Zeppa di legno e cuoio 1
di
TripleH
genere
feticismo
Stavo facendo il solito giro col cane, quando vidi sulla terrazza di una casa dove di solito ci sono altri due cani simili al mio, che oltre ai due soliti cani che ci salutano abbaiando, c'era seduta su una poltroncina una signora abbronzata sulla quarantina. La cosa che mi colpì era che la signora indossava delle zeppe in legno ... non ci guardammo nemmeno in faccia, ma essendo il terrazzo al primo piano vidi bene quelle interessanti scarpe e mi domandai perchè la signora dovesse indossare delle calzature così scomode in casa ... passavo da lì circa due o tre volte al giorno ed era la prima volte che vedevo questa signora. Fino al giorno dopo la mia fantasia cercò di rispondere al quesito sul perchè avesse indosso tali scarpe: aspettava il compagno per scopare ? Era pronta e stava per uscire ? Voleva fare l'esibizionasta e farsi vedere appunto dalla terrazza ? Quel pensiero mi consumò per diverse ore. Nei giorni successivi passai ancora, ma vidi solo i cani ... poi finalmente ricomparve. Rallentai il passo per poterla osservare meglio: era una bella signora, magra, abbronzata ... e nuovamente era seduta con quelle zeppe ben in vista. Non le solite zeppe estive di sughero o corda, ma delle zeppe di legno chiaro con una fibbia in cuoio fissata con del borchie in ottone.
I cani iniziarono ad abbaiare ed io mi feci coraggio e mi fermai sotto proponendo che scendesse coi cani per farli conoscere al mio che anch'esso abbaiava.
La signora, sorridendo, mi disse in modo formale: ci dia un minuto. Infatti poco dopo sentii scattare il cancellino ed arrivarono i cani facendo un gran baccano e subito dietro la signora, che con mia sorpresa e disappunto si presentò con un paio di infradito in gomma sottilissima .... ci incamminammo verso un'area cani non molto lontana e ci sedemmo su una panchina in tanto che i cani giocavano (botta di culo tremenda, i tre cani andavano molto d'accordo tra loro). Chiacchierammo del più e del meno, ma io evitai domande dirette... anche se in testa avevo solo una domanda: perchè in casa hai indosso quelle zeppe? Ed ora si era aggiunta una seconda parte... e poi esci con queste ciabattine del cazzo?!?
Con la scusa dei cani proposi di rivederci anche nei giorni successivi. Così fu ... ma lei sempre con le ciabattine ... dopo diverse uscite iniziammo ad entrare più i confidenza. Non era difficile... Rebecca, questo era il suo nome, era una chiacchierona incredibile, e mi aveva già raccontato quasi tutta la sua vita, ma ovviamente nessun accenno o spiegazione per le zeppe in terrazza. La invitai ad uscire a cena, sempre con la scusa dei cani, ecc. Rebecca: io non esco mai a cena, poi i cani abbaiano e mi fanno innervosire... perchè tu ed il tuo cane non venite qui da me e facciamo arrivare due pizze ? (wow ! molto di più di ciò che speravo)
Il sabato successivo mi presentai puntuale. Salito in casa Rebecca (ancora in ciabattine ... !) mi fece vedere il piccolo appartamento composto da una cucina a vista, un bagno e la camera da letto. In bagno ed in camera notai ben due scarpiere... ero deciso a volerne verificare il contenuto. Continuavo a non comprendere perchè in terrazza si presentava con quelle zeppe! I cani andarono appunto a giocare in terrazza e noi iniziammo a bere due birre fresche in attesa delle pizze. Rebecca mi disse: appena arrivano le pizze scendo io a prenderle, non voglio che il ragazzo veda con chi sono... poi quando salgo le mettiamo in forno e mi vesto. Io la guardai con un sorriso malizioso e le dissi: perchè non sei già vestita? Lei sorrise e non rispose. Proprio in quel momento suonarono al citofono. Appena Rebecca uscì dalla porta dell'appartamento io corsi in camera da letto ed aprii le ante della scarpiera. Dentro c'era un pò di tutto ... ma notai con piacere quattro o cinque paia di scarpe con tacco piuttosto alto ... ma le zeppe non c'erano ... chiusi e mi girai per correre in soggiorno, ma con la coda dell'occhio, notai una cosa che prima non avevo notato: sul letto erano presenti una canotta rossa ed una mini di jeans ed ai piedi del letto ... c'erano loro le zeppe di legno e cuoio ...
Rientrati in soggiorno giusto un secondo prima di Rebecca... lei mise le pizze in forno ed io chiesi di poter andare in bagno (per la seconda ispezione in realtà). Rebecca: io nel frattempo vado a cambiarmi. In bagno aprii il rubinetto del lavandino come diversivo, poi andai alla scarpiera. Anche in questa c'era un pò di tutto ed anche qui trovai alcune scarpe interessanti, avendo più tempo e calma di prima, direi, molto interessanti: due paia di zeppe, tra cui una con fibbia e parte sotto le dita in similpelle leopardata, l'altra zeppa tutta rossa. E poi diverse scarpe nere con tacco alto, alcune aperte, altre chiuse. Un paio di scarpe incredibili ... tacco altissimo, color oro opaco, con plantare rosso. Erano tutte molto pulite e praticamente nuove. Il mio pene era in piena erezione. Rebecca mi chiamò ... ci sei ? Tutto bene ? Avevo perso la cognizione del tempo ... io: si si arrivo. Chiusi scarpiera e rubinetto e corsi in soggiorno... sentivo il viso rosso e divenne ancora più rosso quando vidi Rebecca con quella mini e quelle zeppe. Lei rise: non vado bene è .... stile troppo giovanile vero ? Io deglutii e balbettando dissi: no no stile perfetto, stai benissimo, anche le scarpe ti stanno molto bene ... devo confessarti che le avevo notate qualche volta dalla terrazza. Rebecca: si in casa indosso sempre queste o delle altre zeppe simili. Mi fanno sentire più alta e sexý, ma poi quando esco non oso mai. Consumammo le pizze velocemente e ci scolammo un altro paio di birre, più che altro me le scolai io ... dissi: Rebecca forse ho bevuto un pò troppo ... mi girava la testa... riuscii a malapena a passare dal tavolo al divano. Mamma mia che stupido, sono qui con una donna bellissima e mi sono ubriacato, che testa di cazzo che sono ... Rebecca mi guardò e rise (compresi che non era un pensiero, ma avevo inavvertitamente parlato ad alta voce). Lei con fare materno, si sedette di fianco a me, mi accarezzò il viso e disse: dicevi della bellissima donna ? Non feci in tempo a rispondere che mi ritrovai la sua lingua in bocca e la mano sul pacco che era ancora gonfio. Rebecca, una volto rotto il ghiaccio disse: vediamoci un film intanto che ti riprendi, così poi possiamo stare un pò insieme. Effettivamente già a metà film i giramenti di testa mi erano passati, ma il pene era ancora sull'attenti. Con la scusa di mettermi più comodo presi a baciare Rebecca sul collo, pian piano ci trovammo sdraiati sul divano, io dietro che continuavo a baciarle il collo e lei davanti che spingeva col sedere sul mio pacco duro. Ci trascinammo in camera da letto e ci spogliammo anche se chiesi a Rebecca di tenersi la mini e le zeppe perchè "le stavano molto bene". Lei sorrise e mi disse di chiudere gli occhi. Sentii che trafficava e che apriva il cassetto del comodino. Poco dopo mi disse: riaprili pure. Si era tolta le zeppe e stava indossando un paio di tacchi totalmente trasparenti altissimi. Sorrideva radiosa e mi mangiava con gli occhi: come mi stanno ? Io ero senza parole ... be ... be ... benissimo. Mi avvicinai e presi a baciare prima il lungo tacco (oltre 20 cm) poi la punta, poi l'alluce, poi il collo del piede, poi il ginocchio, la coscia, poi alzai la gonna e presi a leccare la vagina che era bollente e bagnata, aprii le grandi labbra e presi a succhiare il clitoride con energia. Rebecca ansimava e gemeva di piacere, poi la feci mettere a pecora infilai il mio pieno tra i tacchi (facendomi un pò male in alcuni momenti) e presi a leccarla da dietro, poi salii fino al suo orefizio e per un pò leccai e cucchiai li in mezzo. Nel frattempo Rebecca mi faceva una mezza sega coi tacchi. Iniziai il percorso al contrario ... e tra un bacio e l'altro arrivai ai tacchi che decisi però di toglierle. Pian piano le tolsi anche la mini. Eravamo completamente nudi e Rebecca, forse più di me, volevo evidentemente scopare. Le allargai le gambe e le succhiai ancora un pò il clitoride, lei si girò e facemmo una specie di sessantanove... quando prese in bocca il mio pene per la prima volta, sussultai e corsi il rischio di sborare subito. Lei arretrò rise e disse: wow non così veloce, prima voglio godere un pò io. Mi girai pian piano, puntai la mia enorme cappella nella sua vagina e spinsi lentamente fino a farlo entrare tutto. Mi muovevo molto lentamente e Rebecca impazziva... arretravo lasciando dentro sola la punta e poi rientravo, sempre molto lentamente. Rebecca soffiando disse: è durissimo. Mi fece girare, mi saltò sopra, ma in una posizione strana... infatti mi ritrovai a scoparla coi suoi piedi che accarezzavano la mia barba. Lei sollevandosi sulle braccia iniziò a saltellare sopra di senza controllo, eravamo eccitatissimi e sudatissimi.... il ritmo era sempre più alto, capii che Rebecca stava venendo quando mi cacciò a forza un piede in bocca, infatti urlò e tremò un pò ... io mi spostati appena in tempo e spruzzai sbora ovunque
I cani iniziarono ad abbaiare ed io mi feci coraggio e mi fermai sotto proponendo che scendesse coi cani per farli conoscere al mio che anch'esso abbaiava.
La signora, sorridendo, mi disse in modo formale: ci dia un minuto. Infatti poco dopo sentii scattare il cancellino ed arrivarono i cani facendo un gran baccano e subito dietro la signora, che con mia sorpresa e disappunto si presentò con un paio di infradito in gomma sottilissima .... ci incamminammo verso un'area cani non molto lontana e ci sedemmo su una panchina in tanto che i cani giocavano (botta di culo tremenda, i tre cani andavano molto d'accordo tra loro). Chiacchierammo del più e del meno, ma io evitai domande dirette... anche se in testa avevo solo una domanda: perchè in casa hai indosso quelle zeppe? Ed ora si era aggiunta una seconda parte... e poi esci con queste ciabattine del cazzo?!?
Con la scusa dei cani proposi di rivederci anche nei giorni successivi. Così fu ... ma lei sempre con le ciabattine ... dopo diverse uscite iniziammo ad entrare più i confidenza. Non era difficile... Rebecca, questo era il suo nome, era una chiacchierona incredibile, e mi aveva già raccontato quasi tutta la sua vita, ma ovviamente nessun accenno o spiegazione per le zeppe in terrazza. La invitai ad uscire a cena, sempre con la scusa dei cani, ecc. Rebecca: io non esco mai a cena, poi i cani abbaiano e mi fanno innervosire... perchè tu ed il tuo cane non venite qui da me e facciamo arrivare due pizze ? (wow ! molto di più di ciò che speravo)
Il sabato successivo mi presentai puntuale. Salito in casa Rebecca (ancora in ciabattine ... !) mi fece vedere il piccolo appartamento composto da una cucina a vista, un bagno e la camera da letto. In bagno ed in camera notai ben due scarpiere... ero deciso a volerne verificare il contenuto. Continuavo a non comprendere perchè in terrazza si presentava con quelle zeppe! I cani andarono appunto a giocare in terrazza e noi iniziammo a bere due birre fresche in attesa delle pizze. Rebecca mi disse: appena arrivano le pizze scendo io a prenderle, non voglio che il ragazzo veda con chi sono... poi quando salgo le mettiamo in forno e mi vesto. Io la guardai con un sorriso malizioso e le dissi: perchè non sei già vestita? Lei sorrise e non rispose. Proprio in quel momento suonarono al citofono. Appena Rebecca uscì dalla porta dell'appartamento io corsi in camera da letto ed aprii le ante della scarpiera. Dentro c'era un pò di tutto ... ma notai con piacere quattro o cinque paia di scarpe con tacco piuttosto alto ... ma le zeppe non c'erano ... chiusi e mi girai per correre in soggiorno, ma con la coda dell'occhio, notai una cosa che prima non avevo notato: sul letto erano presenti una canotta rossa ed una mini di jeans ed ai piedi del letto ... c'erano loro le zeppe di legno e cuoio ...
Rientrati in soggiorno giusto un secondo prima di Rebecca... lei mise le pizze in forno ed io chiesi di poter andare in bagno (per la seconda ispezione in realtà). Rebecca: io nel frattempo vado a cambiarmi. In bagno aprii il rubinetto del lavandino come diversivo, poi andai alla scarpiera. Anche in questa c'era un pò di tutto ed anche qui trovai alcune scarpe interessanti, avendo più tempo e calma di prima, direi, molto interessanti: due paia di zeppe, tra cui una con fibbia e parte sotto le dita in similpelle leopardata, l'altra zeppa tutta rossa. E poi diverse scarpe nere con tacco alto, alcune aperte, altre chiuse. Un paio di scarpe incredibili ... tacco altissimo, color oro opaco, con plantare rosso. Erano tutte molto pulite e praticamente nuove. Il mio pene era in piena erezione. Rebecca mi chiamò ... ci sei ? Tutto bene ? Avevo perso la cognizione del tempo ... io: si si arrivo. Chiusi scarpiera e rubinetto e corsi in soggiorno... sentivo il viso rosso e divenne ancora più rosso quando vidi Rebecca con quella mini e quelle zeppe. Lei rise: non vado bene è .... stile troppo giovanile vero ? Io deglutii e balbettando dissi: no no stile perfetto, stai benissimo, anche le scarpe ti stanno molto bene ... devo confessarti che le avevo notate qualche volta dalla terrazza. Rebecca: si in casa indosso sempre queste o delle altre zeppe simili. Mi fanno sentire più alta e sexý, ma poi quando esco non oso mai. Consumammo le pizze velocemente e ci scolammo un altro paio di birre, più che altro me le scolai io ... dissi: Rebecca forse ho bevuto un pò troppo ... mi girava la testa... riuscii a malapena a passare dal tavolo al divano. Mamma mia che stupido, sono qui con una donna bellissima e mi sono ubriacato, che testa di cazzo che sono ... Rebecca mi guardò e rise (compresi che non era un pensiero, ma avevo inavvertitamente parlato ad alta voce). Lei con fare materno, si sedette di fianco a me, mi accarezzò il viso e disse: dicevi della bellissima donna ? Non feci in tempo a rispondere che mi ritrovai la sua lingua in bocca e la mano sul pacco che era ancora gonfio. Rebecca, una volto rotto il ghiaccio disse: vediamoci un film intanto che ti riprendi, così poi possiamo stare un pò insieme. Effettivamente già a metà film i giramenti di testa mi erano passati, ma il pene era ancora sull'attenti. Con la scusa di mettermi più comodo presi a baciare Rebecca sul collo, pian piano ci trovammo sdraiati sul divano, io dietro che continuavo a baciarle il collo e lei davanti che spingeva col sedere sul mio pacco duro. Ci trascinammo in camera da letto e ci spogliammo anche se chiesi a Rebecca di tenersi la mini e le zeppe perchè "le stavano molto bene". Lei sorrise e mi disse di chiudere gli occhi. Sentii che trafficava e che apriva il cassetto del comodino. Poco dopo mi disse: riaprili pure. Si era tolta le zeppe e stava indossando un paio di tacchi totalmente trasparenti altissimi. Sorrideva radiosa e mi mangiava con gli occhi: come mi stanno ? Io ero senza parole ... be ... be ... benissimo. Mi avvicinai e presi a baciare prima il lungo tacco (oltre 20 cm) poi la punta, poi l'alluce, poi il collo del piede, poi il ginocchio, la coscia, poi alzai la gonna e presi a leccare la vagina che era bollente e bagnata, aprii le grandi labbra e presi a succhiare il clitoride con energia. Rebecca ansimava e gemeva di piacere, poi la feci mettere a pecora infilai il mio pieno tra i tacchi (facendomi un pò male in alcuni momenti) e presi a leccarla da dietro, poi salii fino al suo orefizio e per un pò leccai e cucchiai li in mezzo. Nel frattempo Rebecca mi faceva una mezza sega coi tacchi. Iniziai il percorso al contrario ... e tra un bacio e l'altro arrivai ai tacchi che decisi però di toglierle. Pian piano le tolsi anche la mini. Eravamo completamente nudi e Rebecca, forse più di me, volevo evidentemente scopare. Le allargai le gambe e le succhiai ancora un pò il clitoride, lei si girò e facemmo una specie di sessantanove... quando prese in bocca il mio pene per la prima volta, sussultai e corsi il rischio di sborare subito. Lei arretrò rise e disse: wow non così veloce, prima voglio godere un pò io. Mi girai pian piano, puntai la mia enorme cappella nella sua vagina e spinsi lentamente fino a farlo entrare tutto. Mi muovevo molto lentamente e Rebecca impazziva... arretravo lasciando dentro sola la punta e poi rientravo, sempre molto lentamente. Rebecca soffiando disse: è durissimo. Mi fece girare, mi saltò sopra, ma in una posizione strana... infatti mi ritrovai a scoparla coi suoi piedi che accarezzavano la mia barba. Lei sollevandosi sulle braccia iniziò a saltellare sopra di senza controllo, eravamo eccitatissimi e sudatissimi.... il ritmo era sempre più alto, capii che Rebecca stava venendo quando mi cacciò a forza un piede in bocca, infatti urlò e tremò un pò ... io mi spostati appena in tempo e spruzzai sbora ovunque
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