I bigliettini per Emma 7 - Giovanni spaccami il culo
di
Emm01
genere
etero
Volevo sotto sotto velocizzare la situazione, per non lasciare spazio all’ansia e coprirla con l’eccitazione di quel momento iniziale. Con una mano gli tiro fuori il suo cazzo, in quel momento poteva quasi sembrare ancora più grande del solito, ma era impossibile! Mi inginocchio e comincio a lavorarlo come ormai avevo imparato a fare e come Giovanni mi aveva insegnato. Inizio prima a lubrificarlo bene con la saliva per poi pomparglielo con la bocca. Sentivo tutte le nervature del suo membro tendersi a ogni colpo. Il gusto agrodolce del sesso su di lui…
Oggi era diverso dal solito: non era il giorno per dei preliminari, Giovanni voleva incularmi, aveva desiderato il mio culetto per tanto e ora che poteva essere suo, lo voleva possedere il prima possibile; mi dice di mettermi a pecorina, ero già nuda… con la figa che colava e il culo che fremeva. Mi toglie il plug, sento un vuoto nel mio culetto che ormai si era abituato ad essere allargato per contenere il dilatatore. Mi comincia a leccare il culetto e a lavorarmelo con una, …due, … dita. Non mi dava fastidio quel trattamento anzi, molto piacere.
In quel momento l’eccitazione ne faceva da padrona, ma devo confidarvi che non sono vergine nel culo, ma un cazzo come il suo non l’avevo mai preso e questo mi metteva un po’ di ansietta. “Emm, non posso più aspettare, ti voglio aprire!”
Sento un tuffo al cuore, era arrivato il momento: “Vai Giovanni sono tua, ma si delicato”
Ero sul letto ora, a pecorina… il culo ancora mezzo aperto dalla preparazione fatta. Giovanni viene dietro di me, sento il suo corpo dietro al mio. Una marea di emozioni mi travolgono, una parte di me mi diceva scappa finché sei in tempo, ma volevo rimanere, volevo fare quel passo. Quei pochi secondi sono stati interminabile… Giovanni prende il suo cazzone me lo avvicina: “Ti sfonderei subito quel culetto fantastico che hai, ma so che non ci riusciresti a prenderlo…”
“Giovanni…” ahhhh lo sento entrarmi in figa e sbattermi forte, con voglia e desiderio, e in quel momento capisco. Voleva lubrificarsi per bene con i miei umori e farmi eccitare per bene così da smollarmi…
Si ferma… Sempre dietro di me, prende il lubrificante e se lo passa sul suo cazzone e sul mio culo: è ora! Mi appoggia la cappella sul mio culetto… Sento tutta la sua grandezza e la piccolezza del mio culetto e mi chiedo come farà ad entrare. Comincia a fare una leggera pressione, il mio culetto si oppone… un leggero dolore, il mio culo si allarga piano piano…dolore e sento la cappella entrare…
Mi stavo mordendo un labbro per non urlare… lui continua a spingere lentamente, il mio culo faceva meno resistenza, ma il suo cazzo entrava a fatica… “Cazzo Emm, quanto sei stretta – e spinge piano – mmm che culetto fantastico – rimane fermo perché mi abituii – ti sfondo cagna” e pian piano il suo cazzo si faceva strada in me. “Ti sono tutto dentro!!” suona come una rivelazione. Avevo le lacrime agli occhi per il dolore che piano piano si stava trasformando in piacere. Mi era effettivamente entrato tutto dentro… dritto nel mio culo, sentivo ogni suo centimetro dentro di me… non potevo muovermi era inutile ero impalata e tutta sua. Era un’emozione nuova: in quel momento sapevo che ero in suo potere e che gli avevo concesso tutto di me, ora stava a lui decidere come usarmi.
Avere un cazzo in culo, soprattutto di quelle dimensioni non è una cosa descrivibile… C’è quel background di dolore, che ti ricorda che il culo non è fatto per prendere cazzi, ma mi sentivo allargata, piene completa ed era piacevole… poi una volta messa così non puoi muoverti, se non su e giù, gli altri movimenti sembrano quasi vietati… Poi la mente che viaggia, che ti ricorda che hai sorpassato l’ultimo limite ed ora mi sono concessa completamente, ora sono sua!
Comincia ad uscire sento il mio retto rilassarsi per poi riaccoglierlo dentro, ora faceva meno male, lo sentivo però in gola… riesce e entra ora con più naturalità alla quinta volta era solo piacere… lui comincia a incularmi con un buon ritmo: “Siiii Giovanni spaccami il culo ahahahaha….”
Puhhhfff pufffh ogni suo colpo un mio grido di dolore ma allo stesso tempo di sfrenato piacere.
Si ferma e mi fa mettere alla missionaria, mi voleva vedere negli occhi mentre gemevo, adorava vedermi “soffrire” e io adoravo vedere la sua soddisfazione nello scoparmi… era una cosa impagabile per entrambi. I suoi occhi illuminarsi nel gustarsi il mio corpo. Nel mentre si divertiva a giocarci: con la mia fighetta sempre più umida e vogliosa e con le mie tettine.
Mi chiede se volessi mettermi sopra, ma oggi non ce la facevo… così mi mette a 90 davanti allo specchio e mi incula ancora e ancora finchè con un gemito mi riversa tutto il suo sperma dentro di me. Lo sento salire caldo e fumante per il mio culo…
Quando mi toglie il cazzo sento il mio ano pulsare, pulserà fino a sera e ci metterà parecchio a tornare delle dimensioni normali, ma quel pulsare are piacevole e mi ricordava Giovanni. Ci baciamo, e in quel momento ho capito che ero completamente sua, la cosa però non mi dispiaceva affatto…
continua
Oggi era diverso dal solito: non era il giorno per dei preliminari, Giovanni voleva incularmi, aveva desiderato il mio culetto per tanto e ora che poteva essere suo, lo voleva possedere il prima possibile; mi dice di mettermi a pecorina, ero già nuda… con la figa che colava e il culo che fremeva. Mi toglie il plug, sento un vuoto nel mio culetto che ormai si era abituato ad essere allargato per contenere il dilatatore. Mi comincia a leccare il culetto e a lavorarmelo con una, …due, … dita. Non mi dava fastidio quel trattamento anzi, molto piacere.
In quel momento l’eccitazione ne faceva da padrona, ma devo confidarvi che non sono vergine nel culo, ma un cazzo come il suo non l’avevo mai preso e questo mi metteva un po’ di ansietta. “Emm, non posso più aspettare, ti voglio aprire!”
Sento un tuffo al cuore, era arrivato il momento: “Vai Giovanni sono tua, ma si delicato”
Ero sul letto ora, a pecorina… il culo ancora mezzo aperto dalla preparazione fatta. Giovanni viene dietro di me, sento il suo corpo dietro al mio. Una marea di emozioni mi travolgono, una parte di me mi diceva scappa finché sei in tempo, ma volevo rimanere, volevo fare quel passo. Quei pochi secondi sono stati interminabile… Giovanni prende il suo cazzone me lo avvicina: “Ti sfonderei subito quel culetto fantastico che hai, ma so che non ci riusciresti a prenderlo…”
“Giovanni…” ahhhh lo sento entrarmi in figa e sbattermi forte, con voglia e desiderio, e in quel momento capisco. Voleva lubrificarsi per bene con i miei umori e farmi eccitare per bene così da smollarmi…
Si ferma… Sempre dietro di me, prende il lubrificante e se lo passa sul suo cazzone e sul mio culo: è ora! Mi appoggia la cappella sul mio culetto… Sento tutta la sua grandezza e la piccolezza del mio culetto e mi chiedo come farà ad entrare. Comincia a fare una leggera pressione, il mio culetto si oppone… un leggero dolore, il mio culo si allarga piano piano…dolore e sento la cappella entrare…
Mi stavo mordendo un labbro per non urlare… lui continua a spingere lentamente, il mio culo faceva meno resistenza, ma il suo cazzo entrava a fatica… “Cazzo Emm, quanto sei stretta – e spinge piano – mmm che culetto fantastico – rimane fermo perché mi abituii – ti sfondo cagna” e pian piano il suo cazzo si faceva strada in me. “Ti sono tutto dentro!!” suona come una rivelazione. Avevo le lacrime agli occhi per il dolore che piano piano si stava trasformando in piacere. Mi era effettivamente entrato tutto dentro… dritto nel mio culo, sentivo ogni suo centimetro dentro di me… non potevo muovermi era inutile ero impalata e tutta sua. Era un’emozione nuova: in quel momento sapevo che ero in suo potere e che gli avevo concesso tutto di me, ora stava a lui decidere come usarmi.
Avere un cazzo in culo, soprattutto di quelle dimensioni non è una cosa descrivibile… C’è quel background di dolore, che ti ricorda che il culo non è fatto per prendere cazzi, ma mi sentivo allargata, piene completa ed era piacevole… poi una volta messa così non puoi muoverti, se non su e giù, gli altri movimenti sembrano quasi vietati… Poi la mente che viaggia, che ti ricorda che hai sorpassato l’ultimo limite ed ora mi sono concessa completamente, ora sono sua!
Comincia ad uscire sento il mio retto rilassarsi per poi riaccoglierlo dentro, ora faceva meno male, lo sentivo però in gola… riesce e entra ora con più naturalità alla quinta volta era solo piacere… lui comincia a incularmi con un buon ritmo: “Siiii Giovanni spaccami il culo ahahahaha….”
Puhhhfff pufffh ogni suo colpo un mio grido di dolore ma allo stesso tempo di sfrenato piacere.
Si ferma e mi fa mettere alla missionaria, mi voleva vedere negli occhi mentre gemevo, adorava vedermi “soffrire” e io adoravo vedere la sua soddisfazione nello scoparmi… era una cosa impagabile per entrambi. I suoi occhi illuminarsi nel gustarsi il mio corpo. Nel mentre si divertiva a giocarci: con la mia fighetta sempre più umida e vogliosa e con le mie tettine.
Mi chiede se volessi mettermi sopra, ma oggi non ce la facevo… così mi mette a 90 davanti allo specchio e mi incula ancora e ancora finchè con un gemito mi riversa tutto il suo sperma dentro di me. Lo sento salire caldo e fumante per il mio culo…
Quando mi toglie il cazzo sento il mio ano pulsare, pulserà fino a sera e ci metterà parecchio a tornare delle dimensioni normali, ma quel pulsare are piacevole e mi ricordava Giovanni. Ci baciamo, e in quel momento ho capito che ero completamente sua, la cosa però non mi dispiaceva affatto…
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