non ho nessuna intenzione di farlo, quindi queste pagine devono essere prese più come un punto di partenza che altro, lasciando poi alle giovani dominatrici il piacere d'approfondire ciò che più piace o interessa.
D'altra parte chi fa già la Mistress, magari come professione, troverà quel che ho scritto fin troppo scarno e di nessuna utilità, ma ripeto la mia unica intenzione è quella di dare le principali linee guida a chi inizia a muoversi in questo mondo, compresi gli slave che a volte si trovano davanti a Domina improvvisate, del tutto incapaci di portare avanti un discorso serio basato sulla fiducia e sul rispetto reciproco.
Per comodità parlerò solo di un rapporto Femdom con un lui schiavo, ma i principi valgono a prescindere il sesso dei due partecipanti, mentre per semplice logica non tratterò pratiche 'estreme' che considero prive di ogni logica come lo scat, che altro non è che il farsi defecare in bocca.
Sia inoltre ben chiaro che il primo che mi scrive per diventare mio schiavo, vince un biglietto di sola andata per il paese più visitato al mondo, mentre se mi verrà chiesto il questionario completo di cui parlerò in seguito sarò ben lieta di mandarlo.
Bdsm sta per bondage, disciplina e sadomasochismo, questo in modo semplice e coinciso.
Stabiliamo subito che il Bdsm è in realtà un semplice gioco di ruoli e non una filosofia di vita, dove due persone s'incontrano per passare delle ore insieme traendone entrambe piacere. Chi vuole fare la dominante anche se è al bar a prendere un caffè, dovrebbe cercarsi un bravo analista, perchè se è vero che chi assume il ruolo di padrona/e ha anche un ego smisurato, lo è altrettanto che non bisogna scadere nel ridicolo, soprattutto nella vita di tutti i giorni.
Il Bdsm andrebbe vissuto solo col proprio partner, ancor meglio se è più di uno, ma sempre nel privato o al limite con altre persone che lo comprendano e quindi non lo giudichino come una 'cosa da perversi'.
Va anche premesso che non è detto che si debba per forza praticare il Bdsm in tutte le sue parti, anche se quella riguarda la disciplina è di fatto imprescindibile per entrambi i ruoli, perchè se è vero che il sottomesso deve sempre ubbidire, lo è altrettanto che la Domina deve sapersi sempre controllare, e non usare lo slave coma valvola di sfogo per le proprie frustrazioni giornaliere, ma di questo ne parlerò meglio più avanti.
Il Bdsm dev'esse sano, sicuro e consensuale, altrimenti è solo pericola violenza fine a sé stessa, con conseguenze spesso tragiche, specie nei giochi di strangolamento.
Il luogo dove avvengono i rapporti è il Dungeon, solitamente di proprietà della Mistress, che deva vere un piccolo camerino per permettere allo slave sia di spogliarsi, che di prepararsi al rapporto. Il Dungeon non dev'essere un locale pieno d'attrezzature dove si fa fatica a muoversi, e sarà cura della Domina far sì che solo quelle utili siano al centro della scena, e di curarne pulizia e manutenzione.
Non dico che esistono infinite forme di Bdsm, ma certamente il numero è molto considerevole, quindi tratterò solo quelle principali in ordina sparso, dopo aver descritto come si devono avere sia il primo incontro, che il primo rapporto, che hanno una loro ritualità a prescindere da quello che avverrà dopo.
Va inoltre ricordato che i cosiddetti 'contratti di schiavitù' in Italia non hanno alcun valore legale essendo anticostituzionali, e quindi nulla davanti a qualunque giudice, e che non esistono penali nel caso uno slave lasci la sua Mistress per qualunque motivo.
Quanto alla marchiatura a fuoco o branding che dir si voglia, è una pratica che dovrebbe aprire le porte a un trattamento sanitario obbligatorio per il resto della propria vita. Stesso discorso vale per tatuaggi e piercing, anche se questi sono eliminabili con interventi di chirurgia laser i primi, e spesso col solo passare del tempo i secondi.
Un discorso a parte va fatto per la parte sadomasochistica, perchè se è vero che questa è intrinseca nel Bdsm, lo è altrettanto che un rapporto non può ridursi al dare/ricevere dolore e null'altro. Una Mistress solo sadica è una cattiva Mistress, così come uno slave solo masochista è un cattivo slave.
Infine non può mancare una certa dose d'umiliazione verbale, fosse solo per ridicolizzare il sottomesso anche oltre le sue caratteristiche psico-fisiche. Anche se non tutti gli slave hanno problemi d'erezione, anzi questi sono forse la minoranza, tutti vanno trattati come maschi mancati, la cui punizione è proprio la sottomissione ad una donna Alfa, che li tratti come mezzi uomini o anche meno.
Il primo incontro
Al giorno d'oggi è quasi inevitabile che il primo approccio avvenga in rete, dove abbondano i siti d'inserzioni per Domina e slave. Sarebbe sciocco negare che molte di queste inserzioni sono false, e che dietro a nomi esotici di fantomatiche Mistress si nascondano professioniste della dominazione in cerca di nuovi clienti, ancor di più se sono sul 'mercato' da poco. Quello che andrò a descrivere saranno i rapporti fra una Mistress Alfa e uno slave Omega, fra i quali s'instaura un rapporto non basato sul denaro, ma finalizzato al solo piacere reciproco.
Dopo i consueti contatti via mail o telefono, si stabilirà un primo incontro puramente conoscitivo, in un luogo pubblico come un bar, e questo per la tranquillità d'entrambi.
Lo slave dovrà essere subito riconoscibile, per esempio indossando una pochette di un determinato colore, ed arrivare per primo sul luogo dell'incontro, in modo che la Mistress possa a distanza controllare la veridicità delle sue precedenti affermazioni, in primis sull'aspetto fisico.
La dominatrice non dovrà presentarsi vestita in modo stravagante per non attirare l'attenzione delle altre persone presenti, visto che una delle regole non scritte del Bdsm è la discrezione, e neanche dovrà comportarsi come una Dea che scende fra gli umani. Il suo modo di parlare dovrà esser semplice e diretto, in modo da non creare malintesi, e dovrà rispondere sempre a dubbi o domande dell'aspirante slave, in modo esaustivo e chiaro.
Nel caso lo slave abbia spudoratamente mentito la Domina può non presentarsi, anche se in questo caso sarebbe opportuno mandare un messaggio scrivendo che non si accettano bugiardi, oppure palesarsi per lasciare poi l'uomo da solo a ripensare al proprio sbaglio.
Se invece tutto è come previsto la Mistress s'avvicinerà al sottomesso, il quale si dovrà alzare il più velocemente possibile per far accomodare la sua aspirante padrona, e quindi potrà avere inizio un colloquio veramente conoscitivo.
Lo slave dovrà sempre chiamare la Mistress coi classici appellativi della Domina, quindi Signora o Padrona, e parlare solo se gli è concesso. Nel suo stesso interesse è meglio che non menta su rapporti precedenti, o 'vantandosi' di doti che non ha, anche perchè prima o poi verrebbe scoperto e quindi buttato via dal Dungeon.
Esistono diversi "Questionari per slave" che semplificano la conoscenza da parte della Mistress, però è vero che nulla vale di più di guardare una persona negli occhi per capire se dice o meno la verità. Infatti il questionario è più un modo semplice e veloce per far capire alla Domina non solo le proprie esperienze passate, sempre che ci siano, ma soprattutto i propri desideri e quei paletti che non si vogliono superare.
Il colloquio dovrà servire per stabilire non solo le regole del rapporto, intese anche come frequenza, orari ed altri aspetti pratici, ma soprattutto gli scopi che si prefiggono entrambi i partecipanti.
Tanto per fare un esempio alcune Mistress preferiscono slave inesperti da avviare alla femminilizzazione forzata, durante un percorso d'addestramento che può durare mesi se non anni, ma magari questo non è ciò a cui ambisce lo slave che preferirebbe un rapporto più indirizzato al sadomasochismo vero e proprio. Ci sono poi uomini che hanno semplicemente una curiosità legata ad una determinata pratica, che il più delle volte è il pegging, che non trovano una donna col quale mettere in pratica i propri desideri, o che magari hanno anche una compagna, ma questa è per il 'semplice sesso etero'.
Va data inoltre molta importanza allo stato civile dello slave, soprattutto se questi non è libero, ma come spesso succede è sposato magari con prole. In questo caso sono infatti subito da eliminare pratiche come la depilazione integrale, che ben difficilmente potrebbe nascondere alla consorte, ma anche segni leggeri che durino diverse ore.
Infine vanno specificati gli aspetti economici del rapporto, perchè se è vero che bisognerebbe fare la Mistress solo per passione, lo è altrettanto che non si deve respingere un regalo, qualunque esso sia anche se vanno evitate 'buste coi soldi', che farebbero apparire la Domina come una prostituta specializzata.
Considero i cosiddetti 'money slave' dei perfetti imbecilli, il cui unico scopo nella vita è quello di farsi prendere per i fondelli da donne alquanto furbe, in quanto in quel tipo di rapporto non c'è reciprocità ma è solo unidirezionale.
Sta all'intelligenza della Domina saper usare frasi come "Mi piacerebbe avere quel tipo di frusta", per far capire allo slave quale regalo si gradirebbe, ma anche in questo caso la richiesta dev'essere un sottinteso, e non una frase diretta.
Comunque vada l'incontro sta all'uomo pagare le consumazioni, e nel caso l'esito sia positivo, si ci metterà d'accordo per un primo rapporto nel Dungeon della Mistress.
Il primo rapporto
Lo slave dovrà spogliarsi completamente prima d'entrare nel Dungeon, per poi chiedere il permesso di fare qualunque azione che non sia un ordine della Mistress.
Per prima cosa va stabilità una parola di sicurezza, che lo slave dovrà pronunciare nel caso in cui si trovi in difficoltà fisica di qualunque genere, e che sia del tutto estranea al contesto Bdsm, quindi vanno bene parole come spaghetti o fumetto.
Successivamente la Domina provvederà all'ispezione fisica del sottomesso, il quale dovrà tenere le gambe larghe, ed inclinarsi in avanti quando richiesto in modo da mettere in evidenza il suo sedere. In questa fare la Mistress potrà solo toccare lo slave, o al limite dargli dei piccoli colpetti con le mani, che più che a far male, le servono per comprendere la sensibilità dell'uomo. Infatti durante questo prima rapporto è vietato sia legare, che battere in alcun modo lo slave, in quanto non esiste ancora alcun rapporto di fiducia fra le due persone.
Ed è proprio la creazione di questo rapporto la base del primo rapporto, che è quindi solo di conoscenza più approfondita, oltre che d'insegnamento delle norme base del Bdsm.
Starà infatti alla Domina insegnare sia le posizioni principali, quali tavolo o sgabello tanto per citarne due, sia i comandi che lei intende usare più spesso, e le regole imprescindibili come la negazione dell'orgasmo, la pulizia o la sicurezza.
Lo slave verrà inoltre introdotto alle pratiche più semplici, come l'adorazione dei piedi o la sodomia ma solo usando le dita e non oggetti anche piccoli, o un leggero spanking, in modo che questi capisca il modo d'agire della sua dominatrice.
Per nessun motivo lo slave dovrà presentarsi con costrizioni come le cinture di castità o altro, perchè sarà la Mistress a stabilire se e quando usarle. Da parte sua la Domina potrà usare solo un semplice frustino ma non per quello che è il suo scopo naturale, ma per indicare allo slave dove andare o come mettersi.
Alla fine di questo primo rapporto starà ai due stabilire cosa fare, la Mistress infatti può decidere se andare avanti coll'addestramento dello slave, o finire lì la relazione con lui, o in rari casi la ripetizione di quel tipo di rapporto conoscitivo. Anche lo slave avrà ovviamente voce in capitolo, perchè potrà chiedere anche lui l'interruzione della relazione, spiegandone però i motivi anche per educazione.
Se invece il rapporto è stato soddisfacente per entrambi si procederà col fissarne un altro, che sarà il primo di vera dominazione, anche se ancora in versione leggera.
Lo scopo dei rapporti successivi non è solo quello di addestrare sempre meglio la slave, ma di acquisirne la fiducia in modo da portarlo oltre i suoi limiti, non tanto fisici quanto mentali, ed è per questo che all’inizio non si devono legare o imbavagliare i sottomessi.
La politica dei piccoli passi serve quindi non solo a portare avanti il discorso addestramento, che comunque rimane primario, ma a far conoscere sempre meglio lo slave alla Mistress, in modo che lei possa agire sempre meglio con reciproca soddisfazione.
Nei prossimi capitoli analizzerò alcune pratiche fra le più comuni, iniziando dall'adorazione dei piedi e delle scarpe e il bondage, e a seguire uso della cintura di castità e rapporti cuckold, sodomia nelle sue varie forme, femminilizzazione forzata, sculacciata e fustigazione, per finire con vari giochi a tema Bdsm.
Per completezza pubblico parte di un tipico questionario per slave, che solo per motivi di praticità non è integrale, ma credo che renda bene l'idea di cosa deve chiedere una Mistress a chi vuole diventare un suo schiavo.
Per commenti : miss.serenasdx@yahoo.com
(quelli volgari saranno subito cestinati)
Invito tutti a visitare il mio piccolo blog
http://serenathemiss.wordpress.com/
Usare una valutazione da 0 a 10 per ogni pratica già esercitata.
In altro caso contrario premettere una A e indicare quanto si sia interessati a farla.
Sesso Anale Passivo :
Penetrazione con dildo
Penetrazione con strap-on
Penetrazione con dita
Penetrazione con palline
Penetrazione con plug
Fisting anale
Speculums anale
Sesso orale attivo :
Leccare vagina o sedere
Leccare piedi e gambe
Leccare scarpe e stivali
Pissing
Bondage classico:
Invisibile sotto i vestiti
Sospensione con piedi in basso
Sospensione con testa in basso
Con pesi ai capezzoli
Con pesi a pene e/o testicoli
Immobilizzazione più o meno totale
Bondage leggero
Su un tavolo
Su una sedia
Sulla tazza del bagno
Manette
Bendaggio occhi
Legatura pene e testicoli
Fustigazione con flogger (gatto a più code)
Leggero petto
Leggero schiena e sedere
Leggero pene e testicoli
Pesante petto
Pesante schiena e sedere
Spanking (sculacciata) :
Con mani
Con paddle
Con cane
Con cinghia
Con plug dietro
Terzi :
Essere usati da un'altra Mistress
Essere usato da una coppia Mistress-Master
Usare usato con uno slave maschio
Usare usato con una slave femmina
Femminilizzazione (indossare indumenti femminili)
Reggipetto e slip
Corpetto o Guipiere
Busto costrittivo
Collant
Autoreggenti
Calze con reggicalze
Abbigliamento in pelle
Abbigliamento in seta-raso-pizzo
Scarpe a tacco alto
Cintura di castità
Attività varie :
Uscire con oggetti inseriti
Esibizionismo
Mostrare parti intime del corpo in pubblico
Rapporto Dom/slave pubblico
Masturbazione davanti a Dom
Nudità in pubblico
Gioco di ruolo (Boss / Segretario)
Gioco di ruolo (COP / Prigioniero)
Gioco di ruolo (Insegnante / studente)
Privazione sessuale a breve o lungo periodo
Depilazione gambe
Depilazione totale
Rasatuta parti intime
Solletico
Foto o video sessioni
Torture con acqua
Giochi con cera
Rapporti cuckold
Dopo aver letto per decenni di donne che si scoprono slave al primo scapaccione, o di uomini che si vorrebbero sottomettere andando oltre logica umana, ho deciso di scrivere questo piccolo "Manuale della perfetta Mistress" per fare un po' di chiarezza su cos'è realmente il Bdsm, e quali sono le sue imprescindibili regole di base.
Sia chiaro che per approfondire in modo completo il Bdsm dovrei scrivere alcuni libri, e non ho nessuna intenzione di farlo, quindi queste pagine devono essere prese più come un punto di partenza che altro, lasciando poi alle giovani dominatrici il piacere d'approfondire ciò che più piace o interessa.
D'altra parte chi fa già la Mistress, magari come professione, troverà quel che ho scritto fin troppo scarno e di nessuna utilità, ma ripeto la mia unica intenzione è quella di dare le principali linee guida a chi inizia a muoversi in questo mondo, compresi gli slave che a volte si trovano davanti a Domina improvvisate, del tutto incapaci di portare avanti un discorso serio basato sulla fiducia e sul rispetto reciproco.
Per comodità parlerò solo di un rapporto Femdom con un lui schiavo, ma i principi valgono a prescindere il sesso dei due partecipanti, mentre per semplice logica non tratterò pratiche 'estreme' che considero prive di ogni logica come lo scat, che altro non è che il farsi defecare in bocca.
Sia inoltre ben chiaro che il primo che mi scrive per diventare mio schiavo, vince un biglietto di sola andata per il paese più visitato al mondo, mentre se mi verrà chiesto il questionario completo di cui parlerò in seguito sarò ben lieta di mandarlo.
Bdsm sta per bondage, disciplina e sadomasochismo, questo in modo semplice e coinciso.
Stabiliamo subito che il Bdsm è in realtà un semplice gioco di ruoli e non una filosofia di vita, dove due persone s'incontrano per passare delle ore insieme traendone entrambe piacere. Chi vuole fare la dominante anche se è al bar a prendere un caffè, dovrebbe cercarsi un bravo analista, perchè se è vero che chi assume il ruolo di padrona/e ha anche un ego smisurato, lo è altrettanto che non bisogna scadere nel ridicolo, soprattutto nella vita di tutti i giorni.
Il Bdsm andrebbe vissuto solo col proprio partner, ancor meglio se è più di uno, ma sempre nel privato o al limite con altre persone che lo comprendano e quindi non lo giudichino come una 'cosa da perversi'.
Va anche premesso che non è detto che si debba per forza praticare il Bdsm in tutte le sue parti, anche se quella riguarda la disciplina è di fatto imprescindibile per entrambi i ruoli, perchè se è vero che il sottomesso deve sempre ubbidire, lo è altrettanto che la Domina deve sapersi sempre controllare, e non usare lo slave coma valvola di sfogo per le proprie frustrazioni giornaliere, ma di questo ne parlerò meglio più avanti.
Il Bdsm dev'esse sano, sicuro e consensuale, altrimenti è solo pericola violenza fine a sé stessa, con conseguenze spesso tragiche, specie nei giochi di strangolamento.
Il luogo dove avvengono i rapporti è il Dungeon, solitamente di proprietà della Mistress, che deva vere un piccolo camerino per permettere allo slave sia di spogliarsi, che di prepararsi al rapporto. Il Dungeon non dev'essere un locale pieno d'attrezzature dove si fa fatica a muoversi, e sarà cura della Domina far sì che solo quelle utili siano al centro della scena, e di curarne pulizia e manutenzione.
Non dico che esistono infinite forme di Bdsm, ma certamente il numero è molto considerevole, quindi tratterò solo quelle principali in ordina sparso, dopo aver descritto come si devono avere sia il primo incontro, che il primo rapporto, che hanno una loro ritualità a prescindere da quello che avverrà dopo.
Va inoltre ricordato che i cosiddetti 'contratti di schiavitù' in Italia non hanno alcun valore legale essendo anticostituzionali, e quindi nulla davanti a qualunque giudice, e che non esistono penali nel caso uno slave lasci la sua Mistress per qualunque motivo.
Quanto alla marchiatura a fuoco o branding che dir si voglia, è una pratica che dovrebbe aprire le porte a un trattamento sanitario obbligatorio per il resto della propria vita. Stesso discorso vale per tatuaggi e piercing, anche se questi sono eliminabili con interventi di chirurgia laser i primi, e spesso col solo passare del tempo i secondi.
Un discorso a parte va fatto per la parte sadomasochistica, perchè se è vero che questa è intrinseca nel Bdsm, lo è altrettanto che un rapporto non può ridursi al dare/ricevere dolore e null'altro. Una Mistress solo sadica è una cattiva Mistress, così come uno slave solo masochista è un cattivo slave.
Infine non può mancare una certa dose d'umiliazione verbale, fosse solo per ridicolizzare il sottomesso anche oltre le sue caratteristiche psico-fisiche. Anche se non tutti gli slave hanno problemi d'erezione, anzi questi sono forse la minoranza, tutti vanno trattati come maschi mancati, la cui punizione è proprio la sottomissione ad una donna Alfa, che li tratti come mezzi uomini o anche meno.
Il primo incontro
Al giorno d'oggi è quasi inevitabile che il primo approccio avvenga in rete, dove abbondano i siti d'inserzioni per Domina e slave. Sarebbe sciocco negare che molte di queste inserzioni sono false, e che dietro a nomi esotici di fantomatiche Mistress si nascondano professioniste della dominazione in cerca di nuovi clienti, ancor di più se sono sul 'mercato' da poco. Quello che andrò a descrivere saranno i rapporti fra una Mistress Alfa e uno slave Omega, fra i quali s'instaura un rapporto non basato sul denaro, ma finalizzato al solo piacere reciproco.
Dopo i consueti contatti via mail o telefono, si stabilirà un primo incontro puramente conoscitivo, in un luogo pubblico come un bar, e questo per la tranquillità d'entrambi.
Lo slave dovrà essere subito riconoscibile, per esempio indossando una pochette di un determinato colore, ed arrivare per primo sul luogo dell'incontro, in modo che la Mistress possa a distanza controllare la veridicità delle sue precedenti affermazioni, in primis sull'aspetto fisico.
La dominatrice non dovrà presentarsi vestita in modo stravagante per non attirare l'attenzione delle altre persone presenti, visto che una delle regole non scritte del Bdsm è la discrezione, e neanche dovrà comportarsi come una Dea che scende fra gli umani. Il suo modo di parlare dovrà esser semplice e diretto, in modo da non creare malintesi, e dovrà rispondere sempre a dubbi o domande dell'aspirante slave, in modo esaustivo e chiaro.
Nel caso lo slave abbia spudoratamente mentito la Domina può non presentarsi, anche se in questo caso sarebbe opportuno mandare un messaggio scrivendo che non si accettano bugiardi, oppure palesarsi per lasciare poi l'uomo da solo a ripensare al proprio sbaglio.
Se invece tutto è come previsto la Mistress s'avvicinerà al sottomesso, il quale si dovrà alzare il più velocemente possibile per far accomodare la sua aspirante padrona, e quindi potrà avere inizio un colloquio veramente conoscitivo.
Lo slave dovrà sempre chiamare la Mistress coi classici appellativi della Domina, quindi Signora o Padrona, e parlare solo se gli è concesso. Nel suo stesso interesse è meglio che non menta su rapporti precedenti, o 'vantandosi' di doti che non ha, anche perchè prima o poi verrebbe scoperto e quindi buttato via dal Dungeon.
Esistono diversi "Questionari per slave" che semplificano la conoscenza da parte della Mistress, però è vero che nulla vale di più di guardare una persona negli occhi per capire se dice o meno la verità. Infatti il questionario è più un modo semplice e veloce per far capire alla Domina non solo le proprie esperienze passate, sempre che ci siano, ma soprattutto i propri desideri e quei paletti che non si vogliono superare.
Il colloquio dovrà servire per stabilire non solo le regole del rapporto, intese anche come frequenza, orari ed altri aspetti pratici, ma soprattutto gli scopi che si prefiggono entrambi i partecipanti.
Tanto per fare un esempio alcune Mistress preferiscono slave inesperti da avviare alla femminilizzazione forzata, durante un percorso d'addestramento che può durare mesi se non anni, ma magari questo non è ciò a cui ambisce lo slave che preferirebbe un rapporto più indirizzato al sadomasochismo vero e proprio. Ci sono poi uomini che hanno semplicemente una curiosità legata ad una determinata pratica, che il più delle volte è il pegging, che non trovano una donna col quale mettere in pratica i propri desideri, o che magari hanno anche una compagna, ma questa è per il 'semplice sesso etero'.
Va data inoltre molta importanza allo stato civile dello slave, soprattutto se questi non è libero, ma come spesso succede è sposato magari con prole. In questo caso sono infatti subito da eliminare pratiche come la depilazione integrale, che ben difficilmente potrebbe nascondere alla consorte, ma anche segni leggeri che durino diverse ore.
Infine vanno specificati gli aspetti economici del rapporto, perchè se è vero che bisognerebbe fare la Mistress solo per passione, lo è altrettanto che non si deve respingere un regalo, qualunque esso sia anche se vanno evitate 'buste coi soldi', che farebbero apparire la Domina come una prostituta specializzata.
Considero i cosiddetti 'money slave' dei perfetti imbecilli, il cui unico scopo nella vita è quello di farsi prendere per i fondelli da donne alquanto furbe, in quanto in quel tipo di rapporto non c'è reciprocità ma è solo unidirezionale.
Sta all'intelligenza della Domina saper usare frasi come "Mi piacerebbe avere quel tipo di frusta", per far capire allo slave quale regalo si gradirebbe, ma anche in questo caso la richiesta dev'essere un sottinteso, e non una frase diretta.
Comunque vada l'incontro sta all'uomo pagare le consumazioni, e nel caso l'esito sia positivo, si ci metterà d'accordo per un primo rapporto nel Dungeon della Mistress.
Il primo rapporto
Lo slave dovrà spogliarsi completamente prima d'entrare nel Dungeon, per poi chiedere il permesso di fare qualunque azione che non sia un ordine della Mistress.
Per prima cosa va stabilità una parola di sicurezza, che lo slave dovrà pronunciare nel caso in cui si trovi in difficoltà fisica di qualunque genere, e che sia del tutto estranea al contesto Bdsm, quindi vanno bene parole come spaghetti o fumetto.
Successivamente la Domina provvederà all'ispezione fisica del sottomesso, il quale dovrà tenere le gambe larghe, ed inclinarsi in avanti quando richiesto in modo da mettere in evidenza il suo sedere. In questa fare la Mistress potrà solo toccare lo slave, o al limite dargli dei piccoli colpetti con le mani, che più che a far male, le servono per comprendere la sensibilità dell'uomo. Infatti durante questo prima rapporto è vietato sia legare, che battere in alcun modo lo slave, in quanto non esiste ancora alcun rapporto di fiducia fra le due persone.
Ed è proprio la creazione di questo rapporto la base del primo rapporto, che è quindi solo di conoscenza più approfondita, oltre che d'insegnamento delle norme base del Bdsm.
Starà infatti alla Domina insegnare sia le posizioni principali, quali tavolo o sgabello tanto per citarne due, sia i comandi che lei intende usare più spesso, e le regole imprescindibili come la negazione dell'orgasmo, la pulizia o la sicurezza.
Lo slave verrà inoltre introdotto alle pratiche più semplici, come l'adorazione dei piedi o la sodomia ma solo usando le dita e non oggetti anche piccoli, o un leggero spanking, in modo che questi capisca il modo d'agire della sua dominatrice.
Per nessun motivo lo slave dovrà presentarsi con costrizioni come le cinture di castità o altro, perchè sarà la Mistress a stabilire se e quando usarle. Da parte sua la Domina potrà usare solo un semplice frustino ma non per quello che è il suo scopo naturale, ma per indicare allo slave dove andare o come mettersi.
Alla fine di questo primo rapporto starà ai due stabilire cosa fare, la Mistress infatti può decidere se andare avanti coll'addestramento dello slave, o finire lì la relazione con lui, o in rari casi la ripetizione di quel tipo di rapporto conoscitivo. Anche lo slave avrà ovviamente voce in capitolo, perchè potrà chiedere anche lui l'interruzione della relazione, spiegandone però i motivi anche per educazione.
Se invece il rapporto è stato soddisfacente per entrambi si procederà col fissarne un altro, che sarà il primo di vera dominazione, anche se ancora in versione leggera.
Lo scopo dei rapporti successivi non è solo quello di addestrare sempre meglio la slave, ma di acquisirne la fiducia in modo da portarlo oltre i suoi limiti, non tanto fisici quanto mentali, ed è per questo che all’inizio non si devono legare o imbavagliare i sottomessi.
La politica dei piccoli passi serve quindi non solo a portare avanti il discorso addestramento, che comunque rimane primario, ma a far conoscere sempre meglio lo slave alla Mistress, in modo che lei possa agire sempre meglio con reciproca soddisfazione.
Nei prossimi capitoli analizzerò alcune pratiche fra le più comuni, iniziando dall'adorazione dei piedi e delle scarpe e il bondage, e a seguire uso della cintura di castità e rapporti cuckold, sodomia nelle sue varie forme, femminilizzazione forzata, sculacciata e fustigazione, per finire con vari giochi a tema Bdsm.
Per completezza pubblico parte di un tipico questionario per slave, che solo per motivi di praticità non è integrale, ma credo che renda bene l'idea di cosa deve chiedere una Mistress a chi vuole diventare un suo schiavo.
Per commenti : miss.serenasdx@yahoo.com
(quelli volgari saranno subito cestinati)
Invito tutti a visitare il mio piccolo blog
http://serenathemiss.wordpress.com/
Usare una valutazione da 0 a 10 per ogni pratica già esercitata.
In altro caso contrario premettere una A e indicare quanto si sia interessati a farla.
Sesso Anale Passivo :
Penetrazione con dildo
Penetrazione con strap-on
Penetrazione con dita
Penetrazione con palline
Penetrazione con plug
Fisting anale
Speculums anale
Sesso orale attivo :
Leccare vagina o sedere
Leccare piedi e gambe
Leccare scarpe e stivali
Pissing
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Invisibile sotto i vestiti
Sospensione con piedi in basso
Sospensione con testa in basso
Con pesi ai capezzoli
Con pesi a pene e/o testicoli
Immobilizzazione più o meno totale
Bondage leggero
Su un tavolo
Su una sedia
Sulla tazza del bagno
Manette
Bendaggio occhi
Legatura pene e testicoli
Fustigazione con flogger (gatto a più code)
Leggero petto
Leggero schiena e sedere
Leggero pene e testicoli
Pesante petto
Pesante schiena e sedere
Spanking (sculacciata) :
Con mani
Con paddle
Con cane
Con cinghia
Con plug dietro
Terzi :
Essere usati da un'altra Mistress
Essere usato da una coppia Mistress-Master
Usare usato con uno slave maschio
Usare usato con una slave femmina
Femminilizzazione (indossare indumenti femminili)
Reggipetto e slip
Corpetto o Guipiere
Busto costrittivo
Collant
Autoreggenti
Calze con reggicalze
Abbigliamento in pelle
Abbigliamento in seta-raso-pizzo
Scarpe a tacco alto
Cintura di castità
Attività varie :
Uscire con oggetti inseriti
Esibizionismo
Mostrare parti intime del corpo in pubblico
Rapporto Dom/slave pubblico
Masturbazione davanti a Dom
Nudità in pubblico
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