Zeppa di legno e cuoio 2
di
TripleH
genere
feticismo
Fu necessario cambiare le lenzuola... tra lei e me avevamo imbrattato tutto. Fu un'operazione rapida ed in assoluto silenzio. Appena il letto fu nuovamente "operativo" e dopo esserci rinfrescati velocemente, ci ributtammo addosso l'un l'altro abbracciandoci e baciandoci ovunque. Eravamo già su di giri un'altra volta ... ma la signora si fermò un attimo e recuperò le scarpe trasparenti. Le prese da terra e le appoggiò sul letto. Ti piacciono ? (erano delle scarpe in PVC trasparente con un plateau di 9 o 10 cm ed un tacco da 20 o 22 cm. La fibbia dove si incastrava il piede era in gomma morbida trasparente, sul tallone non vi erano altri lacci o fibbie. La pianta dei piedi non poggiava su una base di stoffa spugnosa come avviene di solito su queste tipi di scarpa, ma su un sottile strato di pelle incollato al PVC). Risposi: per un appassionato di scarpe come me, queste sono incredibili... permettono di vedere tutto il piede, hanno una forma sexy e volendo si possono leccare e bagnata senza nessun tipo di problema. Lei si spostò dal lato opposto al mio, alzò le gambe e fece roteare in aria i piedi ... mi disse: mi infili i tacchi ai piedi ? Io presi una scarpa e la spinsi con delicatezza sul primo piede, col viso ero molto vicino e la cosa mi eccitava molto. Feci la stessa operazione con la seconda scarpa/piede poi iniziai a baciare piede e scarpa, prima bacini innocenti, poi sempre più profondi ed infine mi ritrovai a leccare tutto, tranne le suole (cosa che non mi piace ....). Lei in tutto questo non si può dire che godesse, ma era divertita e soddisfatta di queste mie attenzioni e mi lasciò fare per un bel pò di tempo. Poi giustamente si fece parte attiva e lasciando me sul letto a pancia in su, iniziammo un 69, o meglio lo iniziò lei con decisione, mettendomi i piedi/tacchi ai lati del viso e sedendosi sulla mia bocca. Io con la lingua mi davo molto da fare ed a volte giravo leggermente il viso di lato dando una leccata ad un piede o ad una scarpa. Lei che per godersi la posizione si abbassava poco a succhiarmi il pene, con le mani me lo segava con sapienza, variando spesso il ritmo e sputandogli sopra di tanto in tanto. Ad un certo punto si eccitò tanto che mollò la presa del pene e con le mani si puntò sul materasso e prese a strusciarsi con energia non solo la vagina sulla mia bocca, ma anche tutto il sedere fin quasi a soffocarmi. Era una cosa molto eccitante ed io cercavo di srotolare quanto più possibile la mia lingua. Incredibilmente lei venne e dalla sua vagina uscì una cascata di umori bavosi e caldi che colarono sulle mie labbra e lingua. Io cercai di riversare tutta quella bava in mezzo alle sue natiche e mi concentrai cercando di far enteare la mia lingua nel suo bel buchetto del culo. Quando si riebbe dell'orgasmo mi disse la frase che ogni uomo vorrebbe sentirsi dire dalle proprie donne: adesso lo voglio dietro! Il mio pene che era in erezione da diverso tempo sussultò e si rizzò come un cavallo imbizzarrito. Lei con due rapidi movimenti si fece trovare a pecora vicino al bordo del letto con quei tacchi scintillanti penzoloni e col culo ben esposto e predisposto. Io scesi dal letto, diedi ancora una bella leccata e poi con una mano puntai la cappella sul buchino che pian piano accolse la cappella. Tolsi la mano, la presi per i fianchi e spinsi dentro tutta l'asta. Stando in piedi spingevo energicamente e lei puntando i piedi al bordo del letto faceva una bella opposizione. Ogni tanto, quando davo i colpi più profondi le strizzavo i seni o la tenevo per il collo e/o le spalle. La mia eccitazione era talmente forte che spesso arretravo e rallentando il ritmo per paura di venire subito. Lei, in questa fase, era piuttosto silenziosa, quindi non capivo se stesse godendo o meno. Ad un certo punto spinsi in profondità, poi mollai le sue spalle, scesi creando contatto tra il mio petto e la sua schiena, arrivai ansimando con la bocca vicino al suo orecchio e dissi: io sto godendo come un porco, ma mi sembra di capire che per te non è così bello. Se vuoi mi fermo o cambiamo posizione. Il tutto sempre stando appiccicato a lei è col mio pene sussultante infilzato profondamente nel suo culo. Lei disse: nessun uomo mi ha mai dimostrato tanta sensibilità... quando te lo mettono da dietro impazziscono, durano pochissimo, ma sono di una violenza inaudita. Io la interruppi... si be, anche io mi metterei a saltellare e vorrei spingere fino a farti entrare anche le palle, ma poi vorrei subito e non voglio venire subito. Voglio che godiamo tanto è di più. Lei: le tue parole mi fanno godere quasi come il tuo pene. Non smettere di muoverti. E lei prima di me, spinse in dietro col culo ridando ritmo a quella inculata che mi stava portando al limite. Io ripresi i movimenti ma rimasi con la bocca vicino al suo orecchio e non smisi più di parlare. Dopo non molto tempo le dissi di essere al limite e lei prese a spingere di più ed a più riprese. Per me fu come il segnale dell'ultimo strappo. Iniziai a spingere con più energia e ad aumentare il ritmo. Quando arrivai al limite, uscii, le girò la testa sorridente e disse: dove vai ? Io con la mano direzionai il mio pene verso i suoi piedi / tacchi e poco dopo scaricai tutto il mio sperma sui tacchi e sulle caviglie, con lei che rideva.
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